sabato 12 settembre 2015

La Chiesa si trova in una confusione inquietante



Mai prima di questi decenni la Chiesa si è trovata in una confusione così inquietante, molti parlano di una lotta al suo interno per il potere e l’affermazione di una dottrina incerta.
Trascrivo le affermazioni di alti Prelati, preoccupati per i movimenti interni alla Chiesa.
Il Sinodo sulla famiglia è alle porte e il capo del Sant’Uffizio, Cardinale Gerhard Müller, avverte: “La riforma protestante iniziò allo stesso modo, con il Sinodo qui si rischia lo scisma nella Chiesa”.
Affermazione atomica, riferita in questo caso per il bene della Chiesa. Il Cardinale Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Gerhard Ludwig Müller, avverte che c’è il rischio di uno scisma interno alla Chiesa Cattolica ora che il Sinodo ordinario sulla famiglia è alle porte (i lavori inizieranno tra un mese esatto e si protrarranno per tre settimane).
Chi ha detto queste parole è il custode della sana dottrina della Chiesa Cattolica, colui che aiuta il Papa a riaffermare in ogni tempo gli insegnamenti di Gesù, ma qui assistiamo ad un dissenso proprio da parte del Cardinale Müller nei confronti del Papa.
Perché il Papa ha voluto il Sinodo e gli argomenti che saranno discussi nel Sinodo, faranno tremare le colonne del Bernini.
Ancora il Cardinale Müller continua e precisa: “Non dobbiamo farci ingannare quando si ha a che fare con la natura sacramentale del matrimonio, la sua indissolubilità, la sua apertura alla procreazione, e la complementarietà fondamentale dei due sessi”.
Lo ha detto intervenendo a Ratisbona, città di cui è stato Vescovo dal 2002 al 2012, prima di essere chiamato a Roma da Benedetto XVI.
Sono tante le discussioni nate per difendere o dissociarsi dalle iniziative prese da Papa Francesco, certo la sua proposta ripetuta ieri all’Angelus avrà causato turbamento in molti parroci, frati e suore.
Non possiamo immaginare le reazioni.
Queste le sue parole. “In prossimità del Giubileo della Misericordia, rivolgo un appello alle parrocchie, alle comunità religiose, ai monasteri e ai santuari di tutta Europa ad esprimere la concretezza del Vangelo e accogliere una famiglia di profughi”.
È un gesto bellissimo aiutare i profughi, dare ospitalità, cibo, vestiario a chi ha bisogno, perché tutti dobbiamo amarci, ma già numerosi Religiosi lamentano l’ospitalità di una famiglia musulmana o più persone musulmane in un convento o una parrocchia o un monastero cristiano.
Questa accoglienza nei conventi e nei monasteri disturberebbe la vita comunitaria, trasformerebbe il senso personale della preghiera, causerebbe lo svilimento della preghiera o comunque una grande confusione spirituale nella vita comunitaria dei Religiosi.
Non c’è dubbio che dobbiamo aiutare quelli che soffrono, però la preoccupazione di molti Prelati è il ridimensionamento della preghiera cattolica e della vita cristiana che devono condurre i Religiosi che vivono nelle Comunità.
Quanti riescono a superare questa fase non avranno problemi, mentre altri potranno rimanere disorientati e storditi.
Lo afferma addirittura un Cardinale ungherese.
Anche se ha espresso una motivazione valida ma non propriamente religiosa, è sempre forte la sua affermazione. Ieri sera la stampa ha diffuso questo comunicato: «Il Cardinale ungherese Peter Erdoe, Arcivescovo di Esztergom, risponde negativamente all'invito di Papa Francesco a tutte le parrocchie a ospitare una famiglia di profughi.
Dice infatti ai giornalisti che la Chiesa Cattolica ungherese “non può accogliere i migranti per dare loro assistenza, in quanto questo comportamento potrebbe essere qualificato come illegale, come un traffico di esseri umani”».
Dopo la sua, si alzeranno molte altre voci di dissenso e questo, con mio grande dolore, indirizzerà molti Prelati verso lo scisma.
Con grande sofferenza mi ritornano in mente le parole oggettivamente irreprensibili del capo del Sant’Uffizio, Cardinale Gerhard Müller di tre giorni fa: “La riforma protestante iniziò allo stesso modo, con il Sinodo qui si rischia lo scisma nella Chiesa”.
Da mesi si pensa a questo Sinodo con preoccupazione, anche se nulla è scontato e non deve crearsi una specie di panico da Sinodo. Preghiamo perché Dio illumini i partecipanti e si arrivi a decisioni univoche.
Anche se c’è un grande silenzio, molti Consacrati temono che il Sinodo di ottobre provochi dissapori nella gerarchia e non si arrivi ad una decisione collegiale.
I contrasti saranno pericolosi per l’unità della Chiesa. Preghiamo con molto amore e con costanza, perché lo Spirito Santo guidi tutti.
Ieri campeggiava un titolo disarmante su un quotidiano, che ci fa raggelare: “La guerra dei due Papi. Presto ci sarà la resa dei conti”.
Non diamo mai pieno credito agli articoli ma quando sono circostanziati e documentati, infondono sicuramente la necessità della lettura attenta.
Estrapolo queste righe dall’articolo di Caterina Maniaci di “Libero”:
“Cinque ottobre 2015: inizia il Sinodo sulla famiglia, seconda sessione. E si apre una pagina quasi epocale per la Chiesa intera. In gioco c'è, soprattutto, la sfida posta dalla modernità: le rivoluzioni copernicane in fatto di famiglia, unioni civili, sesso, identità, valori, migrazione e accoglienza, devono essere accolte o respinte, oppure, ancora, mediate? E quanto potranno incidere sulla struttura stessa della Chiesa...
Cambierà il modo di vivere il sacerdozio? Sono questioni centrali e su di esse, com'è già successo molte volte nel corso della sua storia millenaria, le posizioni si radicalizzano. A poche settimane dalla convocazione sinodale il confronto si è trasformato a volte in scontro acceso.
Per tutta l'estate ha molto fatto discutere la pubblicazione di alcuni libri, in vista del Sinodo. Due raccolgono interventi di cardinali e vescovi che si oppongono alle correnti di cambiamento della dottrina e della pastorale matrimoniale, che hanno nel cardinale Walter Kasper il loro esponente di spicco.
Un altro libro che ha fatto molto discutere si intitola “Dio o niente”, l'ha scritto il cardinale guineano e carismatico Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il culto divino, è uscito in Francia lo scorso febbraio e, visto l'enorme interesse che ha suscitato, sta per uscire in altre nove edizioni. Inclusa quella italiana.
Il libro è stato presentato qualche giorno fa a Ratisbona, in Germania (luogo “evocativo” per il pontificato di Joseph Ratzinger). Era presente il cardinale Gerhard Müller, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, che ha rilasciato dichiarazioni forti, come ha ricordato ieri “Il Foglio”.
Ossia, a quanti sostengono che in discussione ci sia solo la prassi pastorale, che può essere modificata e adeguata ai tempi correnti, non certo la dottrina, il porporato ha ricordato che “si dovrebbe essere molto vigili e non dimenticare la lezione della storia della Chiesa”, visto che è stato sulla questione della separazione tra dottrina e pastorale che è poi sorta la rivoluzione protestante del 1517.
Insomma, è stata evocata la grande ombra dello scisma».

Padre Giulio Maria Scozzaro