I
CARATTERI DELLO SPIRITO DIABOLICO
Circa
i moti del nostro intelletto
Le caratteristiche dello
spirito diabolico sono opposte a quelle dello spirito di Dio. E’
facile distinguerle quando si presentano in maniera manifesta. Però
bisogna considerare che il demonio può assumere l’aspetto di un
angelo di luce, e suggerisce all’inizio cose buone per dissimulare
le sue malvagie intenzioni.
Quindi occorre procedere con
cautela, esaminare i moti del nostro intelletto e della nostra
volontà.
Presentiamo i caratteri con
cui il demonio si insinua nelle nostre menti.
- Primo carattere: lo spirito
diabolico è spirito di falsità. Il demonio è più da temersi
quando viene a ingannarci coperto da fallaci sembianze che quando ci
muove guerra a faccia scoperta. Lo spirito maligno tende sempre a
inserire qualche falsità nella nostra mente: ci pone in testa specie
contrarie alla fede; pensieri poco conformi alla moralità delle
virtù cristiane; ombre insussistenti contro il prossimo.
- Secondo carattere, lo
spirito diabolico: recare alla mente tenebre. Il demonio offusca la
mente, oscura l’intelletto, riempie l’anima di turbazioni, di
ansietà, di angustie, di scrupoli e di penose perplessità.
- Quarto carattere: lo spirito
diabolico è ostinato e arrogante. Il demonio conduce un’anima alla
perdizione con introdurvi una certa pertinacia, per cui non si cura
il consiglio dei autorevoli ma si appoggia l’anima solo al suo
giudizio.
- Quinto carattere dello
spirito infernale è l’indiscrezione. Non fa mantenere all’anima
la debita misura: suggerisce rigori eccessivi, digiuni molto lunghi,
vigilie troppe continue. Non potendo il demonio impedire le opere
buone si sforza almeno di guastarle con ogni sorta d’indiscrezione
e d’imprudenza.
- Sesto carattere dello
spirito diabolico. Il demonio inserisce sempre pensieri superbi;
mette sempre pensieri di propria stima, di preferenza e di dispregio
altrui.
Circa
i moti della nostra volontà
E’ necessario discernere da
quale spirito procedono gli atti della volontà, in cui consiste ogni
bene morale che impreziosisce l’anima, e ogni male morale che la
guasta.
Ora presentiamo i caratteri
con cui il demonio opera nelle nostre volontà.
- Primo carattere dello
spirito diabolico è l’inquietudine, la turbazione, affetti
contrari alla pace. Il demonio sveglia dentro di noi affetti di odi,
di sdegni, di rabbie, di invidie, passioni tutte torbide; oppure
desta nelle anime desideri di piaceri, di ricchezze e di onori. Il
maligno con le sue suggestioni accende in noi il fuoco degli
appetiti, che non lasciano mai l’uomo quieto.
- Secondo carattere è una
manifesta superbia o falsa umiltà. Suscita nei nostri cuori
vanagloria, compiacenze superbe; risveglia in noi onori e glorie. Il
diavolo è da temersi quando viene mascherato sotto falsa umiltà.
Questo accade quando egli suggerisce alla memoria i peccati passati,
o le imperfezioni presenti e ci fa vedere la perdizione.
- terzo carattere è la
durezza della volontà in obbedire e in aprirsi ai superiori e ai
padri spirituali; per cui o si oppongono apertamente o almeno con
molta difficoltà si arrendono ai consigli e ai comandi. Questo
perché il demonio non vuole essere scoperto e quindi instilla nel
cuore un certo orrore ad aprirsi.
- quinto carattere è la mala
intenzione nell’operare. Il demonio procura di corrompere le opere
per se stesse buone, suggerendo qualche perverso fine per dare
qualche apparenza di virtù; ma invece sono viziose nella sostanza.
- Sesto carattere è
l’insofferenza nei travagli.
- Il demonio non è capace
d’ingenerare nei nostri animi sentimenti di pazienza, anzi è tutto
intento a risvegliare affetti d’ira e di risentimento. Se qualcuno
è per esempio perseguitato con mormorazioni e calunnie, entra egli
nella sua fantasia, risveglia la memoria dei torti ricevuti così che
una pagliuzza sembra una trave. Poi s’insinua nel senso interiore e
con l’agitazione degli umori (liquidi o sostanze presenti
nell’organismo) e del sangue, infiamma la bile per poi offuscare la
ragione; così che gli fa parere giusto ogni risentimento e lo
trasporta ciecamente alla vendetta.
- Settimo carattere è lo
sconvolgimento delle passioni. Il demonio entra nelle anime e le
mette tutte in rivolta: commuove le passioni, le agita, le sconcerta
e le pone in tumulto. Uno infiamma con l’ira, un altro accende con
la lussuria; questo punge con l’invidia, quello gonfia con la
superbia, altri stimola con l’avarizia. Quando la passione si
solleva subito e con insolita violenza vi è maggior ragione di
credere che il demonio ne è l’autore o almeno il promotore.
- Ottavo carattere è la
doppiezza, la finzione. Il demonio non può mai ingenerare nei nostri
animi quella sincerità, veracità e semplicità che comunica Dio
allo spirito dei suoi servi. Invece introduce lo spirito di bugia o
di doppiezza.
- Nono carattere è l’attacco
alla libertà dello spirito. Il maligno usa ogni sforzo perché ci
attacchiamo con l’affetto ai beni terreni e alle cose spirituali.
- Decimo carattere è
l’alienazione da Gesù Cristo e dalla sua imitazione. Satana,
essendo nemico giurato di Cristo, nutre affetti e massime contrarie
alla persona, alla vita e agli insegnamenti di Lui.
- Undicesimo carattere è la
falsa carità e il falso zelo. Il falso zelo è pieno d’impazienza,
di sdegno, di superbia. Chi si accende per gli altri difetti e ne va
in cerca e li nota con occhio critico, è dominato da un falso zelo
perché lo spirito vero del Signore inclina l’anima a badare a sé,
a non osservare le altrui mancanze ma a scusarli nel proprio cuore.
Quindi le anime, tenendo conto dei caratteri diabolici esposti,
devono bene intendere la suggestione del demonio perché così si
persuadono che tali movimenti interni sono mossi dal nemico di Dio al
fine di rigettarli prontamente con atti contrari.