martedì 30 aprile 2013

Sètta “Associazione Cristo nell'uomo o Anima Universale”



Sètta “Associazione Cristo nell'uomo o Anima Universale”

fonte del primo documento CESNUR
Come nasce il movimento? Chi è il fondatore?
Roberto Casarin nasce a Torino il 9 aprile 1963. Già in giovane età sperimenta fenomeni straordinari e doni di guarigione. Attirate dalla sua fama, numerose persone si recano a visitarlo. A sedici anni il ragazzo entra in contatto con il professor Pietro Zeglio (1911-1993), medico e libero docente di Medicina e Igiene del Lavoro all'Università di Torino. Zeglio si occupa anche di parapsicologia, e certifica con la sua autorità i fenomeni straordinari di cui Casarin è protagonista, aumentandone la notorietà. Più tardi giungerà a definirlo in un'intervista "un mediatore fra la Divinità e la Terra" (Piero Capello, "A Torino dicono: è il nuovo Padre Pio", Gente, 27 novembre 1981, p. 8). Lo stesso Zeglio invita Casarin e i suoi genitori a trasferirsi negli alloggi della chiesetta di sua proprietà presso Sassi, ai piedi della collina di Superga (Torino).
L'attività più assidua del ragazzo torinese è la predicazione e la recita pubblica del Rosario, come pure l'incontro quotidiano con i molti ammalati che si affidano alle sue qualità taumaturgiche. Fino alla metà del 1981 è anche spesso invitato in diversi santuari e parrocchie cattoliche d'Italia a pregare, predicare e ricevere gli ammalati; suscita inoltre un grande interesse da parte dei media, sia per le numerose testimonianze di guarigioni sia per il fenomeno delle stigmate, che dichiara di avere ricevuto a partire dal 1979 e che sono a loro volta studiate da Zeglio. Si parla anche di miracoli, visioni e contatti con i defunti: tutti elementi che non trovano l'approvazione della Curia torinese, la quale interviene – il 15 giugno 1982 – con una dichiarazione del cardinale Anastasio Alberto Ballestrero O.C.D. (1913-1998) in cui è fatto divieto di "riunioni di preghiera o comunque celebrazioni religiose che abbiano riferimento alla persona o ai fatti attribuiti al giovane Roberto Casarin" nei luoghi di culto diocesani.
Nonostante la dichiarazione, molte persone continuano a radunarsi per pregare e ascoltare le prediche di Casarin sul sagrato della chiesetta abituale, quindi appena fuori dalla chiesa o in piazze di diverse località. I rapporti con Zeglio vengono meno (anche se una cordialità umana fra Casarin e il medico si ristabilirà negli ultimi anni di vita di quest'ultimo). Il 26 febbraio 1984 nasce l'Associazione Cristo nell'Uomo - Centro di Elevazione Spiritualeche si presenta come "risposta alle esigenze di quanti desiderano dare una maggior concretezza a quella comunità di preghiera che spontaneamente si era creata intorno a Roberto". Casarin insegna in questi anni una forma propria di pensiero spirituale che propone il superamento del concetto di religione quale "divisione" e "barriera culturale", in favore di un ideale rivolto al "Dio di tutte le genti" che sia capace di unire gli uomini al di là del diverso credo religioso. Secondo il movimento, Casarin avrebbe condiviso questa "Conoscenza" con pochi intimi fin dal tempo della sua adolescenza, diffondendola poi a cerchie via via più vaste fino a creare un indirizzo spirituale e una ritualità propri, e anche una propria concezione del sacerdozio.
Nel 1985, il trasferimento a Leinì (Torino) consente all'associazione di trovare una sede stabile e allo stesso tempo il movimento, sulla base degli insegnamenti di Casarin, si delinea sempre più chiaramente come un'esperienza spirituale originale, senza vincoli con la comunità ecclesiale cattolica. Successivamente, alcuni membri più attivi creano all'interno dell'associazione la Comunità Impegno, che si occupa di viverne più intensamente la spiritualità attraverso opere di volontariato, preghiera e ricerca spirituale, con incontri fra personalità di religioni diverse. La Comunità Impegno pone le basi per la nascita, che avviene nel 1989, della Chiesa della Nuova Gerusalemme: un movimento religioso che intende realizzare praticamente gli insegnamenti spirituali di Casarin.
La definitiva separazione del movimento dalla Chiesa cattolica è del resto confermata da una dichiarazione del 21 marzo 1990 del successore del cardinale Ballestrero in qualità di arcivescovo di Torino, il cardinale Giovanni Saldarini. La Chiesa della Nuova Gerusalemme si trova successivamente al centro di critiche e attacchi provenienti da ambienti cattolici, da un ex-sacerdote della stessa Chiesa divenuto critico militante del movimento che ha lasciato, e anche da ambienti giornalistici. Nei resoconti ostili assumono un ruolo preponderante temi relativi al ruolo della donna e alla morale sessuale (per esempio, la non condivisione delle condanne cattoliche dell'omosessualità), che nelle pubblicazioni del gruppo non hanno invece un ruolo centrale.
Nel 1996, con l'intenzione di evitare fraintendimenti o di essere confusi con altre realtà religiose, la Chiesa della Nuova Gerusalemme cambia il proprio nome in uno che considera più affine alle attività spirituali svolte: "Anima Universale - Movimento di Unione Spirituale". Il nome Anima Universale si ispira alla Madonna, che Casarin considera "Madre" di tutta l'umanità. Questo cambiamento di nome non altera tuttavia le pratiche spirituali e i principi originari che ancora oggi sono alla base del movimento.
Il culto
Il culto di Anima Universale è monoteista, rivolto al Dio Unico "Padre di tutte le genti". La vita, una manifestazione di Dio, è considerata il bene più prezioso per l'uomo e va amata e rispettata in tutte le sue forme. L'uomo è un essere spirituale che deve riscoprire la propria origine divina oltre il velo dell'illusione materiale, cercando di sviluppare il bene, l'amore verso Dio e il prossimo, e la propria crescita spirituale. I riti che sono celebrati (battesimi, matrimoni, funerali, incontri di meditazione e preghiera, "rituali con gli elementi" e "celebrazione di mantra") sono l'espressione liturgica del rispetto della vita, dell'amore verso Dio e del miglioramento individuale. I riti sono celebrati dai "Ramia" (i sacerdoti di Anima Universale) che possono essere indifferentemente uomini e donne.
l Ramia è ritenuto un "sacerdote universale" disponibile ad aiutare qualunque persona, indipendentemente dal credo religioso, e strumento a disposizione dei fedeli per la ritualità e per l'insegnamento della "Conoscenza Ramirica". Nella "Conoscenza" insegnata da Casarin, che comprende, come si è accennato, un'idea di superamento di tutte le barriere culturali e religiose, sono presenti elementi che si ritrovano anche in tradizioni spirituali diverse (il ricco simbolismo del movimento presenta per esempio, nel Tempio di Leinì, una statua della Madonna e una del Buddha l'una di fronte all'altra), peraltro integrati in un sistema di pensiero spirituale con una sua logica intrinseca e autoconsistente. Concetti come quelli del Cristo e della Madonna, del karma e della reincarnazione, della preghiera e della recita di mantra, sono ritenuti concetti universali, non di proprietà esclusiva di questa o quella religione, e che possono coesistere in uno stesso sistema di ricerca e pratica del bene spirituale rivolto all'unico Dio, considerato Padre e Madre di tutti.
L'amore verso Dio, l'ideale di fratellanza, di servizio verso il prossimo, di perseguimento del bene e di ricerca di un miglioramento spirituale individuale, sono ritenuti elementi comuni a ogni persona umana che trascendono la religione di appartenenza. L'intenzione di Casarin e di Anima Universale è quella di realizzare un "Movimento di Unione Spirituale" sviluppando l'"uomo interiore" per realizzare l'"Uno" nel "Dio della Vita", perché – afferma – "l'unica religione è quella dell'Amore". Alle varie attività della Chiesa, che comprendono anche iniziative ricreative, sportive, culturali e caritative, può partecipare qualsiasi persona di qualunque credo religioso.
I Ramia vivono in comunità che costituiscono i "Centri dell'Anima Universale" dove in prevalenza svolgono la loro missione; ma in realtà sono considerati "Centri dell'Anima Universale" tutti quei luoghi o momenti in cui le persone possono liberamente ritrovarsi per una crescita spirituale. Allo stesso modo esistono strutture destinate al culto, alla preghiera e alla meditazione, denominate "Templi dell'Anima Universale", ma si considera "Tempio dell'Anima Universale" qualsiasi luogo o momento in cui si cerca di migliorare se stessi perché alla fine l'unico e vero Tempio di Dio è la coscienza della persona. Le persone che frequentano la Chiesa normalmente non vivono in comunità. Nei centri si svolgono celebrazioni di preghiera, attività di aiuto ai sofferenti, corsi di meditazione "ramirica" e di danza sacra, attività sportive, ricreative e artistiche: denominatore comune è considerata la "cura dello Spirito", che porta a combattere la sofferenza e la solitudine.
Anima Universale non predica la separazione dalla società: molti membri battezzati della Chiesa prestano servizio presso enti di volontariato, altri si offrono gratuitamente per assistere gli ammalati negli ospedali o aiutano gli anziani nelle loro necessità quotidiane. Quest'attività sociale non è rivolta soltanto, né prioritariamente, ai fedeli di Anima Universale. Anzi, negli ultimi anni una parte importante dell'attività del movimento si è concentrata sul sostegno a iniziative caritative e sociali che sono in gran parte promosse e dirette da sacerdoti e suore cattoliche, tra cui la Comunità Incontro di don Pierino Gelmini, la scuola Beit Sahour di Betlemme, il Villaggio della Gioia in Tanzania, e l'opera FIDES (Family Integral Development Education Scheme) di Bangalore, in India. Anima Universale coltiva così con alcuni ambienti cattolici italiani e internazionali un dialogo che non è di tipo teologico, ma verte su comuni interessi nell'ambito sociale, e che dal punto di vista dell'osservatore esterno offre un evidente contrasto con i conflitti che, come accennato, continuano tra il movimento e le autorità della Chiesa cattolica nell'Arcidiocesi di Torino e in altre zone d'Italia dove sono presenti le sue sedi.
Un altro aspetto assai visibile di Anima Universale è l'impegno nel campo della musica, che per il movimento è veicolo del proprio messaggio spirituale, ma che ha portato esponenti della comunità a partecipare con le loro competenze artistiche a eventi come il musical Pinocchio, il concorso canoro dello Zecchino d'Oro o (sempre per la parte musicale) Miss Italia, e a frequentare personaggi assai noti del mondo dello spettacolo, alcuni dei quali hanno espresso una simpatia che va al di là degli aspetti puramente artistici.
Il sostentamento del movimento si basa sulle offerte dei frequentatori, sulle attività lavorative dei Ramia realizzate al di fuori della comunità, sulla diffusione del materiale bibliografico del movimento e di materiale audio che riproduce le musiche per la meditazione spirituale composte e realizzate dalla comunità stessa. La sede principale della Chiesa è a Leinì (Torino) e vi sono altri centri nella città di Torino, a Poggiana di Riese Pio X (Treviso), e in provincia di Ancona. Proprio la costruzione di un Tempio a Poggiana ha suscitato negli anni 1999-2000 nuove controversie, di cui ha dato notizia la stampa, in cui dietro a questioni formali di natura urbanistica si ripresenta il conflitto fra Anima Universale e i suoi oppositori, in particolare ambienti cattolici.
B.: Tra le fonti primarie: Roberto Casarin, In questa parte di Eternità Dio si fa tempo per me. Preghiamo insieme, CAST, Torino 1997; Idem, La Missione dell'Uno. Unione Energetica d'Amore, CAST, Torino 1999; Paolo Conti, Un personaggio scomodo. Roberto Casarin. Intervista ad un Maestro della Nuova Era, Tipografia Volpaghese, Volpago (Treviso) 1994; Ascoltando il Maestro. Insegnamenti di Swami Roberto, Anima Universale, Leinì (Torino) 2003; cui si aggiungono il trimestrale Cristo nell'Uomo. La Nuova Era, pubblicato dal 1992 al 1994, e gli opuscoli Anima Universale. Movimento di Unione Spirituale, CAST, Torino 1997; e Spirito Senza Barriere (opuscolo allegato al CD omonimo, 1997). Tra le fonti secondarie cfr. Verónica Roldán, La Chiesa Anima Universale di Roberto Casarin, Elledici, Leumann (Torino) 2000; PierLuigi Zoccatelli, "Symbols in the Church of Universal Soul", relazione presentata al quattordicesimo convegno internazionale del CESNUR, Riga (Lettonia), 29-31 agosto 2000; Massimo Introvigne, "Between ‘Essence Religion' and ‘Godly Religion': The Italian Communal Esotericism of the Universal Soul Movement", relazione presentata alla North American Conference on Esotericism, Michigan State University, East Lansing (Michigan), 3-6 giugno 2004.

Eresie ed incompatibilità con la religione cattolica
La tesi fondamentale del Movimento religioso è che dalla "conoscenza" si veicolano sacralità e verità: "Essere sacerdote (ramia) per coscienza non significa avere l'approvazione di un potere religioso gerarchico, ma significa avere la conoscenza e ciò che ne consegue nella vita interiore per scegliere di consacrarsi a Dio, l'artefice di qualunque rito" (da La Nuova Era, n. 3, settembre 1992, p. 8).
Emerge in questi passi una chiara tendenza neo-gnostica, anche se di natura più essoterica che esoterica, priva cioè di quel carattere intellettualistico e misterico, proprio dello gnosticismo classico, ma più "popolare". Palesi sono anche gli influssi di origine orientale, buddisti e induisti in particolare, come abbiamo letto in precedenza, non è difficile trovare all’interno dei templi una statua i Gesù e Maria insieme ad una di Buddha. Dalla cultura orientale proviene anche la visione panteistica della realtà e la sottolineatura astratta dell'amore universale come unica religione (ib. p. 2).
I riti sono il riflesso della dottrina sincretista appena descritta e vanno dalla distribuzione della 'comunione' (che chiaramente non ha alcun valore sacramentario dal momento che i “sacerdoti ramia” non hanno ricevuto alcun ordine sacro), alla lavanda dei piedi, all'unzione in fronte, fino alla benedizione di frutta, verdura, ecc. Sarebbero però tutti solo dei segni esteriori che, sotto la simbologia tipicamente cristiana, mescolano e nascondono concezioni panteistiche orientaleggianti: "Il sacerdote attraverso gesti visibili evoca energie già esistenti in natura" (ib. p. 10); il battesimo altro non sarebbe che un rito di purificazione karmica che libera dalle colpe della propria discendenza.
Secondo gli insegnamenti di Casarin, Cristo è presente in ogni forma di vita, e la Sua "misericordia" consiste nel permetterci di usarLo affinché possiamo evolverci e raggiungere la dimensione spirituale eterna. La giustizia di Cristo non è altro che il karma, per cui ognuno diventa in un certo senso salvatore di se stesso, in quanto può rimediare ai propri errori reincarnandosi ed evolvendosi spiritualmente.
Tutte queste dottrine sataniche: esoterismo riproposto in chiave cristianeggiante, Cristo inteso come energia, unione sincretistica di tutte le religioni, aura, meditazione, reincarnazione…sono assolutamente incompatibili con la fede cattolica e con il messaggio biblico!

La sètta ufulogica “Movimento Raeliano”



Movimento Raeliano
La sètta ufulogica “Movimento Raeliano”

fonte CESNUR
Il fondatore
Claude Vorilhon, nasce a Vichy nel 1946. Appassionato di automobilismo, fonda e dirige un giornale sportivo dedicato alle automobili.
La genesi della setta
Il 13 dicembre 1973 nel cratere del Puy de Lassolas, una delle formazioni vulcaniche che dominano Clermont-Ferrand, sperimenta (beninteso, secondo quanto racconta) il «contatto» con un extraterrestre, alto come un bambino, che lo invita a bordo di un UFO dove gli rivela la verità sull’Antico e sul Nuovo Testamento, che sarà completata da successive rivelazioni.
In cosa credono?
Molti anni fa extraterrestri simili agli uomini hanno imparato a creare la vita in laboratorio. Una parte degli abitanti del pianeta si è scandalizzato dalla scoperta, e ha costretto gli scienziati a proseguire le loro esperienze su un pianeta lontano, la Terra. Qui gli Elohim (cioè gli extraterrestri, «coloro che sono venuti dal Cielo», secondo la parola della Bibbia, impropriamente tradotta con «Dio») creano gli uomini per clonazione, a loro immagine e somiglianza. Poi, stupiti dall’aggressività delle loro creature, le escludono dal «laboratorio», il «Paradiso terrestre». Successivamente, tuttavia, alcuni Elohim si congiungono con delle terrestri e ne nasce l’attuale popolo ebraico.
Nel frattempo sul pianeta degli Elohim un partito di opposizione – guidato da Satana – pensa che sulla Terra siano stati creati esseri pericolosi, e ne reclama la distruzione. Le tesi di Satana prevalgono, ed è provocato il diluvio (in realtà un bombardamento atomico), da cui tuttavia un gruppo di Elohim salva alcune sue creature a bordo dell’Arca di Noè (un’astronave). Dopo il diluvio, gli Elohim si rendono conto di essere stati creati a loro volta da esseri venuti da un altro pianeta (e così via all’infinito) e fanno il voto di non distruggere mai più l’umanità. Anzi, inviano sulla Terra messaggeri (Mosè, Gesù – nato dall’unione fra il capo degli Elohim e una terrestre –, Buddha, Muhammad, e altri ancora) per rivelare la verità, sia pure inizialmente in forma allegorica e velata. Ma nel 1945 (l’anno dell’esplosione atomica di Hiroshima, e del concepimento di Vorilhon) inizia l’epoca dell’Apocalisse: la «rivelazione», l’epoca in cui la verità può essere presentata in termini scientifici e non più allegorici. Finalmente, l’extraterrestre impone a Vorilhon il nome di «Rael» («il messaggero», nome che nelle lingue diverse dal francese è normalmente trascritto dagli stessi seguaci senza la dieresi, quindi non nella forma «Raël» usata nei paesi francofoni), e gli dà una serie di consigli per l’umanità del nostro tempo.
Il libro shock e le prime eresie
Nel 1974 Rael pubblica Il libro che dice la verità, e fonda il MADECH («Movimento per l’accoglienza degli Elohim cratori dell’umanità»). All’interno del MADECH non c’è tuttavia accordo fra ufologi, curiosi, e persone intenzionate a seguire Rael nella creazione di una nuova religione atea. Così, nel 1975, Rael lascia il MADECH. Il 7 ottobre 1975 sul Roc Plat, presso Brantôme, incontra di nuovo gli extraterrestri e stavolta può anche visitare il pianeta degli Elohim. Ne nascono ulteriori rivelazioni (da cui, fra l’altro, si apprende che Rael è il frutto di una relazione fra il capo degli Elohim, Jahvé, e sua madre, rapita a bordo di un disco volante e inseminata come del resto era già stato fatto per la madre di Gesù), raccolte in diversi volumi.
Nascita del movimento e linee guida
Nel 1976 Rael fonda il Movimento Raeliano. Dopo il successo di una tournée di conferenze tenuta nello stesso anno, Rael si trasferisce nel Québec canadese, dove è stabilito il centro internazionale del Movimento raeliano internazionale, dal 1998 ribattezzato Religione Raeliana. Il Québec, paese negli ultimi anni particolarmente tollerante in materia di minoranze religiose, si è rivelato più ospitale per alcune idee di Rael in tema di politica, escatologia e morale sessuale che in Europa hanno suscitato fiere polemiche (peraltro non del tutto assenti neppure in Canada).
Il movimento ha un’organizzazione gerarchica, che distingue fra la «Struttura» – composta dai circa 1.500 membri più coinvolti nel movimento (con al vertice le Guide) – e i semplici membri (circa cinquantamila). All’interno della Struttura si distinguono, dal baso in alto, sei livelli: Aiuto animatore, Animatore, Assistente Guida, Guida Sacerdote, Guida Vescovo e infine Guida Planetaria o «Guida delle Guide» (Rael stesso). Negli anni 1990 è stato anche creato un ordine religioso riservato alle donne, l’Ordine degli Angeli di Rael, distinte in angeli «rosa» (per ora soltanto sei) e «bianchi» (oltre 160), con lo scopo di prendersi cura anche affettivamente e sessualmente di Rael (nonché degli altri trentanove profeti e degli Elohim, ma per i profeti e gli Elohim solo quando torneranno sulla Terra), e di diffondere il messaggio raeliano fra le donne che non fanno parte del movimento. Il ritorno degli Elohim è previsto entro il 2035. I raeliani progettano la costruzione di un’ambasciata per accoglierli (forse non in Israele, luogo originariamente previsto dove però le difficoltà sembrano insormontabili), e questo progetto era preparato anche dalle attività di UFOland, una sorta di museo e centro propagandistico ufologico installato a Valcourt, nel Québec, ma chiuso nel 2001. In Francia i raeliani sono stati fra i bersagli principali del movimento anti-sette: ma hanno reagito con fermezza, ottenendo anche qualche rilevante successo nei tribunali.
In cosa credono e cosa sostengono?
Gli Elohim, i creatori dell’uomo, avrebbero rivelato a Rael tutti gli ingredienti per fondare la sua «religione atea»: non esistono né Dio né anima, né Paradiso né Inferno. Dopo la morte, coloro che lo meritano saranno «ricreati» sul pianeta degli Elohim. Per facilitare l’opera sarà opportuno che una Guida (un dirigente raeliano) trasmetta il piano cellulare del fedele agli Elohim, in un’apposita cerimonia, e che al momento della morte l’osso frontale – da cui partirà la «ri-creazione» – sia trasmesso al capo del movimento (la Guida delle Guide: Rael). Il prelievo dell’osso frontale ha fatto oggetto di specifici accordi fra la Religione Raeliana e alcune agenzie di pompe funebri. Tra i consigli pratici degli Elohim ve ne sono anche di carattere, per così dire, politico, fra cui la «geniocrazia» secondo cui l’elettorato attivo e passivo dovrebbe essere riservato alle persone con un quoziente di intelligenza superiore alla media. Di fronte alle polemiche, Rael ha però presentato la geniocrazia come una classica utopia, prospettata come ideale provocatorio e non destinata a essere realizzata letteralmente.
La clonazione, come abbiamo visto, è il modo con cui secondo le rivelazioni di Rael sono stati «creati» (in realtà, piuttosto «fabbricati» in laboratorio) gli esseri umani dagli extraterrestri. Questi ultimi a loro volta furono un giorno clonati sulla base di altri extraterrestri e così via all’infinito (Rael non ci spiega da dove vengono i primi extraterrestri, che devono pur essere esistiti all’origine di tutta la catena). Dunque clonando gli uomini non fanno altro che ripetere l’esperimento extraterrestre di cui sono il prodotto. Beninteso, la vera clonazione sarebbe quella che consiste nel riprodurre l’uomo adulto nello stesso stato in cui si trova – anzi in uno stato migliore, libero dalle malattie e dalla vecchiaia –, non quella (che secondo Rael è solo il primo passo) che dall’uomo adulto trae un bambino.
Sempre secondo Rael, gli extraterrestri insegnano che, in quanto loro creazioni, gli uomini non sono mai stati chiamati a limitare le possibilità della scienza, anzi devono cercare di trarre il massimo dalle possibilità che gli extraterrestri creatori hanno iscritto nel loro corpo e nella loro mente: di qui, a partire dall’anno 2000, gli esperimenti di clonazione umana. Questa idea secondo cui non esistono limiti etici alla scienza, e tutto quanto è tecnicamente possibile è automaticamente lecito, ha attirato nelle file dei raeliani diversi ricercatori insofferenti dei limiti che l’etica e la legge impongono nella maggioranza dei paesi alla scienza. Del resto, in quanto creazioni di laboratorio, gli uomini non hanno neppure alcun dovere di reprimere i loro desideri e la loro sessualità.
La Religione Raeliana diffida del matrimonio come di un inutile contratto, insegna la massima libertà sessuale in cui la sessualità può fiorire liberamente fino a quando non danneggi gli altri. La propaganda esplicita dei raeliani per la masturbazione, il controllo delle nascite, i rapporti prematrimoniali (sovente con tinte provocatoriamente anticattoliche, esemplificate dalle «condomobili», auto speciali incaricate di distribuire preservativi di fronte alle scuole cattoliche canadesi, e dalle ulteriori distribuzioni di preservativi durante il Giubileo) ha spesso occupato le cronache del Québec e degli altri paesi. La «meditazione sensuale» insegnata da Rael – se non si riduce, per la verità, agli aspetti sessuali (mira, infatti, alla restaurazione dell’armonia fra l’uomo e il cosmo) – certamente promette anche una maggiore pienezza nei rapporti amorosi.
I Raeliani sono influenti soltanto sui loro membri e sui clienti della Clonaid. La stampa mondiale e la comunità scientifica ne parlano piuttosto male, e negli stessi ambienti che credono nei dischi volanti e negli extraterrestri Rael è considerato un personaggio che con le sue «sparate» rischia di squalificare l’intero movimento ufologico. Certamente Rael è riuscito a conquistare parecchi seguaci, molti dei quali pagano un contributo al movimento; e ora ci sono anche diversi ricchi che non sono tecnicamente Raeliani ma contribuiscono sperando di essere clonati. Non credendo più a nulla, vedono nella clonazione l’unica possibile immortalità. Quanto al pericolo, bisogna secondo me distinguere rigorosamente fra pericolo spirituale, morale e sociale. Dal punto di vista spirituale, in un’ottica cattolica la dottrina raeliana ricorda l’«uomo-macchina» di certi «philosophes» illuministi e rappresenta la modernità in tutto quanto ha di più brutalmente anticattolico. Dal punto di vista morale, qualora fosse davvero possibile, sono convinto che la clonazione umana sia riprovevole e illecita, e che in genere il principio raeliano secondo cui tutto quanto è tecnicamente possibile è anche lecito distrugga per via tecnocratica ogni possibile morale (purtroppo, però, questa idea non è propria solo dei Raeliani). Dal punto di vista sociale, in una società pluralista ciascuno è libero di fronte alle leggi (non di fronte alla propria coscienza, ma i due piani sono diversi) di credere o non credere a quello che vuole, dunque anche di credere che Rael vada a spasso sui dischi volanti con extraterrestri che predicano la rivoluzione sessuale e l’ateismo. La distinzione fra i tre piani (pericolo spirituale, morale e sociale) è molto importante per salvare insieme il diritto dei cattolici a dare testimonianza della loro fede e il dovere di rispettare la libertà religiosa e la libertà di pensiero secondo gli insegnamenti della loro dottrina sociale. I pericoli spirituali e culturali si combattono dal pulpito e diffondendo valori positivi, non chiamando la polizia. I pericoli sociali invece si combattono affidandosi alla polizia e ai giudici.
La clonazione umana deve essere vietata perché è socialmente distruttiva, non perché sono i raeliani a proporla; e deve essere naturalmente vietata a tutti, non solo ai raeliani. Lo stesso vale per le distribuzioni di preservativi a minorenni e a persone che comunque non desiderano riceverli. Anche questo deve essere vietato perché turba il bene comune, chiunque sia a farlo, e non perché lo fanno i raeliani che sono tipi strani e credono nei dischi volanti. In certi paesi i preservativi ai minorenni li distribuisce lo Stato, su ben altra scala e quindi violando più gravemente il bene comune di quanto possano fare i Raeliani. E’ perfettamente possibile difendere nello stesso tempo la libertà religiosa (o di pensiero) dei Raeliani di credere agli extraterrestri (e di propagandare le loro credenze sul punto), e chiedere che i loro esperimenti di clonazione umana e le loro distribuzioni di preservativi (come, ripeto, le stesse azioni compiute da qualunque altro) siano fermate.
E’ possibile che esperimenti siano veramente condotti: tra i Raeliani ci sono persone con credenziali scientifiche, sia pure non di altissimo livello, e ci sono sicuramente scienziati insofferenti di qualunque limite etico o giuridico alla sperimentazione che li aiutano. Ma è anche possibile che si tratti di una totale mistificazione. Per quanto sia difficile da credere, dal punto di vista personale di Rael questo potrebbe essere del tutto irrilevante. La vera abilità di Rael (non per nulla, un ex giornalista) è quella di saper convertire tutto quanto lo riguarda in una notizia di prima pagina: anche la notizia delle clonazioni, quando pure si rivelasse falsa, avrebbe comunque generato in tutto il mondo una pubblicità per i Raeliani che nessuna somma avrebbe potuto comprare.
Il teatrino mediatico
(Afferma Massimo Introvigne) Ho intervistato due volte Rael, e mi sono convinto che l’uomo si renda conto perfettamente che è ormai impossibile che i grandi media internazionali parlino bene di lui: chi mai parlerebbe bene di un personaggio che va a braccetto con gli extraterrestri e racconta che questi hanno perfino una macchina con cui clonano donne bellissime solo per soddisfare i suoi desideri? Da molti anni, Rael ha fatto proprio il motto di Oscar Wilde (ripreso anche da George Bernard Shaw) secondo cui c’è solo una cosa peggiore di avere cattiva stampa, ed è di non avere nessuna stampa che si occupi di te. I preservativi distribuiti durante il Giubileo e la clonazione sarebbero colpi suicidi se Rael sperasse di avere buona stampa, ma sono colpi da maestro se ci rendiamo conto che egli desidera solo che la stampa si occupi di lui, e in prima pagina, sapendo benissimo che di lui si parlerà male comunque. Rael sarà pure un cattivo profeta, ma è un ottimo pubblicitario.Se ci si stracciano troppo le vesti di fronte a Rael, si fa in fondo il suo gioco. Rael provoca proprio perché spera che qualcuno risponda. Si apre qui un ampio campo di indagine: dai tempi di Aleister Crowley, e forse da epoca precedente, i movimenti religiosi più estremi hanno ragionato come Rael e hanno fornito consapevolmente materiale alla stampa che li attaccava. Da una tesi sostenuta qualche anno fa all’Università di Princeton oggi sappiamo che Aleister Crowley (1875-1947), uno dei personaggi più controversi della storia dell’occultismo, forniva di nascosto materiale contro se stesso ai giornali popolari inglesi che lo attaccavano definendolo «l’uomo più cattivo della Terra» e «un uomo che ci piacerebbe impiccare», e prendeva perfino una percentuale sulle loro vendite. Si può sospettare che molti nuovi movimenti religiosi – o almeno quelli che hanno ormai rinunciato alla possibilità di avere una stampa favorevole – si comportino come Crowley... o come Rael, e alimentino consapevolmente campagne ostili, pur di rimanere in prima pagina. Da questo punto di vista il teatrino mediatico, soprattutto quello televisivo, promuove gli stessi personaggi che afferma di combattere. 


Tratto da: ANNA MARIA MELLI, Sètte e Nuovi Movimenti Religiosi in Italia e in Friuli, ed. Chiandetti, Roana di Rojale (Ud), 1998
di ANNA MARIA MELLI
Gli Elohîm salveranno la Terra
Se gli uomini presteranno ascolto agli Elohîm, essi salveranno la Terra. Questo è il messaggio che giunge dagli spazi infiniti dell'Universo. Yahvé Elohîm, supremo governante e legislatore della civiltà extraterrestre degli Elohîm ce lo rivela tramite il profeta e messia dell'era scientifica, Claude Vorilhon, in arte Rael.
La rivelazione xtraterrestre, mensile del Movimento Raeliano italiano e testi come Il libro che dice la verità1 forniscono sorprendenti rivelazioni al riguardo: la scienza è la madre di tutte le religioni, la vita sulla Terra è opera degli extraterrestri Elohîm. Essi hanno creato gli uomini in laboratorio sul loro pianeta trapiantandoli successivamente sulla Terra. Lo conferma il ricordo di questi antichi avvenimenti che rivive nei miti, nelle tradizioni e nei libri sacri delle grandi religioni. L'arca di Noè, i carri di fuoco, gli angeli biblici, ad esempio, sono travestimenti mitici delle astronavi e degli extraterrestri che giunsero sulla Terra.
Il fondatore
Claude Vorilhon, nato a Vichy nel 1946, giornalista sportivo, vive, nei pressi di Clermont Ferrand, il 13 dicembre 1973, una straordinaria avventura: l'incontro con un extraterrestre che gli impone il nome di Rael (= Colui che cerca la conoscenza degli Elohîm) e gli affida il messaggio di illuminazione per tutta l'umanità. Un secondo contatto con gli Elohîm, il 7 ottobre 1975, porterà Vorilhon sul pianeta dove gli Elohîm vivono e dove egli incontrerà alcuni grande profeti — Buddha, Mosé, Maometto, Gesù — che sono mantenuti in vita "scientificamente" e torneranno sulla Terra, come annunciano le religioni. Non è il primo, comunque, Varilhon, ad essere salito a bordo di un'astronave. Sua madre, nel 1945, vi fu portata da Yahvé, perché nascesse Rael, come, 1945 anni prima, Maria da cui nacque il "profeta" Gesù.
Le sue dottrine
Della sua esperienza sul pianeta degli Elohîm, Rael racconta nel libro Gli extraterrestri mi hanno portato sul loro pianeta 2, anticipando anche il messaggio e l'insegnamento del "risveglio profondo della mente attraverso la "meditazione sensuale", che permette di "scoprire il proprio corpo, di apprendere a gioire da se stessi e di accedere alla pienezza infinita". Su questa pratica egli si diffonderà in un altro volume: La meditazione sensuale3
Nella cui presentazione si legge: "Sviluppare la propria sessualità è sviluppare la propria capacità di sentirsi collegati all'infinito, di sentire infinito se stessi… accedere alla pienezza infinita". Tutto ciò che esiste è sempre esistito ed esisterà sempre sotto forma di materia e di energia, ci informano scritti del raelianesimo: "il pensiero e la materia sono eternamente la stessa cosa" "noi siamo composti di eternità materiale". L'uomo, per Rael, è fondamentalmente una macchina e perciò può "far funzionare" il proprio corpo come meglio crede: "a coppia, in trio, in quartetto e più". Non ci sono norme etiche nel raelianesimo; non c'è neppure Dio.
"Religione atea", anche se possiede cerimonie liturgiche come battesimi e funerali, la dottrina raeliana non garantisce l'immortalità, m ai seguaci fedeli assicura, dopo la morte, una nuova vita "ri-creata" da macchine prodigiose in pianeti meravigliosi dove gli Elohîm fabbricheranno per il soddisfacimento di ogni loro desiderio, compagni e compagne di singolare bellezza.
Divenire raeliani significa divenire messaggeri degli Eloîm e frutta l'acquisizione di un privilegio che "nessun uomo sulla Terra per quanto ricco e potente potrà mai immaginare di fare suo" 4, quello cioè, in caso di catastrofe naturale o nucleare, di essere salvati e portati sul loro pianeta in altro sistema solare della nostra galassia.
Il simbolo del movimento è una stella di Davide con all'interno una svastica; la stella è, a volte, circondata da otto cerchi con rappresentazioni dell' infinitamente grande (nebulose, sistemi solari) e dell' infinitamente piccolo (molecole, atomi, DNA).
Il movimento dichiara di non accettare denaro da persone che non siano raeliani, "per correttezza e moralità — si dice — verso persone inclini a gesti di generosità".
Nonostante la grossolanità delle sue affermazioni, il movimento è il maggior culto ufologico contemporaneo ed è presente in molte città d'Italia, dove Rael, anni fa si è recato in visita.
Violentemente anticattolico, trova seguaci specialmente tra i giovani, benestanti e "razionalisti sui generis".
Studiosi di sètte, nuovi culti, nuove religioni sono dell'avviso che questi culti non si possono più considerare un fenomeno innocuo o folcloristico data la loro forza di espansione sia numerica che ambientale.