martedì 1 giugno 2021
Una donna che rivoleva il suo bambino.
LE CAUSE CHE PORTANO ALLA POSSESSIONE
IL FIGLIO DEL DIAVOLO
IL FIGLIO DEL DIAVOLO
Abeba era una ragazzina quando incontrò a casa di sua nonna uno stregone che le disse: “Ti hanno fatto un malocchio. Io posso liberarti ma devono procurarmi una capra”. La povera capra fu sgozzata è un po' del suo sangue fu fatto bere la giovane che subito dopo tornò a casa. Dopo qualche giorno, lo stregone la chiamò e lei diede appuntamento a casa della nonna, che in quel momento si trovava altrove. Appena La giovane arrivò a casa della nonna, lo stregone la portò in una camera e la prese con forza. Raccontò la ragazzina che prima di avere il rapporto sessuale con lo stregone cambio faccia. La bocca si storse e terribilmente spostandosi a destra e a sinistra quasi sotto le orecchie. Gli usciva la bava dalla bocca e gli occhi erano arrivati fino alla tempia. Per invocare gli spiriti perché lo invadessero, picchiò con forza, ripetutamente, la testa sulla parete della stanza tanto da farci un buco ma nessun segno vi era nella sua testa. La casa tremava, quando disse: “Cash Cash arriva”. Era il demonio. Lo accolse battendo le mani. Una volta invaso, si gettò sulla ragazza per avere con lei un rapporto sessuale. Le gambe dello Stregone si contorcevano. Finita le violenza le impose di non dire niente a nessuno. La ragazzina rimase incinta e ai genitori fece credere che responsabile fosse un giovane che la corteggiava. Fu mandata via di casa. Partorì con difficoltà un bambino sano ma strano che lei non riusciva ad amare. Il bambino non sorrideva mai. A soli a quattro mesi, stava dritto in piedi sul palmo di una persona e faceva acrobazie sotto gli occhi meravigliati di tutti. Il bambino era capace di farsi portare in giro sul palmo della mano senza cadere mai. Morì a soli dieci mesi dopo pochi minuti dall'inizio di una tosse inspiegabile. La mamma ammise che si sentì liberata, contenta della morte del figlio e tornò a casa dei suoi genitori.
Quando venne da me, mi disse che aveva partorito dopo un rapporto sessuale con il diavolo.
Rientrata dai genitori, cominciò a bere e a fare una vita disordinata senza alcun timore. A 18 anni, andò a convivere con un dottore. Era perseguitata dagli incubi. Si vedeva il letto con un uomo che stava tra lei e il convivente e con lui aveva rapporti sessuali molto soddisfacenti. Di conseguenza, come sempre in questi casi, rifiutava il compagno che solo con la forza ogni tanto riusciva ad averla. Diceva che il suo compagno puzzava. Non era vero ma lei lo sentiva davvero questo puzzo. Sempre nei sogni, vedeva delle croci e delle casse da morto che poi andava a seppellire. Aveva sempre vertigini e avvertiva sempre un peso enorme sul petto e sulle spalle, compreso il collo. Un sacerdote aveva già pregato per tre volte su di lei, ma senza nessun risultato. Infine le aveva consigliato di venire da me. Passarono alcuni anni da quello consiglio perché sentiva, dentro di lei una voce che le diceva di non andare da padre Riccardo.
Infine vinse contro quella voce e venne da me. Iniziò a tremare ancora prima che cominciasse la preghiera. Durante l'esorcismo gli spiriti dissero: ”siamo in ventisette da quando aveva sedici anni. Siamo entrati da soli. In venti l'abbiamo presa a casa sua e veniamo dalle tombe. Gli altri sette sono entrati attraverso lo stregone”.
Grazie agli esorcismi uscirono tutti, prima quelli che amati dello Stregone e poi gli altri.
SPIRITI IMPORTANTI PIU’ DIFFICILE DA SCACCIARE
LA SUPERSTIZIONE DI VANA OSSERVANZA
LA
SUPERSTIZIONE DI VANA OSSERVANZA
Si
ha la vana osservanza quando qualcuno attribuisce a certe cose un
potere per nulla basato sulla loro natura, potere che esse dovrebbero
possedere indipendentemente dall'azione dell'uomo, il quale orienta
di conseguenza il proprio comportamento.
Chi la pratica pensa
che il semplice contatto con determinate cose comporti felicità o
infelicità. La sua attività si limita al cercare di entrare in
contatto con ciò che porta fortuna (per esempio, un amuleto) e a
evitare di incontrare o fare ciò che porta sfortuna (per esempio,
non mettersi in viaggio in certi giorni, non entrare in camera
d'albergo che portano il numero 17, evitare d'incontrare certi
animali).
Vediamo un elenco di alcune di tali
superstizioni.
Cose che potrebbero sfortunate:
-
il gatto nero che ci attraversa la strada;
- incontrare una
civetta,
- passare sotto una scala,
- rompere una bottiglia
d'olio,
- spaccare uno specchio,
- incrociare le braccia
quando si dà la mano a una persona;
- aprire l'ombrello in
casa;
- poggiare il cappello sul letto;
- avere in regalo
fazzoletti;
- Se si è in gravidanza, tenere le gambe incrociate
oppure attaccare un bottone a un indumento avendolo addosso;
-
comprare o avere in regalo una carrozzina prima della nascita del
bambino;
- iniziare un'attività o un viaggio o prendere
decisioni in certi giorni della settimana o del mese(per esempio, il
martedì o il venerdì,
e in particolare il venerdì
17; è famosa quella stupidissima frase: Nè di venere nè di marte,
nè si sposa nè si parte);
- avere a che fare con il 13 o il
17; (a tal proposito è da segnalare l'ncredibile prassi
superstiziosa molto diffusa negli Stati Uniti, ma anche in altre
nazioni, di non segnare nei palazzi come tredicesimo o
diciassettesimo piano quello che è effettivamente di tredicesimo o
il diciassettesimo piano, ma di chiamarlo dodicesimo/bis o
sedicesimo/bis e similmente di non dare alla diciassettesima poltrona
degli aerei il numero 13 o il 17, trasformandole in 12/bis o
16/bis).
COSE CHE POTREBBERO FORTUNARE O CHE
PROTEGGEREBBERO DALLA SFORTUNA:
- incrociare le dita;
-
toccare ferro quando si parla di qualcosa di rischioso o mentre passa
un carro funebre o anche mentre si sente il suono di una sirena;
oppure per le stesse cose descritte, toccarsi i genitali (va
segnalata anche l'abitudine superstiziosa, molto diffusa nel
linguaggio comune, di dire: "Tocchiamo ferro", oppure
"Facciamo le corna");
- portare il cornetto rosso o
d'oro, appeso a una catenina al collo oppure al polso o in tasca o
dietro la porta di casa o allo specchietto retrovisore della
macchina;
- tenere in casa o portare in auto, come amuleto, un
pupazzetto in plastica che rappresenta un gobbo il quale porta un
cappello cilindrico, ha in una mano il ferro di cavallo e con l'altra
fa il gesto delle corna rivolte in giù, e nella parte inferiore,
invece delle cosce e delle gambe, finisce a firma
di cornetto rosso;
- incontrare un gobbo, meglio ancora se gli
si tocca la gobba;
- mettere dietro la porta di casa aglio,
granturco o un ferro di cavallo a scopo protettivo;
- portare
oggetti al collo come ciondoli
di avorio di elefante, coralli, ambre nere, zanne, manine nere, segni
zodiacali, quadrifogli, coccinelle, elefantino ecc.) gli stessi
indumenti che si indossavano in circostanze particolarmente
positive del proprio passato;
- mangiare uva secca o lenticchie
nella notte del passaggio dal vecchio al nuovo anno, con la
convinzione che questo ci assicurerà nel nuovo anno tanti soldi da
contare;
- gettare una moneta in certe fontane esprimendo un
desiderio;
- vederla stella cadente ed esprimere un desiderio:
-
trovare un quadrifoglio;
- avere rami di vischio in casa
l'ultimo giorno dell'anno;
- indossare indumenti intimi di
colore rosso l'ultimo giorno dell'anno;
- l'elefantino o gnomo
portafortuna per lavoro o denaro.
SACRO E SUPERSTIZIONE
-
Ferro da cavallo emazzo d'aglio davanti la porta;
- usare
semplice sale e acqua benedetta in modo superstizioso senza
fede.
(Padre Francesco Bramante esorcista)
IL CASO DI TERESA
IL
CASO DI TERESA
A
partire dai primi anni del 2000 iniziò ad avere disturbi di vario
genere: sentiva delle voci che le dicevano di non andare più in
chiesa, era sempre nervosa, aveva sbalzi d'umore. Un uomo molto bello
e ben elegante si presentava a lei, le diceva di chiamarsi Asmodeo e
la carezzava, e ciò anche mentre si trovava in chiesa.
Poi,
inspiegabilmente cominciò a provare attrazione sessuale nei
confronti dei figli e di uomini consacrati al Signore, come pure un
forte una forte repulsione verso il marito. Successivamente,
iniziarono a comparirle graffi sulla gola, sui seni, sull'addome. E
infine delle croci, rovesciate e sanguinanti, su varie parti del
corpo. La donna, che andava regolarmente a Messa, sentiva una forza
esterna che al momento della Comunione la faceva andare verso il
sacerdote.
A quel punto entrava in trance: prendeva
l'ostia consacrata, in bocca le causava bruciori vari, e poi la
sputava fuori dalla chiesa. Fino al 2000 incolpava Dio di non averla
protetta, quando per due anni, la ragazzina, era stata molestata
sessualmente. E per questo si era allontanata dalla pratica
religiosa. Poi, però, aveva ricominciato a pregare a frequentare la
parrocchia, ma proprio da allora iniziarono i suoi guai. Fu
esorcizzata per due anni, con oltre cinquanta sedute. L'ultimo
esorcista fu fatto. L'ultimo esorcismo fu fatto il 7 Aprile, quando
da qualche giorno era morto Giovanni Paolo II e l'indomani ci
sarebbero stati i suoi funerali solenni in Piazza San
Pietro.
L'esorcista, prima di iniziare l'esorcismo, invocò più
volte l'intercessione del Papa polacco, perché ottenesse dal Signore
la liberazione definitiva di Teresa. Verso la fine dell'esorcismo,
uscendo dalla trance e fissando una parte della stanza, Teresa iniziò
a parlare sottovoce con qualcuno. Poi improvvisamente, si alzò in
piedi e disse di essere stata liberata e che a darle questa bella
notizia era stato proprio Karol Wojtyla. La donna disse che in
quell'angolo della stanza vide proprio lui, Giovanni Paolo II,
sorridente, vestito di bianco, che le chiese di preghiere insieme in
modo che potesse essere libera libera dal demonio. Rimasero a pregare
per un po', finché il Papa polacco non le si avvicinò per imporle
le mani sul capo. Poi, sempre sorridendo, si allontanò. Ebbene, da
allora tutti i suoi disturbi Ci saranno del tutto.
Dal
libro: Il mio nome è satana
PERCHE NON TE NE TORNI A LETTO A SMALTIRE LA SBORNIA?
PERCHE NON TE NE TORNI A LETTO
A SMALTIRE LA SBORNIA?
Una
signora era andata, per una preghiera, da padre Candido Amantini,
esorcista di Roma il quale, prima di accudirla, a causa di una
debolezza aveva preso un bicchierino di cognac darsi un po' di tono e
si era disteso per dieci minuti sul letto per riposare. Prima della
preghiera quella ragazza era stata, come sempre, gentile e
tranquilla. Appena l'esorcista ebbe indossato la stola ed ebbe
cominciato la preghiera, si trasformò. Il suo volto assunse
un'espressione cattiva.
Con voce baritonale e sprezzante gli
disse: "Perché non te ne torni a letto a smaltire la sbornia?".
Un'altra volta, che L'esorcista stava iniziando l'esorcismo e aveva
la mente preoccupata perché aveva smarrito 100 mila lire, ella lo
interruppe, dicendo: "Ma che stai a fare qui? Tornatene a
cercare i tuoi quattrini". Ma la cosa più eclatante si ebbe
quando lei si trovo' di fronte a un neurologo, al quale padre Candido
l'aveva inviata per un controllo neurologico. Fu visitata e
interrogata a lungo. Il professore aveva scritto tutte le
risposte.
Alla fine aveva preso i fogli da lui riempiti e aveva
cominciato a esprimere il suo giudizio. La ragazza fu presa da una
delle sue strane crisi. Si trasformò in volto, si alzo' in piedi, si
sollevo in aria. Avevo lo sguardo di fuoco. Stese il braccio, che si
allungò come fosse stato di gomma, e preso il foglio che il
professore aveva in mano. "Che cosa crede di aver capito?",
disse con voce minacciosa, e aggiunse: "Nessuno può avere alcun
potere su di me". "Sono abituato a trattare con
gli
squilibrati" - confido' il neurologo ha padre Candido -
"ma quella giovane era un caso completamente diverso. E poi, si
era sollevata per aria. Era proprio sospesa nel vuoto. L'ho osservata
bene, non si trattava di suggestione". Ebbene, come fare a non
ammettere l'esistenza del diavolo e delle possessioni diaboliche,
quando ci si imbatte in un caso del genere?
Dal libro: il
mio nome è satana
BIOGRAFIA DON LUIGI VILLA
DON
LUIGI VILLA
[13 parte]
In
ricordo di Don Luigi Villa, pubblichiamo una sua breve biografia
scritta dall'Ing. Franco Adessa, suo collaboratore da tanti anni, e
pubblicata sul sito Pontifex
di Franco Adessa
Su
richiesta di molte persone dall’Italia e dall’estero, e dopo più
di vent’anni di collaborazione con questo coraggioso Sacerdote, ho
deciso di scrivere questa breve biografia di don Luigi Villa, perché
ritengo non sia più possibile tacere sulla indescrivibile e
interminabile persecuzione subìta da questo anziano, fedele e
incorruttibile Ministro di Dio!
***************
Un
altro tentativo... di assassinio
Diversi mesi dopo la
pubblicazione dello studio sul Tempio satanico a Padre Pio, avrei
dovuto accompagnare don Villa da un suo “amico” prete, ma, per un
contrattempo, non potei farlo, e venni sostituito da un nostro
anziano collaboratore.
L’incontro col sacerdote fu
breve, ma caratterizzato da una situazione imbarazzante per i
presenti per i quali, l’incomprensibile agitazione, la tensione e
lo strano comportamento del prete visitato, fu tanto opprimente che,
dopo che egli ebbe servito dei biscotti, cioccolatini e un tè,
giudicato “sgradevole” dall’unica persona che l’aveva bevuto,
i due visitatori salutarono e se ne andarono. Don Villa non aveva
bevuto né assaggiato nulla, mentre a fare gli onori di casa fu solo
il suo anziano autista.
Saliti in macchina, don Luigi
chiese all’autista di recarsi da un suo amico avvocato che abitava
proprio nelle vicinanze e, dopo pochi minuti, si trovarono seduti
nella sua sala.
Mentre don Villa e l’avvocato colloquiavano,
l’autista iniziò a sentirsi in modo strano: vedeva come attraverso
un vetro infranto che si muoveva e, pian piano, sentiva di non
riuscire più a muovere le gambe, i piedi, le braccia e le mani.
Respirò profondamente, per cercare di superare queste sensazioni,
ma, ad un certo punto, lo fecero coricare sul divano della sala e lo
osservarono preoccupati. L’autista non perse mai conoscenza, ma
continuava a vedere in modo frammentato e con gli arti superiori e
inferiori paralizzati. Dopo un quarto d’ora, si sentì meglio, si
alzò e disse di essere già in grado di guidare.
Cosa
sarebbe successo, se i due non si fossero recati subito
dall’avvocato?
Avrebbero dovuto percorrere diversi chilometri
su una strada stretta, affiancata da robusti alberi da entrambi i
lati, oltre i quali vi erano, da una parte, un fiume; dall’altra,
un fossato d’acqua. Inoltre, la strada è sempre trafficata con
transito anche di mezzi pesanti.
E cosa sarebbe potuto accadere
se l’autista si fosse trovato alla guida del veicolo, invece che
comodamente seduto su una sedia, in una sala?
Quando due
persone, che hanno un totale più di cento sessant’anni, i giornali
non avrebbero potuto far altro che prendere atto che certi incidenti
capitano anche a persone molto più giovani. Poi, quale altro
sospetto sarebbe potuto nascere se si fosse saputo che i due
“infortunati” erano appena usciti da una casa in cui abita una
famiglia che conosce l’anziano sacerdote da svariati decenni?
CHE COLLEGAMENTI CI SONO TRA SETTE MASSONICHE E SATANISMO?
CHE COLLEGAMENTI CI SONO TRA
SETTE MASSONICHE E SATANISMO?
Sono
collegati ma non sono la stessa cosa.
La massoneria è una sette
esoterica quindi c'è la presenza del demonio.
Ma non è il
duplicato di una setta satanica, appartengono a due rami diversi, a
mio parere.
Tra l'altro, gli spiriti massonici sono molto
duri da spacciare: io ho avuto un maleficio massonico, me lo disse il
demonio durante un esorcismo. Sui contatti tra queste due realtà non
sono molto informato. Sicuramente ci possono essere dei contatti.
I
rituali massonici hanno qualcosa di esoterico e di satanico, e
Satana
di certo controlla una parte del mondo anche tramite la
massoneria.
Qualche volta con il demonio parlo della
massoneria. Una volta ricordo che era il 14 agosto, si presentò a un
esorcismo, San Massimiliano Kolbe. Parlò del Trionfo del cuore
immacolato di Maria. Mi disse che quando ci sarà il trionfo del
cuore immacolato di Maria sia il demonio che la massoneria saranno
sconfitti. Aggiunse inoltre che la massoneria scomparirà, non avrà
più il potere che ha desso.
Ci sono posseduti che riescono a entrare in Chiesa oppure tutti hanno problemi a entrarvi?
Ci sono posseduti che riescono a entrare in
Chiesa oppure tutti hanno
problemi a entrarvi?
Certo che riescono a entrare in chiesa, addirittura alcuni fanno la Comunione perché Dio, quando stabilisce nella sua onnipotenza e la sua sapienza che la comunione è necessaria per la vita spirituale della persona, tiene a bada il demonio e il posseduto per fare la comunione, magari con qualche disturbo. Per esempio, mi è capitata una volta una persona disturbata, che io pensavo fosse stata liberata, la quale però arrivava dinanzi all'altare per comunicarsi che le si bloccava la mascella, era un po' imbarazzante, comunque io facevo qualche segno di croce, lei apriva la bocca con qualche difficoltà e faceva la comunione. Abbiamo dovuto riprendere l'esorcismo.
IMPOSIZIONE DELLE MANI
IMPOSIZIONE
DELLE MANI
È
importante non farsi mai mettere le mani in testa da nessuno e per
nessun motivo bisogna per metterlo sola sacerdote che ha le mani
consacrate.
Pranoterapeuti
sedicenti carismatici presunti guaritori persone che fanno credere di
essere anime sante e santoni, impongono le mani e rovinano tante
persone. Il demonio durante un esorcismo è stato costretto a dire
che queste persone, in buona fede e non, che toccano gli altri, fanno
il suo gioco e scaricano sui soggetti influenze diaboliche che si
rivelano poi anche a distanza di anni. Durante un esorcismo, Satana
ebbe a dire: "Io ho paura solo delle mani consacrate dei
sacerdoti". L'imposizione delle mani è permessa solo ai
sacerdoti".
IL TELEFONO
OGGETTI SACRI MALEFICIATI
OGGETTI
SACRI MALEFICIATI
Anche
oggetti di devozione come libri di preghiere, immagini, crocifissi,
statue sacre, possono essere colpiti da maleficio e quindi irradiare
influenze malefiche. Si tratta di una delle più infide astuzie e dei
figli del maligno. Il contatto con questi oggetti e la loro presenza,
danneggia le persone e ne ostacola la liberazione. È quindi
necessario farle esorcizzare del sacerdote esorcista.
Non
bisogna mai prendere oggetti di devozione da maghi, fattucchieri o
presunti guaritori che li reclamizzano sui giornali o in televisione
promettendo effetti straordinari, ingannando e rovinando la persona
la povera gente.
Cosa
fare degli oggetti maleficiati una volta effettuato il rito di
esorcismo?
Ci
rispondere esorcista Don Antonio Mattatelli, il più
giovane esorcista italiano della Basilicata:
"Per
quanto riguarda la distruzione degli oggetti maleficiati la cosa
migliore bruciarli, non in casa ma all'aperto. Se sono di metallo si
possono gettare in un fiume, nel mare, ma prima gettarvi l'acqua
Benedetta, fare una preghiera, spezzarli con un martello, sfigurarli.
Gli oggetti d'oro si possono far fondere dell'orefice e appenderli
sulla statua della Vergine o di un santo... Al sud usiamo regalare
oro ai Santi alla Vergine Maria. In questo caso la vicinanza alla
statua della Madonna del Santo annulla il potere malefico
dell'oggetto".
Padre
Francois Dermine, domenicano esorcista, membro del GRIS, (Gruppo di
Ricerca e informazione Socio-religiosa, denominato fin dal 2001
gruppo di ricerca e Informazione sulle sette) raccomanda di benedire
sempre l'oggetto maleficiato
prima di bruciarlo o di romperlo. Spesso questi oggetti Africani
anche a bruciare...
Il
sacerdote racconta un aneddoto in cui fu protagonista: stava
trascorrendo un fine settimana vocazionale in un monastero quando
venne a fargli visita una persona che aveva raccolto degli oggetti
maleficiati rinvenuti in una casa, tra cui anche una tela ad olio
dipinta da un satanista.
Questa
persona gli chiese di distruggerli: il sacerdote doveva ripartire e
non volendo portarli con sé in macchina, li benedì
e li affidò alle monache che lo ospitavano e che disponevano di un
di un forno all'esterno del monastero. Due giorni dopo ricevette una
telefonata delle suore che lo avvisavano che gli oggetti non
bruciavano, nemmeno la tela! Li avevano cosparsi di alcool, ma
niente! Padre Dermine consigliò di usare la benzina, di insistere
anche con la preghiera di raccogliere poi quel che restava per
gettarlo via. Seguendo questo consiglio le suore riuscirono a
bruciarli.
Quando
si bruciano questi oggetti bisogna stare attenti a non respirare il
fumo, è bruciarli sempre fuori casa. La cosa importante invocare la
benedizione su di essi.