PERCHE NON TE NE TORNI A LETTO
A SMALTIRE LA SBORNIA?
Una
signora era andata, per una preghiera, da padre Candido Amantini,
esorcista di Roma il quale, prima di accudirla, a causa di una
debolezza aveva preso un bicchierino di cognac darsi un po' di tono e
si era disteso per dieci minuti sul letto per riposare. Prima della
preghiera quella ragazza era stata, come sempre, gentile e
tranquilla. Appena l'esorcista ebbe indossato la stola ed ebbe
cominciato la preghiera, si trasformò. Il suo volto assunse
un'espressione cattiva.
Con voce baritonale e sprezzante gli
disse: "Perché non te ne torni a letto a smaltire la sbornia?".
Un'altra volta, che L'esorcista stava iniziando l'esorcismo e aveva
la mente preoccupata perché aveva smarrito 100 mila lire, ella lo
interruppe, dicendo: "Ma che stai a fare qui? Tornatene a
cercare i tuoi quattrini". Ma la cosa più eclatante si ebbe
quando lei si trovo' di fronte a un neurologo, al quale padre Candido
l'aveva inviata per un controllo neurologico. Fu visitata e
interrogata a lungo. Il professore aveva scritto tutte le
risposte.
Alla fine aveva preso i fogli da lui riempiti e aveva
cominciato a esprimere il suo giudizio. La ragazza fu presa da una
delle sue strane crisi. Si trasformò in volto, si alzo' in piedi, si
sollevo in aria. Avevo lo sguardo di fuoco. Stese il braccio, che si
allungò come fosse stato di gomma, e preso il foglio che il
professore aveva in mano. "Che cosa crede di aver capito?",
disse con voce minacciosa, e aggiunse: "Nessuno può avere alcun
potere su di me". "Sono abituato a trattare con
gli
squilibrati" - confido' il neurologo ha padre Candido -
"ma quella giovane era un caso completamente diverso. E poi, si
era sollevata per aria. Era proprio sospesa nel vuoto. L'ho osservata
bene, non si trattava di suggestione". Ebbene, come fare a non
ammettere l'esistenza del diavolo e delle possessioni diaboliche,
quando ci si imbatte in un caso del genere?
Dal libro: il
mio nome è satana