mercoledì 9 maggio 2012

La religione degli UFO


La religione degli UFO
TRATTO dal settimanale CORRIERE di SALUZZO del 28 luglio 2006 - pagina Società e Cultura
Articolo a cura di Laura ROSSI.

U.F.O., Unidentified Flying Object (oggetto volante non identificato), è passato nel linguaggio comune come ‘disco volante’. Il 24 giugno 1947 un pilota privato americano, Kenneth Arnold in volo sugli U.S.A., riferì di avere visto nel cielo degli oggetti misteriosi. Da allora i dischi volanti o UFO sono entrati nell’immaginazione collettiva dando vita a romanzi, film e associazioni di appassionati di fantascienza. La maggior parte di questi cultori dimostra un semplice interesse di curiosità, ma altri invece affermano di ricevere veri e propri messaggi religiosi dagli extraterrestri che visiterebbero la Terra a bordo degli UFO. Questi ultimi si definiscono “contattisti” perché terrebbero i contatti tra gli umani e gli extraterrestri. Claude Vorilhon, giornalista sportivo francese, è uno di questi. Nato a Vichy nel 1946, dice di aver avuto il 13 dicembre 1973 una straordinaria avventura: l'incontro con un extraterrestre che lo ha condotto su un UFO e gli ha rivelato che gli uomini sono stati creati in laboratorio da scienziati extraterrestri. In quell’occasione, il misterioso personaggio gli impone il nome di Rael  e gli affida un messaggio di illuminazione per tutta l'umanità. Vorilhon dice anche di aver avuto ancora un secondo contatto con gli Elohîm il 7 ottobre 1975, sul pianeta dove gli Elohîm vivono e dove ci sarebbero alcuni grandi profeti (Buddha, Mosé, Maometto, Gesù) che sono mantenuti in vita scientificamente e che torneranno sulla Terra.
Nel 1976 Rael inizia il Movimento Raeliano e si trasferisce nel Quebec canadese dove fonda il Centro Internazionale del Movimento che nel 1998 prenderà il nome di ‘Religione Raeliana’. Dal 1983 il Movimento è presente in Italia, dove con conferenze e propaganda nelle strade (a Saluzzo nel dicembre 2005), ha ottenuto circa cinquecento adesioni.
Nel 1997 Vorilhon fonda la prima compagnia per la clonazione umana, Clonaid, che nel 2002 annuncia la nascita, assolutamente senza riscontri, di Eva, la prima bambina ‘clonata’. E’ sorprendente come il mensile del Movimento Raeliano italiano La rivelazione extraterrestre, e testi come Il libro che dice la verità, credano di fornire rivelazioni al riguardo della clonazione umana: “la scienza è la madre di tutte le religioni, la vita sulla Terra è opera degli extraterrestri Elohîm. Essi hanno creato gli uomini in laboratorio sul loro pianeta trapiantandoli successivamente sulla Terra” e la dottrina realiana assicura che dopo la morte vi sarà una nuova vita ri-creata in laboratorio su pianeti meravigliosi dove si potranno soddisfare tutti i desideri. I raeliani pensano che in caso di catastrofe anche nucleare potranno salvarsi perché verranno portati dagli Elohîm su altri pianeti! □


martedì 8 maggio 2012

Preso da un esorcismo, è un'intervista a Don Giuseppe Tomaselli.



Preso da un esorcismo,
è un'intervista a Don Giuseppe Tomaselli.

- Da tempo e particolarmente in questo tempo, si parla di dischi volanti e di persone extraterrestri, che si mettono a contatto con noi della terra. Lei cosa ne pensa? 
- E' un altro meraviglioso trucco di Satana e vi rispondo con le sue stesse parole, poichè gli chiesi spiegazione in un Esorcismo:   
Nel nome di Dio, rispondi! Come ti chiami?         
 - Astort. Ero prima un ufficiale delle schiere angeliche.                                                         
- I dischi volanti sono opera tua?
- No, sono frammenti di pianeti in dissoluzione, che al contatto con l'atmosfera si dissolvono.      
 - Ci sono di quelli che credono siano astronavi cosmiche, popolate di persone extraterrestri.       
- Maledetto Prete! Non è così. Noi facciamo credere che sia così.                                            
 - Dunque, voi demoni approfittate del fenomeno delle uranoliti per invogliare gli uomini a mettersi in rapporto con voi ed anche vi fate vedere prendendo forme umane, strane ed evanescenti.
- Ebbene, cosa vuoi sapere?                                      - Rispondi: Siete voi ad apparire in forma umana e poi dite di essere uomini extraterrestri?                   
- Maledetto Prete! Siamo noi.                                
- Se gli uomini sapessero che siete voi demoni a presentarvi come extraterrestri, di certo non si metterebbero in comunicazione con voi. Essi sono nell'ignoranza.                                          
 - Ci sono gl'ignoranti e ci sono quelli che lo sanno.                                                                   
- Rispondi ancora!                                                  
- E basta, maledetto Prete!                                     
 - Cosa mi dici di coloro che si mettono in rapporto con voi e che si chiamano « fratelli cosmici »                                                           
- Sono tutti figli miei, come sono figli miei i Testimoni di Geova ed i Bambini di Dio. Maledetto Prete, ora finiscila!
- Avete sentite le risposte del demonio. Che ve ne pare?                      
- Ma non avrebbe potuto dire delle menzogne?                               
 - Avrebbe voluto dirle, ma non poteva. Durante l'Esorcismo la potenza sacerdotale lo domina; infatti rispondeva, ma con rabbia e maledicendomi.                                                                     
- Se il demonio sta agendo così nel mondo, avrà dei fini specifici.                                                                                                         - Certo! Nel caso degli extrarrestri e dei loro messaggi i fini sono:                                                                                                          1 1- Fare inorgoglire gli uomini, che oggi si credono in grado di uscire dalla cerchia terrestre e di mettersi a contatto con esseri superiori vaganti nello spazio.                                                    
 2 - Fare dubitare o annullare quanto Dio ha rivelato riguardo agli uomini per mezzo della Bibbia, che è verità assoluta.                   

3 - Screditare quanto insegna la Chiesa, Maestra di verità, perchè nei messaggi ricevuti dagli extraterrestri (...che sono demoni...) si dice: Non si presti fede a quanto insegna la Chiesa, perchè essa ha travisato gl'insegnamenti divini. Prima di chiudere l'Esorcismo su esposto, il demonio soggiunse: Siamo noi demoni che stiamo lavorando negli spazi e questo è un segno del cielo. Prima che venga il castigo di Dio nel mondo ci saranno ancora altri segni nel cielo.                              
- Non resta all'umanità che guardarsi dagli inganni diabolici, di quelli che si stanno verificando e di quelli che ancora la grande bestia potrà attuare.

lunedì 7 maggio 2012

"L'ufologia e le nuove religiosità: dagli angeli sugli ufo ai guru interplanetari"


GRIS
Diocesi di Imola
 GRUPPO DI RICERCA E INFORMAZIONE SOCIO RELIGIOSA
http://www.gris-imola.it/ultime_notizie/Icultiufologici.php
"L'ufologia e le nuove religiosità: dagli angeli sugli ufo ai guru interplanetari"
Il dott. Enrico Baccarini, responsabile del GRIS di Firenze, mercoledì scorso presso il teatro parrocchiale “Moderno” di Castel Bolognese (RA), ci ha introdotto nel magico mondo dei “culti ufologici”. Questi vanno distinti dal sedicente “avvistamento Ufo”,  od “Ovni” (“oggetti volanti non identificati”), un fenomeno in crescita tanto che nel 2009 in Italia ne abbiamo avuto il record di 12 segnalazioni ai carabinieri, ma su cui la scienza non è ancora riuscita ad evincerne con fatti concreti l’esistenza della vita extraterrestre.  Quali sono, invece, le caratteristiche di un “culto ufologico”? 1)      Un “contattato” dagli extraterrestri che asserisce di avere una “rivelazione” normalmente catastrofista da cui dipenderebbe la salvezza di un piccolo “resto” a lui obbediente; 2)Solo il “contattato” avrebbe la possibilità di un accesso telepatico continuo con gli extraterrestri che lo filo-guiderebbero nel radunamento degli eletti e nella rilettura gnostico-esoterica dei libri sacri delle Religioni; 3)Una serie di dottrine di “purificazione” stabilite arbitrariamente dal “contattato” a cui l’adepto deve assoggettarsi acriticamente staccandosi anche da famigliari e “amici del mondo” per poter essere approvato dagli extraterrestri; 4)L’urgenza del messaggio comporterebbe l’urgenza degli ingenti esborsi economici degli adepti per impararne le “tecniche”, divulgarne il messaggio e costruire una “ambasciata” di accoglienza per l’imminente arrivo degli extraterrestri. Esistono tre tipi di “culto ufologico”: 1)movimenti atei esplicitamente anticattolici (es. “raeliani”; all’iniziazione calpestano il crocefisso e rinnegano Cristo); 2)movimenti newager di ispirazione cristiana (es.”centri studi di fratellanza cosmica” di Siragusa-Bongiovanni; fanno macedonie assortite newager di angeli con extraterrestri condite con la reincarnazione); 3)movimenti di ispirazione teosofica (“Heaven’s Gate”; il suo guru Applewhite spinse nel 1997 al suicidio collettivo i 39 adepti per abbandonare il corpo e salire su una astronave nascosta dietro alla transitante cometa Hale-Bopp). Interessante è la figura della sedicente “carismatica” Stefania Caterina “veggente” dell’ex padre Tomislav Vlasic, ridotto nel 2009 allo stato laicale dalla Chiesa per evitargli la scomunica, e responsabile generale “laica” dal 2002 della comunità “Kraljice Mira” di Medjugorie. Nel suo libro “Oltre la grande barriera” (2008) sovrappone indebitamente mitologia, ufologia, religioni/pratiche orientali e il cristianesimo. Vari personaggi (S. Raffaele arcangelo, il Padre, Gesù, lo Spirito Santo, Maria, san Giuseppe, gli apostoli Giovanni e Paolo, gli Arcangeli, Lucifero, la piccola defunta Anna, le anime del Purgatorio e “uomini di altri pianeti”) le darebbero messaggi assicurandole un intervento extraterrestre con “segni di potenza” prossimi nell’evangelizzazione per un trasferimento di massa dell’umanità “oltre la grande barriera”. Non a caso Stefania Caterina cerca di squalificare la dimensione istituzionale rappresentata da San Pietro per rafforzare la dimensione carismatica, invece entrambe coessenziali alla Chiesa, affermando falsamente che San Pietro non accettò di partire immediatamente per l’evangelizzazione degli altri pianeti (non scritturale!) mentre, in realtà,  fu il primo ad aprire ai gentili (cfr. At.10). Nel febbraio 2007 il vescovo di Chieti-Vasto, mons. Bruno Forte, ha allontanato dalla “filiale” abruzzese della comunità “Regina della Pace”, con un provvedimento disciplinare, padre Vlašic e Stefania Caterina, rigettandone le "rivelazioni". Altri movimenti religiosi alternativi come Scientology (Xenu malvagio governatore intergalattico che imprigiona degli spiriti extraterrestri dentro gli uomini e da cui il lungo e costoso metodo dianetico libera facendo diventare l’individuo un potentissimo “spirito operante” capace, ad esempio, di spostare le tempeste con il pensiero) e i Testimoni di Geova (Geova che abita fisicamente, come un extraterrestre, sulla stella Alcione delle Pleiadi) possiedono alcune caratteristiche dei “culti ufologici”. In conclusione trattasi di culti gnostico-esoterici in salsa spiritica dove, spesso, il “contattista” o è un millantatore o, peggio, un “medium” e le potenze contattate figlie del “padre della menzogna” (Gv.8,44) si “mascherano da angeli di luce” (2 Cor.11,14).

sabato 5 maggio 2012

La castità


La Castità



La castità non è solo per i Sacerdoti, religiosi, o laici consacrati, ma è anche per i non sposati, per i fidanzati.
La mortificazione degli occhi è indispensabile per conservare la castità. La modestia del comportamento rispecchia la vita interiore.

Il silenzio


               
Il silenzio

Nel silenzio ti raccogli e raccogli le idee Sante, e diventa l’elemento primordiale, senza il quale non c’è niente:”Chi non raccoglie con me, disperde”. Il silenzio deve avere 2 caratteristiche: la prima è negativa, non deve essere odioso, mutismo o vuoto (come davanti al televisore), quindi il vuoto interiore riempito dal fracasso mondano. La Madonna dialogava nel suo cuore, parlava dentro con qualcuno, con la presenza di Dio, cioè, interamente è attiva, questo avviene solo nel raccoglimento, Il silenzio non è vuotaggine, mutismo, ma stare insieme con qualcuno, con Dio.
Il silenzio raccolto è vivo interamente. La seconda caratteristica è l’amabilità, il sorriso non è truce, arcigno. S. Teresina di Gesù Bambino era osservantissima del silenzio, quando incontrava qualche sorella, non salutava, ma faceva solo un sorriso. Santa Gemma Galgani aveva sempre il sorriso in faccia.
Il silenzio sta all’inizio della vita spirituale. Dobbiamo cercare i luoghi di silenzio. La cella interiore è il nostro santuario. Sto in compagnia quanto sto solo, soffro la solitudine quando sto in compagnia. Il silenzio è il volante della vita spirituale, senza il volante  la macchina non si può muovere neanche di un metro.
Il silenzio aiuta in tutto, la preghiera , la contemplazione, ascetica. Non è concepibile una vita contemplativa senza silenzio,vita comoda e senza penitenza.

venerdì 4 maggio 2012

RIFLESSIONI LOGICHE NON SEMPRE COERENTI CON LO SPIRITO DEL VANGELO


RIFLESSIONI LOGICHE NON SEMPRE COERENTI CON LO SPIRITO DEL VANGELO

L’ERESIA E GLI ERETICI   (Tommaso d’Aquino, Summa Teologica, La fede: questione n. 11))
Passiamo ora a parlare dell'eresia. Sull'argomento si pongono quattro quesiti: 1. Se l'eresia sia una delle specie dell'incredulità; 2. Quale sia la materia di cui si occupa; 3. Se gli eretici si debbano tollerare; 4. Se quelli che si ravvedono si debbano accogliere.
 1 SE L'ERESIA SIA UNA DELLE SPECIE DELL'INCREDULITÀ
 SEMBRA che l'eresia non sia una delle specie dell'incredulità. Infatti:
 1. L'incredulità, come abbiamo visto, risiede nell'intelletto. Invece l'eresia non sembra appartenere all'intelletto, ma alla volontà. Scrive infatti S. Girolamo: "Eresia in greco significa elezione, o scelta, per il fatto che ognuno sceglie con essa l'opinione che considera migliore". Ora, l'elezione è un atto della volontà, come sopra abbiamo dimostrato. Dunque l'eresia non è una specie di incredulità.
 2. Un vizio viene specificato soprattutto dal fine. Infatti il Filosofo ha scritto, che "chi commette adulterio per rubare, è più ladro che adultero". Ma l'eresia ha come suo fine un vantaggio temporale e specialmente il dominio e la gloria, che rientrano nel vizio della superbia, o della cupidigia. Infatti S. Agostino afferma che "eretico è colui che produce, o segue opinioni nuove e false, spinto da un vantaggio temporale, e specialmente dal desiderio della propria gloria e del proprio dominio". Dunque l'eresia non è una specie dell'incredulità, ma della superbia.
 3. L'incredulità, essendo nell'intelletto, non può appartenere alla carne. Invece l'eresia, a detta dell'Apostolo, è tra le opere della carne: "Ora le opere della carne è manifesto quali sono: fornicazione, impurità... divisioni, sette". E queste ultime si identificano con le eresie. Dunque l'eresia non è una specie di incredulità.
 IN CONTRARIO: La falsità si contrappone alla verità. Ma "l'eretico è colui che produce, o segue opinioni nuove e false". Quindi l'eresia si oppone alla verità, su cui invece poggia la fede. Perciò essa rientra nell'incredulità.
 RISPONDO: Il termine eresia implica l'idea di scelta, come si è visto. E la scelta, o elezione, ha per oggetto i mezzi, presupponendo già stabilito il fine, stando alle spiegazioni date. Ora, nel credere il volere accetta una data verità quale bene suo proprio, come sopra abbiamo visto. Infatti la verità principale ha natura di ultimo fine; mentre le verità secondarie hanno natura di mezzi. E quando si aderisce alle parole di qualcuno, la cosa principale, e quasi finale, in ogni atto di fede è proprio colui alla cui parola si crede: sono invece secondarie le cose di cui si occupa in codesta adesione. Perciò chi ha in pieno la fede cristiana aderisce a Cristo con la propria volontà nelle cose che riguardano la sua dottrina. E quindi uno può deviare dalla fede cristiana in due maniere. Primo, rifiutandosi di aderire a Cristo: e costui in qualche modo è mal disposto verso il fine medesimo. E si ha così quella specie di incredulità che è propria dei pagani e degli Ebrei. Secondo, perché, pur volendo aderire a Cristo, uno sbaglia nella elezione dei mezzi: poiché non sceglie le verità che sono state realmente insegnate da Cristo, ma cose a lui suggerite dalla propria intelligenza. Perciò l'eresia è la specie di incredulità propria di coloro che, professando la fede di Cristo, ne corrompono i dogmi.
 SOLUZIONE DELLE DIFFICOLTÀ:
 1. L'elezione sta all'incredulità, come la volontà sta alla fede, secondo le spiegazioni date.
 2. I vizi ricevono la loro specie dal fine prossimo, ma nel fine remoto essi hanno il loro genere e la causa. Quando uno, p. es., commette adulterio per rubare, si ha in questo una specie di adulterio, desunta dal fine immediato e dall'oggetto; ma dal fine ultimo risulta che l'adulterio è nato dal furto, e da questo dipende come effetto dalla causa, e come specie dal suo genere. Ciò fu chiarito nel trattato precedente sugli atti umani in generale. Parimente, nel caso nostro il fine prossimo dell'eresia è l'attaccamento alle proprie false idee: e di qui essa riceve la sua specie. Ma dal fine remoto risulta quale è la sua causa: essa cioè nasce dalla superbia o dalla cupidigia.
 3. Come eresia viene da scegliere (αιρειν), così setta viene da sectari (seguire), secondo la spiegazione di S. Isidoro. Perciò eresia e setta sono la stessa cosa. E appartiene alle opere della carne, non per il rapporto di questo atto di incredulità col suo oggetto prossimo, ma in rapporto alla sua causa: la quale è, o il desiderio di un fine disonesto, nascendo esse dalla superbia o dalla cupidigia, come abbiamo detto; oppure è un'illusione fantastica, la quale, a detta del Filosofo, può essere causa di errore. E la fantasia stessa in qualche modo appartiene alla carne, in quanto i suoi atti sono dovuti a un organo corporeo.
 2  SE L'ERESIA PROPRIAMENTE ABBIA PER OGGETTO LE COSE DI FEDE
 SEMBRA che l'eresia propriamente non abbia per oggetto le cose di fede. Infatti:
 1. Come nota S. Isidoro, le eresie esistono tra i cristiani come un tempo esistevano tra gli Ebrei e tra i farisei. Ma il dissidio tra costoro non aveva per oggetto le cose di fede. Perciò l'eresia non ha come proprio oggetto cose di fede.
 2. Materia di fede sono le cose credute. Invece le eresie non si fermano alle sole cose, ma riguardano le parole, e le interpretazioni della Sacra Scrittura. Infatti S. Girolamo afferma, che "chiunque intende la Scrittura in un senso diverso da quello inteso dallo Spirito Santo, che ne è l'autore, anche se non si allontana dalla Chiesa, si può chiamare eretico". E altrove egli dice, che "dalle parole inconsiderate nascono le eresie". Dunque l'eresia propriamente non riguarda le materie di fede.
 3. Anche ai Santi Dottori capita di dissentire in cose di fede: così avvenne a S. Girolamo e a S. Agostino, p. es., a proposito della cessazione delle osservanze legali. E tuttavia ciò non implica un peccato di eresia. Perciò l'eresia non ha per oggetto propriamente le cose di fede.
 IN CONTRARIO: S. Agostino così scriveva contro i Manichei: "Nella Chiesa di Cristo sono eretici coloro i quali abbracciano qualche idea corrotta o cattiva, e corretti resistono con ostinazione, rifiutandosi di emendare i loro insegnamenti pestiferi e mortiferi, insistendo a difenderli". Ora, gli insegnamenti pestiferi e mortiferi sono precisamente quelli contrari ai dogmi della fede, mediante la quale, a detta di S. Paolo, "il giusto vive". Dunque l'eresia ha per oggetto suo proprio le cose di fede.
 RISPONDO: Parliamo qui dell'eresia in quanto implica una corruzione della fede cristiana. Ora, alla corruzione della fede cristiana non importa nulla, se uno ha una falsa opinione in cose estranee alla fede, p. es., in geometria o in altri campi; ma solo quando uno ha una falsa opinione sulle cose riguardanti la fede. E una cosa può appartenere alla fede in due modi, come sopra si è detto: primo, in maniera diretta e principale, come gli articoli di fede; secondo, in maniera indiretta e secondaria, come quelle asserzioni dalle quali deriva la negazione di qualche articolo. Ebbene, in tutti e due codesti casi una cosa può essere oggetto dell'eresia, come può esserlo della fede.
 SOLUZIONE DELLE DIFFICOLTÀ:
 1. Come le eresie degli Ebrei e dei farisei riguardavano certe opinioni attinenti al giudaismo e al fariseismo, così le eresie dei cristiani riguardano cose attinenti alla fede di Cristo.
 2. Si dice che uno espone la Scrittura diversamente da quanto intendeva lo Spirito Santo, quando le fa dire con la sua interpretazione cose contrarie a quanto lo Spirito Santo ha rivelato. Perciò sta scritto dei falsi profeti, che "persistevano a confermare il discorso", usando cioè false interpretazioni della Scrittura. - Parimente, uno professa la sua fede con le parole che proferisce: infatti la confessione è, come abbiamo detto, un atto di fede. Perciò un parlare inconsiderato sulle cose di fede può dar luogo a una corruzione della fede. Ecco perché S. Leone Papa scriveva: "Poiché i nemici della croce di Cristo spiano tutte le nostre parole e tutte le nostre sillabe, non dobbiamo dare neppure la più piccola occasione di supporre che noi ci esprimiamo nel senso di Nestorio".
 3. Rispondiamo con S. Agostino: "Se uno difende senza animosità e senza ostinazione la propria opinione, sia pure falsa e perversa, e cerca con la dovuta sollecitudine la verità, pronto a seguirla quando la trova, non si può annoverare tra gli eretici": perché non ha la determinazione di contraddire l'insegnamento della Chiesa. E in tal senso alcuni Santi Dottori furono in disaccordo, o su questioni che per la fede sono indifferenti; oppure su cose riguardanti la fede, ma che la Chiesa non aveva ancora determinato. Sarebbe invece un eretico chi si opponesse ostinatamente a una simile definizione, quando fossero state determinate dall'autorità della Chiesa universale. E questa autorità risiede principalmente nel Sommo Pontefice. Nei canoni infatti si legge: "Tutte le volte che si tratta della fede penso che tutti i vescovi nostri confratelli debbano ricorrere a nessun altro che a Pietro, cioè a chi detiene la sua autorità". E contro l'autorità del Pontefice, né S. Agostino, né S. Girolamo, né altri Santi Dottori, osarono difendere la propria sentenza. Scrive infatti S. Girolamo: "Questa è la fede, o Beatissimo Padre, che abbiamo appreso nella Chiesa Cattolica. E se nella nostra formulazione abbiamo detto o posto qualche cosa di inesatto o di avventato, desideriamo di essere corretti da te, che possiedi la fede e la cattedra di Pietro. Ma se questa nostra confessione è approvata dal tuo giudizio apostolico, chiunque vorrà accusarmi dimostrerà di essere ignorante o malevolo; oppure non cattolico, ma eretico".