lunedì 24 giugno 2019

GLI EPISODI E GLI ANNI CHE HANNO MAGGIORMENTE SCONVOLTO PADRE AMORTH


GLI EPISODI E GLI ANNI CHE HANNO MAGGIORMENTE SCONVOLTO 
PADRE AMORTH

DOMANDE DEL GIORNALISTA A PADRE AMORTH

Domanda : Per anni lei ha fatto l’esorcista: quali sono gli episodi che l’hanno maggiormente sconvolto?

Risposta – Tanti. Credo che nessun’altra professione permetta di vedere gli abissi del male, della sofferenza, della miseria umana come quella dell’esorcista. A volte assistevano ai miei  esorcismi dei medici, psichiatri che svolgevano la loro attività nei manicomi, tra persone che avevano smarrito la ragione. Erano quindi abituati a vedere di tutto. Ma osservando ciò che accadeva agli ossessi durante gli esorcismi, impallidivano: non avevano neppure immaginato che potessero esistere reazioni simili.
Ho visto ragazze esili e deboli spaccare con le loro mani i banchi di noce della Chiesa, senza nessuno sforzo apparente. Una volta, mentre esorcizzavo una donna, questa, all’improvviso, schizzò dal banco facendo un salto all’indietro di almeno dieci metri, cadendo a testa in giù. Non osavo guardarla, e mi vedevo già davanti al commissario di polizia, a spiegargli come si era rotto l’osso del collo… Invece non successe nulla, non si fece nulla. Ho sentito contadini, che non avevano nemmeno frequentato la terza elementare, parlare in latino, in greco, in aramaico. Un giovane, mentre si avviava per venire in Chiesa, cominciava a gonfiarsi e diventava come un pallone. Spesso gli ossessi durante l’esorcismo mi parlavano di cose segrete riguardanti la mia vita privata.
Ma il caso che forse mi ha più impressionato riguarda una bambina di undici anni, Rosetta. Lo ricordo anche perché ogni volta che mi portavano quella bambina per gli esorcismi provavo una tristezza immensa. Mi chiedevo perché il Signore avesse permesso a satana di tormentare quell’innocente creatura, e non sono mai riuscito a trovare una risposta capace di tranquillizzare il mio spirito.
Rosetta era espansiva, serena, vivace, di intelligenza normale. Sua madre venne da me e mi raccontò certi fatti. I quadri, in casa, che cadevano tutti, contemporaneamente, la bambina che mostrava intolleranza per le orazioni serali, per la Messa. Poi cominciò a mugolare, agitarsi, sputare in faccia ai parenti. I medici che la esaminarono non scoprirono niente di anormale. I sedativi somministrati risultarono inefficaci. La madre era tentata di credere che la piccola fosse vittima dell’odio di una persona nemica.
Durante le crisi Rosetta ripeteva il nome di una persona che poteva averle fatto il maleficio, ma io non l’ascoltavo, non credo mai a queste indicazioni anche se, nelle mie preghiere, invoco la Madonna perché aiuti gli eventuali nemici dell’indemoniato a deporre il loro odio e a ravvedersi, perché quando viene a mancare l’odio che ha provocato la possessione, è più facile che satana se ne vada.
Sotto esorcismo, Rosetta entrava in crisi e sviluppava una forza fisica enorme. Mi sputava in faccia e sembrava incapace di parlare, Mentre da sana discorreva speditamente, durante le crisi sembrava sordomuta. Una volta riuscì a biascicare tra i denti: “Io sono il demone muto”. Ma la cosa più impressionante è che girava come una trottola, anche per un’ora di seguito, se la si lasciava fare. Puntava un tallone per terra e cominciava a ruotare vorticosamente. C’erano quattro uomini a tenerla ferma, più suo padre. Allora credevo che fosse necessario non permettere agli ossessi di agitarsi tanto: temevo si facessero del male. Poi ho capito che i veri indemoniati non si fanno male, neanche quando continuano a picchiare la testa contro uno spigolo di marmo. In tutta la mia lunga attività di esorcista non ho mai messo un cerotto, mai fatto un impacco a un’ecchimosi. Eppure alle volte le loro ossa fanno un rumore spaventoso quando sbattono contro i gradini o quando strisciano per terra, tra i banchi, come coccodrilli feriti.
Rosetta venne in Chiesa sei-sette volte. Le crisi erano sempre più furenti, ma gli effetti delle benedizioni e delle preghiere sempre migliori. Ogni volta, alla fine dell’esorcismo, i cinque uomini erano stremati dalla fatica, mentre neppure dopo tanto sforzo fisico, sembrava appena ridestata da un buon sonno. E’ guarita perfettamente. Ormai è grande e credo si sia sposata.

Dal libro: E’ lui a far paura al demonio
– Padre Amorth in lotta col male