giovedì 19 aprile 2012

Croce e compasso: l’impossibile conciliazione

Croce e compasso: l’impossibile conciliazione
di Alberto Azzimonti

Divergenze abissali tra Chiesa e Massoneria. No alla doppia appartenenza.
È peccato grave aderire alle associazioni massoniche

A volte ritornano. Si, perché periodicamente, i massoni tentano di ricucire un dialogo con la Chiesa Cattolica che, sui principi di fondo, appare quanto meno improbabile. L’ultimo tentativo l’ha fatto 1’avvocato Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d’Italia, in una intervista rilasciata a un settimanale cattolico e commentata da Roberto Beretta su Avvenire del 25 giugno.
Per il Gran Maestro, Croce di Cristo e compasso massonico possono coesistere, visto che il cattolico e il “libero muratore”avrebbero un obiettivo comune: la crescita e 1’arricchimento spirituale dell’uomo. Ma Cattolicesimo e Massoneria sono davvero conciliabili? Assolutamente no, hanno concezioni opposte.
Il 26 novembre 1983, la Santa Sede, con una Dichiarazione sulla Massoneria, della Congregazione per la Dottrina della Fede, affermava: «Rimane immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione ad essa rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione».
Troppe le divergenze. Vediamone solo alcune, tralasciando di ricordare la costante attività sovversiva svolta storicamente dalla Massoneria contro la Chiesa Cattolica.
I massoni fanno di Dio un essere impersonale (il “Grande Architetto dell’Universo”), indifferente alle sorti dell’uomo, a tal punto indefinito da poter essere modellato a secondo dei singoli desideri (da qui il relativismo religioso).
Al contrario, il Dio cristiano è Persona con una propria identità, immutabile, è Provvidenza amorevole che si occupa di ogni creatura.
Per i “liberi muratori” si giunge alla perfezione con le sole capacita umane. Noi cattolici sappiamo, e sperimentiamo, che la santità si conquista anche con la Grazia che Dio elargisce, soprattutto attraverso i Sacramenti, specialmente Confessione ed Eucaristia.
Divergenze abissali si registrano sulla Persona di Gesù Cristo, vero Dio e vero Uomo, Via, Verità e Vita. Dogmatismo inaccettabile, questo, per i massoni, che negano la divinità di Cristo e per i quali non esiste (o se esiste, non si può conoscere) alcuna verità, né naturale né soprannaturale. Siamo, di nuovo, al relativismo.
Disaccordo totale anche sulla natura e sul ruolo della Chiesa: per noi cattolici la Chiesa è il Corpo mistico di Cristo e via obbligata di salvezza eterna, per i massoni no, non concependo essi nemmeno 1’idea di peccato e di redenzione.
Cattolicesimo e Massoneria si situano su sponde opposte anche per quanto riguarda la morale (che i massoni vogliono indipendente e libera), il matrimonio (riconoscono solo quello civile), l’educazione (prediligono quella statale), aborto, divorzio, eutanasia.
Come si vede, esiste materia più che sufficiente per spiegare 1’assoluta incompatibilità, dunque l’impossibilità della doppia appartenenza: la Chiesa lo ha ribadito almeno 586 volte. Tante sono le dichiarazioni di condanna con le quali i sommi Pontefici hanno censurato le organizzazioni massoniche, dal 1717 (anno di fondazione della Gran Loggia di Londra) a oggi.

Bibliografia:
Florido Giantulli, L’essenza della massoneria italiana: il naturalismo, Pucci Cipriani editore, Firenze 1973.
Massimo Introvigne, La Massoneria, editrice elle di ci, Leumann (Torino) 1997.
CESNUR [a cura di Massimo Introvigne], Massoneria e religioni, editrice elle di ci, Leumann (Torino) 1994.


http://www.gesuemaria.it/index.php?option=com_acymailing&ctrl=stats&mailid=9&subid=7931

martedì 10 aprile 2012

Yoga nelle nostre Chiese

Padre Giulio Maria Scozzaro
www.gesuemaria.it

Yoga nelle nostre Chiese

Questa mail mi è pervenuta da una nostra parrocchiana, descrive che la meditazione trascendentale e lo yoga sono entrati in molte parrocchie, monasteri, comunità religiose, e si organizzano ritiri spirituali non per adorare l’Eucaristia, ma per conoscere e praticare queste tecniche esoteriche, che nascono nell’occultismo.
Dopo questa mail ho inserito una breve intervista all’allora Cardinale Ratzinger su meditazione trascendentale e lo yoga, in cui spiega la loro pericolosità.


Carissimi fratelli e sorelle, dopo il Mladifest e la relativa gioia interiore, parlando con una mia amica carissima, che era appena stata all'eremo camaldolese di Montegiove di Fano, mi sono cadute le braccia! Sull'opuscolo degli esercizi spirituali 2011 di detto eremo.

Lunedì 4 - Sabato 9 Luglio 2011
IN DIALOGO CON L'INDIA
Le parabole del Mahabharata ANTONIA TRONTI Insegnante di yoga

Lunedì 8 - Sabato 13 Agosto 2011
ARAZZI – YOGA
Venire alla luce: seminario esperienziale tra  yoga e tessitura di arazzi
PATRIZIA BAGNI Monaca Camaldolese  - ANTONIA TRONTI Insegnante di yoga

Ho sperato con tutto il cuore che fosse una sorta di voce fuori dal coro e invece, vado sul sito del monasteri camaldolesi benedettini e cosa ti vedo?
Eremo di Fonte Avellana (Ancona)
“24 - 30 luglio 2011 -   Le vie della sapienza, dell'azione e della devozione nello yoga e nel Vangelo”

Faccio una rapida ricerca in internet ed è un malefico fiorire di pseudo esercizi spirituali, anche presso le suore doroteee: dico pseudo perché ad esempio, padre Antonio Gentili, convento dei barnabiti di Foligno, (di cui vi prego di ascoltare una sua intervista fattagli allo yoga festival, in cui stravolge completamente le direttive del Santo Padre!!!), dagli anni 70 tiene esercizi spirituali comprendenti l'aiuto di naturopati e insegnanti di yoga.

Le Settimane 2011 prevedono:
. pratiche iniziali di purificazione corporea (pulizia della lingua; doccia nasale; lavaggio intestinale e dello stomaco)
. esercizi di scioglimento del corpo e di ricarica energetica, attraverso la respirazione
. lectio divina e pratica meditativa
. preghiera liturgica quotidiana (celebrazione della messa, salmodia, ecc.)
. scambi sull'esperienza
. pause distensive e di riposo.

In realtà, leggendo bene anche questa brochure, di lectio divina non c'è l'ombra, mentre dal mattino alla sera, è tutto un susseguirsi di pratiche di respirazione varie.
Vi prego con tutto il cuore di combattere questa orribile ondata malefica che striscia ormai da anni dentro i conventi e i monasteri cattolici!

Vi invito a vedere che genere di arazzi tesse la monaca camaldolese di cui sopra!!!
E ho notato che in moltissime parrocchie opera con esercizi spirituali e meditazioni yogi varie anche il “teologo-poeta” sig. Marco Guzzi, (a cui ho scritto perché si è permesso di scrivere che la Vergine Maria “è stata sanata e perdonata” e che San Giovanni Battista era un “io-in conversione”).

Mi scuso per la lunghezza di questa mia, ma andavano specificati alcuni punti: prego tutti di porre la massima attenzione e se del caso, di chiedere spiegazioni ai Sacerdoti manifestamente spirituali e innamorati della Madonna!
Santa giornata! 
Moira






Posizione della Chiesa su yoga e meditazione trascendentale
Una parte di un'intervista al Cardinale Ratzinger nel 1999, nella quale esprime il suo giudizio sulla moda riguardante la meditazione e lo yoga.

(Domanda) - La meditazione trascendentale e lo yoga, in particolare lo yoga, hanno come substrato l’occultismo. Anzi, l’ultimo grado dello yoga, il più elevato, comporta -affermano gli stessi libri sacri di questa “filosofia”- un contatto con il mondo degli spiriti e la acquisizione di poteri magici. Ritiene che vi sia un legame di fondo, anche se poco apparente, tra la diffusione delle religioni orientali e l’attuale rigurgito di occultismo?
(Cardinale Ratzinger) - Nel fondo è presente, senza dubbio. Diciamo che l’offerta di queste religioni orientali si muove su diversi livelli. C’è uno yoga ridotto ad una specie di ginnastica: si offre qualche elemento che può dare un aiuto per il rilassamento del corpo. Bene, se lo yoga è ridotto realmente ad una ginnastica si può anche accettare, nel caso di movimenti che hanno un senso esclusivamente fisico. Ma deve essere realmente ridotto, ripeto, a un puro esercizio di rilassamento fisico, liberato da ogni elemento ideologico. Su questo punto si deve essere molto attenti per non introdurre in una preparazione fisica una determinata visione dell’uomo, del mondo, della relazione tra uomo e Dio.
Questa purificazione di un metodo in sé logico di idee è incompatibile con la vita cristiana. Nel momento in cui compaiono elementi che pretendono di guidare ad una “mistica”, diventano già strumenti che conducono in una direzione sbagliata e sono eretiche e pericolose.
Può esistere uno “yoga cristiano”?
Nel momento in cui lo si chiama “yoga cristiano” è già ideologizzato e appare come una religione, e questo non mi piace tanto. È contro il Cristianesimo. Mentre sul piano puramente fisico, ripeto, alcuni elementi potrebbero anche sussistere. Occorre stare molto attenti riguardo al contesto ideologico, che lo rende parte di un potere quasi mistico. Il rischio è che lo yoga diventi un metodo autonomo di “redenzione”, priva di un vero incontro tra Dio e la persona umana. È vero che anche nella preghiera e nella meditazione cristiana la posizione del corpo ha la sua importanza, e sta a significare un atteggiamento interiore. che si esprime anche nella liturgia. Ma nello yoga i movimenti del corpo hanno una diversa implicazione di rapporto con Dio, che non è quella della liturgia cristiana. Occorre la massima prudenza perché dietro questi elementi corporali si nasconde una concezione dell’essere come tale, della relazione tra corpo e anima, tra uomo, mondo e Dio.
Ritiene legittimo l’insegnamento della meditazione trascendentale e dello yoga nelle Chiese Cattoliche e nelle comunità religiose da parte di Sacerdoti?
Mi sembra molto pericoloso perché in questo contesto queste pratiche sono già offerte come un qualcosa, appunto, di religioso. È sbagliato l’insegnamento della meditazione trascendentale nelle parrocchie e i Sacerdoti devono allontanarsi da questi riti che nascono nell’occultismo.
È possibile coniugare il mantra con la preghiera cristiana?
Il mantra è una preghiera rivolta non a Dio, ma ad altre divinità che sono idoli. È sbagliato accostarlo al Cristianesimo e permetterlo nelle parrocchie. Si lascia Gesù Cristo per divinità sconosciute e pagane.
Perché questo deprezzamento di Cristo e della Chiesa?
Questa è una questione profonda legata alla situazione attuale del mondo. Le radici di questo comportamento che oggi noi vediamo sono tante e si sono sviluppate nel corso di un’epoca, anche se solo oggi emergono in tutta la loro forza. Mi sembra che l’elemento ultimo sia quello, ancora una volta, del capitolo 3 della Genesi: la superbia dell’uomo che intende fare di sé stesso Dio e non accetta di sottomettersi a Lui. C’è dietro la volontà di prendere nelle proprie mani Dio e non di mettersi nelle sue mani.
Urs Von Balthasar definisce la meditazione trascendentale un tradimento nei confronti della fede cristiana. È d’accordo con questa affermazione?
Si. Perché il Dio Trascendente, la Persona che mi ha chiamato e mi ama, viene deformato in una dimensione trascendentale dell’essere. Credo che sia necessario distinguere bene tra il Dio Trascendente e la trascendentalità. Mentre il Trascendente è una Persona che mi ha creato, il trascendentale è una dimensione dell’essere e quindi implica una filosofia di identità. Il cammino della Meditazione Trascendentale, preso nelle sue intenzioni ultime, ha questa tendenza di guidare ad immergersi nella identità, e quindi è esattamente opposto alla visione cristiana, che conosce anche una unione di identità. Cristo si è identificato con noi e così ci inserisce nel suo Corpo, ma è una identificazione diversa, operata nell’amore, nella quale rimane sempre una identità personale distinta, mentre la Meditazione Trascendentale comporta l’immergersi, il lasciarsi “sciogliere” nella identità dell’essere supremo.
Quale è, in termini spirituali, il prezzo di queste pratiche?
La perdita della fede e la perversione della relazione uomo - Dio, e un disorientamento profondo dell’essere umano, cosicché alla fine l’uomo si sposa con la menzogna.
Come deve realizzarsi concretamente il rispetto verso questi culti non cristiani, fermo restando anche il rispetto verso i valori imprescindibili della fede cristiano?
Il rispetto è dovuto soprattutto alle persone. Come dice S. Agostino dobbiamo avere amore per il peccatore e non per il peccato. Dobbiamo sempre vedere nell’uomo che è caduto in questi errori una persona creata e chiamata da Dio e che ha cercato anche, in un certo senso, di arrivare alla realtà divina per trovare le risposte al suo desiderio di elevarsi. Dobbiamo inoltre rispettare gli elementi ai quali ho accennato, chiarendo molto bene, però, quelle realtà che sono distruttive e che sono opposte non solo alla Fede cristiana ma anche alla Verità dell’essere umano stesso.


giovedì 5 aprile 2012

SACERDOTE CHI SEI TU (1)

SACERDOTE CHI SEI TU (2)

PREGHIERA SEMPLICE

SACERDOTE PER SEMPRE

Il Papa: “La situazione della Chiesa è drammatica”


Il Papa: “La situazione della Chiesa è drammatica”

Nel corso della Messa del Crisma Benedetto XVI risponde all’appello lanciato dal movimento
di monsignor Helmut Schueller che chiede anche l’ordinazione per le donne.
E poi avverte: “Situazione spesso drammatica della Chiesa di oggi, sacerdoti si interroghino”

CITTA’ DEL VATICANO (5 aprile 2012) - “La disobbedienza al Magistero”, la richiesta di “ordinazione delle donne” non sono “una via per rinnovare la Chiesa”, resta la necessità di conformarsi a Cristo anche “nella situazione spesso drammatica della Chiesa di oggi”.
Così il Papa, nel corso della Messa del Crisma celebrata nella Basilica di San Pietro, ha fatto riferimento al movimento dissidente dei preti austriaci, circa 400, che hanno sottoscritto un documento in favore della disobbedienza e chiesto riforme radicali alla Chiesa. Il movimento nato in Austria ha poi raccolto consensi in Germania, Irlanda, Belgio.
“Di recente -ha infatti affermato il Pontefice- un gruppo di sacerdoti in un Paese europeo ha pubblicato un appello alla disobbedienza, portando al tempo stesso anche esempi concreti di come possa esprimersi questa disobbedienza, che dovrebbe ignorare addirittura decisioni definitive del Magistero - ad esempio nella questione circa l’ordinazione delle donne, in merito alla quale il Beato Papa Giovanni Paolo II ha dichiarato in maniera irrevocabile che la Chiesa, al riguardo, non ha avuto alcuna autorizzazione da parte del Signore”.
“La disobbedienza al Magistero -ha aggiunto il Papa- è una via per rinnovare la Chiesa? Vogliamo credere agli autori di tale appello, quando affermano di essere mossi dalla sollecitudine per la Chiesa; di essere convinti che si debba affrontare la lentezza delle Istituzioni con mezzi drastici per aprire vie nuove per riportare la Chiesa all’altezza dell’oggi. Ma la disobbedienza è veramente una via?”.
Il movimento al quale il Papa fa riferimento è quello guidato da monsignor Helmut Schueller, 59 anni, parroco di St. Stephan nel villaggio di Probstdorf. In passato è stato presidente della Caritas austriaca e vicario generale del Cardinale Arcivescovo di Vienna Christoph Schoenborn.
La sua fama, però, nasce dopo quando, finito il sodalizio con Schoenborn, nel 2006 lancia la ‘Pfarrer-Initiative’, la iniziativa dei parroci, un “appello alla disobbedienza” che chiede, tra l’altro,
il sacerdozio femminile,
la comunione ai divorziati risposati,
rivedere la messa non più come sacrificio,
l’abolizione dell’obbligo del celibato,
l’apertura ai laici,
ridimensionare il primato del papa,
aggiornamenti nella liturgia.
Insomma, riformare la Chiesa. All’inizio solo pochi sacerdoti seguono Schueller. Poi la protesta si ingrossa. Firmano l’appello decine, poi centinaia di preti. Oggi sono 400, pari a un decimo del clero austriaco. E un recente sondaggio della Gfk-Umfrage ha rilevato che il 72% dei preti austriaci “simpatizza” con l’appello.