BRUCIARE UN OGGETTO NON E’ SUFFICIENTE.
COME TOGLIERE UNA FATTURA
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MANCHIAMO DI ESPERIENZA. I MAGHI SANNO FARE LE FATTURE, E NOI NON ABBIAMO LE IDEE CHIARE SU COME TOGLIERLE.
CRONISTA: In relazione a come togliere una fattura, lei dice che in molti casi bruciare una fattura interrompe il maleficio. Quindi è importante che si brucino gli oggetti malefici.
PADRE AMORTH: Sì, e sempre pregando.
CRONISTA : Infatti in “Un esorcista racconta” lei sostiene che bruciare un oggetto non è sufficiente: “Se non si provvede alla benedizione prima di bruciare gli oggetti e non si prega interrottamente durante le bruciature, non se ne trae vantaggio”.
E tra i tanti casi e episodi che le hanno dato conferma di ciò, fa l’esempio di quando Padre Candido e un altro sacerdote non riuscirono a togliere una fattura solamente bruciando un oggetto maleficato.
E’ molto importante la distruzione con il fuoco degli oggetti, benedirli prima di bruciarli e che si preghi mentre vengono bruciati. Giusto?
PADRE AMORTH: Sì.
CRONISTA: Nello stesso libro lei scrive che gli oggetti maleficati vanno aspersi con acqua benedetta, vanno bruciati all’aperto e le ceneri, come pure gli oggetti di ferro o comunque non bruciabili, vanno buttati ove scorra l’acqua (fiume, fognatura). “Non nel gabinetto della propria abitazione, quando lo si è fatto sono spesso accaduti degli inconvenienti”. Ho pensato leggendola che pochissimi sanno queste cose.
PADRE AMORTH: Il Signore poi è misericordioso, alle volte se ne trae vantaggio lo stesso.
CRONISTA: Lei ha scritto (Un esorcista racconta) che per esorcizzare acqua, olio, sale, non occorre un esorcista, basta un qualunque sacerdote. Bisogna però trovare uno che ci creda e non è facile. (Aggiungo :Più il sacerdote è spirituale, di preghiera, santo, è più efficacia ha la preghiera esorcistica su acqua, sale e olio).
PADRE AMORTH: Non è facile.
CRONISTA: Credo che ciò che racconta nel suo secondo libro (pag. 133 di “Nuovi racconti di un esorcista”, Ed Dehoniane di roma, 4 ed. ) vada tenuto presente sempre. Credo cioè che sia molto importante quando lei dice in relazione a quello che hafatto per esorcizzare “Nadia”: ha spezzato prima i legami tra “Nadia” e le persone che le erano nocive. Poi ha usato sempre più le preghiere di intercessione: salmi, litanie, rosario, preghiere di lode. Dopo aver pregato lo Spirito Santo, lei ha pregato per spezzare ogni legame di magia nera, di maleficio, di stregoneria, con ognuna delle sei persone (invidiose di “Nadia”) che il maligno voleva tenersi per sé, ed ha consacrato ognuna di quelle sei persone al Cuore Immacolato di Maria (cosa che ha fatto urlare al demonio : “Se me le prendi, cosa mi rimane?”). Lei asserisce anche che “Nadia” fa molto uso di acqua benedetta ed è molto sensibile all’unzione con l’olio, quella che lei usa sui 5 sensi.
Sono convinta che questo modo di procedere a un esorcismo sia molto efficace.
Ora le chiedo: con che preghiera ha consacrato ognuna di quelle sei persone al Cuore di Maria Vergine? Io conosco solamente la preghiera di consacrazione collettiva o quella che ognuno può fare per sé a Maria, non ne conosco altre.
PADRE AMORTH: Beh, anche un altro può consacrare. Uno adatta una delle tante preghiere di consacrazione. Ma può anche improvvisare e pregare con parole proprie.
CRONISTA: Quali fattori incidono per la liberazione di una persona dal demonio, a parte la volontà del singolo di essere liberato?
PADRE AMORTH: Fede, Preghiera, digiuno … ogni forma di sacrificio. Poi anche le preghiere dei familiari, degli amici.
Tutto influisce.
CRONISTA: E’ vero che più è radicato, cioè è lungo il lasso di tempo dacché il demonio ha preso possesso di una persona, più è difficile estirparlo?
PADRE AMORTH: Sì, è vero
CRONISTA: Mi racconta un episodio che conferma questo principio?
Vale anche per togliere le fatture?
PADRE AMORTH: S’, vale anche per togliere le fatture. Mi è difficile farle un esempio in particolare. Ce ne sono tanti. Per esempio, c’è il caso di quella signora, chiamandola Gaetana, che da ragazzina stava in Africa con suo padre e lì ricevette un maleficio, con un rito, da parte degli stregoni africani locali. Glielo fecero quindi quando lei era bambina. Ci sono voluti vari anni di esorcismi, prima che potesse liberarsene.
CRONISTA: anche nel caso di fatture …
PADRE AMORTH: s’, proprio il primo esorcismo intima al demonio di sradicarsi e di fuggire dalla creatura di Dio. Di sradicarsi. L’impressione è che più è da tempo che c’è la presenza del demonio e di un male malefico, più questo mette radici. Mentre invece, racconto nel mio libro “Un esorcista racconta”, si è verificato l’episodio di quella ragazzina che era andata a un rito satanico per curiosità, con una sua amichetta. L’hanno immediatamente portata a Roma da Padre Candido. Gli han detto: “Padre Candido non lavora più, andate da Don Amorth”. E’ venuta qui. Era roba di un giorno, due giorni prima. E’ bastato un solo esorcismo di un quarto d’ora e si è liberata. Non aveva messo radici.