lunedì 28 luglio 2014

LE POSSESSIONI SONO DI VARIO TIPO


LE POSSESSIONI SONO DI VARIO TIPO

 Le possessioni stesse sono di vari tipi, anche in base a che tipi di diavoli sono coinvolti.
Perché ci sono i diavoli principali e quelli secondari. Le gerarchie celesti, le gerarchie angeliche, sia quelle buone – gli angeli – sia quelle cattive – gli angeli decaduti – sono organizzate in una struttura ben precisa. Nel caso della possessione la presenza è evidente, chiara.
Le stesse persone colpite si sentono messe in disparte da questa presenza, e c'è una diversità enorme nelle sue manifestazioni da caso a caso, da persona a persona.
E' come se ci fossero due persone in una: c'è la persona e l'altro essere. A un certo punto è l'altro che domina la persona, e la persona, il soggetto, passa sullo sfondo finché è in atto la presenza.
Poi, man mano, invece, ritorna l'opposto, la presenza si indebolisce, comincia a passare sullo sfondo e ritorna avanti il soggetto, l'individuo, la persona umana.
Recentemente sono stato colpito da una notizia di cronaca: un uomo a Los Angeles, guidando la macchina ai cento all'ora, è entrato in una strada pedonale e ha investito tante persone tra le quali un'italiana rimasta uccisa.
Si può dare una spiegazione di tipo naturale: era fuori di sé, era drogato … non so se era drogato, se avesse bevuto. Ma questo fatto mi ha impressionato, perché in una certa letteratura c'è la descrizione di alcune persone che sono assalite in maniera ossessiva dal maligno e che raccontano, già tre anni fa, che quando erano sotto l'istigazione del maligno provavano proprio il desiderio di far fuori pià persone possibile con la macchina. Sentivano la spinta del maligno che le portava a questo gesto e loro ovviamente ponevano resistenza, erano ancora nella lotta decisiva tra il bene e il male. E' significativo come alcuni di quelli che avvertivano queste ossessioni del maligno sulla propria vita sentissero, in testimonianze di trent'anni fa, la spinta a compiere quel gesto che oggi abbiamo visto compiuto da quest'uomo.

Non ci sono prove, ma possiamo chiederci: invece che esserci una genesi di natura potrebbe esserci una genesi anche spirituale di questi gesti, su istigazione del maligno? Io credo di sì, ma non si può dimostrare! (Padre Ermes Macchioni)

lunedì 12 maggio 2014

L'arte massonica camuffata in arte sacra


L'arte massonica camuffata in arte sacra


Oggi dell'arte Sacra si vuol creare l'arte dei pupazzi e mostri che vorrebbero rappresentare Crocifissi, Angeli e Santi.

Quadri, statue, Crocifissi orrendi, che fan perdere la fede.
La mia grande delusione anche della croce nel nuovo Santuario di San Padre Pio, una croce massonica, un santuario massonico. Questa non è arte Sacra, ma è arte massonica, modernista che non ha nulla di sacro.

LA MASSONERIA SI E' INFILTRATA OVUNQUE ANCHE NELLA CHIESA CATTOLICA, NEI SEMINARI, NELLE CONGREGAZIONI RELIGIOSE....


LA MASSONERIA SI E' INFILTRATA OVUNQUE ANCHE NELLA CHIESA CATTOLICA, NEI SEMINARI, NELLE CONGREGAZIONI RELIGIOSE....


Il pensiero libero: libertè Egalitè-Fraternitè...
L'esaltazione del razionalismo a danno della fede, del naturalismo e dell'umanitarismo per la svalutazione del Cristianesimo.
Oggi , scuole cattoliche se ne fanno paladini, fino a distinguere scaltramente l'umano dal cristianesimo, quasi che il cristianesimo sacrificasse l'umano, e quando uno diventa cristiano cessasse di essere umano. Rivendicazione, quindi, di un umanesimo autosufficiente, e svalutazione del cristianesimo, quasi mancasse o trascurasse i valori umani, mentre invece li potenzia con quelli soprannaturali, portando l'uomo a ben più alta quota di quella cui lo lascia la pedagogia puramente umanistica, sempre deficiente dei valori della Grazia. E' il gran delitto già deplorato da Pio XI e da Pio XII: la divinizzazione dell'umano, l'umanizzazione del divino a piena svalutazione del divino.
Come logica conseguenza, la liquidazione dell'idea di Dio, fino ad una teologia della morte di Dio, per la idolatria dell'uomo; la dissacrazione della vita fino alla completa laicizzazione. E, supremo paradosso, la sostituzione: satana!
Carducci si era limitato a comporre l'inno a satana, in un momento di follia. Oggi, noi abbiamo la organizzazione del satanismo.
E' la parodia religiosa di cui la massoneria fu sempre maestra: ritualismo liturgico e para-liturgico, invece della vera Liturgia. Svalutazione del Sacrificio e del Sacramento in servizio di Assemblea: funzionarismo di culto e declassazione della pietà e dello spirito di pietà. Ipocrisia religiosa... Clero e laici cattolici sprovveduti, fanatizzati da autentico luteranesimo.
Declassazione della Chiesa nel suo Magistero di cattedra e nelle funzioni gerarchiche di governo. Tolleranza del ministero a partecipazione comunitaria. Sostituzione delle opinioni alla Dottrina; dei segni alla Regalità; della cultura indefinita (non definita) alla Verità rivelata e trasmessa dalla S. Scrittura e dalla Tradizione. Sostituzione della vaga interpretazione alle formule dogmatiche; delle evoluzioni naturali alla Grazia... con tutte le conseguenze. La Babele religiosa con tutta la sua anarchia, per far strada all'ateismo, almeno pratico se non teorico. Una vera demolizione della Chiesa da Corpo Mistico di Cristo a consorteria più o meno religiosa, a puro "Stato Vaticano".
Volatilizzazione dell'amore nel puro sessualismo. E questo per la dissoluzione della famiglia e la disintegrazione sociale.
In questo, la propaganda e l'opera della massoneria ha raggiunto, oggi, obiettivi anche più sensibili a tutti.
Scuole e diffusione della pornografia con tutti i mezzi di comunicazione, promossi dalla massoneria (e spesso finanziati come cespite capitalistico, nel secolo scorso) hanno, oggi, il massimo sviluppo, fino al massimo rendimento finanziario, ad arricchimenti favolosi.
Appena fatta l'Italia, la massoneria si è arroccata al Ministero dell'Istruzione Pubblica e dell'Educazione e lo tenne coi denti, fino a pochi anni fa, nei titolari. Nella direzione, lo tiene ancora con forte influenza. Così ha potuto propagandare le idee e imporre spesso le esperienze legalizzate più funeste. Si pensi alle scuole miste, dall'asilo alle facoltà universitarie.
Vedere le disposizioni ministeriali, le direttive di Lemmi Bovio. ecc. Per rimanere a rilievi italiani (Civiltà Cattolica, 1895.
Oggi, anche non pochi religiosi pretendono la scuola mista a tutti i livelli. Pretendono la coeducazione a qualunque grado e con qualunque mezzo (stampa, radio, tv, lezioni sessuali scolastiche e para-scolastiche, esercitazioni sessuali in Collegi ed Oratori misti... ).
Potrei continuare a specificare. Ma anche solo questi rilievi documentano come tra i Cattolici si sia attuato il programma massonico con una arbitraria applicazione di indicazioni conciliari, che non si saprebbe definire se più ingenua o più maligna. Perché si tratta di gente che ha fatto studi e pretende autorità in campo scientifico.
Vien da chiedersi: dove vogliono portare la Chiesa, specie i Seminari e le Congregazioni religiose?
Sanno quel che fanno i promotori della mixitè, che non tengono conto del male morale diffuso e che continuano a diffondere?
Dei giovani drogati e delle vocazioni rovinate, delle famiglie funestate da tragedie spaventose?
Quanto male hanno fatto le nostre Riviste cattoliche!! che hanno proprio sbandato nei campi proibiti: il campo della politica, il campo della violenza, il campo del libertinaggio, fino alla sensualità ed al sessualismo! .. Quanti stanno ancora soffrendo per causa loro ! Vadano oltre cortina a provare quel che soffrono i nostri Martiri!...
Non ho accennato all'abbandono della veste talare, tuttora raccomandata dal Concilio, ma disprezzata ormai da molto clero. Fin dal 1848- 49, la massoneria in Italia faceva propaganda per l'imborghesimento del Clero. Passarono anche da Don Bosco a chiedergli la firma per strappare alla Santa Sede il permesso di deporre la sottana e vestirsi come gli altri. Don Bosco chiese se avessero già firme di Don Cafasso e del Can. Aglesio. Alla risposta negativa, concluse: <>! (III, 411 delle Memorie biografiche).
C'è una bella differenza ad adattarsi alle imposizioni statali, come si fece in diverse Nazioni fin dal secolo scorso, e godere di buttare la veste al fico, come fanno oggi sacerdoti e religiosi dei diversi Ordini, in piena euforia di imborghesimento! C'è una bella differenza! Don Bosco non aveva difficoltà ad obbedire anche a leggi ingiuste, ma non amava l'ipocrisia religiosa, neppur nell'abito. L'abito non fa il monaco, ma lo distingue e lo frena e lo salva da morbosità erotiche e peggio!

mercoledì 16 aprile 2014

Foto della Madonna alle nozze di Cana "è un falso"


LA PRUDENZA NON E' MAI TROPPA
Falsa foto

La serva di Dio Luigina Sinapi e Papa pio XII non sapevano nulla di questa foto.
Qualcuno si è intrufolato si siti web nel pubblicare festa storia della foto della Madonna alla nozze di Cana.
La Madonna non si truccava, ne si toglieva le sopracciglia, ne metteva orecchini.
La Madonna portava e porta il velo.
Questa foto mostra come se la Madonna fosse vanitosa.
Sembra più una foto di un’attrice americana.
In alto della foto sulla destra accanto all’attaccatura dei capelli c’è un volto orrendo, piccolo, con il naso a forma di pinocchio, la bocca e le orecchie.
Questa foto è un falso per danneggiare la Serva di dio e danneggiare le anime nel far credere che questo sia il volto della Madonna.
La Madonna profuma di purezza, ti da pace, ma questa foto ti mostra il contrario.
Attenti a non credere a tutto quello che pubblicano sul web o su libri, si nascondo imbroglioni.

sabato 29 marzo 2014

Il Pendolino è senza alcun fondamento scientifico ed è considerato dalla Chiesa uno strumento di divinazione


Il Pendolino è senza alcun fondamento scientifico ed è considerato dalla Chiesa uno strumento di divinazione

Siamo nell'ambito della chiaroveggenza (pretesa di vedere a distanza cose, persone e avvenimenti) nel quale si inseriscono le tecniche "magiche" che utilizzano "strumenti": "cartomanzia" (mediante le carte), "rabdomanzia" (mediante le bacchette), "radiestesia" (mediante il pendolino), ecc. La radioestesia (lett. "radius", cioè "raggio"+"aisthesis", da quest'ultima deriva la parola "estetica" come "naturale percezione del mondo delle cose", significa "sensazione" o "percezione") sarebbe quella "scienza" o"facoltà" che consentirebbe ad alcune persone di percepire o "sentire" radiazioni elettromagnetiche o "raggi" a mezzo di un "pendolino" o di una bacchetta, rabdomanzia, per trovare l'acqua o per diagnosticare le malattie o scegliere cibi o medicinali o addirittura trovare persone scomparse. Infatti afferma il manuale "Iniziazione alla Radiestesia; un'antica scienza per la Nuova Era" di Giorgio Fanti, ed Iniziazione Mediterranee 1998 a pp.16-18.26: "Con il pendolino... si fa la diagnosi di malattie su persone e animali e si determina il medicamento più adatto per ciascuna malattia... con il pendolo imparerete ad acquisire il poteredi entrare in comunicazione diretta con il vostro subcosciente dal quale otterete preziose informazioni... imparare [così] adominare la propria volontà e le forze segrete che ognuno nasconde in sè... la radiestesia è la scienza che studia il modo di individuare a captare le radiazioni dei corpi, siano essi animali, vegetali o animali... Il radioestesista è perciò una persona dotata di una speciale sensibilità". Cosa reagirebbe alle "misteriose radiazioni"? "A reagire alle misteriose radiazioni [chiamate 'radiamenti', oscillazioni' e 'campi'] sarebbe piuttosto lo spirito di colui che vi fa ricorso... non i 'detector' (pendolo, bacchetta, ecc)... Tutto ciò sta a indicare che i radioestesisti assai spesso ricorrono a facoltà paranormali. Ciò che percepisccono e poi trasmettono non sono facoltà fisiche conosciute, bensì informazioni assunte per via extrasensoriali" (Harald Wiesendanger, "Il grande libro della guarigione spirituale", Mediterranee, 1994, p.206). Queste fantomatiche "radiazioni" o "energie sottili", le stesse "energie" che fuoriuscirebbero dai fantomatici "chakra", sarebbero riscontrabili, per i meno dotati, con il "pendolino": "Per controllare il funzionamento dei chakra, il metodo più semplice consiste nell'uso del pendolino. Chi ha dimestichezza con la percezione delle energie sottili potrà usare le mani, passandole sull'aura e su ciascun vortice allo scopo di rivelare blocchi, congestioni e alterazioni; oppure potrà ricorrere alla visione psichica, sempre che abbia sviluppato le doti di chiaroveggenza necessarie a vedere i corpi sottili, i loro colori, le disarmonie che questi presentano: per chi invece non è ancora giunto a simili stadi di sensitività, il pendolino rappresenterà un mezzo altrettanto valido" (Fabio Nocentini, "Iniziazione alla Cristalloterapia", ed Mediterranee 2002, p.37). Sebbene occorre che vi sia una "speciale sensibilità" si può allenare e incrementare questa "sensibilità" mediante corsi a pagamento, ad esempio, da 180 a 310 €. Occorrerebbe interrogare il pendolino o la bacchetta e captandone le vibrazioni delle "energie sottili" saperne leggere la "risposta" per poi scaricarne le "energie" mediante una calamita prima della successiva domanda. Sarebbe fondamentale anche "impregnare" il pendolo o la bacchetta, secondo le regole della magia contagiosa, del tipo di "energia" che occorre ricercare (ad es. impregnare il pendolo o la bacchetta della energia del tartufo se si cerca il tartufo, ecc.). Quindi esisterebbe una energia intelligente che saprebbe risponderebbe, a comando, a delle specifiche domande su salute, soldi e sesso. Sappiamo che esotericamente parlare di "energia intelligente" equivale a parlare dell'ambito preternaturale degli spiriti "Deva". Normalmente i radionici o radiestesisti aderiscono al movimento di guarigione olistica della New Age condividendone le dottrine fondamentali: panteismo, monismo, reincarnazione progressiva, autosviluppo del Sè fino ad acquisire poteri strabilianti, fisica olistica, ecc. Il sostrato è eterodosso rispetto all'insegnamento della Chiesa. Cosa vendono? Uno di questi "master" in radionica o raioestesia vende "circuiti radionici attivi" capaci di "apportare tutte le vitamine di cui ha bisogno un soggetto scarico" o "apportare energia maschile yang o femminile yin" o "ripristinare rapidamente in tutto il corpo ogni energia fisica perduta" o "rigenerare il magnetismo animale generale" o "guarire il fegato" o "per tosse e febbre" o "sviluppare il potenziale di ringiovanimento e rallentare la vecchiaia" o "per riequlibrare l'intestino ed espellere le feci" o "regolando tutto il sistema ormonale" o "recuperare le ore di sonno" o "per aiutare a dormire in modo corretto" o "aiutare il sistema ormonale a produrre la giusta quantità di melatonina" o "resistere agli attacchi psichici esterni, attacchi energetici, ecc." o "eliminare tutte le energie nocive" o "guarigione mentale" o "antidepressivo" o "guarigione psicosomatica" o "riequlibrio dei chakras" o "sviluppare la consapevolezza universale nel soggetto" o "sviluppare una conoscenza di se stessi" o "potenziando il magnetismo di guarigione personale" o "avere successo in tutte le aspirazioni". L'avvertenza è che questi "circuiti radionici attivi" o "grafici" non funzionano più se vengono fotocopiati e distribuiti ma solo "in originale" altrimenti "perderanno la loro carica energetica". Inoltre viene detto di "non esibirli o distribuirli perchè un uso improprio di altri può seriamente dannegiare".
In sostanza siamo in presenza della magia dei moderni talismani esoterici o mandala o "trucchi" da cui si promette, non raramente a pagamento, "potere e controllo" tipico dei guru o master della New Age.
Quali le caratteristiche costruttive e di utilizzo del pendolino? "Il pendolino deve essere di materiale naturale, a punta e simmetrico rispetto all'asse centrale; per quanto riguarda la lunghezza del filo o della catenella a cui è appeso, Brennan consiglia 15 centimetri ... Prima di adoperare il pendolino, è importante creare il vuoto mentale ... dobbiamo mantenerci mentalmente neutrali circa lo stato dei chakra che stiamo testando. Il pendolino deve essere tenuto molto vicino al chakra, senza però toccare il corpo della persona... dai movimenti del pendolino, da opportune tabelle, si riescono a capire quali chakra sono squilibrati. Se il terapeuta, grazie a doti sensitive, è in grado di sintonizzarsi con un determinato livello dell'aura, la lettura dei chakra effettuata tramite il pendolino si riferità a quel livello... Un chakra aperto e armonicamente attivo corrisponde alla rotazione circolare del pensolino in senso orario... [se è antiorario o con orbite ellittiche] si tratta di un chakra disarmonico che indica un'area problematica a livello psicologico... o fisico... segno che la persona non assorbe l'energia dal campo universale ma la emette verso l'esterno... maggiore è l'ampiezza del pendolino maggiore l'energia che passa nel cono del chakra... una diagnosi energetica [sui 7 corpi sottili]... con l'uso del pendolino... [la cura con cristalli, Fiori di Bach, ecc.]" (Fabio Nocentini, "Iniziazione alla Cristalloterapia", ed Mediterranee 2002, pp.37-40).
Il pendolino viene usato anche da alcuni OMEOPATI per individuare il "rimedio" da assegnare al paziente; ovviamente non esiste alcuna prova scientifica del funzionamento del pendolino! Infatti "nel 2002 venne condotto un trial scientifico che non ha rivelato prove della validità di questo trattamento. Durante questo esperimento vennero approntate 26 coppie di bottigliette: in ogni coppia una bottiglietta conteneva brionia e l'altra un placebo; quindi, fu richiesto a 6 omeopati di usare il pendolino per individuare dove si trovasse il rimedio. Benchè in genere gli omeopati fossero certi di scegliere correttamente, su 156 prove riuscirono solo 75 volte; un tasso di successo leggermente inferiore al 50%, più o meno quanto si potrebbe aspettare tirando ad indovinare" (Simon Singh, Edzard Ernst, "Aghi, pozioni e massaggi: la verità sulla medicina alternativa", Rizzoli, 2008, p.112). Quali sono le teorie pseudoscientifiche dietro alla dottrina del "corpo eterico" caratteristica dei tantrici e dei magnetizzatori (che parlano di "aura" o "energia sottile", di "spiriti Deva" e di fantomatici poteri acquisibili fino ad essere, come direbbe Patanjali, "superiori agli dei") e degli spiritisti (che parlano di "perispirito" o "corpi sottili" negando l'esistenza del demonio e quindi incoraggiandone l'evocazione)? Un pasticcio incomprensibile e un saccheggio improprio, tipico anche della parapsicologia, di concetti e di termini scientifici, filosofici e religiosi. Come sempre le "medicine alternative", così desiderose di essere legittimate in qualche modo dalla scienza ufficiale, si appoggiano non al metodo scientifico ma alle "prove anedottiche" e ai "sensitivi". Infatti afferma un esoterista: "Va precisato che, per quanto riguarda il valore delle diagnosi radioestetiche, attualmente non è stato compiuto alcuno studio sul piano scientifico. Pochi test sistematici in materia derivano sostanzialmente da singoli radioestesisti, per cui la loro affidabilità è necessariamente limitata. Che il metodo [funzioni]... [è confermato] da una grande quantità di sensitivi e loro clienti e da medici" (Harald Wiesendanger, "Il grande libro della guarigione spirituale", Mediterranee, 1994, p.206).Per attaccare bottone con i cristiani i "radionici" - coloro che studiano l'indimostrata azione della mente sulla materia facendo uso di pendoli, grafici, simboli, forme, strumenti di molti tipi - ricordano che la parola "Radiestesia", che ha sostituito la vecchia "Rabdomanzia", sarebbe stata coniata dall'abate svizzero Alessio Mermet (1866-1937) che sarebbe il padre della moderna "radiestesia". Sappiamo, purtroppo, che "nessuno è confermato in grazia". Il povero abate Mermet "decise che se un pendolo è sensibile ad un fiume sotterraneo, può rivelare qualcosa sul flusso sanguigno dei pazienti... I corpi, disse Mermet, emettono 'radiazioni' che producevano in lui flussi invisibili, colti dalle sue mani, in cui reggeva un pendolo come fosse un rivelatore. Mermet chiamò quest'arte 'radiestesia' e iniziò ad aumentare la distanza tra sè ed i suoi pazienti fino a che riuscì ad operare con la stessa efficacia, a chilometri di distanza, quando possedeva qualcosa che apparteneva al paziente su cui concentrare l'attenzione, come una fotografia o una ciocca di capelli" (Lyall Watson, "Oltre Supernatura", ed Mediterranee, 1992, p.234).
In realtà il pendolino è da rigettare non solo per la scienza ma anche per i cristiani! Vediamo a seguire il testo in italiano del Decreto del Sant'Uffizio, ora Congregazione per la Dottrina della Fede, del 26 marzo 1942 che condanna laradioestesia ed è tutt'ora in vigore:
Decreto del Sant'Uffizio sulla "Radioestesia":

"La Suprema Sacra Congregazione del Santo Uffizio riguardo agli sconvenienti atteggiamenti che si compiono a danno della religione e della vera pietà a causa della pratica della Radioestesia compiuta dai chierici al fine di conoscere eventi e circostanze relative ad alcune persone, e che sono stabilite nei canoni 138 e 139 ( § 1) del Codice di Diritto Canonico che riguardano i chierici e i religiosi che macchiano la loro condotta con atteggiamenti che offendono il loro ufficio e la dignità o che possono nuocere alla loro autorità, stabilisce queste cose che seguono: agli Eccellentissimi Ordinari dei luoghi e ai Superiori Religiosi, affinchè con una certa restrizione proibiscano ai propri chierici e religiosi di non procedere mai a quelle forme di divinazione tra le quali anche la Radioestesia, che scrutano le consultazioni sopraddette. Sarà compito degli stessi Ordinari o dei Superiori Religiosi, se ritenessero necessario ed opportuno, applicare sanzioni penali ad una trasgressione di questo tipo. Se qualche chierico o religioso dovesse perseverare nella trasgressione di questo divieto o avrà dato luogo a gravi sconvenienze o scandalo, gli Ordinari o i Superiori lo deferiscano a questo Sacro Supremo Tribunale".
Dato a Roma, dal Palazzo del S. Uffizio, giorno 26
Marzo 1942, Giovanni Pepe, Notaio della Suprema Sacra
Congregazione dei Santo Uffizio

Il Codice di Diritto Canonico (CIC) del 1917, citato dal Decreto del Sant'Uffizio del 26 marzo 1942, nei cann.138-139 affermava: "I chierici si astengano decisamente da tutte quelle attività che sviliscono il loro stato... Evitino anche quelle cose che non sono del tutto indecorose, ma che tuttavia sono estranee allo stato clericale". Attualmente nel Codice di Diritto Canonico (CIC) del 1983 ai cann. 1311.1321.1326.1328.1330 si ricorda che i "fedeli che compiono un delitto" cioè "una violazione esterna... di una legge o procetto ecclesiastico o della legge divina" che "provoca scandalo o altre grave danno o pericolo per tutta la comunità cristiana" possono "essere sottoposti ad una penitenza o ad un rimedio penale" tanto più severa tanto più c'è "un persistere ancora nel delinquere" evidenziando una "cattiva volontà". Pertanto nei canoni 138 e 139 del CIC del 1917 che hanno la loro corrispondenza nei canoni 1311.1321.1326.1328.1330 del CIC del 1983 citati nel Decreto del Sant'Uffizio sopra riportato, si evidenzia come i "chierici" debbano evitare la radioestesia e affini in quanto "attività indecorose" ed "estranee allo stato clericale" che "provocano scandalo", "danno" e "sono pericolose per la comunità ecclesiale".
L'Enciclopedia Cattolica (1953) alla voce "Radioestesia" ne evidenzia non solo la pseudoscientificità ma anche la preternaturalità che per "motivi di decenza e di prestigio" hanno portato la Chiesa a "proibire ai chierici e ai religiosi la pratica della radioestesia":
Dalla Enciclopedia Cattolica (1953) alla voce "Radioestesia":

"Denominazione di un gruppo particolare di fenomeni di chiaroveggenza diretta in cui la conoscenza dell'evento o dell'ente ricercato avviene per il rapporto che si stabilisce direttamente tra questo e il soggetto percepiente e con l'uso di particolari strumenti rivelatori: la bacchetta o forcina e il pendolo.La denominazione, usata nella presunzione che i fenomeni siano da attribuirsi a ipotetiche radiazioni o movimenti ondulatori emessi indistintemente da ogni corpo, potrebbe anche addirsi ad ogni fenomeno di chiaroveggenza; in pratica, però, il termine viene usato limitatamente per indicare la suddetta forma di rivelaioni o fatti o cose con la bacchetta (rabdomanzia: verga+divinazione) o col pendolo. L'oggetto della ricerca dell'attività radbomantica o pendolare... è assai vario ed è rapprensentato da qualsiasi entità occulta a qualunque regno di natura appartenga, non esclusa qualità o quantità o ubicazione, anche nei riguardi dell'uomo, per il quale viene applicata anche come test dì diagnosi di sede e di natura, mezzo per la determinazione dei rimedi più adatti, per indagare perfino le interne condizioni psichiche e circostanze biologiche e sociali (sentimenti, rapporti di consanguineità, responsabilità, ecc.). Per uno studio particolareggiato del metodo della ricerca radioestetica si rimanda alle opere specializzate, da studiare con spìrito critico essendo largamente piene di precetti empirici, regole e conclusioni non motivate con severo metodo scientìfico, fatti non docu­mentati sufficientemente o di ambigua interpretazione [PSEUDOSCIENTIFICITA']. Gli strumenti comunemente usati sono la bacchetta o verga; ramoscello di nocciolo, olmo, canna d'India (esclusi i legni resinosi o di olivo), stecche di balena, rettilinei o piegati a V o Y, ottenuti con due elementi uniti insieme da un legaccio vegetale; o il pendolo, piccola massa del peso dai 30 ai 70 grammi, di materia varia (legno, osso, sostanze plastiche, metallo, eventual­mente anche l'orologio, ecc.) sospesa ad una catenella o filo (seta, lino, canapa) della lunghezza di 30-80 cm, secondo la particolare sensibilità [O anche "SENSITIVITA' AGLI SPIRITI"]dello sperimentatore e l'oggetto della ricerca. I movimenti di tali strumenti: innalzarsi o abbassarsi delia punta della bacchetta nelle mani dell'operatore; oscillazioni pendolari o circolari, destrorse o sinistrose, o ellittiche del pendolo, sarebbero indicative della presenza, la profondità, la natura, le particolari caratteristiche dell'oggetto della ricerca, secondo un codice interpretativo, spesso privo di una razionale giustificazione, empiricamente stabilito e spesso assai vario, nelle risposte più circostanziate, dall'uno all'altro sperimentatore. Le stesse molteplici modalità e previdenze dettate, indispensabili per la buona riuscita degli esperimenti, più che regole scientifiche razionalmente motivate, appaiono precetti empirici e personali. Non è possibile dare un assoluto giudizio sul valore della radioestesia in rapporto alla oggettività dei metodi e alla discutibile certezza dei risultati ottenuti. Prassi ai margini dell'occulto e del magico, praticata spesso da persone prive di salda preparazione dottrinale e incapaci dì una severa critica obbiettiva, viene spesso inquinata da ignoranza, fanatismo, leggerezza, falsificazione. Un tale giudizio vale particolarmente per le forme più straordinarie e impressionanti di applicazioni della radioestesia, quali la ricerca di persone o di loro qualità dall'indagine radioestetica della scrittura o della fotografia, di persone o di cose in rapporto al responso pendolare su carte topografiche, ecc. In tali casi, se i fatti sono realmente documentabili,parrebbe più probabile ammettere l'intervento di fattori di ordine preternaturale [CHE PROVENGONO DA SATANA!], particolarmente dove si tratti della rivelazione di eventi futuri liberi. La storia della radioestesia si perde nei tempi più antichi, confondendosi con i riti magici orientali e con le pratiche divinatorie dell'antichità pagana. Per motivi di decenza o di prestigio o per evitare occasione dì scandali, la Chiesa proibisce ai chierici e ai religiosi la pratica di quelle forme di radioestesia, che abbiano per oggetto circostanze e qualità di persone umane (diagnosi e cura della malattie, indagini su doti intellettuali e morali, durata della vita, circostanze e tempo della morte, ecc.)".

Il dott. Maurice Caillet, esimio dottore massone francese, faceva uso del pendolino ma quando sì convertì a Cristo capì che NON era una "attività innocente". Dice il dott Caillet: "Non avevo rotto ancora con ogni forma di esoterismo e di occultismo. In realtà, io non avevo rinunciato all'uso del pendolo e alla pratica della radioestesia, pensando che si trattasse di pratiche innocenti.  A febbraio, ritornando dal nostro abituale [dopo la conversione] passaggio a Lourdes, Claude [mia moglie] mi suggerì di cessare anche questa attività. Eravamo sull'autostrada e viaggiavo attorno ai 130 all'ora. Benchè io sia di temperamento piuttosto calmo, nell'udire quelle parole frenai così brutalmente da lasciare la traccia dei pneumatici sull'asfalto e afferrai con violenza un braccio di mia moglie, minacciando di gettarla fuori dalla vettura. Fortunatamente, mi sono reso conto all'istante che quella violenza improvvisa non poteva venire da me ma dall'Avversario, Satana, infuriato perchè avrei potuto infine liberarmi del mio ultimo legame con le forze occulte. Al nostro ritorno a casa, gettai nel fuoco i pendolini e tutti i libri che trattavano di radioestesia. Da allora abbiamo perso ogni sensibilità nei riguardi delle correnti telluriche e il nostro sonno non ne è stato mai più disturbato" (Maurice Caillet, "Ero massone: la mia conversione dalla massoneria alla fede", 2010, Piemme, p.151). Occorre evitare di farsi "ingannare dal demonio", come afferma lo stimato esorcista di Torino don Giuseppe Capra, e non utilizzare il pendolino (link interno).
Afferma il prof Padre Joseph Marie Verlinde: "L'esperienza dimostra che la radioestesia agisce spesso da porta di entrata alle pratiche occulte ... il radioestesista si mette in stato di TRANCE, cioè di maggior ricettività alle informazioni che vengono dal mondo dell'occulto ... Le esperienze più approfondite [sulla radioestesia] sono state forse quelle condotte dal prof Rocard che però non ebbero successo ... L'esperienza pastorale mi ha mostrato i danni che può creare su persone - addirittura su famiglie intere - l'uso del pendolo anche a fini lodevoli e senza contropartita economica. Non dimentichiamo che la radioestesia è anche usata per evocare gli spiriti ... sulle lettere dell'alfabeto ... Non appena perdiamo il contatto fisico [e dimostrabile] con il fenomeno, l'informazione può essere percepita solo per medianità [perchè il contesto è la cratofania]" (Padre Joseph Marie Verlinde, "Attacco al cristianesimo", ed carismatici francescani, 2008, pp.142-143).
In conclusione la scienza, il buon senso nonchè il Magistero della Chiesa sconsigliano l'utilizzo del pendolino.

martedì 25 marzo 2014

Chiesa Cattolica - Apostasia


Suor Cristina la suora che fa le corna


Una suora che da esempio di una laica e non da sposa di Cristo.
Con il suo linguaggio e movimento del corpo che non mostra d'esser religiosa, mentre con la mano fa il gesto delle corna, o si lascia prendere tra le braccia di un uomo.
Il brutto esempio della Madre Priora che la sostiene col suo battimani e grida in modo euforica saltellando.E' un'offesa verso le spose di Cristo che vivono fedelmente la loro vocazione religiosa, fedeli alle costituzioni, alla regola dell'ordine del loro fondatore, fedeli al Vangelo e alla dottrina cattolica.
E' uno scandalo che trascina molte anime ad allontanarsi dalla vera fede, si vuol mostrare che la vita della suora sia questa. Consiglierei di togliersi la veste e il velo se ha scelto di fare la cantante.


mercoledì 19 febbraio 2014

FORMAZIONE DOTTRINALE


FORMAZIONE DOTTRINALE


Ascoltare con fede e devozione la Parola di Dio. La lettura del Vangelo. L’ignoranza, «il maggior nemico di Dio nel mondo».
La formazione del cristiano continua per tutta la vita. Necessità di una buona formazione.
Tempo e costanza per acquistare la buona dottrina. La lettura spirituale.
La prima lettura della Messa ci narra con commozione il ritorno del popolo eletto in Giudea, dopo il lungo esilio babilonese. In terra giudaica un sacerdote, Esdra, spiega ai membri del popolo il contenuto della Legge che essi avevano dimenticato durante gli anni trascorsi in terra straniera. Lesse il libro sacro «dallo spuntar della luce fino a mezzogiorno», e tutti, in piedi, seguivano gli insegnamenti, e «tutto il popolo piangeva». È un pianto nel quale si mescolano la gioia di sentire nuovamente annunciata la Legge di Dio, e la tristezza, poiché l’averla dimenticata in passato aveva cagionato l’esilio.
Quando siamo riuniti per partecipare alla santa Messa ascoltiamo in piedi, in atteggiamento vigile, la Buona Novella che il Vangelo ci porta sempre.
Dobbiamo ascoltarlo con una disposizione interiore attenta, umile e grata, poiché sappiamo che il Signore si rivolge a ciascuno in particolare. «Cerchiamo di udire ora il Vangelo quasi come se fosse qui presente il Signore; non diciamo quindi: felici costoro che poterono vederlo! Infatti molti tra coloro che lo videro poi lo misero a morte, mentre molti di noi che non lo hanno visto credono in lui. Tutti i preziosi insegnamenti che uscivano dalle labbra del Signore, per noi sono stati scritti, per noi sono stati conservati, per noi sono letti, e saranno letti per i nostri posteri, fino alla fine dei secoli».
Si ama solo chi si conosce; per questo, molti cristiani dedicano ogni giorno alcuni minuti alla lettura e alla meditazione del santo Vangelo, che ci conduce come per mano a conoscere e contemplare Gesù. Ci insegna a vederlo come lo videro gli apostoli, a osservarne le reazioni, il modo di comportarsi, ad ascoltarne le parole colme sempre di sapienza e di autorità; ce lo mostra ora pieno di compassione davanti alla disgrazia, ora santamente adirato, comprensivo con i peccatori, risoluto davanti ai farisei che snaturavano la religione, pieno di pazienza verso i discepoli, che spesso non colgono il significato delle sue parole. Ci sarebbe assai difficile amare Cristo, conoscerlo davvero, se non ascoltassimo spesso la Parola di Dio, se non leggessimo con attenzione, ogni giorno, il santo Vangelo. Questa lettura -magari di pochi minuti- alimenta la nostra pietà.
Dopo aver letto i passi della Sacra Scrittura il sacerdote dice: «Parola di Dio». E tutti i fedeli rispondono: «Rendiamo grazie a Dio». E come gli rendiamo grazie? Il Signore non si contenta delle parole: vuole anche un ringraziamento fatto di opere. Non possiamo correre il rischio di dimenticare la legge di Dio: dobbiamo evitare che gli insegnamenti della Chiesa rimangano per noi come verità vaghe e inefficaci, o superficialmente conosciute; questo rappresenterebbe per la nostra vita un esilio molto più amaro di quello di Babilonia. Il gran nemico di Dio nel mondo è l’ignoranza, «che è la causa e come la radice di tutti i mali che affliggono i popoli e turbano tante anime».
Sappiamo bene come il male che affligge un gran numero di cristiani sia la mancanza di formazione dottrinale. Più ancora, molti sono contagiati dall’errore, malattia ancor più grave della stessa ignoranza. Sarebbe una gran pena se noi, per mancanza della necessaria preparazione, non sapessimo far conoscere Cristo agli altri, illuminandoli perché possano comprendere i suoi insegnamenti.
Nella Messa di oggi leggiamo l’inizio del Vangelo di san Luca, il quale esordisce annunciando un resoconto della vita di Cristo scritto per persuaderci della solidità degli insegnamenti ricevuti. L’obbligo di conoscere in profondità la dottrina di Gesù -ciascuno secondo le circostanze della sua vita- compete a tutti, e dura per tutto il tempo che saremo viandanti su questa terra.
«Per crescere nella fede e nella vita cristiana, tanto più nell’ambiente ostile nel quale viviamo, è necessario uno sforzo positivo e un esercizio continuo della libertà personale. Tale sforzo comincia dallo stimare la propria fede come la realtà più importante della vita. Da questa consapevolezza nascono l’interesse per conoscere e praticare i contenuti della fede in Dio, e la sequela di Cristo nell’ambiente complesso e vario della vita concreta di ogni giorno». Non dobbiamo mai pensare di aver completato la nostra formazione, mai dovremmo sentirci a posto nè pagati delle conoscenze che abbiamo potuto acquisire intorno a Cristo e ai suoi insegnamenti. L’amore esige di conoscere sempre di più la persona amata. Nella vita professionale un medico, un architetto o un avvocato, se sono buoni professionisti, non considerano terminato lo studio una volta conseguita la laurea: sono in continua formazione. Lo stesso avviene per il cristiano. Si può applicare anche alla formazione dottrinale la sentenza di sant’Agostino: «Hai detto basta? Sei perduto».
La qualità dello strumento -questo siamo noi tutti: strumenti nelle mani di Dio- può sempre migliorare, sviluppare nuove possibilità. Ogni giorno possiamo amare un po’ di più ed essere più esemplari. Non ci sarà possibile ottenere ciò se il nostro intelletto non riceve continuamente l’alimento della sana dottrina. «Non so quante volte mi hai detto», commenta il cardinal Newman, «che un vecchio irlandese che non sappia far altro che pregare il Rosario può essere più santo di me, con tutti i miei studi. È possibilissimo che sia così e, per il suo bene, mi auguro che sia così. Però se l’unico motivo che t’induce a tale affermazione è che sa meno teologia di me, questo motivo non è convincente né per me né per lui. Non convincerebbe lui perché tutti i vecchi irlandesi devoti al Rosario e al Santissimo che ho incontrato [...] erano desiderosi di conoscere con maggior profondità la loro fede. E non convincerebbe me, perché quantunque sia evidente che un uomo ignorante può essere virtuoso, è altrettanto evidente che l’ignoranza non è una virtù. Ci sono stati martiri che non sarebbero stati in grado di enunciare con correttezza la dottrina della Chiesa, e tuttavia il martirio è la prova eccelsa dell’amore. Ma se avessero conosciuto di più Dio, il loro amore sarebbe stato più grande»
La «fede semplice» (io credo tutto, anche se non so che cosa sia) non è sufficiente per il cristiano che, in mezzo al mondo, trova ogni giorno confusione e mancanza di chiarezza riguardo alla dottrina di Cristo -l’unica dottrina salvifica- e ai problemi etici, nuovi e antichi, nei quali si imbatte nell’esercizio della professione, nella vita famigliare, nell’ambiente in cui si svolge la sua vita.
Il cristiano deve conoscere bene gli argomenti che gli permettono di arginare e di contrastare gli attacchi dei nemici della fede; deve saperli presentare in modo attraente (non si guadagna nulla con l’intemperanza, la discussione e il malumore), con chiarezza (senza sfumare laddove non si può) e con precisione (senza dubbi né titubanze).
La «fede della vecchina» può forse salvare la vecchina, ma per la gran parte dei cristiani l’ignoranza dei contenuti della fede significa generalmente mancanza di fede, incuria, difetto d’amore: «spesso l’ignoranza è figlia della pigrizia», ripeteva san Giovanni Crisostomo. Nella lotta contro l’incredulità è molto importante possedere una conoscenza precisa e completa della teologia cattolica. Per questo «qualsiasi ragazzino ben istruito nel catechismo è, senza che lui lo sospetti, un autentico missionario». Mediante lo studio del catechismo, vero compendio della fede, e le letture che ci consigliano nella direzione spirituale, combatteremo l’ignoranza e l’errore in molti ambienti e in molte persone, che potranno così far fronte a tante dottrine false e a tanti maestri dell’errore.
La buona formazione richiede tempo e costanza. La continuità aiuta a comprendere e ad assimilare, a tradurre in comportamenti di vita la dottrina che giunge al nostro intelletto. Per questo dobbiamo fare in modo, in primo luogo, che i canali siano aperti e circoli in essi la sana dottrina: presteremo il necessario interesse alla nostra formazione, convinti di quanto è importante per noi curare con diligenza la pratica della lettura spirituale, secondo un piano ben studiato, in modo che il contenuto lasci un costante deposito nella nostra anima.
Si è detto che per guarire un malato basta essere medico; non è necessario contrarre la stessa malattia. Nessuno deve essere «così ingenuo da pensare che, se vuole formazione teologica, gli è necessario sorbire tutto l’ingurgitabile..., ancorché tossico.
Questo è di buon senso, non solo di senso soprannaturale, e ciascuno per esperienza potrebbe confermarlo con molti esempi». Per questo motivo, chiedere consiglio per le letture è un aspetto importante della virtù della prudenza: lo è in modo particolare quando si tratti di libri teologici o filosofici, che possono compromettere la nostra formazione e la nostra stessa fede. È molto importante non sbagliare nella scelta di un libro da leggere. E l’importanza diventa maggiore per quei libri che sono specificamente destinati alla formazione della nostra anima.
Se siamo costanti, se curiamo i mezzi tramite i quali ci giunge la buona dottrina (lettura spirituale, ritiri, circoli di studio, conversazioni formative, direzione spirituale...), ci ritroveremo, quasi senza accorgercene, con una gran ricchezza interiore che poco per volta assimileremo nella nostra vita. E quanto ai rapporti con gli altri ci troveremo come il contadino con il cesto della semente colmo davanti al campo arato pronto a ricevere il buon seme, poiché quello che riceviamo è utile per la nostra anima e per essere trasmesso ad altri. La semente si perde quando non viene fatta fruttificare, e il mondo è un immenso solco nel quale Cristo vuole che seminiamo la sua dottrina.

Matrimonio e convivenze non sono uguali



Matrimonio e convivenze non sono uguali

Card. Caffarra,

Affermare che matrimonio, convivenze di fatto, convivenze omosessuali esigono da parte della legge uguale rispetto e condivisione - in ossequio al pricipio che ogni concezione della propria sessualita' ha uguale diritto di essere praticata e che nessuna pratica della sessualita' deve essere trattata dalle leggi meglio di un'altra, poiche se cosi' fosse la parzialita' di trattamento sarebbe ingiusta comportando una scelta ideologica - "e' una tesi insostenibile, perche' contrasta il bene comune, ed espone la societa' a forti rischi".

(La Repubblica, 30.05.2006) E' quanto ha spiegato l'arcivescovo di Bologna, card. Carlo Caffarra, chiudendo stasera a S.Pietro in Casale la "Settimana della famiglia". Nella sua relazione su "Che cosa e' la famiglia", il cardinal Caffarra ha ripercorso le tappe del dibattito in corso tra quanti sostengono la necessita' di una legislazione - Pacs, Unioni civili, ecc. - che porti a considerare veri matrimoni o quantomeno equipari le convivenze di fatto, anche quelle omosessuali.

Caffarra ha affermato, spiegandone le motivazioni, che "tra le diverse forme di vita sociale e i diversi stili di vita personale lo Stato deve privilegiare e favorire quelle che creano e custodiscono valori sociali o 'capitali sociali' a preferenza di quelle forme e stili di vita che non li costituiscono o li usurano". E dunque e' il momento anche di "interrogarsi - ha continuato Caffarra - se una totale neutralita' dello Stato di fronte a qualsiasi concezione di vita buona, alla fine non dilapidi il necessario ordine normativo ed i capitali sociali indispensabili dello Stato stesso. In questo senso - ha aggiunto il cardinale - il relativismo etico soprattutto, ma anche l'agnosticismo etico non e' una base consistente per una giusta convivenza umana".

"E' nella comunione coniugale - ha ricordato l'arcivescovo - che si costituisce il 'capitale sociale', che nella comunita' omosessuale non viene neppure iniziato. Questa e' la diversita' essensiale fra le due". Il cardinal Caffarra, tra le altre considerazioni, ha ammonito circa il rischio che una eventuale equiparazione fra convivenza omosessuale e comunita' coniugale elimini, alla lunga, nell'ethos e nella ragione pubblica "quei principi in base ai quali la nostra cultura giuridica ha rifiutato la poligamia ed il poliamore, ovvero la molteplicita' simultanea di relazioni sessuali stabili". In definitiva, per Caffarra, l'equiparazione delle convivenze di fatto ed omosessuali al matrimonio ed al vincolo coniugale "e' da ritenersi ingiusta perche' non rispetterebbe l'uguaglianza di ogni persona umana" in ordine, per esempio all'aspetto educativo genitoriale: "Equiparare in ordine alla genitorialita' matrimonio, convivenze di fatto e convivenze omosessuali significa essere neutrali di fronte al fatto che non sono assicurate le stesse condizioni educative alla persona che ha diritto di essere educata. E' di fatto impedita l'uguaglianza a livello dell'esercizio di un diritto fondamentale dell'uomo".

PERCHE’ TANTI OMICIDI IN FAMIGLIA ?


PERCHE’ TANTI OMICIDI IN FAMIGLIA ?


 La crisi della donna 


La situazione attuale della crisi della famiglia è essenzialmente imputabile ad una cultura maschilista che è riuscita a rovinare la donna proprio attraverso la donna, grazie a una campagna ideologica che ha presentato un modello femminile completamente falso e ipocrita, al quale hanno stupidamente abboccato i cosiddetti “Movimenti femministi”. Un femminismo arrabbiato e volgare che, nel calpestare i valori fondanti della femminilità che hanno sempre visto la donna protagonista nella famiglia come madre, sposa e come fulcro del vero amore anche quando è sacrificio, l’hanno invece lanciata a scimmiottare l’uomo rivendicando una sorta di parità-capestro e di libertà sessuale che l’ha abbruttita e resa ancor più oggetto di voglie malsane. 
A rincarare la dose, una valanga di martellanti fictions televisive dove la famiglia viene presentata come impedimento alla propria realizzazione professionale, e il marito come palla al piede di cui sbarazzarsi dopo averlo “utilizzato” per provare un po’ di piacere e l’emozione di una o al massimo due maternità. 
Questo lavaggio mediatico del cervello è riuscito infatti a partorire un modello di donna che, intorno ai 40 anni, cioè dopo aver realizzato una buona unità familiare, con marito figli e lavoro, ad un certo punto entra in crisi, la crisi dell’età, dicono, quando invece è solo crisi di stupidità. Infatti anziché gioire della sua famiglia e difenderla, la donna si lascia traviare da mode perverse e comincia a pensare al divorzio come unica soluzione alla sua insoddisfazione interiore e al suo riemergente desiderio di vana libertà. 
E di motivi o pretesti per chiedere la separazione ne sa trovare a iosa, sempre accolti da società che da anni ha decretato la distruzione della famiglia come conquista civile: diversità di carattere, difficoltà di rapporto sessuale, assenza del marito in famiglia perché oberato dal lavoro, piccole manie o gelosie o puntigli portati all’esasperazione ecc. Se poi capita che il marito lasci scappare qualche ceffone alla moglie che da tempo lo provoca per indurlo alla separazione, tornando a casa tardi la sera, volendo i letti separati, rifiutando di preparare il pranzo e istigando i bambini contro di lui, salvati cielo! La sentenza di separazione è immediata, con il disonorevole motivo della “violenza familiare”, sentenza che nuoce moltissimo anche all’immagine professionale del marito e all’efficacia del suo lavoro che rischia il tracollo. Se poi i coniugi si lasciano travolgere da queste difficoltà, covando tutto dentro, senza neppure chiedere aiuto a Dio nella preghiera e consiglio a chi li può aiutare, la situazione può facilmente degenerare in tragedia. 
Infatti, mentre da una parte il marito entra in una crisi esistenziale e depressiva terribile, in quanto all’improvviso si vede privato di tutto: moglie, figli, il più delle volte anche la casa con notevole decurtazione del suo stipendio, dall’altro lato la moglie comincia a fare i suoi conti e vede che, tutto sommato, se ha già un discreto lavoro professionale, chiedendo la separazione, non ci rimette affatto, anzi, con la legge sul divorzio, spesso ci guadagna! Per giunta crede di essere tornata la ragazzina libera di un tempo, pronta a “rifarsi una nuova vita”, come si usa dire, e non si rende conto invece che quella scelta superficiale e irresponsabile sarà la causa della sua infelicità e di molta sofferenza e squilibrio anche per i suoi figli, e che l’eventuale secondo o terzo compagno le presenterà difetti ben peggiori di quelli di suo marito, ma a quel punto … lei è costretta a fingersi felice e contenta. 

E le responsabilità del marito?
 

Non sono certo migliori quei mariti che, spesso perché invaghiti di un’altra donna, abbandonano la famiglia, ma i casi sono molto più rari (si parla di un 15-20%) per il fatto che gli uomini, pur credendosi più forti, in realtà sono assai più deboli della donna, più insicuri, più bisognosi di una compagna al loro fianco per tirare avanti, ed è proprio per questo che la donna, avendo ricevuto di più in natura, deve anche dare di più, soprattutto in pazienza, in comprensione, nell’amore, nel perdono, nel tentare di ricucire i rapporti lacerati prima di spezzarli del tutto ecc.. sapendo che tutto questo tornerà sempre e sicuramente anche a vantaggio suo e di tutta la sua famiglia, figli in testa.
 
Il ruolo di moglie e di madre è già una “Signora Professione!” unica ed esclusiva perché Dio stesso ha insignito la donna di un grande privilegio chiamandola a partecipare alla “creazione dell’uomo” attraverso il suo corpo, all’interno di una famiglia secondo l’ordine naturale, indissolubile, e non in qualunque altro contesto stravagante. Dirigere una piccola azienda quale è la propria famiglia è già la pienezza della propria carriera e realizzazione perché la famiglia non è stata inventata da un illustre scienziato o politico o Vescovo, ma da Dio stesso sin dalla creazione dell’uomo, in un unico modello, che è l’unione di un solo uomo con una sola donna! “Maschio e femmina li creò” (Genesi) “Pertanto l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una carne sola…” (Mt. 19,4) 
Non si abbandona superficialmente un lavoro che rappresenta una fonte di guadagno e di tranquillità economica per dei malintesi o delle difficoltà, perché tornerebbe a proprio svantaggio e assai difficilmente si troverebbe altrove una situazione professionale “idilliaca” priva di difficoltà. E allora perché distruggere la famiglia, fonte del vero amore, roccaforte della nostra sicurezza, e pilastro della società, per dei motivi futili o per lo meno risolvibili con un po’ di buona volontà, come nella maggioranza dei casi? 
Ma il più delle volte è la donna che non vuole ragionare, non vuole cedere, si sente forte e sicura perché sa che può contare su due vantaggi rispetto all’uomo: 
1) sulla consapevolezza della propria “superiorità” psicologica e umana, che le permette di cavarsela anche da sola nella vita, con o senza compagno, con o senza figli. 
2) sulla “complicità” della legge che favorisce la donna nel suo desiderio di distruzione della famiglia. Questo ci permette di capire perché certi uomini, disgustati dal modello femminile, cerchino talvolta consolazione con persone dello stesso sesso. 

Chi soffia sotto tutto questo?
 

Questo tentativo di distruzione dell’unico modello imperituro che esiste da quando esiste l’uomo sulla terra, perché voluto da Dio stesso, cioè l’istituto della famiglia secondo natura, unito alla esistenza degli unici due sessi, maschile e femminile, è voluto e imposto da forze occulte massoniche che mirano alla distruzione della famiglia naturale per proporre altri modelli, veri surrogati allucinanti e perversi le cui conseguenze potrebbero essere spaventose per tutta l’umanità. Infatti queste menti occulte vanno ben oltre il modello omosessuale in quanto propongono la negazione dei due sessi maschile e femminile con i loro ruoli specifici e complementari, per inventarsi il cosiddetto “gender” cioè la facoltà di scegliere il proprio sesso e il proprio partner, o più partners, dentro una vasta gamma di possibilità, scelta che può essere cambiabile a piacere e che potrebbe, col tempo, abbracciare anche i bambini e i diritti delle bestie, in una visione brutale e perversa della vita degna solo del peggiore degli inferni. E chi osa obiettare contro queste novità viene tacciato di “omofobia” e rischia la galera, alla faccia della libertà che questi dichiarano di voler difendere.
 
Sono anni che stanno facendo il solito lavaggio del cervello attraverso conferenze, lezioni, interviste ecc. due personaggi incensati dai media: il prof. Umberto Veronesi in Italia e il prof. Peter Singer in America, i quali, senza fornire alcuna prova, vanno sparando tesi assurde e anti scientifiche su una presunta “nuova evoluzione dei sessi”, teorie mirate a distruggere la grande dignità dell’uomo sulla terra e la sua trascendenza dopo la morte. E la gente “beve” tranquilla senza capire che si sta avvelenando. 

Come sanare questa piaga sociale ormai quasi incancrenita?
 

E’ ora di svegliarsi dal sonno per arrestare questa ondata di brutalità che sta avanzando come uno tsunami contro di noi e i nostri figli, e che vede scatenarsi una lotta terribile fra il potere della luce e quello delle tenebre. Si dovrebbe cominciare col sanare l’uomo da dentro, è il suo cuore che deve tornare a pulsare di sentimenti veri, quel cuore umano divenuto così freddo e calcolatore che non sa più amare, perché non sa più pregare, né convertirsi, né commuoversi, né fare sacrifici per amore, ma solo per interesse. Ma non abbiamo più tempo per farlo perché due calamità terribili si stanno scatenando contro di noi: il crollo dei nostri valori cristiani da una parte… che apre una insidiosa breccia all’avanzata Islamica dall’altra.
 
E’ solo con l’aiuto di Gesù Cristo, vero Figlio di Dio e nostro Salvatore che troveremo la forza di affrontare un disastro di tale portata. Solo attraverso l’arma potente della preghiera, corazza indistruttibile contro le insidie del diavolo, potremo sperare di essere salvati, in questa vita o comunque nella Vita Eterna, che alla fine, è quella che conta di più perché dura per tutta l’eternità! 
Ma non basta ricorrere a una preghiera vaga, generica, ecumenica che non si sa quale divinità chiami in causa, bensì è necessaria la preghiera cristiana-cattolica, l’unica ad avere efficacia perché fondata anzitutto su Gesù Cristo e sulla forza dei Sacramenti, in particolare la Confessione e l’Eucaristia, cioè la Santa Messa, avendo già molti di noi ricevuto Battesimo e Cresima. Poi l’altra arma potente per il cattolico è il Santo Rosario, da recitare in onore di Santa Maria, Regina delle Vittorie, l’uso dell’acqua benedetta con cui fare dei frequenti segni di Croce su di noi e sui nostri figli, e l’invocazione al nostro Angelo Custode. “Coraggio! Io ho vinto il mondo” ci assicura Gesù nel Vangelo ed è in forza di questa Sua Parola di Vita e di Salvezza che noi combatteremo la nostra battaglia con coraggio e con fiducia.