IL
DEMONIO PUO’ MUOVERE, SOLLEVARE, TRASPORTARE PERSONE, OGGETTI, ANIMALI
Dal libro: E’ lui a far
paura al demonio – Padre Amorth in lotta col Male – Ediz. Fede e Cultura
Mons. Balducci, come si può
pensare a “Roba da Medioevo” quando si parla di possessioni diaboliche? Egli
stesso, che non fu un esorcista ma solo uno studioso di demonologia, racconta
il caso, e fu l’unico caso della sua vita, perché da allora non volle più
assistere ad altri, di una ragazza che fu esorcizzata per dieci anni, anche da Padre
Pio. Egli ne rimase totalmente sconvolto e impaurito, tali erano i fenomeni
assolutamente innaturali che accompagnavano gli esorcismi. Dice:
Il demonio può muovere una
persona, sollevarla, tenerla sospesa, trasportarla in qualsiasi luogo, il tutto
sempre con la massima facilità e rapidità. Può muovere le singole parto del
corpo nei modi più strani, goffi, spaventosi; provocare varie azioni, come
camminare, correre, gesticolare, scrivere, suonare; comunicare alle persone
possedute una forza di molto superiore alla loro condizione. Può alterare,
entro un certo limite, la conformazione esterna del corpo, causare tutti i tipi
di malattia e la stessa morte.
Di una ragazza che si chiama Marcella dice:
Era una ragazza sui vent’anni,
molto bella. Alta, slanciata, aveva lineamenti fini, modi gentili, sentimenti
delicati. Quando però il maligno prendeva il sopravvento, si trasformava
totalmente. Il suo volto appariva storpiato da smorfie orribili, il corpo
diventava contorto e gobbo. La ragazza cominciava a parlare in modo sguainato,
con un linguaggio volgare, bestemmiava, sputava, tirava calci e pugni: il suo
comportamento, insomma, era in netto contrasto con il suo carattere abituale,
la sua educazione, i suoi principi religiosi.
Diverse volte, durante gli
esorcismi, ci siamo rivolti alla ragazza parlando in inglese o francese. Lei
non solo comprendeva perfettamente le nostre domande, pur non avendo mai studiato
quelle lingue, ma rispondeva con una pronuncia perfetta. Una volta un sacerdote
egiziano le parlò in arabo, e Marcella rispose in quella lingua. In un’altra
occasione un esorcista la interrogò in latino. Marcella rispose a tono e
corresse la frase che il sacerdote aveva pronunciato con un errore,
aggiungendo: “Impara meglio la lingua”.
Una mattina, durante un
esorcismo, Marcella si drizzò sull’alluce del piede destro, tenendo la gamba
sinistra protesa all’indietro come fanno le ballerine, e rimase in quella
scomoda e instabile posizione. Qualcuno tentò di smuoverla, ma sembrava un’orribile
statua di piombo.
Portai Marcella anche a S.
Giovanni Rotondo da Padre Pio, che disse: “Abbiate fiducia, guarirà”. Alcune
settimane dopo, al termine di un esorcismo mattutino, la Chiesa fu riempita da
un odore fetido, nauseante, insopportabile, che fece scappare tutti. La puzza
durò alcune ore. Durante l’esorcismo non era accaduto niente di particolare, ma
da quel giorno Marcella non ebbe più alcun disturbo. Si pensò, quindi, che
quell’odore fosse il segno dell’uscita del Maligno dal corpo della ragazza.