martedì 1 giugno 2021

Una donna che rivoleva il suo bambino.


Una donna che rivoleva il suo bambino.

Padre Riccardo era di passaggio alla missione, si presentò una donna. Chiedeva un esorcismo perché, a suo dire, gli spiriti due anni prima le avevano tolto, a sei mesi di gravidanza, il bambino dal ventre. Quella donna non presentava nessun segno esterno di una possibile gravidanza, aveva il ventre completamente piatto. Rivolgeva il suo bambino. Durante l'esorcismo, si presentarono degli spiriti. Dicevano di essere stati mandati da vicini invidiosi per rubare quella gravidanza. Padre Riccardo ordinò loro di restituire il bambino alla mamma. Così avvenne infatti, dopo due giorni, quella donna si presentò a me, trionfante, esibendo un grosso ventre di sei mesi.

Padre Riccardo Nardo esorcista e missionario in Africa.

LE CAUSE CHE PORTANO ALLA POSSESSIONE



 LE CAUSE CHE PORTANO ALLA POSSESSIONE


La più difficile da capire ma che rende più facile la liberazione, è il caso in cui I demoni entrano da soli.
Tra le prime domande che pongo agli spiriti durante l'esorcismo, una riguarda proprio questa questione: Siete entrati da soli oppure siete stati mandati?.
Molte volte mi sono trovato di fronte a delle risposte sorprendenti che però convergevano tutte sulla loro libera scelta di entrare in quella specifica persona.
Naturalmente sono casi in cui, se vi sono le dovute disposizioni, la liberazione può avvenire anche senza ricorrere alla formula dell'esorcismo.
Molte volte mi sono mostrato perplesso di fronte a queste possessioni senza colpa e a varie riprese ho chiesto agli spiriti il motivo per cui sono entrati. Questa la sintesi delle loro risposte: Anche se l'interessato non aveva alcuna colpa diretta, c'erano dei disordini in casa tra genitori. Mancanza d'intesa, continue liti, odio, maledizioni..., queste risposte mi resero più comprensibili questi fenomeni.
La più frequente, invece, è quando i demoni sono mandati da qualcuno.
Purtroppo, vi sono persone intrise di odio, vendetta, rancore e gelosia ed è con questi sentimenti nel cuore che si recano dal mago o dallo stregone.
E se il mago e lo stregone è seriamente collegato al demonio, l'effetto del maleficio arriva a destinazione. Dico subito che molti maghi sono solo dei ciarlatani. Vi sono però anche maghi e stregoni dediti al diavolo cui hanno chiesto potere, denaro prestigio. Chi commissiona un maleficio o una fattura paga profumatamente sperando che il suo desiderio arrivi a destinazione. Vi sono fatture a morte, contro la salute, contro il lavoro, contro lo stato della persona e i suoi affetti. Altre perché quella persona non possa avere figli, perché non si sposi, perché subisca continue operazioni senza poter risolvere niente, ecc.
La più grave è, invece, quando gli spiriti sono entrati per volontà della persona. Vi sono però anche in questo caso tre vie che indicano la maggiore o minore responsabilità dell'individuo.
La persona può essere presa perché ha partecipato a sedute spiritiche o a pratiche come la scrittura automatica. Pratiche in cui si evocano i morti o lo spirito guida. Oppure sono persone entrate in una setta. Spesso ci entra anche solo per curiosità, è ricattato e minacciato per cui gli è quasi impossibile uscirne e riacquistare la libertà. Altre le pratiche sono spiccatamente demoniache, tipo le messe nere o giocare, per mostrare il proprio coraggio, sulle tombe dei cimiteri. Qui si può parlare apertamente ti serve sacrilegi. Chi partecipa ad una di queste pratiche una prima volta, molto facilmente vi assisterà ancora non avendo notato, la prima volta, nessun effetto negativo. Si tratta di un astuzia fine del demonio.
Gli effetti quasi mai o raramente si notano subito, è più facile e si notino a distanza di anni. Il non avvertire i pericoli, è uno stratagemma perché la persona sprofondi maggiormente in questo stato di cose.
Queste persone poi, di solito, non sono molto praticanti o si limitano a una pratica religiosa sporadica e senza la frequenza ai sacramenti. In questo stato di religiosità gli spiriti si trovano benissimo. Riescono ad agire indisturbati. Ma quando la persona, anche se avviene dopo anni, inizia un cammino di conversione, allora compaiono i disturbi oggi ostacoli. È una grazia di Dio per queste persone trovare fin dall'inizio un sacerdote che riesca a fare un'analisi sicura dell'origine di tutti questi malanni. In caso contrario, i malcapitati rischiano di gironzolare tra dottori, ospedali, esami, psicologi, psichiatri, psicanalisti, senza trovare nessun miglioramento.
Una persona è presa perché lei stessa ha invocato l'assistenza degli spiriti. A volte può farlo consapevolmente, per esempio, attraverso la cartomanzia, oppure tramite invocazioni fatte personalmente seguendo il rituale suggerito da qualche rivista o opuscolo.
Riti che promettono successi e favolosi in tutti i campi e, spesso, ingannano la gente attraverso un linguaggio religioso.
Spronano a recitare formule con l'aiuto dell'incenso, di candele, di acquasanta. E tanti disperati, ho assetati di successo e denaro si lasciano ingannare per poi ritrovarsi peggio di prima. Anni fa venne da me una ragazza chiedendomi di pregare su di lei.
Prima di procedere volli capire che cosa fosse accaduto nella sua vita. Mi raccontò che, rimasta sola, senza lavoro e senza fidanzato viveva nella disperazione. Un giorno ricevette una rivista.
Mentre la stava sfogliando, il suo sguardo cadde su una frase che prometteva soldi, marito, successo.
Iniziò una fitta corrispondenza e un giorno ricevette un opuscolo, dove era descritto il rito da fare per invocare l'aiuto di uno spirito.
La poveretta non seppe resistere a questa soluzione che le sembrava facile e di sicuro successo.
Una sera, nello scantinato della sua casa, fece tutto quello che vi era scritto ma questo rito le procurò gravi problemi spirituali.
Uscire da questa situazione comporta una conversione totale, a volte occorre anche accettare di perdere i beni accumulati mediante l'aiuto di questi spiriti.
Una persona è presa perché ha fatto un patto con il demonio. Mi sembra superfluo dire che ci si trova di fronte ad un fatto di estrema gravità.
Al patto con il demonio meglio alla firma finale fatta con il proprio sangue, si arriva dopo un percorso contrassegnate da vari stadi e da varie prove che, quasi sempre, sono raccapriccianti. In alcuni casi è chiesto al figlio di sacrificare i propri genitori o, al contrario, ai genitori viene chiesto di sacrificare uno o più figli. I motivi che spingono una persona a fare un patto con il demonio sono sempre gli stessi: successo, soldi, potere. Vi sono persone ben consapevoli della gravità di tale gesto ma sono attirati fortemente dai successi terreni che Satana promette loro.
Altri, soprattutto giovani, non si rendono pienamente conto di quello che stanno facendo. Molte volte lo scambiano per un gioco è generalmente vi cadono dentro anche attirati dalla libertà sessuale che regna in certi ambienti.
Uscire da questo tipo di situazione non è facile e ho sempre detto agli interessati: Finché sei vivo hai la possibilità di uscirne, ma a due condizioni: per prima cosa devi essere pronto a soffrire molto ed anche a perdere molto.
Sarai ricattato e minacciato, ma devi avere una grande perseveranza sapendo per certo che Dio è più forte di tutti e quindi anche del demonio stesso. Ti devi abbandonare a Lui, fare una bella confessione, pregare molto e non temere. Per seconda cosa, ricorda che le sofferenze possono esserci, ma pur di salvarti sii pronto anche a morire. Naturalmente dico tutto questo nei tempi e nei modi giusti, aspetto che la persona sia psicologicamente pronta ma non è facile; accetta si' di pregare e di iniziare un cammino di conversione ma quando arrivano le prove, quelle dure, molte volte preferiscono lasciare ritornare alla loro misera vita. Sono dei veri drammi. Occorre saper comprendere, pregare per loro e non giudicare.
in Occidente, nonostante il satanismo stia
dilagando, vi è una concezione diversa da quella africana ove è ancora presente molto paganesimo. Sono culture diverse non si e non si tratta solo di gente analfabeta ma di tutti i ceti sociali.
Padre Riccardo Nardo esorcista e missionario in Africa.

IL FIGLIO DEL DIAVOLO


 

IL FIGLIO DEL DIAVOLO



Abeba era una ragazzina quando incontrò a casa di sua nonna uno stregone che le disse: “Ti hanno fatto un malocchio. Io posso liberarti ma devono procurarmi una capra”. La povera capra fu sgozzata è un po' del suo sangue fu fatto bere la giovane che subito dopo tornò a casa. Dopo qualche giorno, lo stregone la chiamò e lei diede appuntamento a casa della nonna, che in quel momento si trovava altrove. Appena La giovane arrivò a casa della nonna, lo stregone la portò in una camera e la prese con forza. Raccontò la ragazzina che prima di avere il rapporto sessuale con lo stregone cambio faccia. La bocca si storse e terribilmente spostandosi a destra e a sinistra quasi sotto le orecchie. Gli usciva la bava dalla bocca e gli occhi erano arrivati fino alla tempia. Per invocare gli spiriti perché lo invadessero, picchiò con forza, ripetutamente, la testa sulla parete della stanza tanto da farci un buco ma nessun segno vi era nella sua testa. La casa tremava, quando disse: “Cash Cash arriva”. Era il demonio. Lo accolse battendo le mani. Una volta invaso, si gettò sulla ragazza per avere con lei un rapporto sessuale. Le gambe dello Stregone si contorcevano. Finita le violenza le impose di non dire niente a nessuno. La ragazzina rimase incinta e ai genitori fece credere che responsabile fosse un giovane che la corteggiava. Fu mandata via di casa. Partorì con difficoltà un bambino sano ma strano che lei non riusciva ad amare. Il bambino non sorrideva mai. A soli a quattro mesi, stava dritto in piedi sul palmo di una persona e faceva acrobazie sotto gli occhi meravigliati di tutti. Il bambino era capace di farsi portare in giro sul palmo della mano senza cadere mai. Morì a soli dieci mesi dopo pochi minuti dall'inizio di una tosse inspiegabile. La mamma ammise che si sentì liberata, contenta della morte del figlio e tornò a casa dei suoi genitori.

Quando venne da me, mi disse che aveva partorito dopo un rapporto sessuale con il diavolo.

Rientrata dai genitori, cominciò a bere e a fare una vita disordinata senza alcun timore. A 18 anni, andò a convivere con un dottore. Era perseguitata dagli incubi. Si vedeva il letto con un uomo che stava tra lei e il convivente e con lui aveva rapporti sessuali molto soddisfacenti. Di conseguenza, come sempre in questi casi, rifiutava il compagno che solo con la forza ogni tanto riusciva ad averla. Diceva che il suo compagno puzzava. Non era vero ma lei lo sentiva davvero questo puzzo. Sempre nei sogni, vedeva delle croci e delle casse da morto che poi andava a seppellire. Aveva sempre vertigini e avvertiva sempre un peso enorme sul petto e sulle spalle, compreso il collo. Un sacerdote aveva già pregato per tre volte su di lei, ma senza nessun risultato. Infine le aveva consigliato di venire da me. Passarono alcuni anni da quello consiglio perché sentiva, dentro di lei una voce che le diceva di non andare da padre Riccardo.

Infine vinse contro quella voce e venne da me. Iniziò a tremare ancora prima che cominciasse la preghiera. Durante l'esorcismo gli spiriti dissero: ”siamo in ventisette da quando aveva sedici anni. Siamo entrati da soli. In venti l'abbiamo presa a casa sua e veniamo dalle tombe. Gli altri sette sono entrati attraverso lo stregone”.

Grazie agli esorcismi uscirono tutti, prima quelli che amati dello Stregone e poi gli altri.

SPIRITI IMPORTANTI PIU’ DIFFICILE DA SCACCIARE



 SPIRITI IMPORTANTI PIU’ DIFFICILE DA SCACCIARE


Varie volte mi sono trovato di fronte a Lucifero, Belzebul, Satana, Asmodeo ed altri spiriti importanti. Si riconoscono, dopo che hanno dato segni della loro presenza, attraverso il dialogo che il Rito prevede. Sono i più potenti e quindi anche i più difficili da scacciare. Sono restii a rivelare il loro nome e non sempre lo fanno. Dire il proprio nome è già un considerarsi vinti. Alcune volte, alla domanda di quale fosse il loro nome, mi sono sentito rispondere: “Io sono uno spirito importante. Mi scacci e me ne vado ma non saprai il mio nome” e improvvisamente scompare. Questi spiriti che si chiamano maggiori o capi hanno un modo di presentarsi tutto loro. Conservano una dignità da veri capi. Parlano senza alzare la voce. Le loro risposte o dichiarazioni sono chiare, precise e brevi.
Oltre a questi capi vi è poi tutta l’altra schiera di demoni che non hanno un vero nome. Occorre ricordare che nella Bibbia il nome degli angeli rispecchia il loro ruolo o missione da compiere. Questi spiriti di angeli deceduti rispondono che non hanno nome. A volte descrivono il loro stato iniziale di felicità e lo confrontano a quello attuale di colore che non terminerà mai. Parlano di fuoco, ma non è il nostro: “magari fosse il vostro!” mi dicono. Il fuoco che noi abbiamo è cento volte peggiore del vostro. E’ chiaro che si tratta di una sofferenza morale che brucia loro come e peggio del fuoco.
Come accennavo prima vi è poi un’altra realtà, la possessione da parte di anime condannate all’inferno. Nella mia esperienza di esorcista posso dire che sono casi loquaci, più paurosi, più limitati degli angeli decaduti, possono, per esempio, non conoscere la lingua con cui gli si parla e, in quel caso, occorre un traduttore. Può darsi benissimo, e non lo escludo, che alcune volte si tratti di un inganno per sviare dalla realtà. E’ successo anche questo, ma non sarei così categorico nell’ammettere che si tratti sempre e solo di un inganno. So che tra esorcisti la questione è ancora aperta ma credo che la più bella spiegazione del perché vi sia la possibilità da parte delle anime dannate di possedere una persona l’abbia data una giovane africana: “Come il Signore mandava i suoi discepoli a predicare dando loro il suo potere, così queste anime dannate diventano discepoli di Satana e vengono da lui mandate in missione per fare del male alle persone”. Ripeto, la questione è ancora aperta ma il Signore potrebbe permettere questo per farci comprendere che l’inferno esiste, realtà negata da diversi teologi che, con la scusa della Misericordia di Dio è infinita ma vi è anche una Giustizia e queste anime, durante l’esorcismo, dicono per quale peccato mortale hanno meritato l’inferno. Non si può nemmeno scappare da questa realtà dicendo che il demonio racconta solo bugie. In questo caso si tratterebbe di una bugia che fa comodo a tante persone per giustificare la propria condotta e per continuare nella vita di peccato abusando, in nome della fede, dell’infinita Misericordia di Dio”.
Padre Riccardo Nardo esorcista e missionario in Africa.

LA SUPERSTIZIONE DI VANA OSSERVANZA


LA SUPERSTIZIONE DI VANA OSSERVANZA


Si ha la vana osservanza quando qualcuno attribuisce a certe cose un potere per nulla basato sulla loro natura, potere che esse dovrebbero possedere indipendentemente dall'azione dell'uomo, il quale orienta di conseguenza il proprio comportamento.
Chi la pratica pensa che il semplice contatto con determinate cose comporti felicità o infelicità. La sua attività si limita al cercare di entrare in contatto con ciò che porta fortuna (per esempio, un amuleto) e a evitare di incontrare o fare ciò che porta sfortuna (per esempio, non mettersi in viaggio in certi giorni, non entrare in camera d'albergo che portano il numero 17, evitare d'incontrare cert
i animali).
Vediamo un elenco di alcune di tali superstizioni.

Cose che potrebbero sfortuna
te:
- il gatto nero che ci attraversa la strada;
- incontrare una civetta,
- passare sotto una scala,
- rompere una bottiglia d'olio,
- spaccare uno specchio,
- incrociare le braccia quando si dà la mano a una persona;
- aprire l'ombrello in casa;
- poggiare il cappello sul letto;
- avere in regalo fazzoletti;
- Se si è in gravidanza, tenere le gambe incrociate oppure attaccare un bottone a un indumento avendolo addosso;
- comprare o avere in regalo una carrozzina prima della nascita del bambino;
- iniziare un'attività o un viaggio o prendere decisioni in certi giorni della settimana o del mese(per esempio, il martedì o il vene
rdì, e in particolare il venerdì 17; è famosa quella stupidissima frase: Nè di venere nè di marte, nè si sposa nè si parte);
- avere a che fare con il 13 o il 17; (a tal proposito è da segnalare l'ncredibile prassi superstiziosa molto diffusa negli Stati Uniti, ma anche in altre nazioni, di non segnare nei palazzi come tredicesimo o diciassettesimo piano quello che è effettivamente di tredicesimo o il diciassettesimo piano, ma di chiamarlo dodicesimo/bis o sedicesimo/bis e similmente di non dare alla diciassettesima poltrona degli aerei il numero 13 o il 17, trasformandole in 12/bis o 16/bis).

COSE CHE POTREBBERO FORTUNARE O CHE PROTEGGEREBBERO DALLA SFORTUNA:

- incrociare le dita;
- toccare ferro quando si parla di qualcosa di rischioso o mentre passa un carro funebre o anche mentre si sente il suono di una sirena; oppure per le stesse cose descritte, toccarsi i genitali (va segnalata anche l'abitudine superstiziosa, molto diffusa nel linguaggio comune, di dire: "Tocchiamo ferro", oppure "Facciamo le corna");
- portare il cornetto rosso o d'oro, appeso a una catenina al collo oppure al polso o in tasca o dietro la porta di casa o allo specchietto retrovisore della macchina;
- tenere in casa o portare in auto, come amuleto, un pupazzetto in plastica che rappresenta un gobbo il quale porta un cappello cilindrico, ha in una mano il ferro di cavallo e con l'altra fa il gesto delle corna rivolte in giù, e nella parte inferiore, invece delle cosce e delle gambe, finisce a f
irma di cornetto rosso;
- incontrare un gobbo, meglio ancora se gli si tocca la gobba;
- mettere dietro la porta di casa aglio, granturco o un ferro di cavallo a scopo protettivo;
- portare oggetti al collo come ci
ondoli di avorio di elefante, coralli, ambre nere, zanne, manine nere, segni zodiacali, quadrifogli, coccinelle, elefantino ecc.) gli stessi indumenti che si indossavano in circostanze particolarmente positive del proprio passato;
- mangiare uva secca o lenticchie nella notte del passaggio dal vecchio al nuovo anno, con la convinzione che questo ci assicurerà nel nuovo anno tanti soldi da contare;
- gettare una moneta in certe fontane esprimendo un desiderio;
- vederla stella cadente ed esprimere un desiderio:
- trovare un quadrifoglio;
- avere rami di vischio in casa l'ultimo giorno dell'anno;
- indossare indumenti intimi di colore rosso l'ultimo giorno dell'anno;
- l'elefantino o gnomo portafortuna per lavoro o denaro.

SACRO E SUPERSTIZIONE

- Ferro da cavallo emazzo d'aglio davanti la porta;
- usare semplice sale e acqua benedetta in modo superstizioso senza fede.

(Padre Francesco Bramante esorcista)


 

IL CASO DI TERESA


IL CASO DI TERESA


A partire dai primi anni del 2000 iniziò ad avere disturbi di vario genere: sentiva delle voci che le dicevano di non andare più in chiesa, era sempre nervosa, aveva sbalzi d'umore. Un uomo molto bello e ben elegante si presentava a lei, le diceva di chiamarsi Asmodeo e la carezzava, e ciò anche mentre si trovava in chiesa.

Poi, inspiegabilmente cominciò a provare attrazione sessuale nei confronti dei figli e di uomini consacrati al Signore, come pure un forte una forte repulsione verso il marito. Successivamente, iniziarono a comparirle graffi sulla gola, sui seni, sull'addome. E infine delle croci, rovesciate e sanguinanti, su varie parti del corpo. La donna, che andava regolarmente a Messa, sentiva una forza esterna che al momento della Comunione la faceva andare verso il sacerdote.

A quel punto entrava in trance: prendeva l'ostia consacrata, in bocca le causava bruciori vari, e poi la sputava fuori dalla chiesa. Fino al 2000 incolpava Dio di non averla protetta, quando per due anni, la ragazzina, era stata molestata sessualmente. E per questo si era allontanata dalla pratica religiosa. Poi, però, aveva ricominciato a pregare a frequentare la parrocchia, ma proprio da allora iniziarono i suoi guai. Fu esorcizzata per due anni, con oltre cinquanta sedute. L'ultimo esorcista fu fatto. L'ultimo esorcismo fu fatto il 7 Aprile, quando da qualche giorno era morto Giovanni Paolo II e l'indomani ci sarebbero stati i suoi funerali solenni in Piazza San Pietro.
L'esorcista, prima di iniziare l'esorcismo, invocò più volte l'intercessione del Papa polacco, perché ottenesse dal Signore la liberazione definitiva di Teresa. Verso la fine dell'esorcismo, uscendo dalla trance e fissando una parte della stanza, Teresa iniziò a parlare sottovoce con qualcuno. Poi improvvisamente, si alzò in piedi e disse di essere stata liberata e che a darle questa bella notizia era stato proprio Karol Wojtyla. La donna disse che in quell'angolo della stanza vide proprio lui, Giovanni Paolo II, sorridente, vestito di bianco, che le chiese di preghiere insieme in modo che potesse essere libera libera dal demonio. Rimasero a pregare per un po', finché il Papa polacco non le si avvicinò per imporle le mani sul capo. Poi, sempre sorridendo, si allontanò. Ebbene, da allora tutti i suoi disturbi Ci saranno del tutto.

Dal libro: Il mio nome è satana 


 

PERCHE NON TE NE TORNI A LETTO A SMALTIRE LA SBORNIA?


PERCHE NON TE NE TORNI A LETTO 

A SMALTIRE LA SBORNIA?


Una signora era andata, per una preghiera, da padre Candido Amantini, esorcista di Roma il quale, prima di accudirla, a causa di una debolezza aveva preso un bicchierino di cognac darsi un po' di tono e si era disteso per dieci minuti sul letto per riposare. Prima della preghiera quella ragazza era stata, come sempre, gentile e tranquilla. Appena l'esorcista ebbe indossato la stola ed ebbe cominciato la preghiera, si trasformò. Il suo volto assunse un'espressione cattiva.
Con voce baritonale e sprezzante gli disse: "Perché non te ne torni a letto a smaltire la sbornia?". Un'altra volta, che L'esorcista stava iniziando l'esorcismo e aveva la mente preoccupata perché aveva smarrito 100 mila lire, ella lo interruppe, dicendo: "Ma che stai a fare qui? Tornatene a cercare i tuoi quattrini". Ma la cosa più eclatante si ebbe quando lei si trovo' di fronte a un neurologo, al quale padre Candido l'aveva inviata per un controllo neurologico. Fu visitata e interrogata a lungo. Il professore aveva scritto tutte le risposte.
Alla fine aveva preso i fogli da lui riempiti e aveva cominciato a esprimere il suo giudizio. La ragazza fu presa da una delle sue strane crisi. Si trasformò in volto, si alzo' in piedi, si sollevo in aria. Avevo lo sguardo di fuoco. Stese il braccio, che si allungò come fosse stato di gomma, e preso il foglio che il professore aveva in mano. "Che cosa crede di aver capito?", disse con voce minacciosa, e aggiunse: "Nessuno può avere alcun potere su di me". "Sono abituato a trattare con gli
squilibrati" - confido' il neurologo ha padre Candido - "ma quella giovane era un caso completamente diverso. E poi, si era sollevata per aria. Era proprio sospesa nel vuoto. L'ho osservata bene, non si trattava di suggestione". Ebbene, come fare a non ammettere l'esistenza del diavolo e delle possessioni diaboliche, quando ci si imbatte in un caso del genere?

Dal libro: il mio nome è satana 

 

BIOGRAFIA DON LUIGI VILLA


DON LUIGI VILLA
[13 parte]



In ricordo di Don Luigi Villa, pubblichiamo una sua breve biografia scritta dall'Ing. Franco Adessa, suo collaboratore da tanti anni, e pubblicata sul sito Pontifex

di Franco Adessa

Su richiesta di molte persone dall’Italia e dall’estero, e dopo più di vent’anni di collaborazione con questo coraggioso Sacerdote, ho deciso di scrivere questa breve biografia di don Luigi Villa, perché ritengo non sia più possibile tacere sulla indescrivibile e interminabile persecuzione subìta da questo anziano, fedele e incorruttibile Ministro di Dio!

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Un altro tentativo... di assassinio

Diversi mesi dopo la pubblicazione dello studio sul Tempio satanico a Padre Pio, avrei dovuto accompagnare don Villa da un suo “amico” prete, ma, per un contrattempo, non potei farlo, e venni sostituito da un nostro anziano collaboratore.

L’incontro col sacerdote fu breve, ma caratterizzato da una situazione imbarazzante per i presenti per i quali, l’incomprensibile agitazione, la tensione e lo strano comportamento del prete visitato, fu tanto opprimente che, dopo che egli ebbe servito dei biscotti, cioccolatini e un tè, giudicato “sgradevole” dall’unica persona che l’aveva bevuto, i due visitatori salutarono e se ne andarono. Don Villa non aveva bevuto né assaggiato nulla, mentre a fare gli onori di casa fu solo il suo anziano autista.

Saliti in macchina, don Luigi chiese all’autista di recarsi da un suo amico avvocato che abitava proprio nelle vicinanze e, dopo pochi minuti, si trovarono seduti nella sua sala.
Mentre don Villa e l’avvocato colloquiavano, l’autista iniziò a sentirsi in modo strano: vedeva come attraverso un vetro infranto che si muoveva e, pian piano, sentiva di non riuscire più a muovere le gambe, i piedi, le braccia e le mani. Respirò profondamente, per cercare di superare queste sensazioni, ma, ad un certo punto, lo fecero coricare sul divano della sala e lo osservarono preoccupati. L’autista non perse mai conoscenza, ma continuava a vedere in modo frammentato e con gli arti superiori e inferiori paralizzati. Dopo un quarto d’ora, si sentì meglio, si alzò e disse di essere già in grado di guidare.

Cosa sarebbe successo, se i due non si fossero recati subito dall’avvocato?
Avrebbero dovuto percorrere diversi chilometri su una strada stretta, affiancata da robusti alberi da entrambi i lati, oltre i quali vi erano, da una parte, un fiume; dall’altra, un fossato d’acqua. Inoltre, la strada è sempre trafficata con transito anche di mezzi pesanti.
E cosa sarebbe potuto accadere se l’autista si fosse trovato alla guida del veicolo, invece che comodamente seduto su una sedia, in una sala?
Quando due persone, che hanno un totale più di cento sessant’anni, i giornali non avrebbero potuto far altro che prendere atto che certi incidenti capitano anche a persone molto più giovani. Poi, quale altro sospetto sarebbe potuto nascere se si fosse saputo che i due “infortunati” erano appena usciti da una casa in cui abita una famiglia che conosce l’anziano sacerdote da svariati decenni?


 

CHE COLLEGAMENTI CI SONO TRA SETTE MASSONICHE E SATANISMO?



CHE COLLEGAMENTI CI SONO TRA 

SETTE MASSONICHE E SATANISMO?



Sono collegati ma non sono la stessa cosa.
La massoneria è una sette esoterica quindi c'è la presenza del demonio.
Ma non è il duplicato di una setta satanica, appartengono a due rami diversi, a mio parere.

Tra l'altro, gli spiriti massonici sono molto duri da spacciare: io ho avuto un maleficio massonico, me lo disse il demonio durante un esorcismo. Sui contatti tra queste due realtà non sono molto informato. Sicuramente ci possono essere dei contatti.
I rituali massonici hanno qualcosa di esoterico e di satanico, e
Satana di certo controlla una parte del mondo anche tramite la massoneria.

Qualche volta con il demonio parlo della massoneria. Una volta ricordo che era il 14 agosto, si presentò a un esorcismo, San Massimiliano Kolbe. Parlò del Trionfo del cuore immacolato di Maria. Mi disse che quando ci sarà il trionfo del cuore immacolato di Maria sia il demonio che la massoneria saranno sconfitti. Aggiunse inoltre che la massoneria scomparirà, non avrà più il potere che ha desso. 

 

Ci sono posseduti che riescono a entrare in Chiesa oppure tutti hanno problemi a entrarvi?


Ci sono posseduti che riescono a entrare in 

Chiesa oppure tutti hanno problemi a entrarvi?


Certo che riescono a entrare in chiesa, addirittura alcuni fanno la Comunione perché Dio, quando stabilisce nella sua onnipotenza e la sua sapienza che la comunione è necessaria per la vita spirituale della persona, tiene a bada il demonio e il posseduto per fare la comunione, magari con qualche disturbo. Per esempio, mi è capitata una volta una persona disturbata, che io pensavo fosse stata liberata, la quale però arrivava dinanzi all'altare per comunicarsi che le si bloccava la mascella, era un po' imbarazzante, comunque io facevo qualche segno di croce, lei apriva la bocca con qualche difficoltà e faceva la comunione. Abbiamo dovuto riprendere l'esorcismo.


IMPOSIZIONE DELLE MANI


IMPOSIZIONE DELLE MANI


È importante non farsi mai mettere le mani in testa da nessuno e per nessun motivo bisogna per metterlo sola sacerdote che ha le mani consacrate.

Pranoterapeuti sedicenti carismatici presunti guaritori persone che fanno credere di essere anime sante e santoni, impongono le mani e rovinano tante persone. Il demonio durante un esorcismo è stato costretto a dire che queste persone, in buona fede e non, che toccano gli altri, fanno il suo gioco e scaricano sui soggetti influenze diaboliche che si rivelano poi anche a distanza di anni. Durante un esorcismo, Satana ebbe a dire: "Io ho paura solo delle mani consacrate dei sacerdoti". L'imposizione delle mani è permessa solo ai sacerdoti".


IL TELEFONO

 


IL TELEFONO

Uno strumento nuovo, e la vecchia magia non conosceva, è il telefono.
Il contatto fisico è importante per rendere più forti i disturbi: il mago chiama da vittima per telefono, la persona risponde, ma dall'altra parte non sente nessuno. Il contatto con chi ha risposto è sufficiente per scaricargli addosso un'ondata malefica.
E spesso sia ignari di tutto questo.


OGGETTI SACRI MALEFICIATI


OGGETTI SACRI MALEFICIATI


Anche oggetti di devozione come libri di preghiere, immagini, crocifissi, statue sacre, possono essere colpiti da maleficio e quindi irradiare influenze malefiche. Si tratta di una delle più infide astuzie e dei figli del maligno. Il contatto con questi oggetti e la loro presenza, danneggia le persone e ne ostacola la liberazione. È quindi necessario farle esorcizzare del sacerdote esorcista.
Non bisogna mai prendere oggetti di devozione da maghi, fattucchieri o presunti guaritori che li reclamizzano sui giornali o in televisione promettendo effetti straordinari, ingannando e rovinando la persona la povera gente.
Cosa fare degli oggetti maleficiati una volta effettuato il rito di esorcismo?

Ci rispondere esorcista Don Antonio Mattatelli, il più giovane esorcista italiano della Basilicata:

"Per quanto riguarda la distruzione degli oggetti maleficiati la cosa migliore bruciarli, non in casa ma all'aperto. Se sono di metallo si possono gettare in un fiume, nel mare, ma prima gettarvi l'acqua Benedetta, fare una preghiera, spezzarli con un martello, sfigurarli. Gli oggetti d'oro si possono far fondere dell'orefice e appenderli sulla statua della Vergine o di un santo... Al sud usiamo regalare oro ai Santi alla Vergine Maria. In questo caso la vicinanza alla statua della Madonna del Santo annulla il potere malefico dell'oggetto".

Padre Francois Dermine, domenicano esorcista, membro del GRIS, (Gruppo di Ricerca e informazione Socio-religiosa, denominato fin dal 2001 gruppo di ricerca e Informazione sulle sette) raccomanda di benedire sempre l'oggetto maleficiato prima di bruciarlo o di romperlo. Spesso questi oggetti Africani anche a bruciare...

Il sacerdote racconta un aneddoto in cui fu protagonista: stava trascorrendo un fine settimana vocazionale in un monastero quando venne a fargli visita una persona che aveva raccolto degli oggetti maleficiati rinvenuti in una casa, tra cui anche una tela ad olio dipinta da un satanista.
Questa persona gli chiese di distruggerli: il sacerdote doveva ripartire e non volendo portarli con sé in macchina, li benedì e li affidò alle monache che lo ospitavano e che disponevano di un di un forno all'esterno del monastero. Due giorni dopo ricevette una telefonata delle suore che lo avvisavano che gli oggetti non bruciavano, nemmeno la tela! Li avevano cosparsi di alcool, ma niente! Padre Dermine consigliò di usare la benzina, di insistere anche con la preghiera di raccogliere poi quel che restava per gettarlo via. Seguendo questo consiglio le suore riuscirono a bruciarli.
Quando si bruciano questi oggetti bisogna stare attenti a non respirare il fumo, è bruciarli sempre fuori casa. La cosa importante invocare la benedizione su di essi.


 

USO DELL'ACQUA BENEDETTA, DELL'OLIO E DEL SALE ESORCIZZATI

USO DELL'ACQUA BENEDETTA, 
 DELL'OLIO E DEL SALE ESORCIZZATI 



E' molto di aiuto, a chi è stato colpito da fattura o un maleficio, l'uso con Fede dell'acqua, del sale e dell'olio esorcizzati. L'acqua Benedetta può essere bevuta, versata nei cibi o usata per preparare il caffè, il thè o Altre bevande. Il sale esorcizzato di solito si mette nei cibi. L'olio esorcizzato che deve essere di oliva, non di semi, si mette nei cibi. Oppure viene usato tracciando col dito segni di croce la fronte o le parti doloranti del corpo, o viene usato anche per condire non per friggere gli alimenti. Se una persona, dopo aver ingerito acqua, sale oppure olio esorcizzati, comincia a vomitare o accusare malori, significa che ha mangiato bevuto qualcosa che conteneva una fattura. La fattura presente nello stomaco reagisce a contatto con questi sacramentali e viene espulsa in pochi giorni. Il sale Benedetto e olio esorcizzato hanno una grande potenza nella difesa di case o luoghi infestati. È sufficiente mettere un po' di sale esorcizzato nei quattro angoli delle stanze della casa recita del Padre Nostro per eliminare rumori e presenze malefiche. Questi sacramentali vanno usati con fede e con tanta preghiera: non bisogna farne un uso magico. Se si usano senza fede senza preghiera non hanno nessuna efficacia. Bisogna fare molta attenzione alle persone che dicono di "togliere il malocchio", anche se lo fanno in buona fede, non sanno che compiono un rito magico e, compiere riti magici, significa onorare il demonio! E questo è molto pericoloso per le conseguenze che ne possono derivare. Le persone che dicono tipo per togliere il malocchio le fatture, non hanno le mani consacrate, come i sacerdoti non hanno, quindi, nessun potere contro il demonio. Oltre all'acqua santa il sale Benedetto si è rivelato di grande efficacia l'uso dell'incenso esorcizzato per liberare i luoghi dalle presenze rumori malefici e anche da misteriosi e fetori. Basta bruciarne un po', con fede preghiera, e scompare tutto in poco tempo. Alle volte ma promette guarigione provvisorie che lasciano tuttavia il posto a mali maggiori. La persona "guarita dal mago", quindi da Satana, contrae un legame sia con il demonio che con il mago stesso. Un legame che comporta gravissime conseguenze, molto difficile da spezzare.