martedì 9 maggio 2017

INTERVISTA A PADRE CIPRIANO DE MEO (Parte seconda)

INTERVISTA
A PADRE CIPRIANO DE MEO

(Parte seconda)

 
Qual è la situazione attuale degli esorcisti?

Il fenomeno dell’occultismo sta assumendo dimensioni preoccupanti, mentre noi esorcisti siamo pochi. Il Papa desidera che ogni diocesi abbia il suo esorcista, ma in genere i vescovi arrivano dalla cattedra e non dalla gavetta e non hanno esperienza di questi problemi, per cui a volte non nominano esorcisti oppure non trovano preti disponibili a svolgere questa attività, che richiede molta dedizione.

Il vescovo può imporre questo compito?

Il vescovo non può obbligare nessuno. Oltre a una certa predisposizione, questo ministero richiede particolari requisiti. Il candidato ideale deve essere disponibile all’ascolto, umile, paziente, prudente, dotato di discernimento, preferibilmente in possesso di nozioni di psicologia.

L’esorcismo si impara o è un dono?

Entrambe le cose. Si tratta certamente di un dono ma, oltre alla predisposizione, l’esorcista ha bisogno di formazione, perché all’inizio commette errori per esperienza e, quando non sa cosa fare, combina più guai di tutti i diavoli insieme. Pensiamo per analogia ad un pittore: per ottenere buoni risultati non basta il talento, ma servono anche studio e applicazione.

Perché i preti non parlano più del diavolo?

Si tratta di una tentazione e di un grande inganno. Purtroppo molti preti trovano difficoltà a parlare del diavolo, perché dicono che la gente si impressiona, oppure perché non credono alla sua azione. Ma se gesù ha vinto, dobbiamo anche spiegare chi è.

Esistono sacerdoti increduli?

Si, purtroppo. Il problema dipende anche dal fatto che nei seminari non si parla più del diavolo. Anche un mio ex superiore non ci credeva. Un giorno un posseduto andò a confessarsi da lui. Non appena il sacerdote fece il segno della croce, il diavolo si manifestò e il mio confratello sta ancora correndo per la paura. Anche un vescovo della mia diocesi era incredulo. Per cinque anni declinò i miei ripetuti inviti a partecipare agli esorcismi, finché, alla vigilia del suo trasferimento, decise di presentarsi. Quel giorno esorcizzavo un religioso, ma il vescovo attribuiva le sue reazioni ad un problema psichico. I superiori dell’indemoniato si indignarono, perché avevano speso una fortuna in visite psichiatriche in Italia e all’estero, prima di scoprire la vera causa del suo male. Dopo l’esorcismo il vescovo celebrò la Messa. Quando salì sull’altare, gli indemoniati cominciarono ad agitarsi e a urlare, perché la consacrazione episcopale disturba molto il diavolo. Il prelato, infastidito da quella confusione, mi disse: “Padre Cipriano, li faccia stare zitti!”. Non capiva che era proprio la sua presenza a suscitare le loro reazioni. Il suo successore invece partecipava spesso agli esorcismi, li faceva personalmente e mi incoraggiava.

L’Associazione Internazionale degli Esorcisti informa il Vaticano di questi problemi?

Il Vaticano è al corrente della nostra attività e dei nostri problemi. Ai nostri incontri nazionali e internazionali partecipa sempre qualche relatore del vaticano, anche se non sempre crede a queste cose.

Cosa fare quando non si trova l’esorcista?

Se si pensa di essere vittima di un maleficio e non si trovano esorcisti, bisogna anzitutto evitare di consultare maghi, veggenti, guaritori, o laici che affermano di avere doni particolari, ma è necessario intensificare la preghiera e il ricorso ai sacramenti. E’ soprattutto opportuno chiedere un primo discernimento a un sacerdote. Se nella propria diocesi non esistono esorcisti, si possono cercare in un’altra. Quando manca l’esorcista è il vescovo stesso che dovrebbe esorcizzare.

La bibbia afferma che una donna schiaccerà la testa al serpente (Gen 3, 15). Si riferisce a un fatto già accaduto?

La donna rappresenta la Vergine Maria o la Chiesa. Questa vittoria è già avvenuta, ma continua nel tempo, perché la Madre di Dio e la Chiesa vincono sempre e costantemente nella lotta contro il diavolo.

I gruppi che pregano per la liberazione sono utili?

Tutte le preghiere sono utili, tuttavia questi gruppi dovrebbero sempre essere guidati da un sacerdote esperto e ligio alle regole. Capita infatti che in queste assemblee si scambi un malato psichico per un indemoniato e che, in presenza di un vero caso diabolico, non si sappia cosa fare e non si tuteli a sufficienza la riservatezza di cui sofferenti hanno bisogno.


Cosa si intende per preghiera di liberazione?

Non approvo l’espressione “preghiere di liberazione”, perché tutte le preghiere sono di liberazione. La Messa poi è il culmine, perché Gesù
con il suo sacrificio ci ha liberati dal peccato e dal demonio. Non c’è nulla di più importante della Messa, per questo è proibito inserire in essa preghiere dette “ di liberazione”, per non suscitare la convinzione errata che esistano preghiere speciali. Ogni celebrazione eucaristica ha un valore infinito e, quando è vissuta bene, altro che liberazione!

Perché il digiuno è raccomandato nella vita spirituale?

Quando è praticato bene, il digiuno indebolisce e domina gli istinti negativi. Ce lo insegna la bibbia. Gesù ha pregato e digiunato per vincere le tentazioni di satana e ha rivelato ai suoi discepoli che certi demoni si possono scacciare solo con il digiuno e la preghiera. Ma se un esorcista è debole o ammalato deve mangiare e avvalersi maggiormente degli altri mezzi della lotta, come la preghiera.


Carismatici, veggenti, sensitivi possono aiutare gli esorcisti?

L’esorcista deve avvalersi soltanto della propria autorità è non deve consultare nessun tipo di sensitivi, perché non esistono certezze sull’origine dei loro doni né sulla loro affidabilità. In una regione del centro Italia un esorcista si serviva di un sensitivo, che commise tanti errori, e finì anche in prigione. Quando un sacerdote consulta dei veggenti sbaglia sempre. Se non sa cosa dire deve tacere, ma non deve rivolgersi ai sensitivi. Per l’esorcista non è importante sapere dov’è nascosto il maleficio, ma benedire la persona disturbata e aiutarla nel suo cammino di fede.

Una bambina chiede a Padre Cipriano: chi ha creato il diavolo?

L’ha creato Dio, ma non l’ha fatto cattivo. Dio ha creato tutti gli spiriti buoni, ma un gruppo si è ribellato ed è diventato malvagio. Tu adesso sei buona, ma se diventi cattiva la colpa è solo tua.

Il diavolo non conosce il futuro, ma gli atti degli apostoli (16,16) parlano di una serva con uno spirito di divinazione. Come si spiega?

La preveggenza del demonio non è soprannaturale, ma preternaturale. Il diavolo prevede il futuro a partire dalle cause.

Quando l’esorcista ordina al demonio di dire la verità, la sua risposta è attendibile?

Non sempre. L’avversario cerca di non rispondere o di mentire, sapendo che la verità gli si ritorce contro.

Il diavolo è dappertutto?

La cattiveria è dappertutto, ma il diavolo resta confinato nel suo ambito. Come tentatore, egli tenta tutti e sempre. Non possiamo ordinargli di non tentarci. La tentazione è una battaglia consentita da dio, il quale non permette che superi le nostre forze. In merito alla sua azione straordinaria, il demonio è invece confinato nei limiti che Dio gli impone.

Se Gesù con la sua morte e risurrezione ha vinto il demonio, perché è ancora così forte?

Gesù ha vinto il demonio ma non l’ha distrutto. Il nemico approfitta delle nostre debolezze e delle nostre inclinazioni cattive per tentarci, ma noi dobbiamo servirci della tentazione per progredire nella vita spirituale e per meritare la vita eterna, se usciamo vincitori dalla lotta. Ma se non lottiamo, quale ricompensa possiamo pretendere?


Perché satana viene chiamato principe di questo mondo?

Perché lo è stato fino alla venuta di cristo. Ora è un principe decaduto.


Chi sono le vittime principali del demonio?

La prima vittima è il prete. Quando l’esorcista monta in superbia o non si accorge che il demonio è nascosto in una persona, il nemico ha già vinto la battaglia.


Perché il male nel mondo è in aumento?

Se il male esiste ed è in aumento, la colpa è dell’uomo. Dio ci ha dato i comandamenti per indicarci la via del bene, ma possiamo decidere di non rispettarli. Il male non dipende da Dio, ma dalla volontà dell’umana. Dio ci vuole tutti santi. Siamo noi che non amiamo la sua legge e spesso preferiamo suscitare sospetti, invidie, gelosie, ma cercando sempre di restare nascosto.

Il demonio può provocare la morte di qualcuno?

No, il demonio non ha alcun potere sulla vita, può uccidere solo se dio gli e lo permette. Si vive e si muore come e quando dio vuole. Il demonio mente per ingannarci e farci credere che è più potente di dio, ma non è vero. Il demonio non fa mai ciò che vuole, ma è obbligato a ubbidire a quel Dio che egli odia. Quando gli ricordo questa verità va su tutte le furie.

Demoni diversi si combattono con metodi diversi?

Gesù ha detto nel Vangelo (Mt 17, 21): “Questa razza di demoni non si scaccia se non con la preghiera e il digiuno”. Ciò significa che i demoni non reagiscono tutti agli stessi stimoli, ma rispondono a sollecitazioni diverse, anche se l’arma universale resta sempre la preghiera. Dal comportamento dell’indemoniato, l’esorcista può dedurre che tipo di spirito agisce in lui e usare di conseguenza il metodo più adatto per combatterlo.

Come possiamo difenderci dagli spiriti cattivi?

Con la preghiera e la vita di grazia nella Chiesa.


Lei raccomanda di consacrare gli oggetti personali al signore. Basta farlo una volta sola?

Andrebbe fatto costantemente, poiché si tratta di una lotta. Più si combatte, più si vince.


Il demonio attacca i più deboli?

No, il demonio non segue una regola fissa e attacca solo chi dio gli permette. In genere cerca di disturbare i più forti spiritualmente, cioè i santi, perché gli tolgono anime. Questo però gli si ritorce contro, perché le sofferenze che infligge loro li fortificano maggiormente.

Chi ha potere di operare un maleficio?

Il vero maleficio è raro e possono farlo solo le persone che si consacrano al demonio. Esistono corsi di formazione per maghi, dove gli aspiranti imparano a odiare tutto ciò che è sacro: Chiesa, sacerdoti, reliquie, santi. Alla fine si consacrano a satana in una stanza rischiarata da candele e tappezzata con drappi rossi. Il demonio accetta la consacrazione e concede loro sesso e soldi.


Si può avere un maleficio senza saperlo?

Sì, certo. Soprattutto se non si conduce una vita cristiana non si capiscono i sintomi del maleficio.


In caso di maleficio esiste sempre un oggetto caricato di agire?

Sì.

Finché non si trova l’oggetto, il maleficio continua ad agire?

L’oggetto è un elemento secondario. Anche se bisogna cercarlo, per rimuoverlo ed eliminarlo, è più importante la preghiera, anche nel caso in cui non si riesca a ritrovare l’oggetto.


Come si scopre la presenza di un oggetto maleficiato nel guanciale?

Al tatto, oppure aprendo cuscini e materassi quando la persona è particolarmente disturbata nel sonno.


Quando trova l’oggetto, lo distrugge?

No, lo conservo come testimonianza per gli increduli. Quando viene rimosso, l’oggetto maleficiato non ha più alcun effetto. Dopo averlo tolto, benedico la persona, il letto, la casa, ma non faccio gettare cuscini e materassi, per non arrecare anche un danno economico.


Perché i malefici più efficaci sono fatti tramite il cibo e le bevande?

Il demonio scimmiotta Cristo. Noi riceviamo Gesù nel pane e nel vino consacrato, l’avversario lo imita, tentando di entrare nelle persone attraverso cibi maledetti dai suoi servi, il cui effetto è sempre tuttavia incerto.


E’ pericoloso gettare gli oggetti e gli amuleti ricevuti dai maghi?

Assolutamente no1 Bisogna disfarsene senza paura e sostituirli con qualche immagine e medaglietta sacra.

Alla morte del mago, il maleficio continua ad agire?

Con la morte si ferma tutto.


 
Quando una casa è infestata basta la preghiera per risolvere il problema?

Dipende. A volte la preghiera distrugge subito l’opera del demonio, a volte l’avversario finge di andarsene e poi torna. Dio permette questi mali per il nostro bene, per farci capire che il demonio esiste e spingerci a una vita cristiana più intensa.

Quando una stalla è infestata, il maleficio è fatto sulla stalla, sugli animali o sul proprietario?

In genere il maleficio viene fatto alla stalla. Il padrone ne soffre indirettamente, nel senso che subisce delle perdite. In questo caso l’esorcista deve esorcizzare la stalla e gli animali.

Case e luoghi infestati: cosa fare quando manca l’esorcista?

Se manca l’esorcista, il proprietario deve supplire con la sua fede. Può aspergere i locali con acqua benedetta e chiamare un sacerdote per benedirli.