mercoledì 4 ottobre 2017

L’INFLUSSO DEL DEMONIO (3)

L’INFLUSSO DEL DEMONIO


 
La rivelazione del demonio con l’uomo


Adesso vediamo le modalità dell’influenza del diavolo sull’uomo elencate praticamente da San Giovanni della Croce.
Il demonio non può niente sull’anima che non sia attraverso le operazioni delle sue potenze.
Sono i sensi esterni e le facoltà interne della parte inferiore che gli aprono il varco. Se non fosse per queste potenze non si potrebbe conoscere quello che avviene nell’anima.
Nei sensi esterni il demonio può agire con la rappresentazione di oggetti esteriori offrendo, per esempio, alla vista figure di santi; all’udito parole lusinghiere; all’olfatto odori molto soavi; al palato dolcezze di sapori; al tatto diletto di tocchi molto delicati: adesca i sensi per poi indurli al male.
Nella memoria sensitiva può intromettersi aggiungendovi forme, notizie, discorsi.
Alla fantasia e all’immaginazione può rappresentare, senza il concorso di alcun senso esteriore, le stesse immagini e specie di soggetti, sia belli sia turpi.
Il senso corporeo interno, cioè l’immaginativa e la fantasia, è veramente simile a un porto: il demonio accorre con le sue mercanzie d’immagini, forme e figure naturali e soprannaturali per offrirle all’intelletto.
L’immaginazione e la fantasia sono porta d’ingresso dell’anima.
Il demonio arriva all’intelletto mediante le suddette visioni corporali, apprensioni sensitive e visioni immaginative, ma lo spirito maligno arriva anche a infiltrarsi nelle comunicazioni del tutto spirituali: tali comunicazioni interiori e puramente spirituali sono meno raggiungibili dal demonio.
Adesca l’anima mediante notizie intellettuali, rappresentando alle volte falsamente colpe altrui, cattive coscienze, cattive persone affinché se ne parli male così da cadere in infamie, in peccati e in afflizioni di spirito.
I suoi peggiori inganni entrano precisamente per mezzo delle notizie e dei discorsi della memoria. Di qui traggono origine tutti i mali che egli arreca. Dispone di un potere in materia di rivelazione e di parole e locuzioni interiori.
Riguardo agli appetiti sensitivi lo spirito maligno può eccitarvi i turpi movimenti nel senso: lo spirito di fornicazione, con forti tentazioni, brutti pensieri e rappresentazioni nella fantasia, arreca tremende pene.
Quanto alla volontà, il diavolo riesce a destarvi, per mezzo di percezioni e apprensioni corporali, soltanto i primi moti.
Mediante locuzioni successive è capace di muovere la volontà affinché stimi e apprezzi quelle comunicazioni interne in modo che vi si dedichi e occupi l’anima in ciò che non è virtù. Con questi e altri artifici, indirettamente il diavolo può inserire nella volontà sentimenti di superbia, di presunzione, di vanità.
Inoltre può spingerla a mancare contro la carità verso il prossimo, a commettere peccati d’ira, d’invidia, di gola spirituale.