lunedì 6 luglio 2020
giovedì 19 marzo 2020
SINTOMI DEI MALEFICI
SINTOMI
DEI MALEFICI
Attacchi
contro il sonno
Come abbiamo già accennato,
l’azione malefica si concentra soprattutto durante le ore notturne, in special
modo dalle 3 alle, 5 per minare il riposo della vittima e per destabilizzarla.
La testa è oggetto principale di questi attacchi sia di
giorno che di notte.
Gli oggetti fatturati
vengono immessi o si materializzano nei cuscini per produrre i loro effetti
malefici e, rimanendo a contatto con la testa durante il sonno, scatenano degli
effetti ancora più devastanti.
Quali
sono i sintomi?
I sintomi sono diversi:
difficoltà nell’addormentarsi, svegliarsi molto presto, avere spesso incubi
come ad esempio sensazione di precipitare dall’alto, di guidare una macchina di
cui si è perso il controllo, vivere situazioni di terrore da cui non si può
fuggire.
Nella fattura a volte ricorrono tutti questi sintomi,
altre volte solo alcuni, varia da persona a persona.
Nella testa c’è il centro di
comando di tutte le funzioni del corpo: minando questo centro si destabilizza
la persona nel suo insieme. Attaccando il suo sonno si attacca la sua salute, e
inizia la distruzione di quella vita che si vuol colpire indebolendo a poco a
poco nel soggetto la capacità di resistere all’azione perversa del demonio.
In questo modo si riesce a portare la persona colpita
dove si vuole, in alcuni casi anche alla morte.
La perdita del sonno
danneggia non soltanto il corpo, ma anche la psiche: la vittima è debilitata,
facile da manovrare e da attaccare.
Chi è vittima di questi attacchi,
dovrebbe stare il minor tempo possibile nella sua camera da letto e nel suo
letto.
Dovrebbe cercare di uscire
dal suo ambiente, incontrare altre persone, allontanarsi dalla trappola.
Gravi
disturbi allo stomaco
Spesso oggetti maleficiati
vengono fatti ingerire alla vittima designata affinché producono i loro effetti
malefici dall’interno del suo corpo. Più l’oggetto si trova a contatto con il
predestinato, maggiore è la sua potenza malefica.
Spesso si rinvengono tali
oggetti anche nei paraggi della casa, nei cuscini, in ufficio, nell’auto …
Tuttavia abbiamo visto che l’effetto
più distruttivo lo si ottiene facendoli ingerire alla vittima, dall’interno del
suo corpo: l’attacco malefico è continuo, senza alcuna interruzione, rispetto
alle casistiche precedenti.
In genere si tratta di
oggetti di piccole dimensioni, o solidi o liquidi, in modo che non sia
difficile farli ingerire alla vittima.
A volte viene usato il
sangue delle mestruazioni, che viene fatto essiccare per poi essere sciolto nel
caffè o in altre bevande; o nell’acqua per poi essere introdotto, con l’aiuto
della siringa, nel cibo, o per esempio anche in un cioccolatino che viene
offerto.
Il soggetto colpito inizia
così ad avere difficoltà di digestione, problemi intestinali, senso di angoscia
che parte dallo sterno per arrivare fino alla gola e alla testa.
Per combattere questi
attacchi occorre ricorrere all’acqua santa, al sale e all’olio esorcizzati con
cui condire i propri cibi.
Forte
avversione al sacro
Un altro sintomo che prova
chi viene colpito da un maleficio è una forte avversione al sacro. Lo scopo del
maleficio è quello di far allontanare la vittima da Dio, strappare al signore
le anime che gli appartengono, per portarle al principe del male. Quindi, più
la vittima si avvicina al sacro, più questi malefici tentativi vengono
contrastati.
Occorre, pertanto, che chi è
vittima di queste azioni nefande, si avvicini alla Chiesa, alla Santa Messa,
alla Confessione e all’Eucarestia.
Questo attacco si manifesta
sotto forma di una crescente insofferenza alla preghiera, alle pratiche
religiose, determina un continuo distrarsi durante la recita delle preghiere o
durante la Santa Messa, e si prova disagio a stare in Chiesa.
I sintomi principali che
disturbano la preghiera sono anche l’incapacità di concentrarsi, sbadigliare in
continuazione, bisogno di ridere e una forte sonnolenza.
Dal Libro: Satana esiste –
Don Antonio Mattatelli
lunedì 10 febbraio 2020
CHARLIE-CHARLIE CHALLENGE
CHARLIE-CHARLIE
CHALLENGE
Testimonianza di Fra Benigno
esorcista
Dal libro: il diavolo esiste
Giorgio. E’
un ragazzino di dodici anni. A scuola ha fatto insieme a dei compagni il gioco
“Charlie-Charlie Challenge”, una vera seduta spiritica che si è diffusa tra
bambini e adolescenti qualche anno fa. Il giorno successivo la madre di Giorgio
è venuta a parlarmi, era molto agitata, e mi ha detto che durante la notte il
letto del bambino aveva scosse e sobbalzava. Il figlio era spaventatissimo.
LE ARTI MARZIALI
LE ARTI
MARZIALI
Testimonianza
di Fra Benigno
Dal
libro: Il diavolo esiste
Cosimo. E’ un giovane di
ventotto anno che, oltre alla droga e alla passione per Marylin Manson, ha
praticato arti marziali come Karatè, qi gong, kung fu. Cosimo ha una forte
possessione. Durante gli esorcismi, otto uomini alti e robusti fanno fatica a
contenerlo. Durante le crisi di possessione mostra una forza terribile: riesce
a piegare i paletti di ferro della segnaletica stradale. Mostra una forza che è
ben superiore a quella che può essersi procurato con gli esorcismi fisici in
palestra.
Dietro le pratiche di
origine orientale di qualsiasi genere (terapeutiche, energetiche, anche
sportive) c’è sempre il rischio di un riferimento più o meno esplicito a una
religione pagana. Le posizioni del corpo che si assumono durante dette pratiche
non sembrano essere sempre neutre. Così pure non sembrano essere neutri i
“mantra” o le parole che vengono pronunciate. Assumendo certe posture o
pronunciando certe parole, possono, essere invocate (che lo si sappia o no)
divinità pagane. Si corre il rischio di aprire delle porte ai demoni o di
esporre la nostra vita alle loro influenze negative.
Il discorso vale per tutte
le “terapie alternative”, sulle quali non mi dilungo. Faccio notare solamente
che spesso tali terapie sono esercitate con delle tecniche che possiamo
definire “magiche”. E’ il caso, per esempio, del Reiki.
Spesso queste pratiche sono
collegate anche ad attività di natura occulta. Quasi sempre sono sorrette da
una certa filosofia orientale, che è assolutamente contraria o non compatibile
con la fede cattolica e con la salvezza proposta da Gesù cristo che è l’unico
Salvatore, la via, la Verità e la vita. Non voglio demonizzare tutto. Invito
solo a una corretta informazione, alla prudenza e a un sano discernimento.
Alle persone che vengono da
me con disturbi e che hanno praticato certe discipline, chiedo che tali
pratiche, poiché “oggettivamente” sono mancanze gravi contro il primo
comandamento, siano fatte materia di confessione nel sacramento della
penitenza. Chiedo inoltre che si faccia una “rinuncia formale” ad esse con il
rinnovo delle promesse battesimali e la rinuncia a satana e alle sue seduzioni.
Voglio ora fare un accenno
ai riti satanici, messe nere e consacrazione sataniche. Sono molto più diffusi
e in espansione di quanto possiamo pensare.
Le messe nere e i riti
satanici sono fatti con sacrifici offerti a satana o ad altri spiriti malvagi o
con patti stipulati con loro. Spesso questi riti avvengono con spargimento di
sangue, e sembra non solo di animali, ma anche di esseri umani (feti, bambini,
ragazze vergini), come pure con riti sessuali orgiastici, senza distinzioni di
sesso, incesti, atti di pedofilia o zoofilia. Molto spesso avvengono anche sacrilegi
e profanazione dell’Eucarestia.
Tra i molteplici casi che
potrei citare ne presenterò tre. Mi scuso per la crudezza dei particolari che
porterò. Voglio comunque precisare che quello che il demonio afferma sotto
esorcismo, normalmente non può essere preso in considerazione. Egli, infatti,
per natura è menzognero. Tuttavia, a volte è costretto a dire la verità per
volere di Dio. Noi possiamo sapere che ha detto la verità solo davanti a
riscontri. Pertanto, tutto quello che riferirò solo davanti a riscontri.
Pertanto, tutto quello che riferirò ha solo la probabilità di essere veritiero,
non avendo avuto in seguito alcun riscontro.
mercoledì 15 gennaio 2020
TESTIMONIANZA DI DON GIANFRANCO PESSINA ESORCISTA
TESTIMONIANZA
DI DON
GIANFRANCO
PESSINA ESORCISTA
I demoni rubano un bambino dal ventre di una donna incinta
Nel 1973 fui mandato come missionario in Africa.
Un giorno, però, successe
qualcosa che mi mise in crisi. Il padre esorcista della diocesi era di
passaggio nella mia missione. Quel giorno venne da me una donna e mi disse: “Voglio
vedere Padre Riccardo (così si chiamava l’esorcista)”. Le risposi:”Non se ne
parla neanche. Il Padre deve tornare in città2. La donna insistette e si ostinò
nella sua richiesta:”Devi farmi vedere Padre Riccardo. Voglio parlare con lui”.
“Perché)”. Le chiesi. “Vedi, padre, due anni fa ero incinta di sei mesi. Gli
spiriti mi hanno portato via il bambino dal ventre e io lo rivoglio”. “Hai
abortito?”, le chiesi. “No. C’è stato aborto. Il bambino è sparito dal mio
ventre. Me lo hanno portato via gli spiriti”.
Mi trattenni dal riderle in
faccia. Pensai subito che quella donna fosse stata affetta da quella che è
chiamata “gravidanza isterica”. Poiché quella donna insisteva, le dissi di
aspettare e andai dal padre. Gli riferii, sorridendo con ironia e come in una
barzelletta, quanto la donna mi aveva detto. Il Padre si fece serio e mi disse
con aria decisa:”La voglio vedere subito”. Rimasi stupefatto, non dissi niente
e chiamai la donna. Il Padre incominciò l’esorcismo. La donna entrò
immediatamente in trance. Si presentarono degli spiriti che dichiararono di
essere stati mandati per rubare il bambino dal ventre di quella donna. Il Padre
ordinò con autorità agli spiriti di restituirle la gravidanza e portò a termine
l’esorcismo. Io assistevo allibito. Poi il Padre tornò in città e quella donna
tornò a casa sua.
Dopo due giorni lei si
presentò di nuovo a me, felice e contenta, esibendo il grosso pancione di una
donna incinta. Era venuta per ringraziarmi. La mandai, per accertamenti, al
dispensario e mi fu confermato che il bambino che portava in grembo era proprio
di sei mesi. A suo tempo partorì un bel bambino sano.
Dal libro: Il diavolo esiste davvero - di Fra Benigno
UN CORPO MARTORIATO
UN CORPO MARTORIATO
Dal
libro: Il diavolo esiste davvero
Fra Benigno
Durante gli anni della possessione diabolica comparvero
sul corpo di Roby diversi segni, che le procuravano intensi dolori.
° Una Croce sulla fronte
° Un’altra, tra due semicerchi, nella zona cervicale;
° Un’altra nella zona addominale altra;
° Qualcosa come una piaga
sul dorso dei piedi e sulla piegatura delle braccia;
° Un’altra croce, questa
volta capovolta, nella zona addominale bassa, anche questa tra due semicerchi,
con ustione – così diagnosticò un medico – di terzo grado;
° Tagli profondi su tutto il
dorso, che si ripresentavano periodicamente e che emettevano sangue, senza però
che si producesse infezione alcuna.
Roby fortunatamente non andò
mai in nessuna struttura pubblica per farsi medicare. Medici e infermieri
avrebbero sporto denuncia per torture procuratele da qualcuno dei familiari.
Nessuno di loro avrebbe preso in considerazione l’ipotesi di un disturbo
diabolico.
Un’amica di Roby mi dichiarò
per iscritto che un giorno, con i propri occhi, vide Roby che usciva dalla
doccia a dorso nudo. Non vi si vedeva ferita alcuna. Improvvisamente, però,
cadde a terra come svenuta e comparvero sul suo dorso diversi tagli
sanguinanti.
Inoltre, su due pareti della
sua stanza da letto comparve una scritta in greco.
Si trattava di una richiesta
di aiuto fatta a satana: Papè satan alepte (satana tu che sei il principio,
vieni in mio soccorso). Roby non ha mai conosciuto il greco. Ha appena la
quinta elementare.
Successivamente, sempre
nella stanza da letto comparvero, su una parete, una stella a cinque punte e
una croce con un serpente ad essa attorcigliato. C’è da pensare che a scrivere
quella richiesta in greco sia stata la stessa Roby. Se ci fosse stata nella sua
stanza una telecamera, lo avrebbe registrato.
Ma il fatto che tale scritta
fosse in greco, e che lei avesse appena la quinta elementare, fa capire che, se
era stata materialmente lei a scrivere, ciò era davvero in uno stato di trance
di natura diabolica. In altri termini, era stato il diavolo che, servendosi del
suo corpo, dopo aver sospeso in lei le facoltà di intelligenza, volontà e
memoria, aveva scritto quella richiesta di aiuto.
Un giorno, poi, mentre di
pomeriggio era a letto, Roby si sentì come afferrare da una presenza invisibile.
Lasciò subito il letto, mentre scoppiava il televisore, che inondò di puzza di
bruciato la sua casa. Sentì, quindi, una voce che le diceva: Ritorneremo, con
più violenza, al nono giorno.
Riceveva inoltre, da questa
esperienza invisibile, delle bastonate, che lasciavano dei lividi sul suo
corpo. Interiormente si sentiva come distrutta, rotta e confusa, usando le sue
parole. Un giorno trovò, sotto la porta di casa, una foto con degli spilli
conficcati e, all’esterno, appena alla porta, una collana d’argento con un
crocifisso.
ESPERIENZE UMILIANTE
Ciò che maggiormente umiliò
Roby fu una triste esperienza: quella di essere violentata da una presenza
invisibile. Il fenomeno ebbe inizio dopo la comparsa di quel segno di croce
nella zona fra il petto e il collo (gennaio 2000) e si ripeteva, purtroppo,
ogni giorno, anche da sveglia. Spesso, più volte al giorno.
Una volta, quella presenza
lasciò impressa, nella zona addominale bassa, una croce capovolta, con ustione.
Con gli esorcismi si ebbe,
in questo senso, un miglioramento, attraverso due fasi:
1. Quella
presenza, a eccezione di una sola volta, non ebbe più potere decisionale. Fu
costretta a chiedere a Roby il consenso per unirsi sess… a lei, consenso che
non le fu mai dato. Però, a questo diniego, vendicandosi, la percuoteva
violentemente con tagli profondi su tutto il dorso (una trentina circa). Ogni
volta, tuttavia, che si verificava questo fenomeno, accadeva anche – secondo la
testimonianza rilasciatemi da Roby – che le apparisse Gesù. Non le diceva nulla,
ma la contemplazione di quel volto sofferente le infondeva tanta forza
interiore e le faceva sopportare con pazienza eroica quella che, per lei, era
una vera tortura;
2. Quella
presenza non ebbe più potere di chiedere a Roby di concedersi sess..
3. Gli
esorcismi, dunque, anche se non procuravano molto quella particolare forma di
vessazione diabolica, cui ella era sottoposta, fino a ottenere la scomparsa totale.
TI DARO’ I ROTTAMI DI LEI
Pare
che lo spirito maligno che disturbava Roby avesse di mira la distruzione del
suo matrimonio.
Come
già detto, la donna viveva separata dal marito, che abitava in una città del
nord Italia. Ebbene, quando in un occasione di un esorcismo chiesi al signore
che lo facesse tornare con la moglie, accade che quest’ultima, con sua grande
meraviglia, ricevesse, dopo tanto tempo, una telefonata da lui. Le faceva
sapere che aveva deciso di tornare a casa per trascorrere alcuni giorni con
lei. Durante quella permanenza, però, non riuscirono ad avere rapporti coniugali.
I marito mi raccontò che una volta che aveva tentato di farlo, fu redarguito
aspramente dalla nuova personalità, emersa nella moglie, la quale,
allontanando, disse con odio infernale che gli avrebbe dato Rory solo dopo
averla ridotta a uno straccio: Ti darò, disse, i rottami di lei. E aggiunse:
Ormai il cerchio è chiuso. Perciò non puoi averla!.
CONSACRATA A SATANA
Negli
esorcismi, in momenti diversi, la nuova personalità emergente mi dichiarò:
°
che Roby era posseduta da lucifero, Asmodeo e da alcune legioni;
°
che a morte di quella possessione c’era del sangue fatto bere a lei, a sua
insaputa, dopo una messa nera
°
che Roby, sempre a sua insaputa, era stata consacrata a satana dopo un rito
satanico;
°
che il documento di quella consacrazione era stato redatto con il sangue
mestruale di lei e sepolto in una parte del cimitero;
°
che c’era un segno di quella consacrazione: una piaga cicatrizzata, che si
trovava nella zona del costato destro.
Menzogne?
Non lo so. So soltanto che un giorno, alla fine dell’esorcismo, fui autorizzato
da Roby, già uscita dalla trance, a fare, in suo nome, una rinuncia: Io, Roby,
in forza del mio battesimo rinuncio a ogni potere di satana. Rinuncio, anche, a
un’eventuale consacrazione, che di me abbiano fatto a satana.
Subito
riemerse lo spirito maligno e le reazioni furono violentissime. Mi gridava che
Roby non poteva fare quella rinuncia. La ripetei più volte e le reazioni furono
sempre le stesse. Quindi consacrai Roby alla Santissima Trinità. Subito avvenne
la sua liberazione, anche se temporanea, e lei poté ritornare serena a casa.
Un
altro giorno, prima di iniziare l’esorcismo, chiesi a Roby di poter fare ancora
una volta, in suo nome, una rinuncia e qualche preghiera. Ricevuto il consenso,
cominciai: Io, Roby, in forza del mio battesimo rinuncio alla “messe nere”,
alle sette sataniche, alla consacrazione che di me hanno fatto a satana.
Anche
questa volta emerse subito lo spirito maligno che, reagendo violentemente, mi
disse: Zitto! Non lo può dire!. Ripetei quella rinuncia più volte, ricevendo
risposte varie, con l’uso di termini a me sconosciuti e incomprensibili, che
comunque trascrivo: Non può, Yaca. Non può!.
Continuai
con la preghiera, sempre a nome di Roby: signore Gesù, tu hai trionfato sul
diavolo nel deserto e sulla croce, e con la tua risurrezione gloriosa lo hai
vinto per sempre. In te anch’io trionfo su di lui con la potenza del tu santo
nome.
Reagendo
e gridando, lo spirito maligno riformulò quest’ultima mia espressione, dicendo:
“In me! In me! In me!”. “Io Roby”, aggiunsi, “mi consacro a te, Padre, a te,
Figlio, a te, Spirito santo”. “Non può, vecchio”, mi gridò, “no! Mai! Imminuèi”.
Signore Gesù”, continuai, “ con la tua risurrezione tu hai vinto il diavolo per
sempre, sigillando così la sua fine e il suo destino”. “Zitto! No! No! No!”, fu
il suo orlo. “Signore Gesù”, conclusi, “tu hai trionfato su di lui e Roby ha trionfato
in te”. “No! Lei in noi. Vecchio, dillo: Estamì”.
Una
volta che avevo pregato san Pio da Pietrelcina, perché intercedesse presso il
Signore affinché venisse spezzato ogni legame di Roby con le eventuali sette
sataniche, le reazioni dello spirito maligno furono violentissime, le reazioni
dello spirito maligno furono violentissime e i “no” ripetuti diventarono
assordanti.
TRE RICHIESTE ABERRANTI
Un giorno Roby, prima che io
iniziassi l’esorcismo su di lei, con molta difficoltà, poiché temeva eventuali
vendette, mi confidò che, da un anno circa, ogni volta che doveva venire da me
per l’esorcismo, il maligno le faceva tre richieste, ingiungendole di
accettarle. Le richieste era queste
° che si presentasse ad avere rapporti sess… con lui;
° che lo adorasse;
° che consacrasse suo figlio Vincenzo a lui.
Al suo rifiuto la colpiva su
tutto il dorso con una trentina di tagli profondi, che le procuravano tanto
dolore e la perdita di molto sangue. Un giorno, però il maligno, oltre a
colpire Roby, la violentò, anche senza il suo consenso. Le disse che solo lui
poteva salvarla e le intimò, ancora una volta, di consacrarsi a lui, cosa che
Roby rifiutò di fare. La visione, poi, di Gesù le diede tanto conforto e tanta
forza.
OFFRI LE TUE SOFFERENZE
Un certo Gabriele, giovane
posseduto, mi fece sapere che, durante l’esorcismo, aveva sentito una voce che
gli diceva: “Dì a Roby (e lui non conosceva Roby) che offra le sue sofferenze
per le anime del purgatorio”. Fantasie?
Può essere!
Sta di fatto, però, che
nella settimana seguente, dopo l’esorcismo, Roby, che non sapeva niente di
quanto mi aveva detto Gabriele, mi disse che, verso la fine dell’esorcismo, le
era accaduto qualcosa di nuovo: aveva sentito delle persone che soffrivano e si
lamentavano, e una voce che le diceva: “Offri le tue sofferenze per loro”.
Collegai le due cose e compresi l’autenticità dell’esperienza di Gabriele.
Esortai, perciò, Roby a offrire quelle sofferenze, procuratele dal maligno, in
suffragio delle anime del purgatorio, cosa che lei fece.
PRESENZA SI SAN PIO DA PIETRELCINA
Durante gli esorcismi potei
constatare come san Pio da Pietrelcina avesse preso a cuore la causa di Roby.
Ciò cominciò ad affiorare
nella recita delle Litanie dei Santi, prevista dal Rito; lo spirito maligno,
presente in lei, si agitava violentemente e reagiva tutte le volte che,
pregandole, invocavo questo Santo.
Un giorno, alla fine di un
esorcismo su di lei, non essendo ancora avvenuta la liberazione, mi rivolsi al
santo del Gargano, chiedendo un suo intervento. Vedendo la spavalderia, la
tracotanza e l’aggressività dello spirito maligno – un’aggressività divenuta
addirittura violenza - , stanco di contrastarlo, gli chiesi che assestasse dei
calci allo spirito maligno in corrispondenza di quella zona del corpo di Roby,
dove mi sembrava ci fosse una sua azione malefica. Quindi, ponendomi in stato
di attesa, pregavo in silenzio. A un certo punto cominciai a notare l’effetto
dei calci, che giungevano allo spirito maligno. In maniera ritmica il corpo, da
lui posseduto, si contorceva e le grida assordanti manifestavano il suo grande
dolore.
In un’altra circostanza
chiesi a san Pio che intervenisse poggiando la sua mano piagata su quel segno,
presente nel costato di Roby, che a detta dello spirito maligno sarebbe stato
il segno della sua consacrazione a lui. Mi fermai, anche questa volta, in
attesa di questo suo intervento e in silenzio pregavo il Santo. Nel giro di
pochi secondi, con un leggero crescendo, divenne visibile l’azione di san Pio,
perché i lamenti e le contorsioni aumentarono a dismisura per poi avere un
rapido crollo e cessare del tutto.
Accostando, infine, al corpo
di Roby un guanto di San Pio: “Toglilo”, mi disse e aggiunse queste parole a me
incomprensibili: “Laichì; ailacà nòi mèi”.
UNA CHIESA ORANTE DIETRO L’ESORCISTA
Quando iniziai a praticare
gli esorcismi su Roby, non ottenevo nulla (ma lo stesso accadeva per gli
altri), così, a un certo punto ero costretto, per la stanchezza, a fermarmi.
Ciò era dovuto, probabilmente, al fatto che dietro di me non c’erano persone
impegnate, con la loro preghiera, a sostenere la mia attività.
Quando, in seguito,
coinvolsi diversi monasteri e persone a pregare per la liberazione dei
posseduti, cominciai a notare che, con gli esorcismi, avveniva sempre la
liberazione, anche se temporanea. Il maligno, non sopportando più le preghiere
dell’esorcismo, era costretto ad andarsene. Nel caso specifico di Roby, con l’esorcismo
lei veniva sempre liberata, anche se temporaneamente, e avvertiva dei benefici
sempre maggiori: all’inizio riusciva a stare bene solamente il pomeriggio del
giorno in cui riceveva la preghiera; in seguito, questo beneficio si protraeva
per novi giorni e, successivamente, fino all’esorcismo successivo, nel quale
riemergeva lo spirito maligno. Verso la fine, più volte si verificò anche che
negli esorcismi Roby risultasse libera, per cui riusciva a partecipare alla
preghiera esorcistica senza entrare in trance.
MANDAMI VIA
Il 27 Ottobre 2007, durante
l’esorcismo a Roby, si era manifestata in lei la presenza di Asmodeo, che mi
supplicò, nella sua sofferenza, di farlo andare via: “Mandami via”, mi disse.
“Perché non te ne vai)”, chiesi.
“Il capo non me lo permette”, fu la sua risposta.
E io: “Disobbedisci e vai via”.
“Non posso, mi farebbe soffrire di più”.
COSA VUOI DA ME?
Per gli spiriti maligni
presenti in Roby l’esorcismo era un vero tormento. A volte mi dicevano: “Lasciaci”,
oppure:”No, basta”. Queste parole mi ricordavano quel che essi dicevano a Gesù,
quando interveniva con i suoi esorcismi:”Che cosa abbiamo noi in comune con te,
Figlio di Dio? Sei venuto qui prima del tempo per tormentarci?” (Mt 8,29).
Nell’ultimo anno della
possessione diabolica di Roby, più volte vidi piangere satana, il quale in uno
stato di profonda sofferenza mi chiedeva: “Perché fai questo?”, cioè perché
combatti contro di me con quest’arma potente dell’esorcismo, che mi causa tanta
sofferenza?
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