Iniziazione
occulta di Maometto
Per
una analisi complessiva del fenomeno Islam non possiamo considerare
solo il Corano, ma anche le tradizioni che sono sorte a partire da
Maometto.
E
le tradizioni non fanno certo onore al messaggio coranico. Infatti a
convalidare la tesi demonologica, è proprio la storia islamica.
Siamo a conoscenza di una tradizione occulta che fa riferimento allo
stesso profeta.
Afferma
il giudice Carlo Palermo:”Secondo gli sciiti, Alì, genero di
Maometto, era stato da questi iniziato alle conoscenze segrete che
ogni iman “capo” trasmetteva ereditariamente sotto forma di una
sostanza celeste luminosa, che faceva di lui qualcosa di molto simile
a una divinità incarnata. Gli iman furono in tutto dodici per gli
sciiti detti duodecimali, e ciò sino all’anno 878. Da allora la
dinastia degli iman si sarebbe tenuta misteriosamente nascosta per
riapparire con i madhì, definitivamente, alla fine del mondo”
(Palermo 1996: 114).
Il
giudice Palermo è un grande esperto del mondo dell’Islam, delle
sue suddivisioni confessionali e delle frange estremiste che operano
in tutto il mondo (compreso in Italia) in collaborazione badate bene
con la massoneria e la mafia.
Dunque,
siamo in possesso di fonti sicure. Il testo citato solleva un nugolo
di domande, cui bisogna rispondere. Chi ha istruito nell’occultismo
Maometto? Che cosa è questa sostanza celeste che si trasmette da
iman ad iman fino alla fine dei tempi? E perché gli iman si sono
organizzati a gruppi di dodici? Che cosa lega alcune frange islamiche
alla massoneria internazionale?
Alla
base della rivelazione di Maometto sta una presunta apparizione
angelica (malefica), ma anche dei contatti che ebbe, da mercante
qual’era, con gli ebrei.
Tesi
più verosimile è la seguente: Maometto ebbe un’iniziazione
occulta dagli Ebrei della tribù maledetta, i figli della terra di
Dan, che si tramandano il grande segreto della nascita
dell’anticristo e hanno il potere di evocarne lo spirito, tramite
dei rituali, che gli stessi massoni conoscono grazie alla tradizione
sorta dai cavalieri crociati (specifico i crociati si riferisce ai
massoni, non quelli a difesa di Cristo). Maometto, in uno di questi
rituali, ha avuto l’apparizione celeste dell’anticristo e il
mandato per creare le possibilità idonee alla venuta
dell’anticristo-uomo: distruzione del cristianesimo ed opere
inique.
Maometto
tramandò il diabolico segreto al genero Alì e questi a un gruppo di
dodici iman. E’ chiara la subdola intenzione di imitare, e qui
incide l’azione dello spirito dello Pseudoprofeta, la struttura
della chiesa primitiva, fondata sui dodici apostoli. La sostanza
celeste che si trasmettono tramite rituali è l’imitazione
diabolica del crisma apostolico che conferiscono alla stregua
dell’investitura vescovile.
Anche
tra i massoni vi è un rituale di investitura che fa pensare a
qualcosa di analogo. Possono sembrare queste delle facili congetture
demonologiche, eppure la verità sale sempre a galla.
Così
scopriamo nella tradizione coranica, qual è il vero dio che adorano,
e non è sempre il nome di Allah quello che affiora dalle loro
credenze, ma nientemeno che satana.
Ritorno
al discorso dei crociati perché molti non lo sanno che all’inizio
del XIV secolo si infiltrarono i massoni nell’ordine dei crociati.
Nel
1118 nove cavalieri francesi si recarono nel regno cristiano di
Gerusalemme, fondato dai crociati di Goffredo di Buglione, circa
vent’anni prima. Essi volevano costituire una nuova cavalleria che,
allo stesso tempo, fosse monastica e cavalleresca. Pronunciarono i
voti di castità, povertà ed obbedienza innanzi a Teoclete,
patriarca cristiano di Gerusalemme. Quei cavalieri si prefissero la
difesa del passo del cosiddetto passaggio d’Athlit, che si
innalzava sulla via tra San Giovanni d’Acri e Gerusalemme.
Questi
nove cavalieri avevano assunto come loro compito quello di proteggere
i pellegrini che si recavano in Terra Santa. Dopo appena un decennio,
vi erano 300 cavalieri al posto dei nove iniziali e la milizia ai
loro ordini contava tremila soldati. La costituzione all’Ordine
Templare du data dal Concilio di Troyes, il 13 di gennaio del 1128.
Essi, un secolo dopo, erano ricchissimi e potentissimi.
All’inizio
del XIV secolo cominciarono a correre srane voci sull’ordine, che,
ben presto, divennero accuse gravissime: apostasia, idolatria,
sacrilegio, sodomia, stregoneria e omicidi rituali. Lo scandalo li
travolse e decretò la condanna dell’Ordine.
Il
13 Ottobre del 1307, Filippo il Bello, col benestare di Clemente V,
fece arrestare i Templari con loro ventiduesimo Gran Maestro Jacques
de Molay e ordinò il sequestro dei loro beni.
L’ordine
dei Templari fece proprio l’esoterismo islamico. Svolse un
importante ruolo nel diffondere in Europa il sufismo nella sua forma
originale, quella mediorentale.
Il
sufismo, corrente mistica, che si sviluppò all’islamismo già al
tempo di Maometto, fu condannato con accanimento dall’ortodossia
islamica.