Non mi
sento un peccatore...
Dopo la
scelta imprudente e direi sconsiderata del teologo Charamsa, ieri ho letto
un’altra storia che lascia sconcertati. L’atteggiamento
di Charamsa è quello di chi non voleva uscire dalla vita peccaminosa, come
lascia intendere lui.
Chissà
da quanti anni viveva in piena contraddizione con i Comandamenti e però
riusciva a giustificarsi, ad autoassolversi, a trovare giustificazioni che
travisava e applicava alla sua situazione.
Domenica
scorsa ha rilasciato in televisione una lunga intervista, non l’ho seguita per
diverse ragioni, tra cui quella che non mi spinge ad indagare o a voler
condannare un sacerdote che liberamente fa le sue scelte e che dovrà dare conto
a Dio e non a me e a voi. Però voglio riportare alcune sue affermazioni, che ho
ripreso dal web:
«Ho
detto alla mia Chiesa chi sono in un gesto di disperazione, questo gesto
precedeva il Sinodo, io chiedevo alla mia Chiesa: “Per favore non perdete più
tempo”. Ormai la mia vita personale non è più un problema. Io sono fedelissimo
al celibato perché il celibato si riferisce all'impossibilità di avere moglie:
io non ho mai toccato una donna. Siate liberi, val la pena, dobbiamo essere
coerenti con noi stessi sulla terra per vivere in eterno. Dio ci ama così come
siamo».
Poteva
risparmiare queste dichiarazioni in televisione perché dicendo che è disperato
afferma che aveva perduto Gesù da molti anni, perduto la vocazione sacerdotale e
che fingeva occupando un ruolo importante presso la Congregazione per la
Dottrina della Fede.
Ieri ho
letto un articolo che racconta brevemente la storia di un altro sacerdote, e
vale la pena leggerlo. Il titolo già lascia esterrefatti: «Prete gay sposato da
8 anni: “Facevo sesso con i cardinali ma adesso da 33 anni amo solo il mio
compagno”».
«Aveva
lasciato moglie e figlie perché aveva fatto coming out nonostante fosse un
prete, e si era trasferito nel piccolo paesino di Terlizzi in provincia di Bari
dal Connecticut. Tony Adams non ha mai lasciato e non è mai stato cacciato
dalla Santa Romana Chiesa per essere venuto meno all'obbligo della castità e
per essersi sposato otto anni fa con il suo compagno.
Come
riporta La Gazzetta del Mezzogiorno, padre Adams non ha nemmeno avuto problemi
a raccontare della sua relazione omosessuale che va avanti da 33 anni ormai. È
l'unico caso al mondo di un prete cattolico sposato con un uomo che sfida la
legge e il Comandamento della Chiesa.
Dopo
aver rilasciato un'intervista in cui aveva rivelato le sue scelte anticlericali
solamente la Diocesi di Hartforf lo aveva cercato per “risolvere la questione”.
“Io resterò un prete per sempre, non intendo uscire dalla mia Chiesa che non è
quella degli affari economici e delle lobby di potere ma quella delle parole di
Gesù. E quando mai Gesù ha detto qualcosa contro l’amore omosessuale?
Non mi
sento un peccatore, ho fatto esattamente quello che Gesù diceva ai suoi
discepoli, di avere una vita autentica e di seguire i Comandamenti. Io sono nel
Regno di Dio”, aveva dichiarato il prete italo-americano.
Ma ora
che ha 73 anni Padre Adams insieme a suo marito, di origini calabresi, ha
confessato anche le macabre vicende che in passato vedeva in Vaticano, quando
all'epoca era un giovane cerimoniere.
“Oggi è
molto più semplice ammettere una cosa del genere, ai miei tempi era
impossibile. Tutti sapevano dell'omosessualità che regnava sovrana tra i preti,
tutti sapevano delle relazioni anche tra cardinali e giovani sacerdoti, ma
nessuno diceva e faceva niente. Si
copriva tutto.
E si
faceva sesso anche per fare carriera in Vaticano, anche io l’ho fatto con
quell'arcivescovo polacco. Ma non feci carriera. Anzi, dopo quella storia capii
che molti uomini che lì dentro portavano la tonaca, più che Dio amavano il
potere.
Ecco
perché decisi di lasciare Roma e il Vaticano e di ritornare nel Connecticut
dove, poi, ho incontrato l'amore della mia vita”».
Questa è
una denuncia che nasconde molto veleno vendicativo ma non diciamo che afferma
falsità. Ci sono verità nel suo racconto. Qui vogliamo prendere in
considerazione lo stato spirituale di gran parte del Clero, di molti che danno
consigli perché Padri spirituali e non sempre seguono le direttive e la morale
della Chiesa.
Si
conosce quanto danno compie in questi anni un Vescovo consacrato perché
affiliatosi alla massoneria ecclesiastica, e nelle sue catechesi continua da
oltre venti anni, da prima della consacrazione vescovile, ad insegnare una
falsa morale sessuale, ad orientare tutti verso un modernismo senza Dio,
presentando un Gesù astratto e pieno di misericordia. Che perdona tutti i
peccati… anche senza necessità del pentimento…
Chi
perde la vocazione o la baratta con la carriera, perdendo completamente la
vocazione, non riesce più a vivere con gioia e amore la sua donazione a Dio,
non riesce più a controllare gli impulsi simili a leoni ruggenti e inventano
nuove dottrine false e ridicole.
Come
ridicole sono le giustificazioni delle due dichiarazioni di sopra, sono
inconcepibili e offendono l’intelligenza. Charamsa che si dice disperato, Adams
che afferma temerariamente: “Gesù ha detto qualcosa contro l’amore
omosessuale?”.
Non
conosce il sesto Comandamento o l’ha rimosso dalla mente… non avrà letto la
parole in San Paolo: “… né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né
ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il Regno di Dio” (1 Cor 6,10).
Adams
dimentica il significato di sodomiti presente nella Sacra Scrittura. I sodomiti
erano colpevoli di sodomia, comunemente descriveva l’atto specifico del sesso
anale, era dunque il peccato commesso dagli omosessuali.
Nella
Divina Commedia di Dante, i sodomiti sono i violenti contro Dio in quanto
peccatori contro natura, detti così dalla città biblica di Sodoma dove
l’omosessualità maschile era largamente praticata. Dante li colloca nel terzo
girone del VII Cerchio dell’inferno, costretti a camminare nel sabbione rovente
sotto la pioggia di fuoco, e dice che sono più numerosi delle altre schiere di
anime, come i bestemmiatori e gli avari.
Soprattutto
Gesù afferma che bisogna farsi eunuchi per entrare nel Regno dei Cieli. Non si
riferisce alle persone sposate, si rivolgeva agli Apostoli che erano chiamati
ad una vita di castità totale. “… e vi sono altri che si sono fatti eunuchi per
il Regno dei Cieli. Chi può capire, capisca” (Mt 19,12). Eunuchi erano quelli
che non praticavano sesso.
Queste
precisazioni ci mostrano che la Bibbia e le Parole di Gesù sono precise
riguardo l’omosessualità, poi ogni persona liberamente fa le sue scelte,
conoscendo il Bene e il male, e qualsiasi giustificazione rimane infantile ed
inutile.
Non
devono convincere noi, ma non devono falsare la verità dicendo che fanno bene,
già questa affermazione è eretica e gravissima. Addirittura dovranno rispondere
a Dio anche per gli scandali che danno rilasciando interviste e istigando molti
a rimanere in quel peccato o a convincersi che non è più peccato. Punto.
Oggi
Gesù ci dice che non è importante pulire l’esterno della persona e lasciare il
marcio all’interno, prima bisogna purificare l’interno e chi si trova in una
situazione di peccato, con fiducia e ferma decisione deve rivolgersi ad una
guida spirituale e capire come deve fare per vincere le tentazioni.
Nessuno
si abbatta perché Gesù conosce i cuori di tutti, e dove vede anche un piccolo
desiderio di cambiare vita, gioisce ed aiuta, ma bisogna collaborare con
determinazione e proporsi una vera lotta contro i vizi e le tentazioni che
martellano di continuo.
Rivolgetevi
alla Madonna e recitate sempre il Santo Rosario, sarà facile vincere le
tentazioni quando si invoca la Madre di Dio.
Così
hanno fatto anche i Santi come San Benedetto, San Francesco e altri, e hanno
ottenuto sempre il trionfo sulle tentazioni.
1 Ave
Maria per Padre Giulio