OGGETTI
SACRI MALEFICIATI
Anche
oggetti di devozione come libri di preghiere, immagini, crocifissi,
statue sacre, possono essere colpiti da maleficio e quindi irradiare
influenze malefiche. Si tratta di una delle più infide astuzie e dei
figli del maligno. Il contatto con questi oggetti e la loro presenza,
danneggia le persone e ne ostacola la liberazione. È quindi
necessario farle esorcizzare del sacerdote esorcista.
Non
bisogna mai prendere oggetti di devozione da maghi, fattucchieri o
presunti guaritori che li reclamizzano sui giornali o in televisione
promettendo effetti straordinari, ingannando e rovinando la persona
la povera gente.
Cosa
fare degli oggetti maleficiati una volta effettuato il rito di
esorcismo?
Ci
rispondere esorcista Don Antonio Mattatelli, il più
giovane esorcista italiano della Basilicata:
"Per
quanto riguarda la distruzione degli oggetti maleficiati la cosa
migliore bruciarli, non in casa ma all'aperto. Se sono di metallo si
possono gettare in un fiume, nel mare, ma prima gettarvi l'acqua
Benedetta, fare una preghiera, spezzarli con un martello, sfigurarli.
Gli oggetti d'oro si possono far fondere dell'orefice e appenderli
sulla statua della Vergine o di un santo... Al sud usiamo regalare
oro ai Santi alla Vergine Maria. In questo caso la vicinanza alla
statua della Madonna del Santo annulla il potere malefico
dell'oggetto".
Padre
Francois Dermine, domenicano esorcista, membro del GRIS, (Gruppo di
Ricerca e informazione Socio-religiosa, denominato fin dal 2001
gruppo di ricerca e Informazione sulle sette) raccomanda di benedire
sempre l'oggetto maleficiato
prima di bruciarlo o di romperlo. Spesso questi oggetti Africani
anche a bruciare...
Il
sacerdote racconta un aneddoto in cui fu protagonista: stava
trascorrendo un fine settimana vocazionale in un monastero quando
venne a fargli visita una persona che aveva raccolto degli oggetti
maleficiati rinvenuti in una casa, tra cui anche una tela ad olio
dipinta da un satanista.
Questa
persona gli chiese di distruggerli: il sacerdote doveva ripartire e
non volendo portarli con sé in macchina, li benedì
e li affidò alle monache che lo ospitavano e che disponevano di un
di un forno all'esterno del monastero. Due giorni dopo ricevette una
telefonata delle suore che lo avvisavano che gli oggetti non
bruciavano, nemmeno la tela! Li avevano cosparsi di alcool, ma
niente! Padre Dermine consigliò di usare la benzina, di insistere
anche con la preghiera di raccogliere poi quel che restava per
gettarlo via. Seguendo questo consiglio le suore riuscirono a
bruciarli.
Quando
si bruciano questi oggetti bisogna stare attenti a non respirare il
fumo, è bruciarli sempre fuori casa. La cosa importante invocare la
benedizione su di essi.