sabato 13 agosto 2022
La potenza del Rosario è l'arpa dell'anima
La potenza del Rosario è l'arpa dell'anima.
Don Dolindo lo chiamava così come conosceva le insidie che il maligno infligge a chi si appresta a recitarlo: la sensazione di monotonia, la sonnolenza, la facilità a distrarsi: 《Perché》, scrisse, Satana 《è un ladro e viene di nascosto a rubare il tesoro di grazie che l'anima ottiene per intercessione di Maria. Il Rosario è un complesso gangliare del Corpo mistico della Chiesa. Il Rosario è una rete elettrica, ogni grano della corona è un pulsante che ha corrispondenze nei cuori della Vergine Maria e di Gesù e vi accende la lampada della infinita carità》. E, ancora, definì il Rosario un 《granaio di grazie》, 《un vigneto che dà i grappoli per noi, i grappoli di Gesù e di Maria》. 《La corona》, spiegava, 《non è semplicemente un oggetto per contare una serie di Ave Maria, di Pater, di Gloria, ma è come un libro che il cristiano - anche il più ignorante - porta con sé e legge; è un legame di amoroso ricordo che ci unisce a Gesù e Maria. I grani del Rosario sono come lo svolgersi di una pellicola cinematografica, perché ricordano i grandi misteri della Redenzione e li ripresentano all'anima. L'anima è come lo schermo sul quale si riproducono》.
Don Dolindo Ruotolo