sabato 19 febbraio 2011

La faccia nascosta della storia







La faccia nascosta della storia


Le incicliche di Papa Leone XIII, ( Humanum genus del 1884 e Inimica vis dell’8-2- 1892, svelano la virulenza della Massoneria e mettono in guardia contro la sua infiltrazione, che invece ha invaso tutti i campi, sia civili che religiosi, per colpa di chi non parlò, o di chi non ascoltò. La Bersone visse attivissima nella sètta dal 1879 al 1885, epoca della sua conversione , che le valse d’essere crocefissa in Loggia. La verità è Una e – giunta l’ora – finisce per trionfare di tutte le simulazioni. E’ vero che non è sempre prudente metterla in luce, ma la prudenza dei prundentissimi , divenuta l’arma più forte del demonio, ci ha portato alle spaventose statistiche che travagliano la Chiesa di Cristo e il suo Vicario. Dopo l’Apparizione della Madonna (Parigi, rue du Bac) 1830, e diffusione della Medaglia miracolosa, vi fu quella della Salette 1846, a due bambini, Melania e Massimino, perché comunicassero al mondo che la Mamma di Gesù non poteva più trattenere il braccio del Suo Divin Figlio, per i troppi peccati dell’umanità. Ed a Melania comunicò un segreto che però doveva essere reso di pubblica ragione solo nel 1858, Tale segreto stigmatizzava le defezioni del Clero e le seguenti calamità che avrebbero afflitta la terra. Per la ragazza iniziò una serrata persecuzione che la costrinse ad una vita nomade e stentata, proprio da parte di chi avrebbe potuto e dovuto sostenerla. Riparò in Italia. Le sue spoglie riposano nella Chiesa Antoniana di Altamura (Bari). Mons, Gènovilhac, Vescovo di Grenobbe, che aveva rinchiuso Melania in un convento inglese, morì poco dopo in manicomio. Il suo successore Mons. Fava, massone, che ostacolò il messaggio, fu trovato morto sul pavimento, svestito, gli occhi stravolti e i pugni chiusi. Mons. Gilbert, già Vescovo si Amiens , e poi di Bordeaux, che aveva detto essere il segreto della Salette un tessuto d’irreligiosità, di menzogna e di esagerazione, il 16 agosto 1859 fu trovato morto nella sua camera, e durante i funerali il suo sarcofago cadde dal catafalco. Quanto all’Arcivescovo di Parigi , Mons. D’Arbois, che non potendo carpire il segreto a Massimino, ne derise l’Apparizione, ebbe come risposta : “ E’ tanto vero che ho visto la Bella Signora, com’è vero che prima di tre anni voi sarete fucilato!” Si era nell’ottobre 1868, lontani dal prevedere la “Comunione”, e l’Arcivescovo venne fucilato nel maggio del 1871, Storico. Col Conte Camillo Cavour, gran Maestro della Massoneria, ebbe inizio, in italia, la Demonologia sociale – religiosa. In un congresso segreto fu varato il programma di fare la selezione delle belle intelligenze fra il popolo ed avviarle, a proprie spese, parte alla carriera diplomatica e parte all’ecclesiastica. Fi sferrata una lotta senza quartiere alla Chiesa di Roma, sfociata nella presa di Porta Pia, all’ombra del compasso e del triangolo, il cui significato è “sconfitta di Dio e vittoria di lucifero”( Dizionario
massonico del paolino Rosario Esposito). Degli affiliati, Cavour, Garibaldi e Umberto I di Savoia, il libro francese :” Qui mange du Pape en creve”, risposta che Cavour morì nel 1861 il giorno del Corpus Domini di cui aveva proibito la processione, e Garibaldi alla mezzanotte del 2 giugno 1882, alla vigilia di una sua impresa contro la Chiesa. Umberto I venne assassinato a Monza da un anarchico per aver contravvenuto ad un ordine della Loggia. Cavour riuscì a far iscrivere alla massoneria Vittorio Emanuele II. Certo è che, a soli 48 anni, non morì a Roma conciliato col Papa, come si volle far credere, ma nella Loggia di Torino, di là spedito in battello a Civitavecchia, ed il cadavere inoltrato a Roma. Rappresentiamo un passato e siamo degli eredi. Durante il suo regno, Vittorio Emanuele II non pronunciò mai il nome di Dio. La casa Savoia non è più gloriosa come quando annoverava dei Santi. In :” Quando Dio dice basta”. EDIZ. Paoline, è narrato l’attentato a Pio IX predetto da Melania:” Una signora chiede di parlare d’urgenza al Papa. Il maggiordomo entra in Cappella mentre sta pregando e annuncia la visita. Senza voltarsi il Papa risponde : Non parlo coi morti. L’altro riprende : Santo Padre, una signora desidera parlarvi d’urgenza. E il Papa : Vi dico che non parlo coi morti. Confusi, l’uomo si ritira, ma nella sala d’attesa trova la dama stramazzata a terra. Il medico, chiamato, ne constata la morte. Anziché una donna, era un “mandato” per pugnalare Pio IX e con lui distruggere il Papato”.

martedì 8 febbraio 2011

Il calendario dei satanisti

Il calendario dei satanisti

(in questi giorni preghiamo di più!)

Un calendario parallelo, con le sue feste, la sua liturgia e i suoi "santi". Gli adoratori di Satana hanno precisi appuntamenti, durante i quali le varie sette, nonostante le loro differenze, svolgono più o meno gli stessi riti. Ecco le principali scadenze:
 
31 ottobre: è il Capodanno di Satana, notte di Sabba e di inizio del nuovo anno. In questa occasione si svolgono molte cerimonie di propiziazione, poiche si ritiene che questa sia la notte in cui ogni richiesta verrà esaudita.
21 dicembre: prima notte di Tregenda, durante la quale i riti demoniaci si mescolano con quelli pagani precristiani.
2 febbraio: è la notte di Candelora, con un Sabba dedicato alla consacrazione delle candele e dei lumi che verranno utilizzati nei riti dei mesi successivi. Ma è anche la notte nella quale gli apprendisti stregoni hanno la loro cerimonia di iniziazione.
21 marzo: altra data importante, quella dell'equinozio di primavera, che si festeggia con la seconda notte di Tregenda.
30 aprile: segna l'inizio dell'estate esoterica, con il Sabba dedicato ai riti propiziatori all'accumulo di denaro e al successo.
24 giugno: terza notte di Tregenda, con riti di protezione per gli aderenti alla setta e lancio di anatemi e malefici contro i nemici.
31 luglio: si svolge uno dei Sabba più importanti, con il quale si respingono gli influssi malefici esterni.
29 settembre: quarta e ultima notte di Tregenda, in occasione dell'equinozio di autunno. È l'appuntamento più colto, quelle nel quale si inneggia alla conoscenza demoniaca. 

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Anche su interneth ci sono tanti siti di satanisti.
State molto attenti, statene lontani

I pericoli del satanismo giovanile

I pericoli del satanismo giovanile


di Carlo Climati

Un inquietante fatto di cronaca ha richiamato, recentemente, l’attenzione dei mass media sul problema del satanismo giovanile: l’omicidio di Suor Maria Laura Mainetti, uccisa a Chiavenna, in provincia di Sondrio, da tre ragazze di diciassette anni.
Si è trattato di un vero e proprio “sacrificio” al diavolo. Le tre ragazze, infatti, erano appassionate di esoterismo e di “rock satanico”. Nei loro diari, gli inquirenti hanno trovato le immagini e i testi delle canzoni del cantante trasgressivo Marilyn Manson. Inoltre, simboli diabolici come la croce rovesciata e il “sei-sei”sei”, numero biblico dell’Anticristo.
Suor Maria Laura Mainetti era sempre pronta a correre in aiuto delle persone in difficoltà. La sera del delitto, una delle ragazze le ha telefonato fingendosi disperata: “Sono incinta. Vogliono farmi abortire. Vediamoci subito”.
Ma era una trappola. La religiosa è stata convinta a recarsi in una zona isolata, in mezzo al bosco. Il giorno dopo è stata ritrovata in una pozza di sangue, trafitta da diciannove coltellate al volto, alla gola e al torace.
Le tre giovani di Chiavenna hanno raccontato che la suora, mentre veniva colpita, era in ginocchio e pregava a mani giunte. Le sue ultime parole sono state le stesse di Gesù in croce: “Signore, perdonale. Non sanno quello che fanno”. Nel frattempo, le ragazze continuavano ad accoltellarla e ad insultarla. Si è trattato, dunque, di un vero e proprio martirio.
Che cosa può aver spinto tre ragazze di un paesino della Lombardia a compiere un gesto così disumano e sanguinario? La risposta a questa domanda va cercata nel triste fenomeno del satanismo giovanile, che ultimamente sembra essere in aumento. Cresce sempre di più il numero dei ragazzi che si dichiarano affascinati dal diavolo e da un certo tipo di rock nichilista ed anticristiano.
E’ proprio questo genere di musica a fare da “ponte” tra i giovani ed il culto del diavolo. Partendo dal semplice ascolto di un disco, si può arrivare alla pratica del satanismo. Questo accade perché alcuni cantanti aderiscono apertamente alle sette sataniche, e si fanno portatori del loro messaggio.
Fra gli esponenti di spicco della corrente del “rock satanico” c’è proprio Marilyn Manson, “idolo” delle ragazze che hanno compiuto il delitto di Chiavenna. Questo cantante americano ha fatto della trasgressione la sue arma fondamentale. Il suo stesso nome, non a caso, racchiude una perfida provocazione. Unisce il mito dell’attrice Marilyn Monroe al triste ricordo di Charles Manson, uno squilibrato che negli anni sessanta diede vita ad una setta responsabile di vari omicidi.
Marilyn Manson, alcuni anni fa, ha incontrato Anton Lavey, fondatore della Chiesa di Satana americana, ed è stato ordinato “sacerdote” del diavolo. I suoi dischi, purtroppo, sono stati un formidabile “spot pubblicitario” per questa organizzazione. Blanche Barton, un’esponente della setta, ha ammesso: “Abbiamo ricevuto molte domande da parte di ragazzi che hanno iniziato ad interessarsi al satanismo grazie alla musica e all’atteggiamento di Marilyn Manson”.
La Chiesa di Satana è nata a San Francisco nel 1966 per iniziativa dell’occultista Anton LaVey e del regista Kenneth Anger, autore di film come “Invocation of my demon brother” (Invocazione di mio fratello demonio), e “Lucifer Rising” (Lucifero che sorge).
Questa organizzazione, negli Stati Uniti, è considerata perfettamente legale. E’ una vera e propria “religione”, con tanto di “Bibbia”, “sacerdoti” e “comandamenti”. I responsabili di questa setta, infatti, non commettono i tipici reati del satanismo. Non fanno sacrifici umani e non praticano la violenza sessuale. Si limitano semplicemente a diffondere la loro “ideologia” satanica.
Purtroppo, però, tra gli insegnamenti della Chiesa di Satana troviamo argomenti che non promettono nulla di buono: l’esaltazione del peccato, della vendetta ed una concezione dell’uomo simile all’animale. Certi messaggi negativi vengono trasmessi ai giovani con l’aiuto dei cantanti che collaborano con questa organizzazione, come Marilyn Manson, King Diamond e gli Acheron. Se non esistessero certi “ponti”, la diffusione del satanismo tra i ragazzi sarebbe ben più limitata.
Purtroppo, il “rock satanico” sembra essere diventato un ottimo affare per le case discografiche. I giovani, oggi, sono considerati dei “bidoni aspiratutto”, ai quali è lecito offrire qualunque cosa, pur di arricchirsi alle loro spalle. E così li si riempie di magia, satanismo, violenza, sangue e prodotti consumistici che rappresentano un vero e proprio veleno per l’anima.
Un grande scrittore, Gilbert Keith Chesterton, diceva che “la gioia è il gigantesco segreto del cristiano”. Il satanismo, invece, propone ai giovani una filosofia di vita completamente opposta. Trasmette ai ragazzi un senso di pessimismo e di sconforto. Non a caso, Don Bosco era solito ricordare che “chi è triste ha il diavolo vicino”.
Seguendo i cattivi maestri del “rock satanico”, i giovani rischiano di cadere facilmente nella trappola del nichilismo e della perdita di ogni valore. Vengono risucchiati da una sensazione di vuoto e di smarrimento, in cui il culto del male trova un terreno fertilissimo. Lo ha spiegato, alcuni anni fa, il Cardinale Joseph O’Connor, Arcivescovo di New York, parlando proprio del satanismo: “E’ importante per tutti noi ricordarci quanto siano vulnerabili i giovani quando vengono privati di tutti i valori assoluti, degli insegnamenti morali, schietti, onesti, non equivoci e non confusi, quando non c’è nessuno a dir loro ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. A essi viene offerto un messaggio secondo il quale nessuno ha il diritto di dir loro che cosa fare, di dir loro ciò che è bene e ciò che è male. Ora, tutto questo crea un terribile vuoto, un vuoto dentro il quale Satana ama introdursi”.
 

Satanismo e musica rock

Satanismo e musica rock


di Carlo Climati

Negli ultimi anni i mezzi di comunicazione hanno dato spesso notizia dei rapporti tra satanismo, esoterismo e musica moderna. Si é parlato di dischi che spingono alla violenza, al suicidio, alla droga, all’adorazione del diavolo. Ma qual é la reale dimensione di questo fenomeno? Esiste davvero il “rock satanico”, o si tratta di una leggenda?
La questione dev’essere affrontata con grande equilibrio. Di fronte al tema del “rock satanico” esistono diversi atteggiamenti, che si possono riassumere in due schieramenti opposti: gli “scettici” e i “catastrofisti”.
I “catastrofisti” sono quelli che vedono il diavolo dappertutto. Considerano il rock intrinsecamente satanico e vorrebbero cancellare ogni forma di musica moderna.
Gli “scettici”, invece, amano così tanto i loro idoli musicali da rifiutare di metterli in discussione. Non accettano critiche e tendono a giustificare ogni eccesso del rock con la scusa della “libertà d’espressione”.
Entrambi gli schieramenti, pur trovandosi su fronti opposti, hanno qualcosa in comune: la mancanza di approfondimento e di obiettività. Per questa ragione, sono caduti spesso in bugiarde esagerazioni o in faziosi riduzionismi.
Al contrario, il fenomeno del rock satanico non dev’essere né gonfiato, né sottovalutato. Dev’essere semplicemente analizzato alla luce dei fatti, evitando di scadere in valutazioni superficiali ed estremiste.
Il primo segnale
Il primo, timido riferimento al mondo del satanismo compare sulla copertina di uno dei dischi più famosi della storia del rock: “Sergeant Pepper’s Lonely Hearts Club Band” dei Beatles (1967). Sulla copertina dell’album compaiono tanti personaggi noti: Karl Marx, Stanlio e Ollio, Marlon Brando, Bob Dylan ed altri.
Il batterista Ringo Starr, all’epoca, dichiarò: “Abbiamo pensato di raggruppare i volti delle persone che amiamo ed ammiriamo”. (1) E tra questi, in alto a sinistra, spicca l’immagine di un uomo calvo. E’ l’occultista inglese Aleister Crowley (1875 - 1947), padre del satanismo moderno ed ispiratore della maggior parte dei gruppi esoterici contemporanei.
Il motto di Crowley era “Fai ciò che vuoi”. Un invito a godersi la vita senza limiti o regole morali, nella continua ricerca della soddisfazione personale e del piacere egoistico. L’uomo, secondo, l’occultista inglese, ha il diritto di mettersi al posto di Dio e di scegliere le leggi della sua vita.
Negli ambienti rock degli anni sessanta, in cui fioriva l’interesse per l’esoterismo, Aleister Crowley era considerato un personaggio “di moda”. Era apprezzato per la sua natura trasgressiva e per l’invito a rifiutare ogni regola imposta dall’alto. Per questa ragione, probabilmente, i Beatles lo inserirono sulla copertina del loro disco più famoso.
Un tocco esoterico
Negli anni settanta, il rock comincia ad assumere toni più accesi. Nasce l’hard rock (rock duro), caratterizzato da suoni metallici, chitarre elettriche distorte e voci potenti. Tra i pionieri del genere ci sono gli inglesi Led Zeppelin, gruppo fondamentale nella storia dei rapporti tra musica e satanismo.
Leader dei Led Zeppelin é il chitarrista Jimmy Page, accanito sostenitore delle dottrine di Aleister Crowley. Il suo interesse nei confronti dell’occultista inglese é tale da spingerlo a collezionare tutti i suoi oggetti personali: libri, manoscritti, cappelli, canne da passeggio, quadri e perfino le tuniche utilizzate durante i rituali. Page vive, addirittura, nella casa in cui Crowley abitava. Un antico cottage nei pressi del Loch Ness.
I Led Zeppelin sono il primo gruppo rock a fare uso di simboli satanici sulla copertina di un disco. Nell’album “IV” del complesso troviamo, infatti, un carattere magico che viene comunemente utilizzato per fare i patti con il diavolo. (2)
Un altro richiamo al satanismo é contenuto nell’album “III” del Led Zeppelin. Vicino all’etichetta del disco, Jimmy Page fece incidere il motto di Aleister Crowley: “Fai ciò che vuoi”. Ad un giornalista che gli chiedeva spiegazioni su quella frase, la rock-star rispose in modo evasivo: “L’idea é stata mia. La storia che c’é dietro é troppo lunga da raccontare. Ma l’intenzione era quella di dare un piccolo tocco esoterico. Speravo che nessuno la vedesse”. (3)
Il satanismo esplicito
Negli anni ottanta e novanta la corrente dell’hard rock si farà sempre più dura, dando vita al filone dell’heavy metal (metallo pesante). Ed é proprio in questo genere musicale che il satanismo diventa esplicito, con una forte tendenza all’uso di tematiche esoteriche nei testi delle canzoni e nelle immagini delle copertine.
Tra i gruppi più rappresentativi ci sono i danesi Mercyful Fate. Una loro canzone, “Don’t break the oath”, riproduce la formula di un vero e proprio giuramento al diavolo: “Io bacerò il caprone e giuro di dedicarmi mente, corpo ed anima, senza riserve, per promuovere i piani del nostro signore Satana”.
Dello stesso genere sono i Deicide, il cui leader, Glen Benton, é arrivato al punto di farsi bruciare una croce rovesciata sulla fronte, mantenendo perennemente l’ustione prodotta. La croce raffigurata al contrario, che rappresenta l’Anticristo, é un tipico simbolo dei satanisti, che compare su molte copertine di dischi rock.
Tra i gruppi italiani spiccano i Death SS, guidati dal cantante Steve Sylvester. In un loro disco, “Black Mass”, viene descritto nei minimi particolari un rituale satanico celebrato alle undici di sera in una chiesa sconsacrata. La canzone che dà il titolo all’album dice: “La gola del bambino sarà tagliata, sopra il corpo di una strega. Mischia il suo sangue con il suo seme ed unisciti all’Esercito Nero”.
Gli oltraggi blasfemi
Particolarmente sgradevoli sono le copertine di dischi che propongono immagini blasfeme ed anticristiane. Il più colpito é certamente Gesù Cristo, che viene raffigurato in tutti i modi: squartato (dai Mortuary e dai Deicide), bucherellato (dai Messiah) o usato come fionda per lanciare un proiettile (dai Celtic Frost).
L’immagine più agghiacciante é quella di una copertina dei Torr, in cui Gesù viene ritratto come un cadavere in decomposizione sulla croce. La scelta non é casuale. Il disegno, infatti, sta a significare che Cristo non sarebbe risorto.
Anche gli stessi nomi dei complessi, a volte, hanno contenuto blasfemo. Ci sono, ad esempio, i finlandesi Impaled Nazarene, che significa “il Nazareno Impalato”. Ma anche i polacchi Christ Agony (Agonia di Cristo), i torinesi Burn The Crucifix (Brucia il crocifisso) e i newyorkesi Fallen Christ (Cristo decaduto).
Il fatto incredibile é che questi gruppi, invece di essere censurati, godono dell’appoggio di molti critici musicali. Il caso più clamoroso é quello del giornalista Stefano Marzorati, curatore dell’Almanacco della paura del fumetto Dylan Dog. Secondo Marzorati, al gruppo Impaled Nazarene “andrebbe una nota di merito per aver scelto un nome così blasfemamente suggestivo”. (4)
Musica contro la vita
Tra gli eccessi di certi gruppi rock non c’é soltanto l’adorazione del diavolo. Argomenti ricorrenti, nei testi delle canzoni, sono anche l’esaltazione del suicidio e dell’eutanasia.
Alcuni cantanti invitano apertamente l’ascoltatore ad uccidersi, dicendogli che la vita é triste, che il mondo fa schifo e che non vale la pena di restare su questa Terra.
Un esempio lampante di questa “musica contro la vita” lo troviamo nella canzone “Suicide solution” (La soluzione del suicidio), di Ozzy Osbourne. All’interno del brano si può trovare un messaggio seminascosto che invita l’ascoltatore a spararsi con una pistola: “Ah, nessuno. Tu solo sai realmente dove si trova. Tu ce l’hai. Perché? Prova! Prendi la pistola e provala. Spara! Spara! Spara!”.
Sulla copertina interna di un disco dei Christian Death troviamo la scritta in francesce “L’invitation au suicide” (L’invito al suicidio). Mentre il disco “Stained class” dei Judas Priest raffigura l’immagine di una testa attraversata da un colpo di pistola.
All’eutanasia é dedicato il disco “Youthanasia” dei Megadeth, ispirato alla vicenda del “Dottor Morte” Jack Kevorkian, medico tristemente noto per aver “aiutato” alcuni pazienti a farla finita. Secondo i Megadeth, l’eutanasia non sarebbe altro che una metafora della vita. “Se si può scegliere come vivere, perché non si può scegliere come morire?”, hanno dichiarato in un’intervista. (5)
Un ponte verso il satanismo
Negli ultimi anni il rock satanico é diventato una vera e propria moda, che si esprime attraverso le correnti musicali più estreme, i cui nomi parlano chiaro: “death” (morte), “black” (nero), “grind” (frantumare, stritolare), “doom” (rovina, tragico destino).
Alcuni complessi “recitano” la parte dei satanisti come trovata pubblicitaria per vendere dischi. Ma c’é anche chi fa sul serio, operando a stretto contatto con le sette. Negli Stati Uniti, ad esempio, numerosi artisti rock collaborano con la Chiesa di Satana. Fra questi ci sono King Diamond e gli Acheron, che tendono a dipingere il satanismo come una sorta di “religione alternativa”, rassicurante e non pericolosa.
Dal semplice ascolto di un disco é possibile entrare in contatto con ambienti esoterici. Come nel caso del complesso Psychic Tv, che ha fondato il “Tempio della Gioventù Psichica”. Per aderire a questa setta, i fans del gruppo devono prendere parte ad un disgustoso rituale di tipo magico-sessuale.
Anche le riviste rock rappresentano un punto di contatto con gli ambienti del satanismo. Uno dei più noti mensili musicali italiani, “Flash”, ha pubblicato l’indirizzo della Chiesa di Satana americana, descrivendola come “l’associazione più seria ed affidabile a cui si possano rivolgere gli amanti e i cultori delle teorie occulte”. L’articolo in questione termina con un chiaro invito ai lettori: “Se pensate che vi possa aiutare la conoscenza del satanismo, e se volete far parte di quella grande palestra del pensiero che é la filosofia satanica, la Chiesa di Satana vi aspetta”. (6)
Dal rock alle profanazioni
L’idea di una musica che può spingere alla pratica del satanismo, fino a qualche tempo fa, era considerata una semplice ipotesi. Ma alcuni fatti di cronaca, accaduti proprio in Italia, hanno dimostrato che i messaggi lanciati da alcuni cantanti possono avere effetti devastanti. Soprattutto quando vengono ricevuti da ragazzi psicologicamente fragili ed influenzabili.
Il caso più noto é quello di un giovane satanista di La Spezia, protagonista di “visite notturne” nei cimiteri, con profanazioni di tombe e furti di teschi ed ossa. Il ragazzo, oggi completamente pentito, ha dichiarato: “Mi dispiace per quello che ho fatto. Mi sono lasciato trascinare dalla musica black metal, che seguo da più di dieci anni. In particolare i testi di alcuni gruppi norvegesi e svedesi, tra cui i Mayhem, i Darkthrone e i Marduk. Mi hanno condizionato a tal punto che ripetevo come un automa quello che loro raccontavano nelle canzoni. (...) Quella musica, che ascoltavo anche dieci ore al giorno, mi prendeva a tal punto che non mi rendevo conto della gravità dei miei gesti”. (7)
La procura di La Spezia, dopo la confessione del giovane, ha condotto una vasta indagine denominata “Operazione Diablo”, in seguito alla quale si ritrovano indagati nove giovani dai diciotto ai ventisette anni. Le accuse vanno dal danneggiamento e violazione di sepolcro al furto aggravato di arredi sacri. Daniele Murgia, ispettore della questura di La Spezia che ha seguito l’operazione, ha dichiarato: “Il filo conduttore che legava queste persone nel loro culto del male era la musica black metal. I loro contatti avvenivano sia a livello epistolare, sia ai concerti di rock satanico”. (8)
Violenza e razzismo
In Italia il rock satanico ha causato “soltanto” profanazioni di tombe e furti nelle chiese. In Norvegia, purtroppo, il fenomeno ha avuto conseguenze ben peggiori. I componenti di alcuni gruppi rock, riuniti nella corrente di pensiero della “Black Metal Mafia”, hanno organizzato attentati terroristici a chiese cattoliche, trasformando il loro odio musicale in veri e propri atti di vandalismo.
In questo clima rovente non sono mancati gli omicidi. Count Grishnackh, cantante dei Burzum, é stato condannato a ventun anni di prigione per aver ucciso un altro musicista, Oysten Aarseth, capo storico del complesso Mayhem e suo (ex) grande amico. Stessa sorte é toccata a Bard G. Eithun, batterista degli Emperor: quattordici anni di carcere per omicidio.
Per comprendere lo spirito che caratterizzava la “Black Metal Mafia” é sufficiente ascoltare alcune dichiarazioni di Count Grishnack: “Io sono orgoglioso di essere un uomo bianco di razza ariana, con una figlia bianca ariana che ha anche una madre della sua stessa razza. Sono fiero dei miei occhi blu, dei miei capelli biondo scuro e della mia pelle bianca”. (8)
Dal satanismo al razzismo, dunque, il passo é breve. Non a caso, molti gruppi di rock satanico sono anche antisemiti ed attaccano le persone di colore. Trey Azagtoth, chitarrista dei Morbid Angel, afferma senza mezzi termini di “abbracciare lo spirito di Hitler”. (9) Mentre gli italiani Deviate Ladies si dichiarano “cultori della razza bianca unica e dominatrice”. (10)
I messaggi nascosti
Un altro fenomeno che ha destato molta curiosità, oltre al satanismo esplicito, é quello dei “messaggi nascosti” nei dischi di famose rock-star.
I messaggi nascosti vengono registrati al contrario, in sala di incisione. E si possono decifrare facendo girare il disco al rovescio. Ad esempio, ascoltando al contrario la canzone dei Led Zeppelin “Stairway to heaven” si otterrà una voce che dice: “Ecco il mio dolce Satana, la cui piccola via non mi renderà triste, e della quale il potere é Satana. Egli darà il progresso, dandoti il sei, sei, sei” (numero biblico dell’Anticristo).
Questo tipo di tecnica si può ricondurre all’antica tradizione dei satanisti di recitare preghiere cattoliche al contrario, durante le “messe nere”, per dissacrarle e rivolgerle al diavolo.
In linea con questo tipo di rituali é un disco del complesso Christian Death, “Prayer”, in cui é stato registrato il Padre Nostro al contrario. Ovviamente, trattandosi di una preghiera al demonio, sono state eliminate le ultime due frasi: “Non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male”. Satana, di sicuro, non le avrebbe gradite.
I messaggi rovesciati rappresentano il tentativo di realizzare dei piccoli rituali esoterici attraverso la musica. Non mancano, comunque, i gruppi rock che li hanno utilizzati semplicemente come forma di scherzo o di provocazione. Tra questi ci sono i Pink Floyd, che nell’album “The Wall”’ hanno inserito la frase: “Congratulazioni! Hai appena scoperto il messaggio segreto. Per favore, manda la tua risposta ai vecchi Pink, presso la buffa fattoria, Chalfont”.
Un fenomeno in espansione
La questione dei messaggi nascosti, da sempre, suscita molta curiosità, ma non é l’aspetto più importante del problema. Ciò che desta maggiori preoccupazioni é la corrente del rock satanico esplicito, attualmente in grande espansione.
Negli ultimi tempi, in Italia, sono sorti negozi specializzati in questo genere di musica. Oltre ai comuni dischi, vendono libri di satanismo e magia nera. E’ il caso del negozio “Demos” di Napoli, che ha nel suo catalogo l’intera opera dell’occultista inglese Aleister Crowley.
Anche la stampa musicale si sta adeguando. Un vero fenomeno editoriale é la rivista italiana “Grind Zone”, specializzata in dischi satanici. Nata come semplice esperimento, si é trasformata in un periodico a tutti gli effetti, con tanto di edizioni in lingua spagnola e tedesca. Fioriscono, poi, le cosiddette “fanzine”, riviste amatoriali che vengono distribuite al di fuori del normale circuito delle edicole. Alcune di esse hanno contenuti satanici, come “Mortualia’zine”, “Grief’zine” e “Koito’zine”. La peggiore é certamente “Cancrena ‘zine”, che non risparmia ai suoi lettori neppure le bestemmie.
Un ulteriore mezzo di diffusione del rock satanico é Internet, che ospita numerosi siti dedicati ai seguaci del diavolo. Perfino i razzisti Burzum, o i blasfemi Marduk, hanno a disposizione una loro pagina sulla “rete delle reti”.
Un grande “spot” per il diavolo
Tutti gli elementi elencati finora dimostrano in modo schiacciante come una parte della musica moderna sia diventata, senza ombra di dubbio, un efficace mezzo di diffusione del satanismo tra i giovani.
Fortunatamente non tutto il rock propone messaggi negativi. Ma non si può negare che
qualcuno abbia deciso di utilizzarlo per promuovere la non-cultura dell’occultismo, della morte e della disperazione.
I “venditori di Satana” sanno bene che, attraverso un disco, é possibile raggiungere il cuore di milioni di giovani in tutto il mondo. Quale spot pubblicitario potrebbe mai garantire una simile diffusione del proprio “prodotto”?
Un’ulteriore, clamorosa conferma di questa tesi é rappresentata dalla serie di trasmissioni che il satanista Efrem Del Gatto ha condotto sull’emittente televisiva laziale “Magic TV”, specializzata in programmi musicali (24 ore su 24).
Del Gatto, fondatore di una confraternita luciferiana, é una delle figure più note del satanismo italiano contemporaneo. Ed é significativo che, per parlare in tv, abbia scelto un’emittente musicale. Chissà quanti ragazzi, tra una canzone e l’altra, avranno abboccato al suo amo.
Note:
1) Regimbal Jean-Paul e collaboratori, “Il Rock’n’roll”, Edizioni Uomini Nuovi, Marchirolo (Varese), 1983.
2) Bouisson Maurice, “Storia della magia”, SugarCo, Carnago (Varese), 1992.
3) Aa.Vv. “Led Zeppelin”, Arcana, Milano, 1983.
4) Marzorati Stefano, Dizionario dell’Horror rock, SugarCo, Carnago (Varese), 1993.
5) “I Megadeth e l’eutanasia”, in “Tuttifrutti”, luglio 1994.
6) Vitali Francesco, “E al di là dell’oceano?”, in “Flash”, settembre 1994.
7) Benedetti Massimo, “Il mio demonio era la musica black metal”, in “La Nazione”, 26 agosto 1996.
8) Colombo Andrea, “Altri nove satanisti sotto inchiesta”, in “Avvenire”, 5 settembre 1996.
9) Bianchini Maurizio, “E’ il rumore dell’inferno”, in “L’Europeo”, 17 agosto 1994.
10) “Deviate Ladies ideologia perversa”, in “Metal Shock”, 15 marzo 1995.

Aleister Crowley: il fondatore del satanismo moderno

Aleister Crowley: il fondatore del satanismo moderno


di Carlo Fiore

Origini
Il satanismo vero e proprio parte dai Seicento, quando a Parigi, nell'ambiente della corte di Luigi XIV, si comincia a parlare di "Messe nere". È la polizia laica e non l'autorità ecclesiastica che nel marzo 1679 organizza una severissima inchiesta. Poi il processo Le Voisin, dal nome della principale imputata. Delle 219 persone arrestate, trentasei sono giustiziate, tra cui Catherine La Voisin, trentaquattro esiliate e quattro incarcerate a vita. Siamo tra il 1680 e il 1683.
Aleister Crowley
Crowley non si può ritenere un satanista nel senso stretto della parola per il suo conclamato ateismo. Non credeva né in Dio, né in Satana. Era piuttosto spinto da una rabbia devastante contro tutto ciò che è di cristianesimo, etica cristiana, visione cristiana della vita.
Tecniche occultistiche e magìe orientali
Edward Alexander Crowley (1875-1947), inglese, era stato allevato nella più rigorosa ortodossia fondamentalista in una famiglia benestante. All'università di Cambridge, Edward Alexander aveva abbandonato il severo cristianesimo familiare. Cambiato il nome nel celtico "Aleister", si era sbrigliato in una girandola di attività scandalose non inconsuete tra la gioventù dorata del suo tempo: esperienze sessuali con partners femminili e maschili, poemetti e racconti pornografici.
Amava viaggiare. Si era recato in Messico, India e Cina, studiandone religioni e costumi. Intratteneva, grazie al suo censo, rapporti con artisti e letterati di prima grandezza dell'Europa ottocentesca.
A partire da una "illuminazione" del 1896, a ventun anni, aveva cominciato a occuparsi di occultismo ed era entrato nella Golden Dawn, una conventicola occultista, in cui aveva appreso molte tecniche magiche collegate a dottrine orientali.
Nel 1904 al Cairo, Crowley riceve, per via di evocazione medianica, il Libro della Legge, in cui annuncia l'avvento di una nuova era, l'Eone di Horus, iniziata con l'"Equinozio degli Dei" del 1904, e destinata a durare duemila anni.
La sua norma morale è: "Fa' ciò che vuoi, sarà tutta la Legge". E proclama: "Sii forte! Goditi tutte le emozioni dei sensi e dell'estasi! Non c'è nessun dio che ti rinnegherà per questo".
Dopo aver fondato una nuova branca dell'O.T.O. (Ordo Templi Orientis) chiamandola Argenteum Astrum, Crowley nel 1910 presenta al pubblico londinese, con una delle tante donne della sua vita — le "Donne Scarlatte" come le chiamava lui — i "Riti di Eleusi". Grande successo di pubblico, grande curiosità della stampa londinese che va a rinvangare nel suo passato e scopre gli scheletri nell'armadio: i suoi scritti porno, le sue avventure erotiche e la sua magia nera sadico-orgiastica. Parte una campagna scandalistica che lo seguirà per tutta la vita.
La Grande Bestia 666
Intanto Crowley approfondisce le sue idee sulla magia sessuale e si presenta come il "Maestro Therion" (therion in greco significa 'bestia'): è lui la Grande Bestia 666 profetizzata dall'Apocalisse, l'Anticristo che distruggerà il cristianesimo. Approfondendo i misteri dell'O.T.O. Crowley si convince che il segreto ultimo dell'occultismo (e di tutti i segreti) risiede nel culto fallico e nei rituali che lo accompagnano.
Dopo un viaggio negli Stati Uniti, Crowley torna in Europa e fonda a Cefalù, in Sicilia — località scelta con il metodo divinatorio cinese dello Yi King — l'"Abbazia di Thelema", che diviene famosa in tutto il mondo occultista e famigerata soprattutto nella stampa inglese. Tanto che il governo fascista, preoccupato delle voci che si diffondono in Europa, nel 1923 espelle Crowley dall'Italia. L'Abbazia chiude le porte l'anno successivo.
Dopo un breve soggiorno in Germania e in Portogallo per impiantare solidamente le sezioni nazionali dell'O.T.O., Crowley torna in Inghilterra dove muore nel 1947. Il suo funerale a Brighton, svoltosi secondo un rituale da lui composto, solleva un'ultima ondata di scandalo.
"Con la mia testa di Falco…"
Quali sono i punti forti del pensiero di Crowley? Alla base la polemica anti-cristiana astiosa e condotta spesso con virulenza inaudita. "È il loro Dio e la loro religione — diceva ai cristiani — che io odio e che voglio distruggere". E in un passo del Libro della Legge. L'angelo Aiwass grida in toni blasfemi: "Con la mia testa di Falco cavo gli occhi di Gesù sulla croce… Sia condannata la Vergine Maria al supplizio della ruota e per causa sua, siano disprezzate tra voi tutte le donne caste!" Sembra di leggere certi passi di Justine ou les malheurs de la vertu del marchese de Sade.
L'ateismo di Crowley è però paradossalmente popolato di spiriti e divinità (Aiwass, Chorozon, ecc,), proiezioni forse di aspetti dell'inconscio di cui parla Freud. Un ateismo strano, colmo di dei.
La verità fondamentale: "Nel macrocosmo c'è un solo dio, il Sole. Nel microcosmo, l'uomo, il vice del Sole è il Fallo". Di qui la centralità della magia sessuale, con i suoi rituali di una oscenità esasperata in cui la donna funge da "forza sociale anticristiana".
Tre interessi dominavano il pensiero occultista dell'Ottocento: Lucifero, le "Messe nere", la magia sessuale. Crowley andò in fondo sintetizzandoli nei suoi rituali. Una sintesi dal fascino sinistro.
L'Inno a Lucifero
Crowley scrisse, tra l'altro un Inno a Lucifero. Carducci, in quegli anni, pubblicò il suo Inno a Satana. Baudelaire faceva del satanismo letterario in chiave anti-cristiana. Era una moda. I versi finali di Crowley sono una esaltazione di Lucifero che domina l'alba dell'umanità.
Ma Lucifero non è che il simbolo dell'uomo che si erge contro Dio. "Il Diavolo — scriveva in Magik — non esiste. È un falso nome inventato dai Fratelli Neri". Non c'è latro Dio che l'uomo e, nell'uomo il suo fallo. E dal momento che l'ateismo magico di Crowley si rivolge specificamente contro il cristianesimo, Satana-Lucifero rappresenta la razionalità dell'uomo che è "dio" in quanto negatore di Dio, padrone del bene e del male, al di là dei presunti confini del "perimetro imbecille dell'Eden".
Concludiamo con Massimo Introvigne, uno dei maggiori studiosi del satanismo: "Che Crowley sia stato scambiato per un satanista è comprensibile. Egli stesso amava chiamarsi il "servo di Satana" e la "Bestia dell'Apocalisse". Il suo gusto di bourgeois era inimitabile. Ma era un mago che nei satanisti disprezzava proprio quello che il satanismo ha di specifico, cioè la credenza e la venerazione per Satana.
Il fatto che Crowley non sia un satanista non toglie che abbia esercitato una influenza enorme sul satanismo contemporaneo. Si può dire che senza Crawley, il satanismo novecentesco non esisterebbe, o almeno che non esisterebbe nella forma in cui si è manifestato… La nuova fioritura di satanismo negli anni Sessanta non è nata dal nulla ma da una lettura di Crawley filtrata dai suoi tardi discepoli californiani Jack Parsons e Kenneth Anger" (M.Introvigne, Indagine sul satanismo, Mondadori, Milano 1994, p. 226).
Il satanismo, con il "culto dell'Anticristo" di Parsons, varca infatti l'oceano e trova il suo terreno più fertile nella California della "controcultura". Ci avviciniamo agli anni Sessanta e alla fase del satanismo contemporaneo. Dai circoli aristocratici europei, il satanismo si impianta su più vasta scala negli Stati Uniti.

 

I movimenti satanisti contemporanei

I movimenti satanisti  contemporanei


Tratto da 'Sette e Religioni' n. 5 Gennaio-Marzo 1992
di Massimo Introvigne

Il contesto
La letteratura sul satanismo si è arricchita negli ultimi anni di un gran numero di titoli, ed è ormai molto vasta. Invano, tuttavia, si cercherebbe in questa vasta bibliografia un numero significativo di studi sui movimenti satanisti contemporanei.
Per la gran parte i testi sul satanismo che sono oggi disponibili parlano d'altro. Un gran numero di titoli - che provengono sia da organizzazioni "anti-sette" di origine "laica" e dalla professione psichiatrica, sia dal diverso movimento "contro le sette" di origine protestante - denunciano l'esistenza negli Stati Uniti di un network segreto e criminale di satanisti che sarebbe responsabile di numerosissimi crimini, dal sistematico abuso sessuale dei bambini all'omicidio.
Alcuni agenti di polizia hanno preso sul serio queste ipotesi ed è nato un piccolo ma combattivo gruppo di cult cops, "poliziotti dell'occulto" che si battono con uguale zelo contro i satanisti e contro gli scettici. Un numero non altrettanto grande, ma crescente, di testi che provengono dal mondo della sociologia e dell'antropologia denunciano l'intera tesi del network segreto di satanisti come un mito, una illusione o peggio - secondo il titolo di un brillante studio dell'antropologa Sherril Mulhern - come "una leggenda alla ricerca di una Inquisizione", un pretesto per proporre "leggi speciali" destinate a colpire gruppi e stili di vita che da una parte alcuni psichiatri, dall'altra la lobby fondamentalista "contro le sette" considerano inaccettabili.
Gli attori sociali che sono scesi in campo sono particolarmente interessanti da osservare. Da una parte, accanto ai fondamentalisti con cui l'alleanza è tutt'altro che facile, troviamo le organizzazioni tradizionali del movimento "anti-sette" come il Cult Awareness Network e la American Family Foundation, che - mentre i loro avversari più tradizionali, i big three, cioè i tre "culti" più controversi (la Chiesa dell'Unificazione, gli Hare Krishna e la Scientologia), sono in una fase discendente quanto al numero degli aderenti, e forse anche quanto all'interesse che sollevano - scoprono un nuovo nemico paradigmatico nel satanismo.
Dall'altra troviamo - accanto ai sociologi, le cui cattive relazioni con i gruppi "anti-sette" negli Stati Uniti sono ben note - gli scettici di professione e le loro organizzazioni che, dopo essersi dedicate per anni a "smascherare" i fenomeni della parapsicologia e dell'occulto, oggi sembrano provare un particolare piacere a "smascherare" l'ingenuità di chi crede alla minaccia satanista, particolarmente quando si tratta dei "poliziotti dell'occulto". Jacquie Balodis, che dirige una organizzazione anti-satanista dal bel nome di Overcomers Victorious, ci assicura che "è plausibile che 50.000 esseri umani vengano sacrificati ogni anno in rituali satanici. I corpi non si trovano mai perché vengono mutilati, mangiati, bruciati o sepolti". I sociologi - e per la verità anche qualche specialista di indagini criminali - ribattono, con una serie di argomenti, che queste cifre sono assurde e impossibili, e che gli episodi criminali con omicidi in cui è stato provato un qualche collegamento con il satanismo o l'occultismo sono meno di una decina.
Ma - ci possiamo chiedere - questo dibattito riguarda veramente i gruppi satanisti contemporanei? La domanda sembra strana, ma non lo è. L'ideologia dell'anti-satanismo - "laico" o fondamentalista - postula l'esistenza di un continuum in quattro quadranti, che parte dalla musica rock e dai giochi fantasy con riferimenti diabolici e occulti, passa ai gruppuscoli giovanili che mescolano rituali satanici e droga, attraversa rapidamente le organizzazioni dei satanisti "ufficiali" come la Chiesa di Satana o il Tempio di Set e arriva infine al "vero" avversario, il network segreto composto da persone insospettate e insospettabili che tuttavia si ritrovano nottetempo per praticare riti tanto inconfessabili quanto pericolosi.
L'anti-satanismo è interessato soprattutto al quarto quadrante (gli insospettabili) - da dove viene il vero pericolo - e al primo (i giovani che "giocano" con il rock o i fantasy games "satanici"), dove dovrebbe operare la prevenzione. Sfrutta il secondo quadrante (i gruppuscoli giovanili) come parabola o prova, perché lì trova (qualche volta) delle attività criminali concrete.
Ma il terzo quadrante - quello dei satanisti "ufficiali" - rimane sostanzialmente in ombra, anche se fornisce delle magnifiche fotografie e degli impressionanti filmati quando l'anti-satanismo ottiene spazio sui rotocalchi o alla televisione. Dopo tutto non si può certo chiedere al network segreto di filmare le sue cerimonie criminali, mentre la Chiesa di Satana - il cui leader, Anton LaVey, coltiva volutamente un aspetto davvero mefistofelico - ha una vera passione per la pubblicità gratuita.
Gli anti-satanisti e i loro avversari sembrano così convenire che i movimenti del satanismo contemporaneo sono sostanzialmente un fenomeno marginale: il vero oggetto del contendere è altrove. Una curiosa conseguenza è il tentativo - da parte soprattutto dei gruppi anti-satanisti che muovono dal fondamentalismo (quelli "laici" sono meno interessati alle questioni di dottrina) - di estendere l'area di quanto viene chiamato "satanismo". Tutto l'occultismo viene denunciato come "satanico" e una letteratura estrema, che riprende temi ottocenteschi europei, non esita a sospettare un carattere "satanico" segreto anche nella massoneria. Ma anche autori meno estremi non esitano a rubricare nel satanismo almeno tutta la corrente della magia cerimoniale che insiste su una critica radicale della morale, sull'avversione per il Cristianesimo e sulla magia sessuale, in particolare la corrente "thelemita" del mago inglese Aleister Crowley (1875-1947).
Crowley è certamente una figura estremamente complessa, ma per collocarla occorre intendersi sul significato e sulla portata del termine "satanismo". Per la fenomenologia e la sociologia dei movimenti religiosi e magici contemporanei, satanisti sono quei gruppi che venerano il personaggio chiamato Satana o Diavolo nella Bibbia (che lo intendano come un archetipo junghiano o come un essere personale). In questo senso Crowley non è satanista perché non riserva nessun ruolo particolarmente prominente al Diavolo nel suo sistema di simboli: Satana, al contrario, "non esiste", l'unico dio è l'uomo e in particolare, nell'uomo, la venerazione si indirizza alla sessualità, che rappresenta nel microcosmo il Sole, dio del macrocosmo in una prospettiva panteistica. Crowley, certamente, ha scritto un Inno a Lucifero, ma si tratta di una rivendicazione del peccato originale che ha trasformato la vita dell'uomo da "macchina impeccabile", ma "imbecille" e "senza senso", in un'avventura interessante e gioiosa: "la Chiave della Gioia è la disobbedienza".
Questo esercizio letterario - con antecedenti illustri in Carducci e in Baudelaire - ha una evidente intonazione simbolica, e non muta il sistema dottrinale di Crowley, che oscilla fra l'ateismo e un vitalismo panteista. Chi insiste nel definire Crowley satanista attira l'attenzione sul suo odio furibondo per il Cristianesimo e sugli aspetti perversi della sua magia sessuale. Qui, però, bisogna intendersi. Il teologo che legge Crowley può avere l'impressione di trovarsi di fronte a una forma di "satanismo" molto più meritevole di questo nome delle varie Chiese di Satana californiane. Si tratta di una valutazione che, dal punto di vista della teologia, è perfettamente legittima: ma il teologo sta utilizzando il termine "satanismo" in un significato diverso da quello in cui lo usano la sociologia e la fenomenologia dei nuovi movimenti religiosi.
Per il teologo, secondo una certa tradizione di pensiero, è satanista - comunque si auto-definisca - chi manifesta nei suoi miti e nei suoi riti un odio tematico per il Dio cristiano insieme all'orgoglio diabolico di "essere come Dio". Per il sociologo, e per chi deve descrivere movimenti e gruppi, l'anti-cristianesimo estremo e la pretesa di auto-divinizzazione tramite la magia caratterizzano numerosi e diversi movimenti magici, distinti a seconda dei loro sistemi simbolici. E solo quando il centro del sistema simbolico è Satana si può parlare propriamente di satanismo. Questo non significa che Crowley, come altri autori del moderno occultismo, non abbia esercitato una enorme influenza sul satanismo contemporaneo, che dalla corrente crowleyana ha attinto a piene mani simboli e riti.
Ma, all'interno del mondo dei "nuovi movimenti magici", i movimenti satanisti in senso stretto hanno una loro specificità. Un esame di alcuni di questi movimenti ci permetterà di rispondere al quesito se si tratti, effettivamente, di realtà semplicemente marginali e secondarie.
2. I movimenti
Nel quadrante dei satanisti "ufficiali" - che vogliamo ora prendere specificamente in esame - possiamo ulteriormente distinguere vari settori. Due settori periferici presentano un interesse limitato per una indagine relativa ai movimenti satanisti tuttora in attività. Un primo settore è quello dei gruppi - "bande" più che movimenti - che si riuniscono intorno a un leader "satanico'" che si propone, più che come moral entrepreneur in grado di reinterpretare la realtà con nuovi simboli persuasivi, come semplice "capo" e guida per azioni di carattere criminale o teppistico. Questi gruppi non sono veramente "nuovi movimenti magici" perché sono troppo poco organizzati; il loro sistema dottrinale è inesistente o rozzo (spesso non vi è neppure nulla di scritto), e non vi è né proselitismo né sforzo di comunicazione con il pubblico: i media e la società li conoscono solo in occasione degli episodi criminali che portano alla loro scoperta e insieme alla loro distruzione.
La "Famiglia" di Charles Manson, responsabile dell'omicidio dell'attrice Sharon Tate e di altre persone nel 1969, è l'esempio più noto di queste "bande" (anche se i simboli di Manson non erano tratti solo dal satanismo, ma anche da una tradizione apocalittica cristiana e dal marxismo).
All'estremo opposto troviamo gruppi troppo organizzati, nati intorno ad elucubrazioni intellettuali complesse e quindi condannati a un equilibrio instabile e a un'esistenza precaria. Dopo che Carl Gustav Jung ha proposto la sua interpretazione "ricostruttiva" della Trinità, consigliando di fare riemergere dall'inconscio il quarto elemento "oscuro" - il Diavolo - passando a una "quaternità", non sono mancati gruppi che hanno cercato di costruire "religioni" e liturgie ispirate alle sue teorie e a quelle di altri psicanalisti. Il più famoso, The Process, aveva ideato una impressionante liturgia "luciferiana" dove integrava in una "quaternità" due coppie: Geova e Lucifero, Cristo e Satana. The Process, in equilibrio instabile proprio a causa della sua estrema sofisticazione culturale, è esistito soltanto per un decennio (1965-1975), ma è rimasto un nome noto a due categorie di persone: i sociologi, a causa di una famosa "osservazione partecipativa" pluriennale del sociologo della religione William Sims Bainbridge (che si spinse fino a diventare uno dei dirigenti del gruppo); e i seguaci del discusso leader politico-culturale americano Lyndon LaRouche, che sospettano una prosecuzione clandestina di The Process e lo denunciano soprattutto perché ne faceva parte James Markham, il vice-procuratore che sostenne l'accusa nel processo di Boston in cui LaRouche fu condannato a 15 anni di prigione. Il fondatore di The Process, Robert De Grimston (un ex-scientologo inglese), prometteva ai suoi seguaci la liberazione, ma continuava a creare "strutture intellettuali sempre più complesse, che sembravano agli adepti sempre più lontane dalla realtà": il gioco non poteva durare, e The Process rimane il gruppo esemplare di un settore del nostro quadrante che ospita gruppi troppo strutturati per essere stabili.
Al centro del quadrante troviamo invece quelli che Eileen Barker ha chiamato "nuovi movimenti religiosi satanisti": veri e propri movimenti, organizzati come i "nuovi movimenti religiosi" con la differenza che l'esperienza e il sistema simbolico che vengono proposti non hanno al loro centro Dio o il Divino, e neppure l'uomo, ma il Diavolo. I "nuovi movimenti religiosi satanisti" che superano il centinaio di seguaci non sono probabilmente più di una dozzina in tutto il mondo, e solo due forse superano il migliaio di adepti: la Chiesa di Satana di San Francisco e il Tempio di Set.
Daremo una breve scheda, e qualche indicazione bibliografica in nota (ove disponibile), sui gruppi principali:
CHIESA DI SATANA (San Francisco). Fondata da Anton Szandor LaVey il 30 aprile 1966 è il nuovo movimento religioso satanista più discusso - per le tendenze esibizionistiche e istrioniche del suo fondatore - ma insieme più importante, almeno perché ha ispirato la maggior parte dei gruppi successivi (compresi quelli che negano qualunque collegamento). La storia delle sue origini mostra che il satanismo contemporaneo non esisterebbe senza Crowley, e insieme che quando un gruppo si dichiara apertamente satanista esce dal milieu crowleyano più "ortodosso".
Ex inserviente di circo, domatore di leoni, ipnotizzatore da night-club, attivista della Lega per la Libertà Sessuale e fotografo della polizia di San Francisco, LaVey (nato nel 1930) sarebbe rimasto uno dei molti eccentrici californiani senza l'incontro con il cineasta underground Kenneth Anger (il famoso autore di Hollywood Babilonia) e con il suo ambiente di entusiasti di Crowley, continuatori delle attività che la Loggia Agapè dell'O.T.O. aveva svolto in California negli anni 1950. Quando viene fondata la Chiesa di Satana, LaVey - con il cranio interamente rasato e un appropriato pizzo luciferiano - è l'uomo che colpisce i media, ma l'ideologo è Anger (che porta anche i primi contatti con il mondo del cinema, dove aderiranno alla Chiesa di Satana celebrità come Sammy Davis e Jayne Mansfield). Ma quando Satana diventa il centro del sistema simbolico della Chiesa di San Francisco - non più solo un pretesto per riproporre temi crowleyani - Anger rompe con LaVey, che negli anni 1970-1975 prosegue una carriera autonoma, diventa una celebrità, raduna qualche migliaio di seguaci e dagli Stati Uniti sbarca anche in Europa.
La Chiesa di Satana di LaVey è tanto razionalista da sembrare atea: Satana - recita la prima delle "nove affermazioni sataniche" - "rappresenta l'indulgenza in luogo dell'astinenza" e i rituali celebrano l'uomo che gode in pienezza la sua vita finalmente libero dalle inibizioni e dalle superstizioni religiose. La stessa "messa nera" per LaVey è più uno psicodramma che deve liberare i cristiani (soprattutto i cattolici) dalle loro superstizioni che un atto effettivamente magico. Solo razionalismo e ateismo, dunque? Sembrerebbe di sì, ma un episodio del 1975 getta qualche dubbio su tutta la costruzione. In quell'anno la maggioranza dei seguaci di LaVey segue lo scisma del Tempio di Set, dove la realtà personale di Satana - che non è più solo un simbolo - viene vigorosamente affermata. Qualunque cosa teorizzasse LaVey, i suoi rituali avevano evidentemente predisposto molti seguaci a seguire un satanismo non più razionalista, ma occultista.
Dopo lo scisma del 1975 la Chiesa di Satana di LaVey si era ridotta a operare principalmente per corrispondenza, e sembrava moribonda. Negli anni 1989-1990, grazie alle figlie di LaVey, Karla e Zeena, e a Blanche Barton, la Chiesa di Satana ha riguadagnato terreno in un modo sorprendente per gli osservatori, e il suo nuovo bollettino, The Black Flame, ripropone a una "gioventù d'acciaio" le gioie della "legge del taglione".
TEMPIO DI SET. Michael A.Aquino, tenente del controspionaggio dell'Esercito americano, nel 1969 conosce LaVey e in pochi anni diventa il suo braccio destro, l'autore di vari rituali e il direttore del periodico della Chiesa di Satana The Cloven Hoof. Nel 1975 Aquino rompe con LaVey apparentemente per problemi organizzativi, ma in realtà per il conflitto classico fra il satanismo razionalista di LaVey e idee più decisamente occultiste e convinte della realtà di Satana come essere personale. Seguito dalla maggioranza dei leader delle unità locali della Chiesa di Satana (le "grotte", che trasforma nei "piloni" del nuovo Tempio di Set) - e degli stessi membri della Chiesa di LaVey - il 21 giugno 1975 Aquino invoca Satana, che gli chiede di essere chiamato Set e gli rivela una genealogia occulta per cui il regno satanico si afferma attraverso tre "eoni": due finiti, guidati da Crowley e da LaVey, e il terzo inaugurato appunto nel 1975 e destinato ad essere guidato dallo stesso Aquino. Memore della sua esperienza di ufficiale del controspionaggio, Aquino recupera l'esaltazione dell'egoismo di LaVey come "piccola magia nera" intesa a dominare e a manipolare gli altri; ma vi aggiunge una "grande magia nera" legata a un mito gnostico secondo cui il creatore del mondo avrebbe voluto negare agli uomini l'intelligenza e questi la hanno ricevuta dal Principe delle Tenebre, dalla cui parte sono chiamati a schierarsi sfidando le presunte leggi morali del mondo, che derivano dal Dio creatore limitato e ostile all'uomo.
Negli anni 1980 Aquino ha avuto una serie di problemi: all'interno della sua organizzazione è stato accusato di un autoritarismo alla LaVey (e ha risposto cedendo la responsabilità amministrativa del Tempio di Set al professore di inglese texano Steven Flowers); all'esterno è stato coinvolto nel 1987 in una accusa di pedofilia, ma nessun procedimento penale è mai stato formalmente iniziato nei suoi confronti e Aquino ha denunciato la campagna come una montatura di giornalisti e di alcuni ambienti "anti-sette".
CHIESA DELLA LIBERAZIONE SATANICA. Nel 1986 un professore di inglese, Paul Douglas Valentine, ha fondato nel Connecticut la Chiesa della Liberazione Satanica, che appartiene alla stessa corrente del satanismo occultista di Aquino e si ispira anche ai modelli europei ottocenteschi descritti in romanzi come Là-bas di Huysmans. Valentine può contare sull'appoggio della mitica libreria magico-occultistica di New York Magickal Childe e del suo "satanico" proprietario Herman Slater ("Herman l'orribile"), punto di riferimento di un certo satanismo newyorkese.
ORDINE DEL LUPO MANNARO. Un autore di scritti sul satanismo, Nikolas Schreck, ha fondato nel 1984 l'Ordine del Lupo Mannaro (Werewolf Order). Schreck si ispira a LaVey, ma l'aggressività nei confronti del Cristianesimo è particolarmente violenta. Si può avere qualche volta l'impressione di trovarsi di fronte ad eccessi ludici, ma i riferimenti al nazional-socialismo sono particolarmente inquietanti, e hanno suscitato simpatie per l'ordine fondato negli Stati Uniti da Schreck in ambienti satanisti del neo-nazismo tedesco (dove si era già diffusa negli anni 1970 una organizzazione "luciferiana", la Lucifer-G).
CHIESA DELLA GUERRA. La Chiesa della Guerra (Church of War, o COWAN) accetta molti degli insegnamenti di LaVey: si dichiara "pagana e atea" ma nello stesso tempo vuole mantenere "gli aspetti validi della religione", cioè il rituale e i simboli. La Church of War celebra la vita come guerra di tutti contro tutti, dove non c'è misericordia e contano solo la forza e il coraggio. Satana è il simbolo della guerra, e le guerre come grandi rituali satanici pubblici non debbono essere evitate ma favorite. La Church of War si è così conquistata la sua fetta di pubblicità celebrando gioiosamente le guerre del mondo e proclamando il suo odio per chi ama la pace.
CHIESE DI SATANA (Parigi-Torino). Meritano almeno un cenno le troppo famose Chiese di Satana torinesi, a cui la stampa attribuisce spesso decine di migliaia di seguaci. Secondo valutazioni emerse all'epoca del convegno torinese Diabolos, Dialogos, Daimon del 1988 i seguaci si aggirerebbero in realtà sulle "poche decine". Giacché a Torino operano almeno due "Chiese di Satana" concorrenti - entrambe impegnate nelle "messe nere" secondo il modello della letteratura francese ottocentesca - le cifre sono probabilmente un poco più alte, ma è da escludere che i seguaci siano più di qualche centinaio. Altri gruppi italiani come la Confraternita di Efrem Del Gatto a Roma e i Bambini di Satana a Bologna hanno goduto a loro volta di una certa notorietà giornalistica, ma sono probabilmente ancora più piccoli. Si dovrebbe semmai evocare l'O.T.O. "indipendente" - ormai del tutto autonomo e senza più legami con alcuna delle branche crowleyane "ufficiali" straniere - diretto a Bologna da Roberto Negrini che rappresenta, sulla scena crowleyana internazionale, un esempio quasi unico di uso insistito di riferimenti espliciti a Satana. Finché lo stile di pensiero rimane "thelemita" e crowleyano non si tratta, tuttavia, di vero e proprio satanismo; al massimo, si può parlare per il gruppo di Negrini di un equilibrio instabile fra elementi crowleyani e satanisti; gli sviluppi futuri di questo gruppo (che appare in crescita) potranno dirci quali elementi si affermeranno come prevalenti.
Questa rassegna lascerà probabilmente a più di un lettore una impressione - se non proprio di delusione - di sproporzione fra il gran parlare che si fa del satanismo e la modesta entità, al di là dei miti e delle voci, dei "nuovi movimenti religiosi satanisti" che oggi sono effettivamente in attività.
Dal punto di vista quantitativo l'impressione è senz'altro corretta, e la rassegna avrà raggiunto il suo scopo se avrà dissipato l'impressione - diffusa dall'anti-satanismo organizzato, ma qualche volta sapientemente coltivata dagli stessi satanisti a fini propagandistici - secondo cui i gruppi satanisti sono numerosissimi e potentissimi. Non è così: ma dal punto di vista qualitativo è possibile anche qualche considerazione diversa, che mi rende personalmente riluttante a schierarmi con quei sociologi che considerano il fenomeno semplicemente sopravvalutato e tendenzialmente irrilevante.
I movimenti satanisti, da un punto di vista tipologico, rappresentano infatti un caso esemplare delle conseguenze a cui può giungere un atteggiamento di totale rifiuto della visione cristiana del mondo e dell'uomo. I satanisti sono marginali in quanto affermano esplicitamente queste conseguenze, che tuttavia a livello implicito sono ampiamente presenti in una mentalità assai più diffusa.
Ben pochi, oltre ad Aquino e a LaVey, sono disposti ad affermare che è giusto che i forti opprimano i deboli, che gli astuti ingannino i semplici, che chi può si goda la vita ignorando il Decalogo e anzi proclamando un anti-decalogo satanico: ma non è necessario essere particolarmente pessimisti per constatare come lo stile di vita che Aquino e LaVey propongono sia largamente seguito da molte persone che certamente non li hanno mai sentiti nominare. Il satanismo, da questo punto di vista, svela la verità ultima di un mondo post-cristiano che sembra considerare il Cristianesimo come del tutto irrilevante.
Più profondamente - benché gli specialisti di esoterismo considerino i satanisti come non particolarmente dotati di cultura esoterica - il satanismo è spesso il punto di arrivo di un itinerario magico. Il mago, l'occultista ha cercato per anni l'auto-redenzione e l'auto-salvezza, l'immortalità conquistata tramite una tecnica che permetta di sperimentare di essere come Dio.
Dopo una vita di sforzi, qualche volta, si guarda allo specchio: e non vede nulla. I risultati promessi, per cui ha speso un'intera esistenza, non sono venuti. Può capitare, allora, che la volontà magica di essere come Dio si rovesci in un odio metafisico contro Dio: nasce allora quel raro (ma non inesistente) personaggio che è il vero satanista.
Può capitare, naturalmente, anche il contrario: dalla delusione può scattare la scintilla per un riesame di vita e per una conversione. Nella mia esperienza personale di ricercatore negli ambienti dell'occultismo ho potuto incontrare l'uno e l'altro caso: se le conclusioni drammatiche, che non mancano, mi spingono a preoccuparmi ogni volta che un giovane imbocca la strada dell'occulto, le conversioni - a cui pure ho potuto assistere anche in ambienti lontanissimi dal Cristianesimo -mi ricordano che nessun caso è disperato né deve essere "abbandonato a se stesso", e che la grazia di Dio è più forte di qualunque barriera in cui l'uomo può rinchiudersi.