martedì 1 giugno 2021

LA SUPERSTIZIONE DI VANA OSSERVANZA


LA SUPERSTIZIONE DI VANA OSSERVANZA


Si ha la vana osservanza quando qualcuno attribuisce a certe cose un potere per nulla basato sulla loro natura, potere che esse dovrebbero possedere indipendentemente dall'azione dell'uomo, il quale orienta di conseguenza il proprio comportamento.
Chi la pratica pensa che il semplice contatto con determinate cose comporti felicità o infelicità. La sua attività si limita al cercare di entrare in contatto con ciò che porta fortuna (per esempio, un amuleto) e a evitare di incontrare o fare ciò che porta sfortuna (per esempio, non mettersi in viaggio in certi giorni, non entrare in camera d'albergo che portano il numero 17, evitare d'incontrare cert
i animali).
Vediamo un elenco di alcune di tali superstizioni.

Cose che potrebbero sfortuna
te:
- il gatto nero che ci attraversa la strada;
- incontrare una civetta,
- passare sotto una scala,
- rompere una bottiglia d'olio,
- spaccare uno specchio,
- incrociare le braccia quando si dà la mano a una persona;
- aprire l'ombrello in casa;
- poggiare il cappello sul letto;
- avere in regalo fazzoletti;
- Se si è in gravidanza, tenere le gambe incrociate oppure attaccare un bottone a un indumento avendolo addosso;
- comprare o avere in regalo una carrozzina prima della nascita del bambino;
- iniziare un'attività o un viaggio o prendere decisioni in certi giorni della settimana o del mese(per esempio, il martedì o il vene
rdì, e in particolare il venerdì 17; è famosa quella stupidissima frase: Nè di venere nè di marte, nè si sposa nè si parte);
- avere a che fare con il 13 o il 17; (a tal proposito è da segnalare l'ncredibile prassi superstiziosa molto diffusa negli Stati Uniti, ma anche in altre nazioni, di non segnare nei palazzi come tredicesimo o diciassettesimo piano quello che è effettivamente di tredicesimo o il diciassettesimo piano, ma di chiamarlo dodicesimo/bis o sedicesimo/bis e similmente di non dare alla diciassettesima poltrona degli aerei il numero 13 o il 17, trasformandole in 12/bis o 16/bis).

COSE CHE POTREBBERO FORTUNARE O CHE PROTEGGEREBBERO DALLA SFORTUNA:

- incrociare le dita;
- toccare ferro quando si parla di qualcosa di rischioso o mentre passa un carro funebre o anche mentre si sente il suono di una sirena; oppure per le stesse cose descritte, toccarsi i genitali (va segnalata anche l'abitudine superstiziosa, molto diffusa nel linguaggio comune, di dire: "Tocchiamo ferro", oppure "Facciamo le corna");
- portare il cornetto rosso o d'oro, appeso a una catenina al collo oppure al polso o in tasca o dietro la porta di casa o allo specchietto retrovisore della macchina;
- tenere in casa o portare in auto, come amuleto, un pupazzetto in plastica che rappresenta un gobbo il quale porta un cappello cilindrico, ha in una mano il ferro di cavallo e con l'altra fa il gesto delle corna rivolte in giù, e nella parte inferiore, invece delle cosce e delle gambe, finisce a f
irma di cornetto rosso;
- incontrare un gobbo, meglio ancora se gli si tocca la gobba;
- mettere dietro la porta di casa aglio, granturco o un ferro di cavallo a scopo protettivo;
- portare oggetti al collo come ci
ondoli di avorio di elefante, coralli, ambre nere, zanne, manine nere, segni zodiacali, quadrifogli, coccinelle, elefantino ecc.) gli stessi indumenti che si indossavano in circostanze particolarmente positive del proprio passato;
- mangiare uva secca o lenticchie nella notte del passaggio dal vecchio al nuovo anno, con la convinzione che questo ci assicurerà nel nuovo anno tanti soldi da contare;
- gettare una moneta in certe fontane esprimendo un desiderio;
- vederla stella cadente ed esprimere un desiderio:
- trovare un quadrifoglio;
- avere rami di vischio in casa l'ultimo giorno dell'anno;
- indossare indumenti intimi di colore rosso l'ultimo giorno dell'anno;
- l'elefantino o gnomo portafortuna per lavoro o denaro.

SACRO E SUPERSTIZIONE

- Ferro da cavallo emazzo d'aglio davanti la porta;
- usare semplice sale e acqua benedetta in modo superstizioso senza fede.

(Padre Francesco Bramante esorcista)