lunedì 19 dicembre 2016

LE TECNICHE ORIENTALI DI MEDITAZIONE







LE TECNICHE ORIENTALI DI MEDITAZIONE



Uno dei mezzi con cui il demonio si sta inserendo nella vita spirituale degli uomini è proprio la pratica delle religioni orientali e delle tecniche di meditazione. Queste pratiche, che in un primo tempo possono apparire innocue, sono invece molto pericolose. E’ tramite esse che il maligno cerca di distogliere la persona dall’amore e dall’attenzione che spettano soltanto a Gesù Cristo.

Il principe delle tenebre inganna nelle più svariate maniere anche i più accorti. Ad esempio nei confronti del Cristiano praticante, interessato alle religioni o meditazioni orientali, egli crea un disinteresse crescente per la pratica dei sacramenti (confessione e S. Comunione), facendoli sentire inutili e inadeguati e portando così l’individuo ingannato ad entrare in Chiesa solo quando “ne sente bisogno”. La figura di Gesù Cristo viene apparentemente rispettata, proprio per avere seguaci all’interno della Chiesa che non viene mai suggerito di abbandonare.

In realtà, in tal modo, si distrugge silenziosamente tutto il Cristianesimo, facendo così il gioco di satana. Gesù infatti non viene considerato il nostro Dio e Salvatore, ma semplicemente un “illuminato”, le cui parole possono essere utili all’uomo per una più profonda conoscenza di se stesso, oppure viene considerato un “Avatar” cioè una delle tante incarnazioni di Dio, uguale a numerose altre. Va ricordato a questi ingannatori cristiani che tutte le religioni sono state fondate da uomini e che il Cristianesimo è l’unica religione rivelata da Dio stesso.
Qualunque sia il mezzo con cui il maligno tenti di ingannare, il suo scopo perverso è sempre lo stesso: allontanare l’uomo dalla fede e dalla dottrina cattolica. Il Nuovo Testamento dice chiaramente:” Lo Spirito Santo dichiara apertamente che negli ultimi tempi alcuni si allontanano dalla fede, dando retta a spiriti menzogneri ed agli insegnamenti dei demòni” (1(Timoteo 4, 1).

Lo scopo di queste tecniche orientali è quello di “fare identificare l’uomo con le onde del pensiero del suo spirito”. Prendiamo come esempio lo yoga. Chi decide di praticarlo (anche molti cristiani) lo fa in un primo tempo con la convinzione di seguire una buona ginnastica, capace di rilassare sia il corpo che lo spirito, colpiti da stress nervoso.

Non è escluso che nei primi gradi dello yoga lo spirito possa raggiungere “una pace apparente” che altro non è che una soddisfazione del proprio io. Con il passare del tempo però, la pratica di questa tecnica che in un primo tempo poteva sembrare innocua, diventa molto pericolosa, tanto da compromettere seriamente sia il corpo che la oersonalità di chi la pratica. Chi aderisce infatti allo yoga, allo zen, alla meditazione trascendentale, etc. raggiunge inevitabilmente oltre che un forte disinteresse per gli altri, sentimenti negativi di mancanza di perdono, gelosia, invidia, ma anche spinte all’adulterio, all’impurità, etc.

Il maligno infatti, una volta che è riuscito ad ingannare le sue vittime nascondendosi nelle varie tecniche di rilassamento e meditazione, porta sempre a termine il suo piano di odio, distruggendo tutto ciò che c’è di bene nell’uomo.
Per essere veramente liberi è opportuno anche star lontani da tutte quelle forme di psicoterapia che propongono di cambiare la coscienza:
1. Il Bio-feed back o controllo cosciente ed attento dei processi fisici normalmente inconsci, come la tensione muscolare, la temperatura della pelle e attività elettrica del cervello.ù
2. Il training autogeno: mediante una serie di autosuggestioni con cui si prende coscienza del proprio corpo.
3. L’ipnosi e l’auto-ipnosi.
4. Le tecniche di trasformazione della coscienza tramandante dall’esoterismo e proposte dai teosofi, dai Rosacroce, dai gruppi Gurdjeff.
5. Le meditazioni orientali come lo zen, lo yoga, il buddismo tantrico. (Attraverso il “mantra” si entra in contatto con il mondo degli spiriti e con i poteri naturali che ogni uomo ha in sé).
6. Le discipline terapeutiche per il controllo del corpo come l’akido, l’hata yoga, il tai-chi-chuan, le arti marziali.
7. Le discipline terapeutiche per il controllo della natura (vegetarianismo, le scienze mediche innocue, un certo tipo di omeopatia).
8. I corsi di “Dinamica mentale di base”.

Se hai praticato o se stai praticando anche solo una di queste tecniche sopra elencate ecco forse spiegata l’origine di tutti i tuoi problemi. Da questo pericolo non sono esclusi i cosiddetti autodidatti, cioè tutte quelle persone che consultano libri o riviste specializzate di magia in cerca di fortuna, successo e amore e quelli che telefonano ai maghi. Per uscirne è necessario che tu ritorni seriamente a Dio, chiedendo aiuto a persone come santi sacerdoti o esperti esorcisti. E solo con la sincera rinuncia a queste tecniche ed il totale ritorno a Gesù Cristo potrai essere definitamente libero.

Don Pasqualino Fusco


I doni di satana




I DONI DI SATANA


Stiamo attenti anche ai doni di satana. Don Gabriele Amorth dice che anche satana dà dei poteri ai suoi devoti. A volte le persone non ne comprendono subito la provenienza o non vogliono comprenderla, troppo lieti di questi doni gratuiti. Così può capitare che una persona abbia un dono di preveggenza; altri, solo ponendosi di fronte ad un foglio di carta bianca con una penna in mano, scrivono spontaneamente pagine di messaggi (Come fanno pure i falsi veggenti che scrivono falsi messaggi); altri sentono “una voce” che a volte può suggerire preghiere e a volte tutt’altre cose.
L’elenco potrebbe continuare.

Quando S. Paolo era nella città di Tiatira, gli capitò di essere seguito da una schiava che aveva il dono di indovinare e procurava molto denaro ai suoi padroni facendo l’indovina. Ma era un dono di origine diabolica, che scomparve subito dopo che S. Paolo ebbe scacciato da quella schiava lo spirito maligno (Atti 16, 16-18).

Spesso persone colpite da disturbi malefici hanno delle sensibilità particolari: capiscono subito se una persona ha delle negatività, prevedono eventi futuri, hanno una spiccata tendenza a imporre le mani, pur non avendole consacrate come quelle dei sacerdoti.

Don Pasqualino Fusco




LA PRANOTERAPIA - Don Pasqualino Fusco




LA PRANOTERAPIA


Generalmente coloro che praticano questa terapia hanno nella loro storia personale o in quella dei loro genitori, collegamenti con la magia, lo spiritismo, erc. Per chi non lo sapesse, la pranoterapia è nata in seno al tantrismo come pratica magica per ottenere la guarigione dei malati tramite il prana che significa soffio vitale che il dio del vento Voyù della religione indù, avrebbe donato ai suoi seguaci. Il fatto che tanti credono a queste sciocchezze mitologiche è la prova dell’accecamento spirituale in cui tanti si trovano e profetizzato da S. Paolo: “Verrà il tempo in cui gli uomini non sopporteranno più la sana dottrina, rifiutando di dare ascolto alla verità per volgersi alle favole” (2Timoteo 4, 3-4).
Questa concezione è giunta in Occidente per indicare una presunta energia cosmica che la scienza ha dimostrato inesistente. Il Cardinale Ratzinger, allora Prefetto per la Congregazione per la dottrina della Fede e oggi Papa Emerito, ha dichiarato a riguardo della pranoterapia: “Le pretese doti di guarigione dei pranoterapisti sono un segno di paganizzazione e non hanno nulla a che vedere con la fede cristiana e con il carisma delle guarigioni. Fanno parte di un terribile mondo sotterraneo”.
Purtroppo sono molte le persone che fanno ricorso alla pranoterapia, perché praticata da qualche sacerdote o raccomandata da qualche suora. Proprio attraverso questi religiosi (disobbedienti) è la Chiesa stessa che viene danneggiata. Padre Gabriele Amorth ha detto così di questi sacerdoti e religiosi: “Sono ciechi che guidano altri ciechi. E’ ignoranza colpevole da parte di quei sacerdoti. In questo caso non occorrono condanne vescovili; ci sono già le condanne della Bibbia, dei Concili e della Congregazione per la Dottrina della Fede”.

Il sottoporsi alla pranoterapia o il praticare questo tipo di guarigione diventa un sicuro ostacolo allo spirito di preghiera e al dialogo con Dio. Per tutti coloro che si sottopongono alle cure dei “guaritori” la preghiera diventa un’abitudine ed il rapporto con il guaritore diventa di dipendenza (che spesso gli frutta molto denaro!).
La vera liberazione e guarigione è quella di Cristo al quale nulla è impossibile. Secondo la nostra fede è infatti Dio che guida l’uomo e guarisce. Secondo i guaritori è invece l’uomo a dirigere Dio e a guarire per mezzo dei propri doni. Per loro infatti il naturale deriva da una visione metafisica derivata da filosofie pagane.


(Don Pasqualino Fusco)

State attenti alla pianta magica, dolce di Padre Pio, Catena di S. Antonio e riposo nello Spirito.




 STATE ATTENTI





Attenti alla cosiddetta “pianta magica” che bisogna innaffiare con il the ed esprimere poi dei desideri. Qualche persona mi ha confidato che doveva anche dire delle parole misteriose nel fare tal operazione. Più di una parola, in realtà, era il nome di un demonio!
Questa persona invocava un demonio senza neanche saperlo! Alla larga anche dal cosiddetto “dolce di Padre Pio”! Può sembrare una cosa innocua (come le famigerate lettere, chiamate “catene di S. Antonio”), ma non lo è. A parte il fatto che con ciò si tratta con poco riguardo l’amabile figura di Padre Pio (che va ricordato per la sua eccelsa santità e non per simili cretinate!), la “ricetta” per preparare tale “dolce” è vera e propria magia e crea una mentalità superstiziosa e magica, con tutte le conseguenze dannose che ne derivano.

Secondo un noto studioso il cosiddetto “riposo nello spirito”poi non è affatto un carisma. Innanzi tutto non è elencato nei carismi dello Spirito Santo (1 Cor 12, 7 seg.) Poi perché i carismi sono dati per il bene comune. Chi dorme serve solo a se stesso! “ Vegliate e pregate per non cadere in tentazione!” (Mt 26,41). Gesù non ha quindi invitato a “riposarsi nello Spirito!”. In numerosi esorcismi, tali persone, spruzzate nel nome di Gesù con acqua benedetta, si “riprendevano” dal “riposo nello spirito di satana”.

Sono frequenti u casi in cui i demòni dapprima resistono all’acqua santa e fanno perfino sorridere le loro vittime (per ingannare l’esorcista). Ma poi, non potendone più, si manifestano con urla e bestemmie! Attenti a certi fenomeni in cui lo Spirito Santo non c’entra affatto.

(Don Pasqualino Fusco)

SI PUO’ DIRE L’ESORCISMO DI PAPA LEONE XIII?







SI PUO’ DIRE L’ESORCISMO DI PAPA LEONE XIII?

Si è preteso di vietare ai fedeli l’uso della formula di esorcismo, pubblicata per ordine del Papa Leone XIII. Ora bisogna dire che tale divieto non ha valore. In effetti, uno di grado inferiore non ha il diritto di vietare l’uso di una preghiera pubblicata per ordine di un sommo Pontefice. Il Catechismo della Chiesa Cattolica, pubblicato nel 1992, stabilisce che “l’esorcismo solenne, chiamato Grande Esorcismo, può essere praticato solo da un sacerdote con il permesso del vescovo” (n.1673). Ciò significa che l’esorcismo privato, recitato anche da laici, è autorizzato, senza il permesso esplicito del vescovo, in conformità all’insegnamento comune del Padri della Chiesa e dei teologi, e soprattutto in conformità con le parole di Gesù, che nessuno, nel mondo più assoluto, ha il diritto di contraddire: “E questi sono segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demòni..” (Mc 16,17)

Naturalmente ciò va inteso nel senso che l’esorcismo vero e proprio lo può fare solo il sacerdote autorizzato dal vescovo, mentre tutti i cristiani possono fare le preghiere di liberazione. In realtà – secondo il parere di Padre Amorth – il cosiddetto “esorcismo di Leone XIII” è una preghiera di liberazione che in pubblico i fedeli non possono fare, ma privatamente – come preghiera privata di liberazione rivolta al Signore per sé e per gli altri – si può fare tranquillamente.


(Don Pasqualino Fusco)