sabato 8 giugno 2019

DIO PERMETTE L'INFERNO?


DIO PERMETTE L’INFERNO?

Alcuni, davanti all’affermazione della realtà dell’inferno, si chiedono: E’ possibile che Dio, infinitamente misericordioso, mandi o comunque permetta che qualcuno vada all’inferno?. Ricordiamo, per ulteriore chiarezza, che:
1)  Dio è amore infinito e vuole che tutti gli uomini siano salvi.
2)  Nessun uomo è predestinato all’inferno.
3)  Gesù è morto e risorto per la salvezza di tutti gli uomini.
4) A tutti gli uomini vengono date da dio le grazie necessarie per la salvezza.

Il problema, quindi, non sta nella mancanza di misericordia da parte di Dio, ma nel mistero inscrutabile del libero rifiuto della sua misericordia, da parte dell’uomo. Per intenderci con un esempio, il problema sta non del medico (Dio misericordioso), ma nell’ammalato (l’uomo) il quale, essendogli stata offerta la terapia sicura di guarigione da un male mortale (il peccato che porta alla perdizione eterna), può rifiutarsi di seguire quella terapia.
Tenendo conto di quanto considerato fino ad ora – cioè della libera responsabilità del peccatore – non dimentichiamo, comunque, che Dio esercita, nel medesimo tempo, la sua autorità di Creatore, di Signore e di Giudice universale, ratificando la condanna di chi ha chiuso il cuore al suo amore sino alla fine.
L’inferno, come anche il Paradiso, sono realtà eterne fuori dallo spazio e dal tempo e, quindi, non sono situabili in un luogo. Per questo motivo, quando oggi la teologia e il Magistero ordinario della Chiesa ne parlano, sono orientati ad usare termini quali “dimensione”, “stato”, “condizione” o “situazione” piuttosto che “luogo”. Dio, però, quando in una rivelazione privata (come del resto anche nella Rivelazione pubblica) comunica un messaggio, deve comunicarlo in modo tale che chi lo riceve possa comprenderlo.
L’inferno esiste; l’inferno è eterno; l’inferno non è vuoto; morire in peccato mortale porta inevitabilmente e per sempre la nostra anima (e nella risurrezione finale anche il nostro corpo) in quella condizione esistenziale che chiamiamo inferno.

Dal libro: Gli angeli ribelli – P. Francesco Bamonte