La tv ha
il potere di plasmare la realtà
Padre Gabriele Amorth, il noto esorcista modenese,
recentemente scomparso, amava ripetere che quando cade la fede aumenta la
superstizione e anche chi si ispira a una cultura laicista e illuminista, che
taccia la Chiesa di ritornare al passato e al periodo oscuro del Medioevo,
finisce per andare dai maghi. Non si capisce infatti perché dodici milioni di
italiani ogni anno si rivolgono a maghi e fattucchiere per chiedere un
consulto. C’è chi sostiene che il mondo mediatico in generale allontana dalla
presenza di Cristo. L’hanno capito bene coloro che preparano i palinsesti delle
tv, sia di quelle di Stato sia di quelle commerciali. La televisione passa ciò
che la gente vuole, ma non solo, abbindola le menti come vuole anche con false
notizie nei tg.
Secondo Padre Amorth, la tv ha il potere di plasmare la
realtà. C’è di più: grazie ai nuovi mezzi di comunicazione di massa una notizia
diventa immediatamente di dominio pubblico per cui posso vedere in diretta
immagini di guerra, di stragi o condividere con il resto del mondo ciò che vi è
di più caro e privato in una famiglia.
Ci sono però due fenomeni che rappresentano un vero
pericolo per la società ea cui noi non diamo il giusto peso: il relativismo e
il secolarismo. A questo riguardo mi
viene in soccorso il pensiero lucido e fine di Benedetto XVl il quale, più
volte, ha richiamato a una attenta riflessione dato che questo pericolo incombe
anche a una attenta riflessione dato che questo pericolo incombe anche sui
credenti: La fede cristiana, operosa nella carità e forte nella speranza, non
limita, ma umanizza la vita, anzi la rende pienamente umana.
Con la fede cambia veramente tutto per noi. La de “non è
qualcosa di estraneo, di staccato dalla vita concreta, ma ne è l’anima” e insegna
che “solo nell’amore consiste ka pienezza dell’uomo” in un tempo in cui le “
trasformazioni culturali in atto mostrano spesso tante forme di barbarie, che
passano sotto il segno di conquiste di civiltà”.
E’ un dovere della Chiesa trasmettere la fede, comunicare
il Vangelo affinché le verità cristiane siano luce nelle nuove trasformazioni
culturali, e i cristiani siano capaci di rendere ragione della speranza che
portano.