venerdì 25 gennaio 2019

CHI PENSA DI SCACCIARE IL DEMONIO SENZA LA FEDE AVRA’ DELLE CONSEGUENZE CON IL DEMONIO

CHI PENSA DI SCACCIARE IL DEMONIO SENZA LA FEDE AVRA’ DELLE CONSEGUENZE  
CON IL DEMONIO

Nel Vangelo si narra che Giovanni e un altro apostolo riferiscono a Gesù di aver incontrato un tale che cacciava il demonio nel suo nome e gliel’hanno proibito perché non è dei nostri. E Gesù li rimprovera dicendo: Avete fatto male a proibirglielo.
Mentre negli Atti degli apostoli si narra il fatto che i sette figli di sveva, che era un ebreo, hanno provato a fare la stessa cosa, dicendo: Nel nome di quel Gesù invocato dal San Paolo, vattene Satana, e il demonio si è scagliato su di loro, li ha denudati, li ha insanguinati e fatti scappare via. Come mai questo comportamento in apparenza contraddittorio? Nel primo caso è come se Gesù dicesse: Lasciate fare, mentre nel secondo è come se dicesse: No, non si deve fare.

La mia risposta è stata questa: nel primo caso c’era la buona fede, la volontà di credere nel nome di Gesù; nel secondo caso invece c’era solo l’orgoglio, solo la superbia di dire: Anche noi riusciamo a cacciare i demoni.
Quindi i sette figli di Sceva invocavano il nome di Gesù come avrebbero invocato quello di qualsiasi mago, non c’era la fede. E’ per quello che la cosa è andata a finir male.