L’IMPOSIZIONE DELLE MANI
PADRE ENRICO ZOFFOLI
Solo il Papa, i Vescovi e i Sacerdoti hanno l’«imprimatur» dal Signore.
Ed è di questa idea lo Zoffoli: «In conclusione, soltanto Gesù, gli Apostoli e i capi della Chiesa primitiva ‘impongono le mani’: il gesto arriva ad avere il significato e l’efficacia di un sacramentale… (Padre Enrico Zoffoli), Carismi e carismatici nella chiesa, Roma, Dheoniane, 1990, 113).
Nell’Antico Testamento lo facevano i Profeti, … Anania..
Solo a partire dal IV secolo, si cominciò a riservare questo gesto ai soli sacerdoti.
Molti esorcisti ci insegnano che i laici non debbano imporre le mani sul capo.
Padre
Cipriano allora esorcista disse:” Dunque, i
laici non esorcizzino, né impongano le mani o facciano cose delegate al
ministero sacerdotale”.
L’IMPOSIZIONE DELLE MANI
In quanto segno sacramentale, la
Tradizione riserva l’imposizione delle mani ai presbiteri e ai genitori sui
figli. Il suo improprio è nato in ambito protestante ed è stato mutuato dal
rinnovamento carismatico cattolico. Benedetto XVI, durante l’udienza generale
del 10 gennaio 2007, ha chiarito l’origine e lo scopo dell’imposizione delle
mani nella Chiesa Cattolica.
Il gesto dell’imposizione delle mani può
avere vari significativi. Nell’antico testamento il gesto ha soprattutto il
significato di trasmettere un incarico importante, come fece Mosè con Giosuè
(cfr. Nm 27,18-23), designando così il suo successore. In questa linea anche la
Chiesa di Antiochia utilizzerà questo gesto per inviare Paolo e Barnaba in
missione ai popolo del mondo (cfr. At 13,3). Ad una analoga imposizione delle
mani su Timoteo, per trasmettergli un incarico ufficiale, fanno riferimento le
due Lettere paoline a lui indirizzate (cfr. 1Tm 4,14; 2Tm 1,6). Che si
trattasse di un’azione importante, da compiere dopo discernimento, si desume da
quanto si legge nella Prima Lettera a Timoteo: Non aver fretta di imporre le
mani ad alcuno, per non farti complice dei peccati altrui (5,22).
Quindi vediamo che il gesto
dell’imposizione delle mani si sviluppa nella linea di un segno sacramentale.
Nel caso di Stefano e compagni si tratta certamente della trasmissione
ufficiale, da parte degli apostoli, di un incarico e insieme dell’implorazione
di una grazia per esercitarlo.
Padre Cipriano si attiene alla tradizione
e sostiene che solo i sacerdoti possono imporre le mani. Questo gesto, che è
alquanto ricorrente nei gruppi di preghiera, nasconde tra l’altro un’insidia
sottile: Chi impone le mani – afferma l’esorcista – rischia di credersi
superiore agli altri e si espone facilmente al peccato di orgoglio, che può
favorire l’azione del demonio. I gruppi carismatici dovrebbero sempre essere
guidati da un sacerdote prudente e preparato.
Bisogna fare attenzione anche ai guaritori
che impongono le mani a scopo terapeutico. Spiega mons. Cattenoz:
In alcune medicine, dette naturali,
vengono invocate entità superiori per ottenere la guarigione. Possono essere
magnetizzatori, guaritori, ma anche kinesiterapeuti e osteopati che impongono
le mani sui loro pazienti durante il consulto, recitando delle formule. Generalmente
questi poteri vengono sviluppati in seguito ad una ricerca esoterica o occulta.
Gli apprendisti imparano un “approccio” medico e terapeutico, spesso definitivo
“olistico” - cioè che considera l’uomo nella sua totalità di anima e corpo,
cosa che in sé non ha nulla di contestabile, al contrario, perché la Chiesa non
ha mai smesso di preconizzare una medicina umana, completa, vicina ai pazienti
-, ma che, in realtà, si spinge ben oltre. Poiché non si conoscono le entità
invocate durante queste sedute, la Chiesa rifiuta ogni comportamento di questo
tipo, compreso il “dono” popolare di “spegnere il fuoco”, cioè di guarire le
“bruciature”. Essa esorta quindi ogni paziente
che dovesse trovarsi in queste situazioni a evitare di riprodurle e, nel caso
in cui vi si trovi involontariamente, a pregare Gesù in silenzio. Il motivo è
sempre uguale: siamo tempio dello Spirito Santo..
Secondo l’esperienza di alcuni esorcisti,
tra i quali Don Amorth, anche i maghi partecipano ai grandi raduni carismatici,
confusi tra la folla, per imporre le mani e maledire le persone in nome di
satana. Non stupisce che alcune persone,
reduci da assemblee carismatiche, lamentino in seguito mali seri inspiegabili.
Ma l’imposizione delle mani, anche quando non viene
effettuata da maghi o guaritori, comporta sempre dei rischi. Un religioso
francese mi ha raccontato la sua esperienza, che non costituisce un caso
isolato. Nei gruppi carismatici cattolici – ha affermato – si prega gli uni
sugli altri. E’ una consuetudine copiata dai protestanti, che la considerano
una cosa normale, ma si può restarne seriamente inquinati. Parlo di
inquinamento, perché ci sono persone che dentro non sono buone e, quando
impongono le mani, trasmettono negatività. Ne ho fatto esperienza mentre ero
diacono. Ero molto arrabbiato con il mio superiore di seminario e ho chiesto a
un gruppetto di conoscenti di pregare su di me. Qualcuno mi ha imposto le mani
e subito ho sentito come un colpo di pugnale sulla spalla. Il dolore è rimasto
anche dopo la preghiera, peggiorando il mio stato. Cos’era accaduto? L’ho
capito con l’aiuto del mio padre spirituale. Poiché non stavo bene, ero in
collera con il mio superiore e nutrivo del rancore nei suoi confronti, ero più
esposto all’azione del demonio e ho facilmente assorbito le negatività che
qualcuno mi ha trasmesso con l’imposizione delle mani. Il mio padre spirituale
mi ha fatto capire che dovevo chiedere perdono al mio superiore e, quando l’ho
fatto, tutto è rientrato nell’ordine. Certe esperienze aiutano a riflettere.
Persino Padre Matteo La Grua, pur essendo un fautore
dell’imposizione delle mani, mette in guardia: Non deve imporre la mano chi
eventualmente si è caricato di negatività o non si sente in pace: potrebbe
scaricare sull’infermo il suo stato d’animo.
Anche i sacerdoti possono essere imprudenti. Ho visto
i pazienti di un esorcista partecipare talvolta a raduni carismatici nei quali
un incausto sacerdote invita l’assemblea a imporre le mani gli uni sugli altri
durante l’invocazione dello Spirito Santo, cosa che fanno ovviamente anche i
posseduti. E’ vero che il diavolo non si trasmette per contagio, ma questo
gesto potrebbe avere conseguenze imprevedibili per chi lo fa e per chi lo
riceve.
Sarebbe auspicabile, invece di rincorrere le mode del
momento, approfondire meglio la conoscenza della dottrina cattolica per
salvaguardarsi dagli abusi e dai cattivi consiglieri, in quanto l’ignoranza è
il nemico principale del credente e, sotto certi aspetti, è più pericolosa del
diavolo. Solo l’eucarestia e la confessione sono i mezzi privilegiati con cui
il signore salva, libera e guarisce il suo popolo. E’ sempre attuale
l’esortazione di Dante alighieri: avete il vecchio e il nuovo Testamento e il
Pastor della Chiesa che vi guida: questo vi basti a vostro salvamento. - (Dal
Libro: Come difendersi dal diavolo).
Padre Amorth diceva :”Sono contrario all’imposizioni
delle mani dei laici, perché è un gesto tipicamente sacerdotale. A meno che non
ci siano dei motivi, per esempio quello dei papà o di una mamma la mano sul
loro figliolo dicendo una preghiera.
Questo è più che legittimo.
Ma che ci sia questa mania di imporre le mani durante
le preghiere di liberazione, sulla testa, o sulle spalle … No! Non bisogna
toccare!
Sono Contrario a queste forme. (Padre Amorth).
TUTTI HANNO LA MANIA
DI PORRE LE MANI SUL
CAPO
Padre Amorth richiamava ad una estrema discrezione:
《In certi gruppi》ammoniva 《tutti hanno la mania di porre le mani sul capo o sulle spalle dell'individuo di cui si prega; si tratta di un gesto biblico usuale, ma è bene che lo faccia il sacerdote. L'esorcista può anche alitare verso il viso del posseduto. Si chiama insufflazione, in latino exsufflatio: ricorda il soffio con cui Dio ha creato Adamo, dopo averlo plasmato dalla polvere della terra, e sta a significare che il Signore può far germogliare la vita anche dove il maligno vorrebbe che ci fossero solo morte e tenebra.
《In certi gruppi》ammoniva 《tutti hanno la mania di porre le mani sul capo o sulle spalle dell'individuo di cui si prega; si tratta di un gesto biblico usuale, ma è bene che lo faccia il sacerdote. L'esorcista può anche alitare verso il viso del posseduto. Si chiama insufflazione, in latino exsufflatio: ricorda il soffio con cui Dio ha creato Adamo, dopo averlo plasmato dalla polvere della terra, e sta a significare che il Signore può far germogliare la vita anche dove il maligno vorrebbe che ci fossero solo morte e tenebra.
Dal libro di (Padre Cesare Truqui)
Nel Vangelo di
Marco Gesù si rivolge agli Apostoli, oggi i Sacerdoti
Vangelo Marco 28.
15-18-20
15 Gesù disse loro: «Andate in tutto il mondo e
predicate il vangelo ad ogni creatura. 16 Chi
crederà e sarà battezzato sarà salvo, ma chi non crederà sarà condannato. 17 E questi saranno i
segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i
demòni, parleranno lingue nuove, 18 prenderanno
in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno,
imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
19 Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.
20 Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano. –
19 Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.
20 Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano. –
Oggi ci sono gli esorcisti che vengono nominati dai
Vescovi.
Il Sacerdote, assolve, Battezza, imporranno le mani
perché il sacerdote è un unto, viene ordinato dal Vescovo.
Solo il Sacerdote ha il potere di assolvere i peccati,
di imporre le mani, benedire in modo imperativo, dalle sue mani scende lo
Spirito Santo nel Pane e nel Vino che divengono Corpo e Sangue di Cristo. Il
laico non ha alcun potere di fare gesti sacerdotali, del sacramento.
I laici possono fare preghiere adatti ai laici,
preghiere di liberazione, e altre semplici preghiere. Riguardo chi vive
Santamente le virtù di cristo, l’unione con Dio, come alcuni Santi pur senza
imporre le mani con la preghiera orale, o silenziosa che non era esorcismo,
cioè un pregare imperativo, ma con la loro santità e il pregare Dio perché
Santi accadeva che alcuni si liberavano, come accadde a santa Caterina Da
Siena.
Ognuno di noi senza saperlo, portiamo delle ferite
causate dall’albero genealogico, dalla famiglia, dalla vita che prima si
conduceva, o danni malefici da gente estranea che noi non sappiamo. Non tutti
sono posseduti, ma la maggior parte in molte famiglie ce questo problema, anche
in cattolici praticanti e non lo sanno. Ad esempio certi segni, che spesso non
si ha pace interiore, certi scatti di agitazione … Possono essere disturbi
malefici che non sappiamo. Se un laico che impone le mani ha tali disturbi e
non lo sa, in automatico scarica male nell’altra persona, non da benefici. Ho
constatato che in molte famiglie, di quelli che ho incontrato o che mi scrivono
mi parlano di situazioni familiari, dove ha agito il male. Pensate che
anticamente non si sapeva che certe pratiche sono peccato e sataniche. I nostri
antenati che praticavano questi ridi, o peccati gravi, maledizioni dei
genitori, dei nonni …
La mania di mettere le mani sulla testa non è segno di
umiltà, ma dell’esaltazione dell’io. I laici evitino di imporre le mani, perché
saranno responsabili di aver causato danni spirituali ai loro fratelli.
Chi sei tu o laico che ti innalzi a grandezza di
imporre le mani? Ti senti un Santo? Vivi le virtù di Cristo? Preghi da essere
unito fortemente a cristo come i Santi? Sei sicuro che non hai problemi
spirituali. Se preghi per il tuo fratello anche senza toccarlo, o se lo preghi
pure in silenzio e sei umile, Il signore può ascoltare la tua preghiera.
Anticamente si diceva:”Il Signore ti benedica!”.
Ecco questo dobbiamo dire, quello che si è perso nelle
famiglie, nella società.
ReginaPacis