martedì 22 marzo 2016

Attenti all’Omeopatia



Attenti all’Omeopatia:

La più diffusa tra le medicine alternative rispetto alla medicina tradizionale è l'Omeopatia: è difficile trovare in Italia una casa in cui non sia entrato un flacone di gocce o pillole omeopatiche, come non esiste ormai nel nostro paese farmacia che non venda e che non proponga con insistenza crescente i prodotti omeopatici.
L'omeopatia fu fondata da Samuel Hahnemann (1755-1843) personaggio affiliato ad una loggia massonica, ed amico di Mesmer, uno dei maggiori oppositori della fede cristiana e ideatore dell'ipnosi e del "magnetismo animale".
Proprio a Hanemann si deve la redazione del libro "L'Organon dell'Arte di Guarire", il libro base per ogni trattamento omeopatico. A detta di molti l'Organon è per l'omeopatia ciò che la Bibbia è per il cristiano (cfr. H.J. Bopp, "L'Omeopatia - Studio Storico, Medico, Scientifico e Spirituale", pro manoscritto, p.4).
La sua vita fu segnata da molte disgrazie e lutti familiari per cause non naturali (due figlie furono uccise, un'altra morì in circostanze inspiegabili e l'unico figlio scomparve misteriosamente).
Hahnemann non era soddisfatto dei risultati della medicina tradizionale, perciò decise di voler trovare egli stesso la ragione delle malattie ed una loro possibile soluzione.
Egli arrivò all'ipotesi che il male era prodotto da una "potenza spirituale nemica", e che le malattie potevano essere guarite proprio grazie a quelle sostanze, diluite, che le avevano generate. Stabilì perciò il principio della "similitudine", che afferma che "il simile guarisce il simile". Ma questo principio non era affatto una scoperta: in Tibet, in Cina ed in Arabia era già conosciuto da secoli.
Questa cura consiste nel curare il malato con un medicinale che produrrebbe in un essere sano gli stessi sintomi della malattia (è come se una persona che soffre di diarrea dovesse assumere dell'olio di ricino perché in condizioni normali questa sostanza provocherebbe la diarrea). Questo è il primo principio: il principio della similitudine.
Il secondo principio: la diluizione. Il principio attivo che produce la malattia deve essere diluito per avere la minore concentrazione possibile, perché una dose infima possiede delle virtù guaritrici maggiori. Questa diluizione viene indicata con la lettera D, seguita dal numero di diluizioni in 9 parti di alcool. Ad esempio una diluizione D20 equivale ad un litro di principio attivo versato nella totalità d'acqua del nostro globo terrestre.
Hahnemann stesso affermò che a partire dalla diluizione D30, non esiste più una sola molecola di principio attivo nel prodotto omeopatico. Secondo lui, la materia viene ridotta alla sua sostanza intrinseca e pura ed assume il suo potenziale spirituale.
"dinamizzare" il prodotto tramite scuotimenti successivi e ben distinti: la "forza cosmica" viene così trasmessa da chi prepara il medicinale al prodotto stesso, in modo misterioso. E' lo stesso principio su cui si basano le altre discipline esoteriche come la pranoterapia ed il reiki, con la differenza che in questo caso il "flusso energetico" non passerebbe direttamente ad una persona ma ad una sostanza in qualità di veicolo dell'energia stessa.
La nozione di forza cosmica, di potenza dinamica, di armonia con l'energia terrestre, rinvia ad una visione del mondo di tipo occulto: parlano in questi termini anche la magia, lo yoga, la radiestesia, l'antroposofia, e in generale tutto il movimento New Age. Infatti il linguaggio di Hahnemann è molto simile a quello degli yogi e dei guru orientali: questo dimostra ampiamente che l'omeopatia si basa principalmente sulle filosofie orientali.
Nell'omeopatia c'è veramente la dottrina della spiritualizzazione della materia, perché la forza guaritrice è di tipo spirituale e non chimico.
La cosa sorprendente è che Hahnemann ha affermato egli stesso di aver ricevuto il suo metodo curativo grazie a rivelazioni spiritiche (cfr. Larousse du 20 siècle, ed. 1930). Nelle opere che ha scritto traspare inoltre una marcata avversione per Gesù Cristo e una grande stima per Confucio e la sua dottrina. Scrive infatti uno dei suoi biografi: "Egli era disgustato dall'"arcientusiasta" Gesù di Nazareth, che non aveva condotto l'illuminato sulla via diritta della saggezza, ma che voleva invece lottare con pubblicani e peccatori sul difficile sentiero dello stabilire il regno di Dio ... l'uomo dei dolori, che prese l'oscurità del mondo su di sè, era in realtà un'offesa per chi ama la sapienza esoterica" (A. Fritsche, "Hahnemann - Die Idee der Homeopathie", VI edizione, p.264).
Poi continua: "Hahnemann certamente non era cristiano, anche se era bigotto come un pietista. Il dio di Hahnemann interviene continuamente con la sua guida e con il dono del suo potere, ma dà illuminazione alla mente, non tocca il cuore ... al letto dell'ammalato. Hahnemann è un medico, e non può farci niente. Ma nella sua lotta come ricercatore spirituale, nella sua ricerca per l'illuminazione egli è fortemente attratto dall'Oriente. Confucio è il suo ideale"(A. Fritsche, op. cit., p.263).
"Qui è dove puoi vedere la sapienza divina senza miti di miracoli e di superstizione; vedo come un segno importante del nostro tempo che ora Confucio sia alla nostra portata per essere letto. Presto lo abbraccerò nel regno degli spiriti felici, il benefattore dell'umanità, che ci ha mostrato la via diritta alla saggezza ed a Dio, ben 650 anni prima dell'arcientusiasta"(A. Fritsche, op. cit., p.264).
L'omeopatia ha avuto un grande successo nel mondo occidentale, dovuto alla sfiducia progressiva per la medicina tradizionale.
Innanzitutto bisogna chiarire che l'omeopatia non ha alcun effetto sulle malattie gravi; i prodotti omeopatici vengono prescritti solo per lievi affezioni.
Il prodotto omeopatico ha quasi certamente un effetto "placebo", in cui la guarigione o l'attenuazione del male dipende dalla convinzione del malato. L'effetto sul malato è di tipo psichico e non certo chimico (questa posizione è stata ribadita pubblicamente da molti medici e studiosi).
Un cristiano deve curarsi con preparati omeopatici? Sicuramente dobbiamo andarci cauti: non possiamo classificare in modo acritico ogni metodo di guarigione come occulto, ma non dobbiamo neppure chiudere gli occhi su fatti lampanti ed allarmanti.
Se una certa pratica affonda le sue radici nella superstizione, o nell'esoterismo (anche quello di provenienza "religiosa" orientale), come nei casi che abbiamo appena visto, faremmo meglio ad astenercene. Abbiamo anche ragione di allontanarci immediatamente da qualsiasi medico omeopata che faccia una diagnosi grazie al pendolino o tramite evocazioni spiritiche.
Il mondo ci spinge a ricercare la salute con qualsiasi mezzo: ma la Bibbia ci insegna che in ogni situazione dobbiamo ricercare innanzitutto il pensiero di Dio, la sua volontà e le sue strade canoniche.