DESCRIZIONE
DELLA
CADUTA DI LUCIFERO
Descrizione della caduta di lucifero e di come
egli cerchi di vendicarsi nei confronti di Dio
Un giorno un esorcista, dopo
aver elevato intense preghiere di lode a Dio e aver invitato tutte le creature
a lodare con lui il loro Signore, sentì il demonio dire: “Non pensavo, non
pensavo che ci mandasse qui sulla terra, pensavamo che ci mandasse in un’altra
parte del cielo, non umiliati in mezzo agli uomini. No, pensavamo che ci
mandasse in un’altra parte del cielo infinito, e invece ci ha mandati quaggiù,
ma quaggiù, non ti preoccupare, “ci siamo adattati”, “ci siamo adattati bene”!.
In un altro esorcismo,
mentre pregava san Michele, il sacerdote sentì satana esprimersi con voce
lamentevole: “Michele e gli altri con lui mi hanno scaraventato (giù). Erano
tanti e avevamo con loro il potere dell’Altissimo. Michele e tutti gli altri mi
hanno detto “Da questo momento non sei più niente”. Allora ho combattuto, ma
Michele mi ha mandato via. Con la sua spada mi ha fatto precipitare dicendomi:”Vattene
via! Questo non è più il tuo posto. Vai negli abissi, vai nelle tenebre!”. E io
sono dovuto andare via insieme con gli altri. Mentre precipitavamo, ho detto
che li avrei combattuti togliendo le anime a Dio.
A questo punto, cambiando la
voce e assumendo un tono di sfida, continuò dicendo: “E a Lui (si riferiva a
Dio) gli ho detto: Noi siamo grandi quanto Te, noi siamo potenti quanto Te, noi
comanderemo nel regno nostro, noi regneremo sul mondo. Il potere del peccato
sarà il nostro altare, su quello sacrificheremo le anime dei tuoi figli
maledetti, su quell’altare faremo scorrere il sangue dei tuoi figli maledetti”.
Gli altri che mi seguirono
dissero a Lui (cioè a Dio):”c’è un dio per chi odia e questo dio è il mio dio”.
E Lui rispose (cioè ancora Dio): “Verranno con te quelli che vogliono venire
con te; e verranno da Me e da mio Figlio e dallo Spirito Santo, quelli che
vogliono vivere nel mio Regno, dal quale Io ti ho cacciato, perché tu mi hai
disubbidito”.
Un esorcista invocava san
Michele, e lucifero in quella occasione manifestò quale fosse stata la reazione
dell’arcangelo San Michele, di fronte alla sua rivolta contro l’amore di Dio: “Michele
è quello che si è indignato, si è indignato della mia opposizione a Dio e per
la mia mancanza di rispetto del nostro Creatore, del nostro Dio. Ora il suo
ruolo è quello di essersi messo completamente a disposizione di tutte le anime
che io voglio prendermi, e specialmente delle anime che Quello (Gesù) ha più
care a Lui, tiene più vicine a Lui. Lui cerca di proteggere tutti, ma ci sono
alcune che non si lasciano proteggere, perché camminano su altre vie”.
La battaglia con San
Michele, che ora continua sulla terra, Lucifero l’ha descritta così : Sono l’angelo
sterminatore: voglio sterminarvi tutti, voglio ammazzarvi tutti, ma viene
sempre quello, mi viene sempre contro. Ce l’ha sempre con me. Viene con la sua
spada e mi “squadra” e io non posso fare più quello che vorrei fare. Io voglio
portare la guerra tra gli uomini e lui sta cercando di fare la pace, di
impedire guerre tra di voi. Lui così mi combatte, cercando di distruggere tutto
quello che io tento di fare. Io cerco di fare tutto quello che posso e lui
viene e fa sempre il contrario di quello che io voglio fare, Quando voi pregate
lui, mi dà fastidio, perché sventa i miei piani e li distrugge. Io cerco di
fomentare guerre e azioni cattive di ogni genere. Tutto quello che c’è di male
io posso farlo quando non c’è lui, ma quando c’è lui non posso, perché lui ha
un potere al di sopra del mio.
Il diavolo cacciato via dal
cielo vuole vendicarsi in qualche modo contro Dio, sia portando nel mondo umano
la stessa ribellione suscitata fra gli angeli, sia sottraendo a Dio il maggior
numero possibile di uomini. Questo è il motivo per cui, durante gli esorcismi,
tante volte i demoni stessi affermano, in maniera molto chiara, che la loro
principale attività in mezzo agli uomini non è la possessione, ma la
tentazione. Una volta, durante un esorcismo, un demonio riassunse questa loro
attività tentatrice fra gli uomini in una sintesi eccezionale e categorica, con
queste parole: Il nostro “dovere” è
tentare, sempre, chiunque, dovunque e comunque. Qualcuno cade nella nostra
rete, qualcuno ci cade per sempre! Lui (Dio) vuole anime libere e sante, io
voglio anime schiave. A me interessa la volontà degli uomini. Voi potete ancora
accostarvi a Lui e noi non vogliamo, non dovete. Voi dovete essere come noi,
questa è la nostra vendetta su di Lui!.
Dal libro: Gli angeli ribelli
– Padre Francesco Bamonte