SI
PUO’ DIRE L’ESORCISMO DI PAPA LEONE XIII?
Si
è preteso di vietare ai fedeli l’uso della formula di esorcismo,
pubblicata per ordine del Papa Leone XIII. Ora bisogna dire che tale
divieto non ha valore. In effetti, uno di grado inferiore non ha il
diritto di vietare l’uso di una preghiera pubblicata per ordine di
un sommo Pontefice. Il Catechismo della Chiesa Cattolica, pubblicato
nel 1992, stabilisce che “l’esorcismo solenne, chiamato Grande
Esorcismo, può essere praticato solo da un sacerdote con il permesso
del vescovo” (n.1673). Ciò significa che l’esorcismo privato,
recitato anche da laici, è autorizzato, senza il permesso esplicito
del vescovo, in conformità all’insegnamento comune del Padri della
Chiesa e dei teologi, e soprattutto in conformità con le parole di
Gesù, che nessuno, nel mondo più assoluto, ha il diritto di
contraddire: “E questi sono segni che accompagneranno quelli che
credono: nel mio nome scacceranno i demòni..” (Mc 16,17)
Naturalmente
ciò va inteso nel senso che l’esorcismo vero e proprio lo può
fare solo il sacerdote autorizzato dal vescovo, mentre tutti i
cristiani possono fare le preghiere di liberazione. In realtà –
secondo il parere di Padre Amorth – il cosiddetto “esorcismo di
Leone XIII” è una preghiera di liberazione che in pubblico i
fedeli non possono fare, ma privatamente – come preghiera privata
di liberazione rivolta al Signore per sé e per gli altri – si può
fare tranquillamente.
(Don Pasqualino Fusco)