sabato 13 agosto 2022

NON CI INDURRE IN TENTAZIONE


 NON CI INDURRE IN TENTAZIONE

POSTO QUI IL PEN'ULTIMO: "NON CI INDURRE IN TENTAZIONE".
BUONA LETTURA-

DAL TRATTATO SUL PADRE NOSTRO DI SAN CIPRIANO.

Non indurci in tentazione

Noi desideriamo che Dio non permetta che siamo indotti in tentazione ed Egli ci garantisce che il demonio nulla può contro di noi senza il Suo permesso. In questa petizione tutto il nostro ardore si rivolge a Dio in quanto il potere del demonio dipende dal potere di Dio. Ciò è dimostrato dalla Scrittura dove è detto: “Nabucodonosor, re di Babilonia, giunse presso la città (Gerusalemme) mentre i suoi ufficiali la assediavano” (2 Re 24, 11). Sempre secondo la Scrittura, il demonio ha tanto più potere su di noi quanto più grandi sono i nostri peccati: “Chi abbandonò Giacobbe al saccheggio, Israele ai predoni? Non è stato forse il Signore contro cui peccarono, per le cui vie non vollero camminare, la cui legge non osservarono? Egli perciò ha riversato su di esso la sua ira ardente e la violenza della guerra. L’ira divina lo ha avvolto nelle sue fiamme senza che egli se ne accorgesse, lo ha bruciato, senza che vi facesse attenzione” (Is. .42, 24 25). Ed a proposito di Salomone che peccava, sta scritto che Dio suscitò satana contro di lui. Nel caso di Salomone, Dio accorda il potere al demonio per castigare il re per il suo peccato; nel caso di Giobbe, invece, il potere al demonio è concesso da Dio per glorificare il giusto che viene sottomesso alla prova. Infatti il Signore dice a Satana: “Ecco quanto possiede è in tuo potere ma non stendere la tua mano su di lui” (Gb. 1, 12). Anche durante la Sua Passione, Gesù ricorda a Pilato che il potere da lui esercitato ha origini divine e che non esisterebbe se Dio non lo avesse consentito. Quindi, in conclusione, quando preghiamo per non cadere in tentazione, ricordiamoci della nostra debolezza e non attribuiamo alle nostre forze la fedeltà o la fede che dimostriamo. Non dimentichiamo, infatti, l’insegnamento di Gesù nel Getsemani: ” Vegliate e pregate per non cadere in tentazione; lo spirito è pronto ma la carne è debole” (Mc. 14, 38). È questa professione di umiltà che Gesù ci raccomanda per poter ottenere dal Padre quanto domandiamo.