martedì 16 settembre 2014

La confessione



LA CONFESSIONE


La confessione è Sacramento di misericordia e di fortificazione dello spirito. Dono pasquale di Gesù e fonte della infinita paternità di Dio, il quale non si stanca mai di accogliere i suoi figli e pronunciare su di essi le più belle parole di perdono e di amore.
Il demonio considera la Confessione come l'acido muriatico sugli occhi, infatti odia la misericordia di Dio, e non la vuole, poiché la sua ribellione è totale ed irreversibile, come ogni scelta effettuata da natura angelica. Ma vede con rabbiosa invidia quelli che vanno ad attingere alla inesauribile misericordia di Dio, riversata attraverso il pentimento ed il sacramento della confessione.
Il demonio avversa a tutto il sacramento della Penitenza: nei sacerdoti, distogliendoli da questo impegno, facendolo compiere con superficialità e fretta, suggerendo speciose ragioni per lasciarla.
Il demonio odia in maniera intensa quei confessori che umilmente, pacatamente, perseveratamente si applicano al ministero della divina misericordia.
Le continue vessazioni di satana contro il Santo Curato d'Ars e contro San Padre Pio, erano dovute al ministero delle confessioni.
Ogni peccato (piccolo o grande) è debolezza della volontà di fronte alle tentazioni. La confessione elimina il peccato, per il Sangue prezioso di Cristo, e dona quelle grazie specifiche proprie del sacramento (vengono dette grazie sacramentali!) che mirano a fortificare la volontà contro le tentazioni future. E siccome una buona parte delle tentazioni (e tutte le vessazioni) sono opera del demonio, le grazie sacramentali della confessione stabiliscono ottime fortificazioni nella volontà del cristiano, contro le quali si infrangono le ostilità diaboliche.
Prima finalità della confessione è la eliminazione del peccato mortale (morte spirituale, cioè la scomparsa della presenza santificante di Dio) e di conseguenza la disponibilità ad opporsi e ad eliminare le occasioni prossime.
Ma la confessione è sommamente utile anche per la eliminazione dei peccati veniali, per l'arricchimento delle grazie tipiche del Sacramento e l'aumento della grazia che già si possiede.
Ovviamente anche per il peccato veniale si esige il pentimento di volontà e la opposizione alle occasioni prossime.
Per le anime che intendono camminare con fervore nelle vie del Signore, le astuzie diaboliche tentano di infiltrarsi tra le pieghe della loro mente, sospingendo a rarefare le confessioni e quindi all'illanguidimento della volontà, oppure ad accostarsi alla confessione con leggerezza e sbrigativamente.
Mi sono trovata a leggere alcuni articoli contro il Sacramento della confessione, vogliono toglierla a poco a poco, mostrando un Dio misericordioso senza il Sacramento della confessione.
Non allontanatevi mai dal Sacramento della confessione, aprite il cuore a Dio e non andate dietro a scrittori eretici travestiti da pecore ma sotto sono lupi.

 Quando andiamo a confessarci dobbiamo distinguere il chiacchierio dalla confessione dei propri peccati. Distinguere la direzione spirituale dal confessare i peccati. Prima ci si confessi e dopo l'assoluzione potete anche avere direzione spirituale, consigli... Alle volte la confessione viene ridotta a parlare di tizio o dell'altro, a discolparsi. Non si faccia mai.

domenica 7 settembre 2014

PIANO MASSONICO DEL 1995




PIANO MASSONICO DEL 1995



Traduzione della rivista spagnola Roca viva, Febbraio 1997, José Abascal, Madrid



A – Tramite una lotta costante e metodica per far scomparire la Chiesa cattolica, noi abbiamo ottenuto dei sostanziali progressi, conformemente agli scopi prefissi:
1. Rottura dell’unica fede. Molti dubitano già dei dogmi fondamentali: presenza reale di Cristo nell’Eucaristia, divinità e resurrezione di Gesù, vergintà di Maria, esistenza dell’Inferno, degli Angeli e dei demoni, ecc.

2. Stato di scisma e di apostasia, ancora latente ma già reale.

3. Contestazione del Papa e della sua dottrina.

4. Controllo delle edizioni e delle pubblicazioni cattoliche.

5. Ingresso della Massoneria nell’insegnamento religioso, specialmente nelle Facoltà Ecclesiastiche e nei Seminari.

6. Gli infiltrati nei Seminari e nelle Congregazioni religiose hanno ottenuto posti influenti e lavorano con efficacia.

7. Vescovi, preti e catechisti, ma anche diverse Congregazioni religiose maschili e femminili lavorano con noi, forse senza saperlo, ma in modo efficace.

8. Emarginazione e disprezzo dei preti e dei religiosi fedeli alla dottrina tradizionale.
9. Abbandono della Confessione, tramite la promozione dell’assoluzione comunitaria.
10. Perdita della preghiera nelle sue forme distinte: preghiera personale, Rosario, Via Crucis, processioni, suppliche, ecc.

11. Disprezzo per la devozione verso l’Eucaristia.

B – Molto efficaci si sono rivelate le “misure” che abbiamo proposto:

1. Cambiare la struttura della Messa, attenuandone l’aspetto verticale ed accentuandone quello orizzontale.

2. Introdurre la “libertà liturgica”, togliendo paramenti, cambiando o eliminando cerimonie, volgarizzando e svuotando di senso i riti.

3. Ricevere la Comunione in piedi e nella mano, togliendo così importanza all’Ostia.

4. Eliminare la genuflessione ed ogni forma di riverenza.

5. Alterare il senso del peccato.

6. Promuovere l’immoralità, concependola come “libertà” e “progresso”: liberazione sessuale, preservativi, contraccettivi, omosessualità , promozione della pornografia in televisione e in videocassette, film, sex-shop, riviste, ma soprattutto in televisione.

7. Approvazione dell’aborto: finalmente anche la cattolica Irlanda l’ha approvato!

8. Eliminare la formazione morale e religiosa dei giovani.

9. Corrompere la gioventù, diffondere la droga, il sesso, i divertimenti immorali, le bestemmie, la violenza ecc.

10. Controllare i mezzi di comunicazione sociale, soprattutto la televisione.

C – Dobbiamo continuare a progredire nei punti delle indicazioni riportate qui sopra. Noi siamo già in grado di di occupare i vertici del potere nella Chiesa. Allorasi diffonderà apertamente, grazie all’autorità, l’ultima fase della nostra tattica

1. Farla finita con la dimensione trascendente ed ogni forma di preghiera.

2. Distruggere e svuotare totalmente il contenuto dei dogmi.

3. Sostituire il teocentrismo con l’antropocentrismo.

4. Relativizzare la morale: non vi devono essere principi né riferimenti oggettivi, ed ancor meno imposizioni venute dall’alto. Tutto dev’essere soggettivo.

5. Liberalizzazione delle pratiche sessuali, contraccezione, omosessualità…

6. Sacerdozio alle donne.

7. Ecc. ecc.

E finalmente – è questa la nostra grande aspirazione – l’eliminazione della messa. Ovviamente non potremo eliminarla da un giorno all’altro: molti non l’accetterebbero.

Occorre sopprimere l’aspetto ”sacrificale” e la ridurre ad una dimensione di “cenafraterna”. In questo modo non vi sarà più alcun valore sacramentale, e la messa sarà trasformata in una semplice riunione, vuota d’ogni contenuto. Ecco la nostra grande aspirazione, poiché distruggendo la messa cattolica noi distruggeremo la Chiesa dall’interno, senza persecuzione sanguinaria e grazie alla capitolazione dei cattolici stessi.

Abbiamo il trionfo a portata di mano! Solo un intervento diretto e straordinario di Dio potrebbe impedirlo. Ma noi potremo presto, molto presto gridare: «Ti abbiamo vinto, Galileo!»

IL DEMONIO IN VATICANO. I LEGIONARI DI CRISTO E IL CASO MACIEL




IL DEMONIO IN VATICANO.



I LEGIONARI DI CRISTO E IL CASO MACIEL



FRANCA GIANSOLDATI, Il demonio in Vaticano. I Legionari di Cristo e il caso Maciel, Piemme, Milano 2014, p. 222, € 15,50
Recensione di Gianandrea de Antonellis

È possibile fondare una fiorentissima Congregazione religiosa e rimanere nel più totale anonimato, tanto da poter condurre una doppia vita?
È possibile frequentare con assiduità le stanze vaticane, divenire intimo consigliere di un Papa e nel contempo mantenere e frequentare ben due “mogli” e rispettive famiglie?
È possibile essere stato sotto inchiesta per mezzo secolo riuscendo ad insabbiare ogni procedimento?
È possibile morire in fama di santità (presso i sacerdoti della sua congregazione) e nel contempo essere assistito sul letto di morte da una delle due mogli e da una figlia, con il consenso (ed il complice silenzio) dei collaboratori che lo assistevano?
Tutto questo, per contraddittorio che possa sembrare, è davvero accaduto, e alla stessa persona: il protagonista è Padre Marcial Maciel Degollado, carismatico fondatore della Legione di Cristo.
Pervertito e marcio fino al midollo, omosessuale e pedofilo, corruttore di professione e abilissimo simulatore, costui si è accreditato presso il Vaticano e i gruppi conservatori americani ed europei ponendosi come fiero oppositore della teologia della liberazione.
In tal modo, riuscendo a superare le accuse di omosessualità, libertinaggio e pedofilia che immediatamente lo colpirono (da giovane fu espulso da ben due seminari, uno messicano e l’altro statunitense, caso gravissimo), affermando che provenivano da calunnie dei suoi avversari gesuiti, fondò una propria Congregazione, di cui era padre-padrone assoluto come dei giovani seminaristi di cui abusava continuamente.
In pochi decenni, carpita la fiducia di Wojtyla, per il cui viaggio in Messico (1979) si prodigò, trasformandolo in un grandioso successo mediatico nonostante il boicottaggio del locale governo anticlericale, superò ogni avversità, creando un vero e proprio impero ed affermando la sua “Legione” come una nuova “Opus Dei”, dichiaratamente di Destra.
Con l’ascesa al trono pontificio di Benedetto XVI, se non la scomunica che meritava (che gli fu evitata per non danneggiare l’intera Legione), questo “prete”, che non fu mai visto celebrare Messa né indossare una tonaca, fu obbligato a ritirarsi in preghiera. Naturalmente, si guardò bene dal farlo, continuando a vivere come era vissuto, con le sue due famiglie (una in Messico ed una in Spagna); infine, sul letto di morte, senza dare mai alcun segno di pentimento, non chiese di confessarsi, ma -rimbecillimento senile? disprezzo totale dei sacramenti?- chiese solo di avere un gelato, peraltro provocandosi, più o meno consciamente, uno shock anafilattico che ne affrettò il decesso.
Poco male, ma rimane il fatto che i suoi stretti collaboratori erano perfettamente a conoscenza della sua doppia (o tripla) vita, probabilmente condividendone i vizi e sicuramente coprendosi reciprocamente tramite il segreto della Confessione (unico Sacramento, se non rispettato, continuamente utilizzato a fini personali).
Il saggio di Franca Giansoldati ripercorre le tappe della menzognera vita di Padre Marcial Maciel, corrotto fino all’eccesso eppure capace di sfuggire alla maglie della giustizia terrena, grazie ad una fitta rete di complicità, una costante simulazione ed una ipocrisia che ha del demoniaco.
Demoniaco sì, ma -riporta l’autrice- non direttamente preda del demonio, perché, secondo alcuni prelati, il demonio non si servirebbe degli uomini per compiere opere di bene, quali i numerosi Istituti di formazione che questa Congregazione ha fatto sorgere.
C’è da chiedersi, però, se il vergognoso discredito gettato sulla Chiesa, la totale squalificazione che, soprattutto in America Latina, ha coinvolto i cattolici che si oppongono alla teologia della liberazione, e infine la formazione di prelati (l’élite della Legione) abituati a mentire ed a corrompere, possa essere davvero considerato un “frutto buono da un albero cattivo” o, più oggettivamente, un “frutto velenoso da un albero marcio”.
Ora, morto il Fondatore, costretti i seguaci a rinunciare al suo culto, se esiste sicuramente una maggioranza di Legionari (soprattutto nei ranghi bassi) in buona fede, esiste altrettanto sicuramente una minoranza, assai potente e pericolosa, di ex collaboratori che -rimanendo o meno nella Legione- continuano il lavoro tanto bene imparato dal loro “padre” (così si faceva chiamare, imitando San Josemaría Escrivà de Balaguer), che non è quello di salvare le anime, bensì di approfittare della propria condizione sacerdotale per continuare i propri loschi traffici.

Jihad, l'Imam Bilal Bosnic


Jihad, l'Imam Bilal Bosnic:



"In Italia arruolo musulmani alla Guerra Santa.
Prenderemo il Vaticano"

«Parlo ai musulmani italiani perché un giorno possano conquistare il Vaticano".
L'Imam Bilal Bosnic, dopo aver detto la sua al Corriere della Sera sulle due ragazze italiane rapite in Siria, disegna su Repubblica uno scenario inquietante su cosa si sta muovendo nelle città italiane tra moschee e centri islamici. Più politica che religione, più reclutamento di potenziali terroristi che proselitismo. Fede sì, ma nella Guerra Santa.
"Sono stato a Roma e Bergamo, tornerò nel vostro Paese per cercare finanziamenti" , spiega Bosnic, oggi di stanza in Bosnia, nel cuore di quei Balcani che da tempo sono il centro nevralgico del fanatismo musulmano in Europa.
Il sospetto dei servizi segreti internazionali è che l'Imam sia un "cacciatore di teste" per conto dell'Isis: cercherebbe cioè giovani combattenti da spedire in Medio Oriente, tra Iraq, Siria e Libia, per sostenere militarmente la causa dello Stato Islamico del califfo Al Baghdadi.
"In Italia ho visitato i centri islamici, ho predicato, ho parlato alla nostra comunità" , a Bergamo, a Cremona, a Roma.
"Per noi siete un Paese molto importante" , ammette Bosnic, secondo cui "è dovere di ogni buon islamico essere coinvolto in qualche modo nella jihad, combattendo, aiutando, dando assistenza ognuno secondo le proprie possibilità, finanziandoci anche".
L'obiettivo è chiaro: "Noi musulmani crediamo che un giorno il mondo intero sarà uno Stato islamico. Anche il Vaticanosarà musulmano. Forse io non riuscirò a vederlo, ma quel momento arriverà, così è scritto. E' questo che spiego ai ragazzi"».

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Dal no al Natale al cibo a scuola:
l'Italia si piega ai musulmani

Ormai in Italia ci auto discriminiamo per non dare fastidio agli islamici.
Una vera e propria invasione nella nostra vita quotidiana

di Gabriele Villa - Il Giornale 28/08/2014

Persino le bagnine. Hanno voluto toglierci, non dico la soddisfazione di farci, eventualmente, salvare da loro ma anche quella di limitarci a guardarle.
In nome dell'islamicamente corretto a Jesolo, spiaggia, peraltro solitamente affollata di bikini, il sindaco Valerio Zoggia, di comune accordo con la Federconsorzi, decise, giusto l'anno scorso, di toglierle di mezzo. Di stabilire che i lifeguards sulla spiaggia fossero soltanto uomini perché, bagnanti e anche venditori abusivi di religione musulmana non se avessero a male.
O, peggio, stando alle lamentele della precedente stagione balneare, perché non si mettessero ad insultarle dato che, citiamo testualmente le parole pronunciate allora dal presidente della Federconsorzi Renato Cattai: «Ai loro occhi non godevano della necessaria autorità, perché i musulmani, per la loro cultura, non ascoltano le donne quando danno ordini o anche solo consigli».
Sorprendente no? Anche la discriminazione al contrario sulle bagnine. Come se non bastasse quella lunga lista di auto-limitazioni, che sono state stabilite, per non creare problemi, nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle mense, nei luoghi e negli uffici pubblici.
Qualche esempio di autocensura di presidi e insegnanti illuminati?
Crocifissi tolti in grande quantità , praticamente da Nord a Sud da Est a Ovest di questa nostra Italia, e tante piccole perline di saggezza.
Come a Bolzano dove non c'è stata la canzoncina su Gesù per rispetto dei bambini musulmani. Decisione delle insegnanti della scuola materna «Casa del bosco» in vista della recita di Natale, pensando di dare un buon esempio di integrazione in un asilo, quello del quartiere di Oltrisarco, a forte presenza multietnica.
Più o meno ciò che hanno fatto nel Piacentino all'istituto scolastico comprensivo di Monticelli d'Ongina e San Nazzaro (materne e medie) dove è stato deciso di vietare ogni riferimento ai temi religiosi tra le iniziative scolastiche per Natale. E, così dall'oggi al domani, è stato tolto il presepe a 120 bimbi.
O a Cardano al Campo, provincia di Varese, dove la dirigente scolastica ha fermamente impedito al parroco del paese di entrare nelle scuole per una benedizione natalizia.
Dai simboli natalizi al cibo «corretto» il passo è breve.
E, anche in questo caso, molte sono le città che si sono «adeguate». A Pescara per esempio niente più bistecche di maiale sulle tavole delle mense delle scuole materne, elementari e degli asili nido comunali. Sostituite da pollo, tacchino, coniglio e carne bovina, in modo da coniugare una più corretta educazione alimentare con un menu che si adatta anche alle esigenze degli scolari di religione musulmana. Questa la decisione dell'amministrazione radical chic.
D'altra parte l'esempio viene dall'alto, dato che non è nemmeno recente la decisione governativa di varare il marchio «Halal», sponsorizzato dai ministeri degli Esteri, dello Sviluppo economico, della Salute e delle Politiche agricole per un made in Italy islamicamente corretto all'insegna del quale esportare nei Paesi musulmani tutte le nostre eccellenze alimentari, tortelloni e lasagne compresi, ma anche i farmaci più avanzati e le migliori specialità cosmetiche. Per rispettare, anche in Italia, le regole coraniche.

VOGLIONO TOGLIERCI LA LIBERTÀ DI CRITICA





VOGLIONO TOGLIERCI LA LIBERTÀ 
DI CRITICA 



Il cardine della democrazia è mettere in discussione (anche) le religioni

di Ida Magli - 29/08/2014

Islamofobia: strano concetto da usare in un procedimento disciplinare. «Fobia» è, infatti, termine medico che definisce un particolare disturbo psichico, presente in genere nelle nevrastenie, e che si presenta come paura, ripulsione non infrenabile nei confronti di un qualsiasi fenomeno della realtà.
Freud ha aggiunto poi, con le teorie psicoanalitiche sull'inconscio, una spiegazione ulteriore del comportamento fobico affermando che il paziente è indotto a razionalizzare la propria fobia attribuendola agli aspetti negativi degli oggetti o delle persone di cui teme. Siamo sempre nel campo della psichiatria.
Da qualche anno tuttavia, in Europa, e in Italia in particolar modo, le accuse di «fobia» si sprecano.
Non si può aprire bocca su un qualsiasi argomento senza incorrere in questo rischio.
Sarebbe bene, invece, cominciare a ricordarsi quanto cammino abbiamo fatto, quante lotte intellettuali e fisiche abbiamo dovuto sostenere, soprattutto noi, gli italiani, per giungere alla civiltà cui oggi apparteniamo.
Finalmente siamo giunti anche noi, italiani, a poter godere di una democrazia totalmente laica in cui il rispetto per le convinzioni dei singoli cittadini non comporta l'impossibilità di discuterle. Questo è il punto fondamentale di una democrazia sicura di se stessa e della forza della propria libertà: ogni cittadino può e deve poter parlare con tutti gli altri di qualsiasi argomento perché vive in un gruppo ed è la vita di gruppo che forma una società e un popolo.
È secondo questi principi di convivenza nella democrazia che si ha il diritto, ma soprattutto il dovere, di discutere delle religioni. Oggi nessuno ritiene, in nessuna parte del mondo, che le religioni non facciano parte integrante delle culture e delle società.
E ogni religione, proprio perché religione (religio è legame fra Dio e l'uomo) non è un fatto privato, né può essere trattato da nessuno, né singoli né governi né istituzioni, come un fatto privato.
In Italia, poi, per la sua particolare storia, le discussioni e le critiche, anche fortissime, ad associazioni cattoliche, a vescovi, a parroci, a Papi, non sono mai mancate.
Sarebbe sufficiente ricordarsi i dibattiti appassionati per la legislazione sul divorzio e sull'aborto. I cattolici hanno fatto allora tutto il possibile per sostenere le loro tesi che erano appunto fondate su norme dettate da un testo sacro, il Vangelo; altrettanto hanno fatto i partiti laici, e alla fine si sono svolti con assoluta libertà i relativi referendum.
Cosa sarebbe stato dell'Italia, della democrazia in Italia, se qualcuno avesse pensato che i giornalisti non potevano discutere delle norme di un testo sacro, che bisognava porre loro il bavaglio, o intimorirli con provvedimenti disciplinari?
Ho citato esplicitamente il Vangelo perché gli italiani possono supporre che il Corano, scritto diversi secoli dopo la venuta di Gesù, debba in qualche modo somigliargli, riprendere qualcuna delle sue tesi fondamentali.
Siccome è vero il contrario perché il Corano è fondato sull'Antico Testamento,
sulla legge del taglione,
sulla vendetta contro i nemici,
sull'obbligo di convertire gli infedeli,
sui tabù dell'impurità,
è quindi agli antipodi del Vangelo e agli antipodi della civiltà in cui viviamo.
Visto che i musulmani sono già numerosissimi sul suolo italiano e aumentano ogni giorno, è dovere e diritto degli italiani sapere quali siano le norme di comportamento imposte da Maometto ai suoi fedeli, i quali, appunto in quanto fedeli, dovrebbero ritenerle giuste e averle fatte proprie.
Ma chi dovrebbe informarli se non i giornalisti?
L'ipocrisia non è nell'interesse di nessuno oggi in Italia.
Intervengano i musulmani o i loro giornalisti (non gli imam) insieme a noi sui giornali e ci assicurino che, pur essendo fedeli a Maometto, ritengono sbagliate la giustizia del taglione, le norme sull'inferiorità e l'impurità delle donne, sulla fustigazione degli omosessuali, sulla lapidazione delle adultere, sull'uccisione degli infedeli... Noi gli crederemo.

La pratica di superstizione del piatto e il taglio dei vermi




La pratica di superstizione del piatto e il taglio dei vermi


E' tanto frequente tale convinzione che vi sono molte persone che si sono attribuite la capacità di togliere il malocchio. Esse vanno dalle gocce d'olio sul piatto, a pratiche più impegnative, più cretine e spesso anche più luride.
Quando in dette pratiche vi si mescolano parole e riti religiosi, si ha il peccato di superstizione. 
E' curioso e umiliante che quando in questi casi si invocano i santi, si vanno a cercare nomi di santi che spesso non rispondono ad autentica esistenza.
Ad esempio al sottoscritto sono capitati due casi uno che invoca santa Matilde di Canossa, la quale fu una contessa molto devota alla Chiesa, ma non una santa.
Un'altra che faceva ricorso ad una Maria di Magdala del IV secolo avanti Cristo.
Sono usanze sceme e che danneggiano l'anima. Scoprire l'affascino tramite la disposizione delle gocce d'olio nel piatto d'acqua. Così come il taglio dei vermi che si poggia l'aglio sullo stomaco e si recitano strane formule. Statene lontani.


lunedì 28 luglio 2014

LE POSSESSIONI SONO DI VARIO TIPO


LE POSSESSIONI SONO DI VARIO TIPO

 Le possessioni stesse sono di vari tipi, anche in base a che tipi di diavoli sono coinvolti.
Perché ci sono i diavoli principali e quelli secondari. Le gerarchie celesti, le gerarchie angeliche, sia quelle buone – gli angeli – sia quelle cattive – gli angeli decaduti – sono organizzate in una struttura ben precisa. Nel caso della possessione la presenza è evidente, chiara.
Le stesse persone colpite si sentono messe in disparte da questa presenza, e c'è una diversità enorme nelle sue manifestazioni da caso a caso, da persona a persona.
E' come se ci fossero due persone in una: c'è la persona e l'altro essere. A un certo punto è l'altro che domina la persona, e la persona, il soggetto, passa sullo sfondo finché è in atto la presenza.
Poi, man mano, invece, ritorna l'opposto, la presenza si indebolisce, comincia a passare sullo sfondo e ritorna avanti il soggetto, l'individuo, la persona umana.
Recentemente sono stato colpito da una notizia di cronaca: un uomo a Los Angeles, guidando la macchina ai cento all'ora, è entrato in una strada pedonale e ha investito tante persone tra le quali un'italiana rimasta uccisa.
Si può dare una spiegazione di tipo naturale: era fuori di sé, era drogato … non so se era drogato, se avesse bevuto. Ma questo fatto mi ha impressionato, perché in una certa letteratura c'è la descrizione di alcune persone che sono assalite in maniera ossessiva dal maligno e che raccontano, già tre anni fa, che quando erano sotto l'istigazione del maligno provavano proprio il desiderio di far fuori pià persone possibile con la macchina. Sentivano la spinta del maligno che le portava a questo gesto e loro ovviamente ponevano resistenza, erano ancora nella lotta decisiva tra il bene e il male. E' significativo come alcuni di quelli che avvertivano queste ossessioni del maligno sulla propria vita sentissero, in testimonianze di trent'anni fa, la spinta a compiere quel gesto che oggi abbiamo visto compiuto da quest'uomo.

Non ci sono prove, ma possiamo chiederci: invece che esserci una genesi di natura potrebbe esserci una genesi anche spirituale di questi gesti, su istigazione del maligno? Io credo di sì, ma non si può dimostrare! (Padre Ermes Macchioni)

lunedì 12 maggio 2014

L'arte massonica camuffata in arte sacra


L'arte massonica camuffata in arte sacra


Oggi dell'arte Sacra si vuol creare l'arte dei pupazzi e mostri che vorrebbero rappresentare Crocifissi, Angeli e Santi.

Quadri, statue, Crocifissi orrendi, che fan perdere la fede.
La mia grande delusione anche della croce nel nuovo Santuario di San Padre Pio, una croce massonica, un santuario massonico. Questa non è arte Sacra, ma è arte massonica, modernista che non ha nulla di sacro.

LA MASSONERIA SI E' INFILTRATA OVUNQUE ANCHE NELLA CHIESA CATTOLICA, NEI SEMINARI, NELLE CONGREGAZIONI RELIGIOSE....


LA MASSONERIA SI E' INFILTRATA OVUNQUE ANCHE NELLA CHIESA CATTOLICA, NEI SEMINARI, NELLE CONGREGAZIONI RELIGIOSE....


Il pensiero libero: libertè Egalitè-Fraternitè...
L'esaltazione del razionalismo a danno della fede, del naturalismo e dell'umanitarismo per la svalutazione del Cristianesimo.
Oggi , scuole cattoliche se ne fanno paladini, fino a distinguere scaltramente l'umano dal cristianesimo, quasi che il cristianesimo sacrificasse l'umano, e quando uno diventa cristiano cessasse di essere umano. Rivendicazione, quindi, di un umanesimo autosufficiente, e svalutazione del cristianesimo, quasi mancasse o trascurasse i valori umani, mentre invece li potenzia con quelli soprannaturali, portando l'uomo a ben più alta quota di quella cui lo lascia la pedagogia puramente umanistica, sempre deficiente dei valori della Grazia. E' il gran delitto già deplorato da Pio XI e da Pio XII: la divinizzazione dell'umano, l'umanizzazione del divino a piena svalutazione del divino.
Come logica conseguenza, la liquidazione dell'idea di Dio, fino ad una teologia della morte di Dio, per la idolatria dell'uomo; la dissacrazione della vita fino alla completa laicizzazione. E, supremo paradosso, la sostituzione: satana!
Carducci si era limitato a comporre l'inno a satana, in un momento di follia. Oggi, noi abbiamo la organizzazione del satanismo.
E' la parodia religiosa di cui la massoneria fu sempre maestra: ritualismo liturgico e para-liturgico, invece della vera Liturgia. Svalutazione del Sacrificio e del Sacramento in servizio di Assemblea: funzionarismo di culto e declassazione della pietà e dello spirito di pietà. Ipocrisia religiosa... Clero e laici cattolici sprovveduti, fanatizzati da autentico luteranesimo.
Declassazione della Chiesa nel suo Magistero di cattedra e nelle funzioni gerarchiche di governo. Tolleranza del ministero a partecipazione comunitaria. Sostituzione delle opinioni alla Dottrina; dei segni alla Regalità; della cultura indefinita (non definita) alla Verità rivelata e trasmessa dalla S. Scrittura e dalla Tradizione. Sostituzione della vaga interpretazione alle formule dogmatiche; delle evoluzioni naturali alla Grazia... con tutte le conseguenze. La Babele religiosa con tutta la sua anarchia, per far strada all'ateismo, almeno pratico se non teorico. Una vera demolizione della Chiesa da Corpo Mistico di Cristo a consorteria più o meno religiosa, a puro "Stato Vaticano".
Volatilizzazione dell'amore nel puro sessualismo. E questo per la dissoluzione della famiglia e la disintegrazione sociale.
In questo, la propaganda e l'opera della massoneria ha raggiunto, oggi, obiettivi anche più sensibili a tutti.
Scuole e diffusione della pornografia con tutti i mezzi di comunicazione, promossi dalla massoneria (e spesso finanziati come cespite capitalistico, nel secolo scorso) hanno, oggi, il massimo sviluppo, fino al massimo rendimento finanziario, ad arricchimenti favolosi.
Appena fatta l'Italia, la massoneria si è arroccata al Ministero dell'Istruzione Pubblica e dell'Educazione e lo tenne coi denti, fino a pochi anni fa, nei titolari. Nella direzione, lo tiene ancora con forte influenza. Così ha potuto propagandare le idee e imporre spesso le esperienze legalizzate più funeste. Si pensi alle scuole miste, dall'asilo alle facoltà universitarie.
Vedere le disposizioni ministeriali, le direttive di Lemmi Bovio. ecc. Per rimanere a rilievi italiani (Civiltà Cattolica, 1895.
Oggi, anche non pochi religiosi pretendono la scuola mista a tutti i livelli. Pretendono la coeducazione a qualunque grado e con qualunque mezzo (stampa, radio, tv, lezioni sessuali scolastiche e para-scolastiche, esercitazioni sessuali in Collegi ed Oratori misti... ).
Potrei continuare a specificare. Ma anche solo questi rilievi documentano come tra i Cattolici si sia attuato il programma massonico con una arbitraria applicazione di indicazioni conciliari, che non si saprebbe definire se più ingenua o più maligna. Perché si tratta di gente che ha fatto studi e pretende autorità in campo scientifico.
Vien da chiedersi: dove vogliono portare la Chiesa, specie i Seminari e le Congregazioni religiose?
Sanno quel che fanno i promotori della mixitè, che non tengono conto del male morale diffuso e che continuano a diffondere?
Dei giovani drogati e delle vocazioni rovinate, delle famiglie funestate da tragedie spaventose?
Quanto male hanno fatto le nostre Riviste cattoliche!! che hanno proprio sbandato nei campi proibiti: il campo della politica, il campo della violenza, il campo del libertinaggio, fino alla sensualità ed al sessualismo! .. Quanti stanno ancora soffrendo per causa loro ! Vadano oltre cortina a provare quel che soffrono i nostri Martiri!...
Non ho accennato all'abbandono della veste talare, tuttora raccomandata dal Concilio, ma disprezzata ormai da molto clero. Fin dal 1848- 49, la massoneria in Italia faceva propaganda per l'imborghesimento del Clero. Passarono anche da Don Bosco a chiedergli la firma per strappare alla Santa Sede il permesso di deporre la sottana e vestirsi come gli altri. Don Bosco chiese se avessero già firme di Don Cafasso e del Can. Aglesio. Alla risposta negativa, concluse: <>! (III, 411 delle Memorie biografiche).
C'è una bella differenza ad adattarsi alle imposizioni statali, come si fece in diverse Nazioni fin dal secolo scorso, e godere di buttare la veste al fico, come fanno oggi sacerdoti e religiosi dei diversi Ordini, in piena euforia di imborghesimento! C'è una bella differenza! Don Bosco non aveva difficoltà ad obbedire anche a leggi ingiuste, ma non amava l'ipocrisia religiosa, neppur nell'abito. L'abito non fa il monaco, ma lo distingue e lo frena e lo salva da morbosità erotiche e peggio!

mercoledì 16 aprile 2014

Foto della Madonna alle nozze di Cana "è un falso"


LA PRUDENZA NON E' MAI TROPPA
Falsa foto

La serva di Dio Luigina Sinapi e Papa pio XII non sapevano nulla di questa foto.
Qualcuno si è intrufolato si siti web nel pubblicare festa storia della foto della Madonna alla nozze di Cana.
La Madonna non si truccava, ne si toglieva le sopracciglia, ne metteva orecchini.
La Madonna portava e porta il velo.
Questa foto mostra come se la Madonna fosse vanitosa.
Sembra più una foto di un’attrice americana.
In alto della foto sulla destra accanto all’attaccatura dei capelli c’è un volto orrendo, piccolo, con il naso a forma di pinocchio, la bocca e le orecchie.
Questa foto è un falso per danneggiare la Serva di dio e danneggiare le anime nel far credere che questo sia il volto della Madonna.
La Madonna profuma di purezza, ti da pace, ma questa foto ti mostra il contrario.
Attenti a non credere a tutto quello che pubblicano sul web o su libri, si nascondo imbroglioni.

sabato 29 marzo 2014

Il Pendolino è senza alcun fondamento scientifico ed è considerato dalla Chiesa uno strumento di divinazione


Il Pendolino è senza alcun fondamento scientifico ed è considerato dalla Chiesa uno strumento di divinazione

Siamo nell'ambito della chiaroveggenza (pretesa di vedere a distanza cose, persone e avvenimenti) nel quale si inseriscono le tecniche "magiche" che utilizzano "strumenti": "cartomanzia" (mediante le carte), "rabdomanzia" (mediante le bacchette), "radiestesia" (mediante il pendolino), ecc. La radioestesia (lett. "radius", cioè "raggio"+"aisthesis", da quest'ultima deriva la parola "estetica" come "naturale percezione del mondo delle cose", significa "sensazione" o "percezione") sarebbe quella "scienza" o"facoltà" che consentirebbe ad alcune persone di percepire o "sentire" radiazioni elettromagnetiche o "raggi" a mezzo di un "pendolino" o di una bacchetta, rabdomanzia, per trovare l'acqua o per diagnosticare le malattie o scegliere cibi o medicinali o addirittura trovare persone scomparse. Infatti afferma il manuale "Iniziazione alla Radiestesia; un'antica scienza per la Nuova Era" di Giorgio Fanti, ed Iniziazione Mediterranee 1998 a pp.16-18.26: "Con il pendolino... si fa la diagnosi di malattie su persone e animali e si determina il medicamento più adatto per ciascuna malattia... con il pendolo imparerete ad acquisire il poteredi entrare in comunicazione diretta con il vostro subcosciente dal quale otterete preziose informazioni... imparare [così] adominare la propria volontà e le forze segrete che ognuno nasconde in sè... la radiestesia è la scienza che studia il modo di individuare a captare le radiazioni dei corpi, siano essi animali, vegetali o animali... Il radioestesista è perciò una persona dotata di una speciale sensibilità". Cosa reagirebbe alle "misteriose radiazioni"? "A reagire alle misteriose radiazioni [chiamate 'radiamenti', oscillazioni' e 'campi'] sarebbe piuttosto lo spirito di colui che vi fa ricorso... non i 'detector' (pendolo, bacchetta, ecc)... Tutto ciò sta a indicare che i radioestesisti assai spesso ricorrono a facoltà paranormali. Ciò che percepisccono e poi trasmettono non sono facoltà fisiche conosciute, bensì informazioni assunte per via extrasensoriali" (Harald Wiesendanger, "Il grande libro della guarigione spirituale", Mediterranee, 1994, p.206). Queste fantomatiche "radiazioni" o "energie sottili", le stesse "energie" che fuoriuscirebbero dai fantomatici "chakra", sarebbero riscontrabili, per i meno dotati, con il "pendolino": "Per controllare il funzionamento dei chakra, il metodo più semplice consiste nell'uso del pendolino. Chi ha dimestichezza con la percezione delle energie sottili potrà usare le mani, passandole sull'aura e su ciascun vortice allo scopo di rivelare blocchi, congestioni e alterazioni; oppure potrà ricorrere alla visione psichica, sempre che abbia sviluppato le doti di chiaroveggenza necessarie a vedere i corpi sottili, i loro colori, le disarmonie che questi presentano: per chi invece non è ancora giunto a simili stadi di sensitività, il pendolino rappresenterà un mezzo altrettanto valido" (Fabio Nocentini, "Iniziazione alla Cristalloterapia", ed Mediterranee 2002, p.37). Sebbene occorre che vi sia una "speciale sensibilità" si può allenare e incrementare questa "sensibilità" mediante corsi a pagamento, ad esempio, da 180 a 310 €. Occorrerebbe interrogare il pendolino o la bacchetta e captandone le vibrazioni delle "energie sottili" saperne leggere la "risposta" per poi scaricarne le "energie" mediante una calamita prima della successiva domanda. Sarebbe fondamentale anche "impregnare" il pendolo o la bacchetta, secondo le regole della magia contagiosa, del tipo di "energia" che occorre ricercare (ad es. impregnare il pendolo o la bacchetta della energia del tartufo se si cerca il tartufo, ecc.). Quindi esisterebbe una energia intelligente che saprebbe risponderebbe, a comando, a delle specifiche domande su salute, soldi e sesso. Sappiamo che esotericamente parlare di "energia intelligente" equivale a parlare dell'ambito preternaturale degli spiriti "Deva". Normalmente i radionici o radiestesisti aderiscono al movimento di guarigione olistica della New Age condividendone le dottrine fondamentali: panteismo, monismo, reincarnazione progressiva, autosviluppo del Sè fino ad acquisire poteri strabilianti, fisica olistica, ecc. Il sostrato è eterodosso rispetto all'insegnamento della Chiesa. Cosa vendono? Uno di questi "master" in radionica o raioestesia vende "circuiti radionici attivi" capaci di "apportare tutte le vitamine di cui ha bisogno un soggetto scarico" o "apportare energia maschile yang o femminile yin" o "ripristinare rapidamente in tutto il corpo ogni energia fisica perduta" o "rigenerare il magnetismo animale generale" o "guarire il fegato" o "per tosse e febbre" o "sviluppare il potenziale di ringiovanimento e rallentare la vecchiaia" o "per riequlibrare l'intestino ed espellere le feci" o "regolando tutto il sistema ormonale" o "recuperare le ore di sonno" o "per aiutare a dormire in modo corretto" o "aiutare il sistema ormonale a produrre la giusta quantità di melatonina" o "resistere agli attacchi psichici esterni, attacchi energetici, ecc." o "eliminare tutte le energie nocive" o "guarigione mentale" o "antidepressivo" o "guarigione psicosomatica" o "riequlibrio dei chakras" o "sviluppare la consapevolezza universale nel soggetto" o "sviluppare una conoscenza di se stessi" o "potenziando il magnetismo di guarigione personale" o "avere successo in tutte le aspirazioni". L'avvertenza è che questi "circuiti radionici attivi" o "grafici" non funzionano più se vengono fotocopiati e distribuiti ma solo "in originale" altrimenti "perderanno la loro carica energetica". Inoltre viene detto di "non esibirli o distribuirli perchè un uso improprio di altri può seriamente dannegiare".
In sostanza siamo in presenza della magia dei moderni talismani esoterici o mandala o "trucchi" da cui si promette, non raramente a pagamento, "potere e controllo" tipico dei guru o master della New Age.
Quali le caratteristiche costruttive e di utilizzo del pendolino? "Il pendolino deve essere di materiale naturale, a punta e simmetrico rispetto all'asse centrale; per quanto riguarda la lunghezza del filo o della catenella a cui è appeso, Brennan consiglia 15 centimetri ... Prima di adoperare il pendolino, è importante creare il vuoto mentale ... dobbiamo mantenerci mentalmente neutrali circa lo stato dei chakra che stiamo testando. Il pendolino deve essere tenuto molto vicino al chakra, senza però toccare il corpo della persona... dai movimenti del pendolino, da opportune tabelle, si riescono a capire quali chakra sono squilibrati. Se il terapeuta, grazie a doti sensitive, è in grado di sintonizzarsi con un determinato livello dell'aura, la lettura dei chakra effettuata tramite il pendolino si riferità a quel livello... Un chakra aperto e armonicamente attivo corrisponde alla rotazione circolare del pensolino in senso orario... [se è antiorario o con orbite ellittiche] si tratta di un chakra disarmonico che indica un'area problematica a livello psicologico... o fisico... segno che la persona non assorbe l'energia dal campo universale ma la emette verso l'esterno... maggiore è l'ampiezza del pendolino maggiore l'energia che passa nel cono del chakra... una diagnosi energetica [sui 7 corpi sottili]... con l'uso del pendolino... [la cura con cristalli, Fiori di Bach, ecc.]" (Fabio Nocentini, "Iniziazione alla Cristalloterapia", ed Mediterranee 2002, pp.37-40).
Il pendolino viene usato anche da alcuni OMEOPATI per individuare il "rimedio" da assegnare al paziente; ovviamente non esiste alcuna prova scientifica del funzionamento del pendolino! Infatti "nel 2002 venne condotto un trial scientifico che non ha rivelato prove della validità di questo trattamento. Durante questo esperimento vennero approntate 26 coppie di bottigliette: in ogni coppia una bottiglietta conteneva brionia e l'altra un placebo; quindi, fu richiesto a 6 omeopati di usare il pendolino per individuare dove si trovasse il rimedio. Benchè in genere gli omeopati fossero certi di scegliere correttamente, su 156 prove riuscirono solo 75 volte; un tasso di successo leggermente inferiore al 50%, più o meno quanto si potrebbe aspettare tirando ad indovinare" (Simon Singh, Edzard Ernst, "Aghi, pozioni e massaggi: la verità sulla medicina alternativa", Rizzoli, 2008, p.112). Quali sono le teorie pseudoscientifiche dietro alla dottrina del "corpo eterico" caratteristica dei tantrici e dei magnetizzatori (che parlano di "aura" o "energia sottile", di "spiriti Deva" e di fantomatici poteri acquisibili fino ad essere, come direbbe Patanjali, "superiori agli dei") e degli spiritisti (che parlano di "perispirito" o "corpi sottili" negando l'esistenza del demonio e quindi incoraggiandone l'evocazione)? Un pasticcio incomprensibile e un saccheggio improprio, tipico anche della parapsicologia, di concetti e di termini scientifici, filosofici e religiosi. Come sempre le "medicine alternative", così desiderose di essere legittimate in qualche modo dalla scienza ufficiale, si appoggiano non al metodo scientifico ma alle "prove anedottiche" e ai "sensitivi". Infatti afferma un esoterista: "Va precisato che, per quanto riguarda il valore delle diagnosi radioestetiche, attualmente non è stato compiuto alcuno studio sul piano scientifico. Pochi test sistematici in materia derivano sostanzialmente da singoli radioestesisti, per cui la loro affidabilità è necessariamente limitata. Che il metodo [funzioni]... [è confermato] da una grande quantità di sensitivi e loro clienti e da medici" (Harald Wiesendanger, "Il grande libro della guarigione spirituale", Mediterranee, 1994, p.206).Per attaccare bottone con i cristiani i "radionici" - coloro che studiano l'indimostrata azione della mente sulla materia facendo uso di pendoli, grafici, simboli, forme, strumenti di molti tipi - ricordano che la parola "Radiestesia", che ha sostituito la vecchia "Rabdomanzia", sarebbe stata coniata dall'abate svizzero Alessio Mermet (1866-1937) che sarebbe il padre della moderna "radiestesia". Sappiamo, purtroppo, che "nessuno è confermato in grazia". Il povero abate Mermet "decise che se un pendolo è sensibile ad un fiume sotterraneo, può rivelare qualcosa sul flusso sanguigno dei pazienti... I corpi, disse Mermet, emettono 'radiazioni' che producevano in lui flussi invisibili, colti dalle sue mani, in cui reggeva un pendolo come fosse un rivelatore. Mermet chiamò quest'arte 'radiestesia' e iniziò ad aumentare la distanza tra sè ed i suoi pazienti fino a che riuscì ad operare con la stessa efficacia, a chilometri di distanza, quando possedeva qualcosa che apparteneva al paziente su cui concentrare l'attenzione, come una fotografia o una ciocca di capelli" (Lyall Watson, "Oltre Supernatura", ed Mediterranee, 1992, p.234).
In realtà il pendolino è da rigettare non solo per la scienza ma anche per i cristiani! Vediamo a seguire il testo in italiano del Decreto del Sant'Uffizio, ora Congregazione per la Dottrina della Fede, del 26 marzo 1942 che condanna laradioestesia ed è tutt'ora in vigore:
Decreto del Sant'Uffizio sulla "Radioestesia":

"La Suprema Sacra Congregazione del Santo Uffizio riguardo agli sconvenienti atteggiamenti che si compiono a danno della religione e della vera pietà a causa della pratica della Radioestesia compiuta dai chierici al fine di conoscere eventi e circostanze relative ad alcune persone, e che sono stabilite nei canoni 138 e 139 ( § 1) del Codice di Diritto Canonico che riguardano i chierici e i religiosi che macchiano la loro condotta con atteggiamenti che offendono il loro ufficio e la dignità o che possono nuocere alla loro autorità, stabilisce queste cose che seguono: agli Eccellentissimi Ordinari dei luoghi e ai Superiori Religiosi, affinchè con una certa restrizione proibiscano ai propri chierici e religiosi di non procedere mai a quelle forme di divinazione tra le quali anche la Radioestesia, che scrutano le consultazioni sopraddette. Sarà compito degli stessi Ordinari o dei Superiori Religiosi, se ritenessero necessario ed opportuno, applicare sanzioni penali ad una trasgressione di questo tipo. Se qualche chierico o religioso dovesse perseverare nella trasgressione di questo divieto o avrà dato luogo a gravi sconvenienze o scandalo, gli Ordinari o i Superiori lo deferiscano a questo Sacro Supremo Tribunale".
Dato a Roma, dal Palazzo del S. Uffizio, giorno 26
Marzo 1942, Giovanni Pepe, Notaio della Suprema Sacra
Congregazione dei Santo Uffizio

Il Codice di Diritto Canonico (CIC) del 1917, citato dal Decreto del Sant'Uffizio del 26 marzo 1942, nei cann.138-139 affermava: "I chierici si astengano decisamente da tutte quelle attività che sviliscono il loro stato... Evitino anche quelle cose che non sono del tutto indecorose, ma che tuttavia sono estranee allo stato clericale". Attualmente nel Codice di Diritto Canonico (CIC) del 1983 ai cann. 1311.1321.1326.1328.1330 si ricorda che i "fedeli che compiono un delitto" cioè "una violazione esterna... di una legge o procetto ecclesiastico o della legge divina" che "provoca scandalo o altre grave danno o pericolo per tutta la comunità cristiana" possono "essere sottoposti ad una penitenza o ad un rimedio penale" tanto più severa tanto più c'è "un persistere ancora nel delinquere" evidenziando una "cattiva volontà". Pertanto nei canoni 138 e 139 del CIC del 1917 che hanno la loro corrispondenza nei canoni 1311.1321.1326.1328.1330 del CIC del 1983 citati nel Decreto del Sant'Uffizio sopra riportato, si evidenzia come i "chierici" debbano evitare la radioestesia e affini in quanto "attività indecorose" ed "estranee allo stato clericale" che "provocano scandalo", "danno" e "sono pericolose per la comunità ecclesiale".
L'Enciclopedia Cattolica (1953) alla voce "Radioestesia" ne evidenzia non solo la pseudoscientificità ma anche la preternaturalità che per "motivi di decenza e di prestigio" hanno portato la Chiesa a "proibire ai chierici e ai religiosi la pratica della radioestesia":
Dalla Enciclopedia Cattolica (1953) alla voce "Radioestesia":

"Denominazione di un gruppo particolare di fenomeni di chiaroveggenza diretta in cui la conoscenza dell'evento o dell'ente ricercato avviene per il rapporto che si stabilisce direttamente tra questo e il soggetto percepiente e con l'uso di particolari strumenti rivelatori: la bacchetta o forcina e il pendolo.La denominazione, usata nella presunzione che i fenomeni siano da attribuirsi a ipotetiche radiazioni o movimenti ondulatori emessi indistintemente da ogni corpo, potrebbe anche addirsi ad ogni fenomeno di chiaroveggenza; in pratica, però, il termine viene usato limitatamente per indicare la suddetta forma di rivelaioni o fatti o cose con la bacchetta (rabdomanzia: verga+divinazione) o col pendolo. L'oggetto della ricerca dell'attività radbomantica o pendolare... è assai vario ed è rapprensentato da qualsiasi entità occulta a qualunque regno di natura appartenga, non esclusa qualità o quantità o ubicazione, anche nei riguardi dell'uomo, per il quale viene applicata anche come test dì diagnosi di sede e di natura, mezzo per la determinazione dei rimedi più adatti, per indagare perfino le interne condizioni psichiche e circostanze biologiche e sociali (sentimenti, rapporti di consanguineità, responsabilità, ecc.). Per uno studio particolareggiato del metodo della ricerca radioestetica si rimanda alle opere specializzate, da studiare con spìrito critico essendo largamente piene di precetti empirici, regole e conclusioni non motivate con severo metodo scientìfico, fatti non docu­mentati sufficientemente o di ambigua interpretazione [PSEUDOSCIENTIFICITA']. Gli strumenti comunemente usati sono la bacchetta o verga; ramoscello di nocciolo, olmo, canna d'India (esclusi i legni resinosi o di olivo), stecche di balena, rettilinei o piegati a V o Y, ottenuti con due elementi uniti insieme da un legaccio vegetale; o il pendolo, piccola massa del peso dai 30 ai 70 grammi, di materia varia (legno, osso, sostanze plastiche, metallo, eventual­mente anche l'orologio, ecc.) sospesa ad una catenella o filo (seta, lino, canapa) della lunghezza di 30-80 cm, secondo la particolare sensibilità [O anche "SENSITIVITA' AGLI SPIRITI"]dello sperimentatore e l'oggetto della ricerca. I movimenti di tali strumenti: innalzarsi o abbassarsi delia punta della bacchetta nelle mani dell'operatore; oscillazioni pendolari o circolari, destrorse o sinistrose, o ellittiche del pendolo, sarebbero indicative della presenza, la profondità, la natura, le particolari caratteristiche dell'oggetto della ricerca, secondo un codice interpretativo, spesso privo di una razionale giustificazione, empiricamente stabilito e spesso assai vario, nelle risposte più circostanziate, dall'uno all'altro sperimentatore. Le stesse molteplici modalità e previdenze dettate, indispensabili per la buona riuscita degli esperimenti, più che regole scientifiche razionalmente motivate, appaiono precetti empirici e personali. Non è possibile dare un assoluto giudizio sul valore della radioestesia in rapporto alla oggettività dei metodi e alla discutibile certezza dei risultati ottenuti. Prassi ai margini dell'occulto e del magico, praticata spesso da persone prive di salda preparazione dottrinale e incapaci dì una severa critica obbiettiva, viene spesso inquinata da ignoranza, fanatismo, leggerezza, falsificazione. Un tale giudizio vale particolarmente per le forme più straordinarie e impressionanti di applicazioni della radioestesia, quali la ricerca di persone o di loro qualità dall'indagine radioestetica della scrittura o della fotografia, di persone o di cose in rapporto al responso pendolare su carte topografiche, ecc. In tali casi, se i fatti sono realmente documentabili,parrebbe più probabile ammettere l'intervento di fattori di ordine preternaturale [CHE PROVENGONO DA SATANA!], particolarmente dove si tratti della rivelazione di eventi futuri liberi. La storia della radioestesia si perde nei tempi più antichi, confondendosi con i riti magici orientali e con le pratiche divinatorie dell'antichità pagana. Per motivi di decenza o di prestigio o per evitare occasione dì scandali, la Chiesa proibisce ai chierici e ai religiosi la pratica di quelle forme di radioestesia, che abbiano per oggetto circostanze e qualità di persone umane (diagnosi e cura della malattie, indagini su doti intellettuali e morali, durata della vita, circostanze e tempo della morte, ecc.)".

Il dott. Maurice Caillet, esimio dottore massone francese, faceva uso del pendolino ma quando sì convertì a Cristo capì che NON era una "attività innocente". Dice il dott Caillet: "Non avevo rotto ancora con ogni forma di esoterismo e di occultismo. In realtà, io non avevo rinunciato all'uso del pendolo e alla pratica della radioestesia, pensando che si trattasse di pratiche innocenti.  A febbraio, ritornando dal nostro abituale [dopo la conversione] passaggio a Lourdes, Claude [mia moglie] mi suggerì di cessare anche questa attività. Eravamo sull'autostrada e viaggiavo attorno ai 130 all'ora. Benchè io sia di temperamento piuttosto calmo, nell'udire quelle parole frenai così brutalmente da lasciare la traccia dei pneumatici sull'asfalto e afferrai con violenza un braccio di mia moglie, minacciando di gettarla fuori dalla vettura. Fortunatamente, mi sono reso conto all'istante che quella violenza improvvisa non poteva venire da me ma dall'Avversario, Satana, infuriato perchè avrei potuto infine liberarmi del mio ultimo legame con le forze occulte. Al nostro ritorno a casa, gettai nel fuoco i pendolini e tutti i libri che trattavano di radioestesia. Da allora abbiamo perso ogni sensibilità nei riguardi delle correnti telluriche e il nostro sonno non ne è stato mai più disturbato" (Maurice Caillet, "Ero massone: la mia conversione dalla massoneria alla fede", 2010, Piemme, p.151). Occorre evitare di farsi "ingannare dal demonio", come afferma lo stimato esorcista di Torino don Giuseppe Capra, e non utilizzare il pendolino (link interno).
Afferma il prof Padre Joseph Marie Verlinde: "L'esperienza dimostra che la radioestesia agisce spesso da porta di entrata alle pratiche occulte ... il radioestesista si mette in stato di TRANCE, cioè di maggior ricettività alle informazioni che vengono dal mondo dell'occulto ... Le esperienze più approfondite [sulla radioestesia] sono state forse quelle condotte dal prof Rocard che però non ebbero successo ... L'esperienza pastorale mi ha mostrato i danni che può creare su persone - addirittura su famiglie intere - l'uso del pendolo anche a fini lodevoli e senza contropartita economica. Non dimentichiamo che la radioestesia è anche usata per evocare gli spiriti ... sulle lettere dell'alfabeto ... Non appena perdiamo il contatto fisico [e dimostrabile] con il fenomeno, l'informazione può essere percepita solo per medianità [perchè il contesto è la cratofania]" (Padre Joseph Marie Verlinde, "Attacco al cristianesimo", ed carismatici francescani, 2008, pp.142-143).
In conclusione la scienza, il buon senso nonchè il Magistero della Chiesa sconsigliano l'utilizzo del pendolino.