La cartomanzia
Secondo gli ultimi dati dell’associazione "Telefono Antiplagio" sarebbero 33 mila le persone che in Italia ogni giorno si rivolgono ai circa 155 mila tra maghi-cartomanti o ad astrologi. Un affare che si può sottostimare in circa 6 miliardi di euro, e reso ancora più ricco da un’evasione fiscale pari al 99%. Il caso più eclatante l’ha registrato la Guardia di finanza a Cagliari, con un’evasione pari a 3,5 milioni di euro in tre anni. Alcuni dei mezzi pubblicitari più usati sono: radio, tv locali, quotidiani, call center, siti Internet, Pagine Utili, Pagine Gialle, Mediavideo, Ebay, Astra. Solo 4 cittadini su 100 sporgono querela. Alcuni maghi e affini, su segnalazione dei cittadini, sono stati sanzionati per via amministrativa dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per "pubblicità ingannevole" (www.agcm.it > "Cerca" > "Pubblicità ingannevole e comparativa" > da inserire "cartomate"). Tuttavia questo non è bastato, come pure i recenti interventi televisivi di programmi nazionali con forte audience come “Striscia la Notizia” e “Le Iene”. I millantatori vanno avanti indisturbati e si fanno strapagare promettendo eventi impossibili sotto la loro influenza, con probabili guarigioni o interventi paranormali nel triplice settore del successo, dei soldi e del sesso. E il numero di quanti praticano attività di divinazione è in progressiva crescita, sostenuto da un camaleontismo che è la regola: il cartomante in crisi può mettere il camice bianco del guaritore e presentarsi, ad esempio, come pranoterapista o iridologo.
I tarocchi, metodo di divinazione, non sono nati in Egitto, come dice qualcuno, ma sono frutto dell’occultismo settecentesco che scimmiottava la cultura egizia; le stesse tombe dei massoni francesi erano a forma di piramide. Da carte da gioco divennero metodo per “svelare l’arcano”. Attraverso le 22 carte chiamate “Arcani maggiori” del mazzo dei tarocchi, costituito da 78 carte, sarebbe possibile fare un percorso iniziatico alla “magia pratica” per acquisire “potere” e “controllo” sulla realtà. Non avendo l’assoluto “potere” e “controllo” sulla realtà; queste persone non essendo Dio, in particolari onnisapienti, se ne inventano uno “virtuale”: le carte! Tantopiù nella nostra Società i confini tra reale e virtuale, tra vero e falso, tra bene e male, vengono sempre più sfumati. Non raramente, in questa “iniziazione” si sviluppa una dipendenza patologica cliente-cartomante o mago in cui il cliente ne rimane succube dilapidando anche i suoi risparmi in continui consulti. Ma la magia e in particolare la cartomanzia sono solo “superstizione” cioè “culto falso e indebito”. “Falso” poiché le carte in sè non hanno il potere di svelare il futuro. “Indebito” poiché mescolando due volte le stesse carte per la stessa persona verrebbero svelati due “arcani” diversi. Attualmente proliferano una miriade di individui che in svariate forme, non solo la cartomanzia, si dedicano privatamente alla magia: i cosiddetti “professionisti dell’occulto”. Sono indovini, cartomanti, maghi, santoni, guaritori, stregoni: tutti una schiera di nuovi “sacerdoti laici” del paranormale, che presumono di poter rispondere alla confusa domanda di certezze, e forse alla inconscia sete di verità, di tanta gente che vive allo sbando in questa nostra epoca secolarizzata, priva quasi del tutto di punti di riferimento. Si organizzano in sigle sindacali e presunti albi professionali che rilasciano anche diplomi a pagamento, organizzano convegni e fiere campionarie con tutti gli articoli illustrati in cataloghi: tarocchi, tonache di diverso colore, filtri di ogni genere, incenso e zolfo per riti satanici, fatture preconfezionate, ecc. Un business che evidenzia, come diceva il Card Giacomo Biffi, come "l'aver smesso di credere a Cristo non ha portato a credere a nulla, ma, viceversa, a credere a tutto e per evidente conseguenza non intenzionale di azioni intenzionali l'ateismo si è ribaltato in creduloneria". E S. Ambrogio aggiungerebbe: "guardate quanti padroni hanno quelli che non vogliono avere l'unico Signore".
Conoscere il futuro attraverso le carte?
E’ un’illusione che può avere gravi conseguenze sul piano spirituale, psicologico e persino fisico. Chi fa le carte crede di riuscire a piegare con un trucco le potenze che stanno “sopra” per farsi svelare il futuro. Questo è ridicolo, perché chi sta “sopra”, visto che sta “sopra”, non può mai essere piegato dai capricci di un uomo a fare qualcosa, ad esempio a svelargli il futuro, altrimenti non sarebbe più di natura superiore. Insomma, chi sta “sopra” i trucchi li conosce tutti altrimenti non starebbe “sopra”. Platone nella sua opera “Le Leggi” nella sintesi che ne fa lo storico Franco Cardini afferma: “la magia (quindi anche la cartomanzia) è una forma di empietà nella misura in cui pretende di esercitare un qualsiasi influsso sugli dèi ed è truffa spregevole allorché millanta di poter dominare le anime dei morti”.
Chi frequenta i cartomanti afferma però che i tarocchi riescono a vedere in anticipo certe cose…
"No, è un inganno o del cartomante o del demonio che si prende gioco sia del cartomante che del cliente. Nel primo caso il cartomante fa una lettura meccanica dei tarocchi a partire dal relativo manuale e per un evidente motivo probabilistico mischiando due volte il mazzo delle stesse carte ed estraendone casualmente un certo numero per la stessa persona non ne può risultarne la stessa sequenza e pertanto ne risulterà sempre una diversa lettura dell’arcano. Nel secondo caso il cartomante non esegue una lettura meccanica delle carte ma viene usato come medium dalle potenze occulte (demoni) per svelare in modo distorto passato e presente del cliente ed operare una sviante “proiezione sul futuro” fatta di elementi verosimili che mai può essere lo svelamento del futuro. Infatti i demoni sono creature superiori agli uomini ma non onniscienti poiché non sono Dio".
Perché la forza “superiore” che interverrebbe è certamente di natura preternaturale o demoniaca?
"Poiché la cartomanzia è il tentativo superbo dell’uomo di impadronirsi con una tecnica umana dell’onniscienza di Dio o conoscenza del futuro. Lucifero è da sempre il regista occulto, attraverso la tentazione, del tentativo stolto dell’uomo tratto dal nulla all’esistenza da Dio di emanciparsi da Lui. Direbbero gli occultisti il tentativo di autocrearsi in modo esoterico un secondo “albero della conoscenza del bene e del male” (Gn.3), in questo caso i tarocchi, per essere come Dio ma senza Dio. Ma l’uomo in quanto creatura porta in sé, senza possederlo, il mistero di Dio che lo interpella perché egli si avvicini nella fede (fare la volontà di Dio, l’unico onnipotente e onnisapiente, non volendo possedere il proprio futuro ma affidandosi completamente a Dio anche nella croce) e non pretenda di possederlo con la magia (tentare di piegalo ai propri capricci autorealizzativi che di solito si riducono a sesso, salute e successo). Infatti in modo lapidario dice la Bibbia: “Fuori [dal paradiso] i cani e i fattucchieri e chiunque ama e pratica la menzogna!” (Ap.22). Sappiamo come afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica al n°2116 che “Tutte le forma di divinazione [incluse la cartomanzia] sono da respingere”.
Quale vantaggio ne riceve il cartomante?
"Il mestiere di cartomante teoricamente sarebbe proibito in Italia per Legge dal “Testo Unico di Pubblica Sicurezza” che afferma sia “vietato il mestiere di ciarlatano” (art.121) che consiste in “ogni attività diretta a speculare sull'altrui credulità, o a sfruttare od alimentare l'altrui pregiudizio, come gli indovini, gli interpreti di sogni, i cartomanti, ecc., millantano in pubblico grande valentia nella propria arte o professione, o magnificano ricette o specifici, cui attribuiscono virtù straordinarie o miracolose” a “cui si attribuiscono virtù straordinarie o miracolose” (art.231). L'esecizio dell'attività di ciarlatano è sanzionata dall'art.17-bis, comma 1, del TULPS con la sanzione amministativa pecunaria da Euro 516 a Euro 3.098 e pagamento in misura ridotta di Euro 1032. La notificazione deve essere fatta entro 90 giorni dalla data di accertamento della violazione (360 giorni per i residenti all'estero) previsto dall'art.14 della l.n.689/81. Inoltre secondo l'art.17-ter del TULPS deve essere presentato il rapporto al Questore, in quanto il fatto concerne attività non soggetta al rilascio di autorizzazione (art.17-ter, comma 1 TULPS), che disporrà la cessazione immediata dell'attività. Ma sono fatte applicare queste leggi? Alcuni TAR danno via libera a questi millantatori, perchè? Internet e le TV commerciali sono pieni di cartomanti che vendono le loro prestazioni assicurando di poter svelare il futuro e non raramente cambiarlo attraverso interventi magici extra a pagamento. Fanno presa, sorprendentemente, non solo sulle persone “psicologicamente fragili” ma, dicono le stime, su persone con un certo livello culturale. Questo evidenzia come l’edonismo imperante aumenti da una parte la sete di Dio e dall’altra perseguitando la tradizione culturale cristiana, vero “illuminismo” che esalta nella fede la ragione, favorisca il moltiplicarsi di risposte pagane semplicistiche e non raramente truffaldine".
Ci possono essere conseguenze per chi fa le carte?
"Per un non credente è un insulto alla propria intelligenza e per un cristiano si aggiunge il grave peccato verso il primo comandamento (“Non avrai altro Dio fuori di me”) che deve al più presto confessare. Perché? Perché il ricorrere alla cartomanzia è almeno implicitamente una evocazione a satana per emanciparsi da Dio cercando di diventare “padrone” di sé quando invece ciascuno di noi è solo amministratore della sua vita per un massimo di 100 anni, non facendo alcuna domanda per nascere e speriamo nessuna per morire, e dovendo rendere conto della sua amministrazione a Dio. Porsi nelle mani di satana, afferma l’esperienza sul campo degli esorcisti, significa poterne subire mali malefici di tipo fisico, psichico e spirituale (es. angoscia, mal di stomaco, insonnia, avversione al sacro, avvertire voci e presenze minacciose, sonnolenza continua durante la preghiera, dipendenza patologica con il cartomante, ecc). Nella confessione sacramentale Cristo vuole tagliare questi legami".
Alcuni esempi?
Pubblichiamo di seguito il riassunto di due testimonianze: la testimonianza di una ex cliente liberamente tratta da il libro "Cosa fare con questi maghi?" di Francesco Bamonte, ed Ancora, e quella di una ex cartomante telefonica (link esterno testimonianza integrale CICAP).
Ex cliente: "Sono una donna di 49 anni, pensionata statale, rimasta vedova all’età di 24 anni con un bambino di 2; da alcuni anni non avevo più neppure i miei genitori. Ero molto afflitta e cominciai a frequentare un mago che leggeva le carte, convinta di poter affrontare meglio le difficoltà della vita, anche perché nessuno mi diceva qualche parola buona e mi incoraggiava. Pregavo privatamente anche se non molto, partecipavo ogni domenica alla Messa, ma non credevo di fare nulla di male andando dal Mago, per cui non ne avevo mai fatto parola in Confessione. Giorno per giorno però mi accorgevo che, nonostante i responsi del mago, i problemi c’erano lo stesso; anzi arrivai ad un punto in cui l’ostilità dei miei suoceri, la mia situazione economica e la salute peggiorarono progressivamente, tanto che lo scoraggiamento diventò grande. Cominciai a riflettere e capii che essere andata dal mago non mi era servito a nulla e che aveva anzi aggravato le cose. Quando un giorno l’avvilimento toccò il fondo pregai con tutto il cuore il Signore dicendogli che mettevo totalmente fra le sue mani la mia vita e quella di mio figlio, e mi affidai anche all’intercessione della Madonna, supplicandola di aiutarmi perché non sapevo più come trovare la via di uscita. Sentii la forza di reagire. Gradualmente la situazione migliorò, e così ho potuto assistere ed educare mio figlio che è cresciuto e oggi vive serenamente con la famiglia che si è formato. La mia salute è migliorata e a distanza di anni mia suocera mi ha chiesto scusa di tutto il male che mi aveva fatto. Ho capito che satana sta dietro la magia e la cartomanzia".
Ex cartomante: "I call center di cartomanzia non sono troppo diversi da qualsiasi altro call center: stanzoni enormi pieni di postazioni con telefoni, uno per impiegato, stile polli da allevamento. Parecchi operatori hanno solo un’infarinatura superficiale di cartomanzia, compresa la sottoscritta. Molti lo fanno per necessità – è un settore che non conosce crisi e nel quale trovare lavoro è decisamente semplice – pochi per passione, ancora meno per reali abilità. I datori di lavoro sono i primi a non credere nell’arte della divinazione. L’importante è che il candidato sappia parlare, intrattenere, far stare il più a lungo possibile le persone al telefono. Non sta a me giudicare se sia effettivamente possibile o meno prevedere il futuro ma, se qualcuno veramente ne fosse capace, non starebbe in quello stanzone per pochi, pochissimi euro al giorno. A chi mi chiede se fossero in tanti a telefonare, rispondo . Benché il servizio costi 1,80 euro al minuto (e ogni consulto duri in media una decina di minuti, fate voi il conto), le telefonate sono tantissime, con una media di 30 secondi di tregua tra una telefonata e l’altra. La gente chiama, richiama se cade la linea, anche più e più volte. E la linea cade, perché una legge ha deciso di mettere un limite di durata alle telefonate, per evitare che le persone vadano in rovina. Ma queste richiamano. Quasi tutti chiedono consulto per l’amore; innumerevoli le storie extraconiugali. Molte improbabili. E sono disarmanti anche le dritte che ci vengono date al momento dell’assunzione: non dire la verità. Anche se le carte fanno presagire una situazione disastrosa (o ce lo dice semplicemente il buon senso sulla base della storia), non dobbiamo togliere la speranza a nessuno" .