giovedì 30 agosto 2012

ATTENTI ALLA MEDITAZIONE TRASCENDENTALE EVITATELA E’ PERICOLOSA NON CRISTIANA




ATTENTI
ALLA MEDITAZIONE  TRASCENDENTALE
EVITATELA E’ PERICOLOSA
NON CRISTIANA

Il gesuita Padre Francesco Piras s. J. lascio' fa dei corsi di meditazione trascendentale e all'Unione sarda, quotidiano della Sardegna, leggerete che questo sacerdote afferma che "L'inferno e' vuoto". Questo e' terribile.


"Il gesuita zen e i suoi mille allievi".
Intervista a Padre Francesco Piras s.J.
Un viaggio affascinante alla ricerca della consapevolezza: incontro con Padre Francesco Piras, nel ’82 ha fondato la prima scuola di meditazione.

Padre Piras, l’inferno esiste?
«Sì, ma è vuoto».

Ride con uno sguardo da bambino discolo, questo gesuita di 87 anni che ama il paradosso e rifugge dalle risposte facili. Colto e arguto come sanno essere i membri della Compagnia di Gesù, deve essere anche ben forte, se alla sua età continua a viaggiare ogni settimana da Cagliari ad Alghero, da Alghero a Sassari e di nuovo a Cagliari per incontrare le centinaia di persone che da anni seguono i suoi corsi di meditazione trascendentale. Nell’82, quando cominciò in città, i suoi allievi non erano più di una quarantina, e tutti studenti universitari che si ritrovavano con lui, una volta alla settimana, nella sacrestia barocca della chiesa di San Michele. Vent’anni dopo, quegli studenti ci sono ancora, col doppio degli anni, la sacrestia ha lasciato il posto alla sala di via Ospedale 4, i quaranta sono diventati più di mille. Donne e uomini di ogni ceto e cultura, cattolici, protestanti, buddisti, agnostici, atei che vedono in lui un importante punto di riferimento spirituale.

Seduto in un saletta dell’alloggio dei Gesuiti di San Michele, il vecchio gesuita ha l’aria di una persona che conosce bene il mondo ma non lo prende troppo sul serio. «Calderon de la Barca diceva che la vita è un sogno. La meditazione ci sveglia da un sogno che si chiama realtà, ci sgombra la mente rendendoci consapevoli».

Nato a Villanova Monteleone nel febbraio del 1915, Francesco Piras ha 19 anni quando, dopo la maturità all’Azuni di Sassari, sceglie di diventare gesuita. Due anni di noviziato a Gozzano, in Piemonte, tre anni di filosofia e psicologia a Gallarate, quattro anni di lettere e filosofia all’Università, quattro anni di studi teologici, e infine un anno di spiritualità a Salamanca. Un corso di studi “matto e disperatissimo” comune alla maggioranza dei seguaci di Sant’Ignazio di Loyola.

Per vent’anni è il padre spirituale degli allievi della scuola dei Gesuiti di Torino, tra i suoi ragazzi c’è Piero Fassino. «Di cultura materialista, ma ricco di umanità». Da Torino a Termini Imerese, dove la Fiat ha una casa-albergo per i dipendenti. «L’ho diretta per otto anni, un’esperienza straordinaria. Qualcuno si chiederà che cosa ci facesse un gesuita, con la Fiat. Avevano bisogno di una figura spirituale che seguisse gli operai e i dirigenti, molti dei quali miei ex alunni. Erano anni di grande conflittualità, io fungevo un po’ da cuscinetto. Ho sempre rispettato tutti e tutti mi hanno rispettato. Poi la Fiat costruì le case e l’albergo fu chiuso».

È allora che torna nella sua terra, a Cagliari, nella casa dei Gesuiti dove attuamente vive con i suoi quattordici confratelli. Subito decide di aprire in città una scuola di meditazione che prescinda dalla religione, indu, zen, o cristiana. L’alsaziano padre Lassalle, promotore della spiritualità zen, è il suo maestro. «Il primo a capire che se si voleva convertire il Giappone bisognava calarsi nella mentalità del suo popolo».

Oggi parlare di Oriente è di moda. Ma quando lei cominciò il terreno doveva essere assai meno fertile.
«Vent’anni fa fuori dalla Sardegna c’erano solo due centri tenuti da cristiani e uno da buddisti italiani. Tutti volevano fare proseliti. A Cagliari non c’era niente, ho intuito che si dovesse fare qualcosa. Ho cercato di presentare la meditazione come un fatto autentico, senza chiedere nulla se non il benessere fisico e spirituale della persona».

Come fu accolta la sua idea dagli altri gesuiti?
«Con una diffidenza che con l’andare degli anni è diventata sempre meno forte. Ora i miei superiori sono felicissimi di questa iniziativa».

Anche se chi la segue non è necessariamente cattolico, o praticante...
«Lo scopo non è quello, ma la naturale conseguenza è che quando si sviluppa la parte spirituale si diventa più seri. Parlo della serietà di una vita cristiana o laica improntata a principi etici forti».

Perché tante persone si avvicinano a questa pratica orientale?
«Per curiosità, per ridurre lo stress, per avere una pace interiore. In questa nostra società sopraffatta dal materialismo e dalla violenza forse abbiamo il desiderio di fermarci».

Eppure, tra i cinquecento cagliaritani che ogni anno si iscrivono al primo corso, c’è qualcuno che si ritira...
«La meditazione fa paura perché ti fa entrare in te stesso e ti rende libero».

La libertà non è mai gratuita, significa soffrire, scontrarsi.
«Sì, ma bisogna affrontare la realtà come è, non come ce la immaginiamo. Aspettative, delusioni, questo ci fa ammalare».

Vent’anni di meditazione come hanno inciso sul maestro?
«Sono più riflessivo, più concentrato, e anche più sano».

L’ideale di saggezza?
«Affrontare la vita, sapendo che le cose sono così. Se uno ha una fede sa che la vita è guidata da Dio».

E chi non ha questa fede?
«Sa che in una relazione umana giusta si può trovare la pace».

Preferisce un tiepido o un ateo?
«Un ateo coerente, dotato di una forte coscienza. È la strada per avvicinarsi a Dio».

Ama il tuo prossimo come te stesso significa anche amare noi stessi. Come ci possiamo amare davvero?
«Amare se stessi significa migliorarsi, rispettarsi, e perdonarsi».

Il senso di colpa fa tanti danni...
«Io penso che bisogna imparare ad accettare gli sbagli. Guardandoli in faccia, ci miglioriamo senza sforzo».

In che cosa le persone dimostrano stupidità?
«Viviamo troppo concentrati sui nostri problemi, dovremmo stare più appresso agli altri».

Che cos’è la tolleranza?
«Una parola che non mi piace. La tolleranza ti fa sentire superiore, l’apertura invece ti fa capire che il bello è anche altrove, non appartiene solo a noi».

Questo riguarda anche il rapporto tra religioni e culture diverse: non crede che troppo spesso si identifichi l’Islam con il fondamentalismo e il terrorismo?
«Niente di più sbagliato, il Corano parla di amore».

Si può accettare la morte anche se non si crede in Dio e in un’altra vita?
«Epicuro diceva che non bisogna avere paura della morte, perché quando c’è lei non ci siamo noi, e quando ci siamo noi non c’è lei. La verità è che Dio ci aiuta a vivere ed è anche padre. Dio è amore, e chi ama - dice Matteo - è salvo».


Nella sala di via Ospedale martedì alle 20,30 una lezione illustrativa per i nuovi iscritti:

Nan-in, un maestro giapponese dell’era Meiji, ricevette la visita di un professore universitario che era andato da lui per interrogarlo sullo Zen. Nan-in servì il tè. Colmò la tazza del suo ospite, e poi continuò a versare. Il professore guardò traboccare il tè, poi non riuscì più a contenersi.
«È ricolma. Non ce n’entra più!».
«Come questa tazza», disse Nan-in, «tu sei ricolmo delle tue opinioni e congetture. Come posso spiegarti lo Zen, se prima non vuoti la tua tazza?».

È una delle storie Zen che padre Piras racconta ai suoi allievi, all’inizio dei corsi, per far capire loro l’importanza di avere una mente sgombra da pensieri e giudizi. Entrare dentro se stessi significa fare il vuoto. E si può farlo - utilizzando le giuste tecniche - anche se si è circondati da cinquecento persone, tutte con gli occhi chiusi, il respiro regolare, la schiena ben dritta, le mani abbandonate sul grembo. In questa dimensione del silenzio, corpo e anima si incontrano in perfetta armonia, la persona diventa più consapevole di sé, fa suo, col tempo, un diverso modo di vivere, basato sul “lasciare che le cose accadano” orientale e non sull’interventismo occidentale.

Apprendere l’arte della meditazione non è facile, occorre serietà ed esercizio. E soprattutto una grande dose di pazienza. Padre Piras lo raccomanda sempre ai suoi “allievi”, lo ripeterà anche dopodomani (martedì 15) alle 20,30 ai nuovi partecipanti che seguiranno la lezione illustrativa. Tutti le persone interessate a seguire il primo corso devono presentarsi in via Ospedale 4 entro le 20,15. Un quarto d’ora più tardi, si chiuderanno le porte e nessuno potrà entrare.

Da diversi decenni i diavoli si sono scatenati contro le vere apparizioni Mariane



Da diversi decenni i diavoli si sono scatenati contro le vere apparizioni Mariane


Padre Giulio Maria Scozzaro

Da diversi decenni i diavoli si sono scatenati come mai prima nella storia, hanno risposto alle poche ed autentiche apparizioni della Madonna inviando un esercito di falsi profeti che attirano milioni di persone in luoghi inopportuni e pieni di negatività, impedendo di andare a La Salette, Fatima, Lourdes, Medjugorje e altri Santuari del mondo dove è presente la vera spiritualità del Vangelo.
Questo è il motivo dell’invasione dei falsi profeti in Italia e nel mondo!
Mi è stato riferito che una persona quest’anno è andata a Medjugorje, incontrando un’amica ha però precisato: “Questo è l’ultimo anno che vengo a Medjugorje, dal prossimo anno andrò solo in un altro luogo (…)”. Ed è un luogo dominato da satana e dove avvengono falsi miracoli ma sono esclusivamente prodigi dei diavoli, i quali in questi luoghi si allontanano dalle persone ammalate e queste persone ritrovano la salute fisica, pensando ad un miracolo mentre in realtà si è trattato di un inganno dei diavoli.
Gesù nel Vangelo ci mostra numerose guarigioni di persone che sembravano ammalate, invece dopo avere scacciato i diavoli ritornavano sane, proprio perché era la presenza dei diavoli a causare quella malattia. Quindi, non tutte le guarigioni si devono attribuire a Gesù in quanto non sono miracoli, c’è lo zampone di satana che opera prodigi per ingannare milioni di persone.E queste persone non  crederanno mai ai prodigi di satana, penseranno sempre che è stato Gesù e che quindi quel luogo è santo. Queste persone rimangono legate alle tremende negatività dei falsi veggenti.
Non c’è più nulla da fare? C’è tutto da fare, devono confessarsi e ripetere preghiere per spezzare il legame con quei veggenti.
Non voglio determinare le scelte dei credenti, non devo affermare quali luoghi sono autentici e quali invece con la presenza dei diavoli, ho scritto di Zaro perché una trasmissione televisiva l’aveva esaltato confondendo centinaia di migliaia di persone, altrimenti avrei anche evitato. Non si impone nulla ai fedeli, ognuno risponde alla propria coscienza riguardo le sue scelte, ma in qualche caso è doveroso pronunciarsi non avventatamente ma con documentazioni per aiutare le anime a non cadere nella trappola di satana.
Prima di spiegare i due modi per riconoscere le vere apparizioni, oltre i tre punti che vi ho scritto tempo addietro, mi è stato segnalato un fenomeno di apparizioni nel Nord-Est Italia e ho voluto dedicare alcuni minuti. Ho aperto un messaggio del 2012 e lo scritto abbastanza lungo conteneva ovviamente inviti alla preghiera, a cercare Gesù, i lamenti di Gesù e i pericoli che corre l’umanità. Questo messaggio si discosta nettamente da tutti quelli autentici che abbiamo conosciuto in questi anni a Medjugorje, per la mancanza di consequenzialità nel discorso, la presenza di parole poco spirituali e che mai abbiamo letto nei messaggi di Medjugorje, la confusione presente nel testo, soprattutto per diversi errori teologici e ne cito uno: la Madonna si rivela come mamma degli Angeli. Invece è Regina degli Angeli e Mamma dell’umanità. In questo falso messaggio ho trovato altri errori e forzature molto ingenue, come l’indicazione della presenza di Padre Pio durante l’apparizione della Madonna… insieme a tutti i Santi del Paradiso…
Su questa apparizione non aggiungo altro, Gesù diceva: “Chi ha orecchi per intendere intenda!” (Mc 4,9).
Ripeto che ognuno liberamente sceglie dove andare e chi seguire, se Lourdes, Medjugorje, Pompei, oppure altri luoghi di apparizioni autentiche o dove avvengono prodigi ma non c’è la presenza di Gesù e della Madonna. Ho riferito di Zaro anche per le tantissime richieste che mi arrivavano e che chiedevano di conoscere la verità, per il resto lascio liberi di frequentare dove si vuole, più avanti mi limiterò ad indicare alcuni luoghi autentici, per le prove di autenticità svelati in questi decenni.
Ieri vi avevo parlato di un messaggio di Zaro, sforzandomi lo trascrivo e vi invito a leggerlo attentamente, vi troverete parole di spiritualità e di ovvietà o banalità che la Madonna non spiega mai perché non ci considera deficienti. Non è presente lo Spirito Divino, ti lascia arido il messaggio e non aggiunge nulla a quanto un modesto cristiano deve conoscere sulla dottrina.
C’è adulazione o ruffianeria da parte della Madonna verso i fedeli presenti, atteggiamenti che mai la Madonna ha preso e non prende. Si capisce facilmente che il messaggio di Zaro è stato scritto da una persona che gravita lì. Ecco il messaggio del 26 Luglio 2012:
“Cari figli, vedervi così numerosi mi riempie il cuore di gioia. Numerose sono le grazie che Dio Padre effonde su di voi, ma, aimè, troppe volte i vostri cuori sono induriti e chiusi all’amore di Dio. Figli Miei, vi prego, lasciate entrare la Grazia di Dio nei vostri cuori, solo così troverete la vera Pace.
Figli Miei, purtroppo ancora troppi di voi vengono qui solo per curiosità, molti sono coloro che amano il male. Figli, il male è ingannatore, vi attende con false promesse di felicità, ma la felicità vera è solo in Colui che vi ha salvato, Mio Figlio, vostro Signore Gesù Cristo, riponete in Lui le vostre speranze e non resterete delusi. Vi amo, figli Miei.
Oggi passo in mezzo a voi, accarezzo i vostri volti e asciugo le vostre lacrime, leggo i vostri cuori e porto tutte le vostre preghiere ai piedi di Dio Padre.
Vi Benedico tutti in modo particolare. Grazie per essere accorsi a Me”.
Apparentemente sembra bello e spirituale, ma nasconde un gravissimo errore teologico quando afferma alla fine: “… porto tutte le vostre preghiere ai piedi di Dio Padre”. Questo non è il compito della Madonna, si tratta con assoluta evidenza di una mancanza di conoscenza dottrinale. Questo errore svela pienamente che il messaggio non può arrivare dal Cielo, arriva da altre parti e a Zaro non c’è la presenza della Madonna.
Gesù è l’unico Mediatore fra noi e il Padre, Gesù è il Sommo Sacerdote che intercede incessantemente a nostro favore, anche se Dio ha voluto che tra noi e Gesù si frapponesse la mediazione materna di Maria. La Madonna ci ha donato Gesù e con Lui è arrivata la Grazia della Redenzione. 
Gesù intercede per l’umanità peccatrice presso il Padre e la Madonna a sua volta intercede a nostro favore presso il Cuore del Figlio. L’Immacolata è la perfetta Discepola e ha il compito di guidarci sulla via che conduce a Gesù. Questo è il ruolo della Madonna. Lo ha ripetuto moltissime volte nei messaggi.
E la mediazione della Madre di Dio presso suo Figlio Gesù è necessaria perché l’ha voluto Dio Padre, come la preghiera di Gesù è efficace presso il Padre. Sia la Madre sia il Figlio intercedono, ma la Madonna intercede presso Gesù. La fonte delle Grazie è il Cuore di Gesù, ma il Padre ci concede le Grazie attraverso l’umanità del suo Verbo. La Madonna è il tramite, è la Madre della Grazia perché Madre di Gesù.
La Madonna prima di essere Mediatrice è Corredentrice, il Figlio L’ha voluta associare all’opera della Redenzione, anche se l’Unico Redentore rimane Lui. Ma la Madonna coopera con Gesù nella distribuzione delle Grazie, acquisite dal Redentore. Ed è la Madonna che ottiene da Gesù tutte le Grazie che chiedono uomini e donne, ovviamente se ci sono le condizioni. Ma Gesù le concede sempre attraverso la Madre.
La Madonna desidera aiutare e salvare tutti, per questo Gesù non nega nulla alle invocazioni dell’Immacolata.
Ci sono due modi per riconoscere le vere apparizioni e quindi escludere quelle false. Il primo e più sicuro, determinante, soprannaturale, arriva dallo Spirito Santo o dall’Angelo Custode, la persona eletta viene investita da questa conoscenza tutta divina e senza alcun suo merito. È tutto dono di Dio. Questa conoscenza porta la verità su quanto Dio vuole svelare per aiutare le anime. La finalità è sempre l’aiuto delle anime. Il secondo arriva dallo studio dei messaggi e la valutazione dei comportamenti dei veggenti, ma questo può farlo chi ha una buona spiritualità e conosce la mistica.
Non voglio suscitare reazioni scomposte in molti fedeli che seguono apparizioni o luoghi non buoni, essi devono pregare e capire la verità, però voglio indicarvi alcuni luoghi autentici di apparizioni, senza voler convincere nessuno, si tratta solamente della mia esperienza spirituale, non sono mie convinzioni ma la verità che emerge da queste apparizioni o da questi veggenti. Chiaramente la mia è solamente un’indicazione, ognuno rimane libero di seguire o meno, il mio compito è quello di indicare dove si trova e opera Gesù, non devo forzare o persuadere nessuno.
Oggi indico quattro veggenti, le apparizioni sono avvenute fino a qualche anno fa in tre casi, mentre ancora continuano le apparizioni della Madonna a Pina Micali a Giampilieri Marina. Gli altri tre veggenti deceduti in cui ho trovato la presenza e l’opera di Gesù e della Madonna sono Natuzza Evolo, Giuseppina Norcia di Gallinaro e Renato Baron di Schio.
Su questi quattro fenomeni metto in gioco la mia credibilità, tutto è stato intervento Divino e proprio per questa ragione le potenze dell’inferno si sono scatenate con persecuzioni e diffamazioni inaudite per delegittimarli e fare allontanare i fedeli in tutti e quattro i fenomeni.
Natuzza Evolo fu chiusa in manicomio negli anni quaranta per tre mesi perché ritenuta pazza, mentre poi il suo funerale nel 2009 è stato celebrato dal Vescovo del luogo insieme a tutti i Vescovi della Calabria e a centinaia di Sacerdoti. Quindi, nessuno è costretto a credere ai quattro veggenti indicati e non si vuole anticipare il giudizio della Chiesa.
Lo stesso sta succedendo a Medjugorje, le persecuzioni e le diffamazioni suscitate dai diavoli sono impressionanti. Contro i sei veggenti si affermano calunnie pericolose piene di malvagità e disonestà. Ci sono molti siti contro Medjugorje e i veggenti.
Se oggi i diavoli chiedono ai falsi profeti di portare sui vassoi le teste mozzate e i cuori disperati di tutti gli uomini per la dannazione eterna, Gesù e la Madonna intervengono e chiedono ad ognuno di noi di pregare con insistenza per fermare tutto il male che si è riversato nel mondo, per aiutare i peccatori a frequentare la Chiesa, a convertirsi, a rinascere spiritualmente e trovare la pace interiore e la vera felicità.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

sabato 25 agosto 2012

Contraddizioni e assurdità degli oroscopi




Contraddizioni e assurdità degli oroscopi
  
L'astrologia
Come per la magia e la reincarnazione, anche in questo caso nessuna assoluzione o giustificazione viene dal Catechismo: "La consultazione degli oroscopi, l'astrologia, la chiromanzia, l'interpretazione dei presagi e delle sorti ... sono in contraddizione con l'onore ed il rispetto, congiunto al timore amante, che dobbiamo a Dio solo" (Catechismo della Chiesa Cattolica n.2116).
La maggior parte di coloro che si chiamano cristiani però, pur affermando di seguire e conoscere Gesù Cristo, consulta regolarmente l'oroscopo entrato ormai ufficialmente in tutti i mezzi di comunicazione. Questi cristiani portano al collo, insieme alla croce, medagliette raffiguranti il segno zodiacale, oggetti personalizzati per tenere lontana la sfortuna ed allontanare la "negatività". Acquistano regolarmente riviste specializzate per imparare a conoscere le stelle, il proprio ascendente ecc. arrivando senza rendersene conto a praticare un vero e proprio culto delle stelle. Essi quando sono a contatto con altre persone difficilmente parlano di Cristo, ma un buon 80% quando conosce una persona nuova quasi per consuetudine pone la classica domanda:"Lei di che segno è?". Non iniziano la giornata senza leggere l'oroscopo dei giorno, l'influsso degli astri, ma non hanno neppure un attimo per il Signore che è il Creatore al quale appartiene il passato, il presente ed il futuro.
Chi confida nell'astrologia è più sicuro dell'oroscopo che della Parola di Dio. L'astrologia è una vera e propria superstizione secondo la quale la vita ed il destino dell'uomo sono influenzati dalla natura degli astri e dalla loro posizione. Gli astrologi affermano che l'influenza astrologica sia trasportata da una "forza ignota" indipendente dalla distanza dei pianeti. Ma se le Sacre Scritture condannano apertamente questa pratica (cfr. Is 47,11-14) da dove proviene questa forza? O meglio ancora: di quale forza si tratta?
Dal punto di vista scientifico tutte le forze ad ampio raggio d'azione che noi conosciamo nell'universo, diventano sempre più deboli con l'allontanarsi degli oggetti. Ma, come ci si potrebbe aspettare in un sistema geocentrico, costruito migliaia di anni fa, le influenze astrologiche non dipendono affatto dalla distanza. Per gli astrologi, l'importanza di Marte negli oroscopi è la stessa, sia che il pianeta sia dalla stessa parte del Sole insieme con la Terra, sia che si trovi sette volte più lontano dal lato opposto. Una forza che non dipende dalla distanza non ha alcuna base scientifica, allora su cosa si basa la teoria degli astrologia sulle "entità" che presiedono agli astri?
Tutte pratiche, quelle sopra elencate, in netto contrasto con la Parola di Dio e quindi con l'insegnamento della Chiesa, alla quale il cattolico è invitato a restare in comunione e devota e gioiosa obbedienza, perché:"Questo Gesù è la pietra che, scartata da voi, costruttori, è diventata testata d’angolo. In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti altro nome dato agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati" (At 4, 11-12).