IL CASO
DI MADDALENA
DELLA CROCE
SUORA
FRANCESCANA
Patto col demonio per passare per santa
Maddalena della Croce,
francescana di Cordova, al principio del secolo XVI. Ella nacque nel 1487,
entrò in convento a diciassette anni, nel 1504, e fu tre volte abbadessa del
suo monastero. All’età di cinque anni il demonio le apparve sotto la forma di
diversi santi, e le ispirò a poco per volta il desiderio di passare per santa. Aveva
tredici anni quando egli giudicò l’anima sua sufficientemente posseduta dalla
vanità, dall’orgoglio e dal sensualismo; le confessò nettamente chi era e le
promise che, se essa si legava a lui con un patto, avrebbe esteso molto lontano
la sua reputazione di santità, e le avrebbe procurato, per trent’anni almeno,
tutti i godimenti che poteva desiderare. Ella accettò, e satana divenne allora
il suo consigliere, sebbene in certi giorni volesse allontanarlo, troppo
atterrita dalle forme terribili che esso prendeva. Grazie al suo soccorso, ella
contraffaceva tutte le forme del meraviglioso divino: estasi, sollevamento in
aria, predizioni spesso avverate. Si faceva da sé stessa delle piaghe stigmate,
e per undici anni persuase gli altri che essa non prendeva nessun nutrimento,
procurandosene in segreto. Per trentott’anni, fino al 1543, le riuscì d’ingannare
scientemente i più grandi teologi di Spagna, i vescovi, i cardinali, gl’inquisitori
ed i signori della Corte.
Da tutte le parti venivano a
consultarla e a colmarla di elemosine. Essendo stata in punto di morte,
confessò tutto pubblicamente, poi deplorò le sue confessioni. Bisognò ricorrere
agli esorcismi, perché il demonio perdesse l’impero sulla sua volontà.
Finalmente fu condannata ad esser rinchiusa in un altro convento del suo
ordine.
Monsignor Dupanloup, vescovo
d’Orléans, diceva in una lettera al suo clero, il 23 marzo 1874: il cardinale
Albitius, che scriveva verso la metà del secolo XVII, enumera nella sua grande
opera de Inconstantia in fide più di venti anni condanne date al tempo suo dal
Sant’Uffizio contro le simulatrici. Egli aggiunge che nel 1747 fu condannata
per il medesimo motivo una religiosa professa del monastero di Santa Chiara in
Chieri; sotto PIO VII, ua chiamata Giovanna Marsella (per stigmate
fraudolente); nel 1857 una certa Caterina Finelli (Lettura pubblicata nel
giornale “Le correspondant” del 25 marzo 1874, p. 1105). –
Quante anime avrà
danneggiato spiritualmente questa suora che avendo fatto il patto con il
demonio per apparire santa l’hanno seguita, parlato, cercare in lei consigli
ecc ..?
State attenti ai falsi
veggenti, ai falsi santi o chi vuol far credere di avere locuzioni. Prudenza!
Dal libro: Ecco io vedo i ciel aperti - Edizione OCD