INTERVISTA
A
PADRE CIPRIANO DE MEO
(Parte seconda)
Qual
è la situazione attuale degli esorcisti?
Il
fenomeno dell’occultismo sta assumendo dimensioni preoccupanti,
mentre noi esorcisti siamo pochi. Il Papa desidera che ogni diocesi
abbia il suo esorcista, ma in genere i vescovi arrivano dalla
cattedra e non dalla gavetta e non hanno esperienza di questi
problemi, per cui a volte non nominano esorcisti oppure non trovano
preti disponibili a svolgere questa attività, che richiede molta
dedizione.
Il
vescovo può imporre questo compito?
Il
vescovo non può obbligare nessuno. Oltre a una certa
predisposizione, questo ministero richiede particolari requisiti. Il
candidato ideale deve essere disponibile all’ascolto, umile,
paziente, prudente, dotato di discernimento, preferibilmente in
possesso di nozioni di psicologia.
L’esorcismo
si impara o è un dono?
Entrambe
le cose. Si tratta certamente di un dono ma, oltre alla
predisposizione, l’esorcista ha bisogno di formazione, perché
all’inizio commette errori per esperienza e, quando non sa cosa
fare, combina più guai di tutti i diavoli insieme. Pensiamo per
analogia ad un pittore: per ottenere buoni risultati non basta il
talento, ma servono anche studio e applicazione.
Perché
i preti non parlano più del diavolo?
Si
tratta di una tentazione e di un grande inganno. Purtroppo molti
preti trovano difficoltà a parlare del diavolo, perché dicono che
la gente si impressiona, oppure perché non credono alla sua azione.
Ma se gesù ha vinto, dobbiamo anche spiegare chi è.
Esistono
sacerdoti increduli?
Si,
purtroppo. Il problema dipende anche dal fatto che nei seminari non
si parla più del diavolo. Anche un mio ex superiore non ci credeva.
Un giorno un posseduto andò a confessarsi da lui. Non appena il
sacerdote fece il segno della croce, il diavolo si manifestò e il
mio confratello sta ancora correndo per la paura. Anche un vescovo
della mia diocesi era incredulo. Per cinque anni declinò i miei
ripetuti inviti a partecipare agli esorcismi, finché, alla vigilia
del suo trasferimento, decise di presentarsi. Quel giorno esorcizzavo
un religioso, ma il vescovo attribuiva le sue reazioni ad un problema
psichico. I superiori dell’indemoniato si indignarono, perché
avevano speso una fortuna in visite psichiatriche in Italia e
all’estero, prima di scoprire la vera causa del suo male. Dopo
l’esorcismo il vescovo celebrò la Messa. Quando salì sull’altare,
gli indemoniati cominciarono ad agitarsi e a urlare, perché la
consacrazione episcopale disturba molto il diavolo. Il prelato,
infastidito da quella confusione, mi disse: “Padre Cipriano, li
faccia stare zitti!”. Non capiva che era proprio la sua presenza a
suscitare le loro reazioni. Il suo successore invece partecipava
spesso agli esorcismi, li faceva personalmente e mi incoraggiava.
L’Associazione
Internazionale degli Esorcisti informa il Vaticano di questi
problemi?
Il
Vaticano è al corrente della nostra attività e dei nostri problemi.
Ai nostri incontri nazionali e internazionali partecipa sempre
qualche relatore del vaticano, anche se non sempre crede a queste
cose.
Cosa
fare quando non si trova l’esorcista?
Se si
pensa di essere vittima di un maleficio e non si trovano esorcisti,
bisogna anzitutto evitare di consultare maghi, veggenti, guaritori, o
laici che affermano di avere doni particolari, ma è necessario
intensificare la preghiera e il ricorso ai sacramenti. E’
soprattutto opportuno chiedere un primo discernimento a un sacerdote.
Se nella propria diocesi non esistono esorcisti, si possono cercare
in un’altra. Quando manca l’esorcista è il vescovo stesso che
dovrebbe esorcizzare.
La
bibbia afferma che una donna schiaccerà la testa al serpente (Gen 3,
15). Si riferisce a un fatto già accaduto?
La donna
rappresenta la Vergine Maria o la Chiesa. Questa vittoria è già
avvenuta, ma continua nel tempo, perché la Madre di Dio e la Chiesa
vincono sempre e costantemente nella lotta contro il diavolo.
I
gruppi che pregano per la liberazione sono utili?
Tutte le
preghiere sono utili, tuttavia questi gruppi dovrebbero sempre essere
guidati da un sacerdote esperto e ligio alle regole. Capita infatti
che in queste assemblee si scambi un malato psichico per un
indemoniato e che, in presenza di un vero caso diabolico, non si
sappia cosa fare e non si tuteli a sufficienza la riservatezza di cui
sofferenti hanno bisogno.
Cosa
si intende per preghiera di liberazione?
Non
approvo l’espressione “preghiere di liberazione”, perché tutte
le preghiere sono di liberazione. La Messa poi è il culmine, perché
Gesù
con il
suo sacrificio ci ha liberati dal peccato e dal demonio. Non c’è
nulla di più importante della Messa, per questo è proibito inserire
in essa preghiere dette “ di liberazione”, per non suscitare la
convinzione errata che esistano preghiere speciali. Ogni celebrazione
eucaristica ha un valore infinito e, quando è vissuta bene, altro
che liberazione!
Perché
il digiuno è raccomandato nella vita spirituale?
Quando è
praticato bene, il digiuno indebolisce e domina gli istinti negativi.
Ce lo insegna la bibbia. Gesù ha pregato e digiunato per vincere le
tentazioni di satana e ha rivelato ai suoi discepoli che certi demoni
si possono scacciare solo con il digiuno e la preghiera. Ma se un
esorcista è debole o ammalato deve mangiare e avvalersi
maggiormente degli altri mezzi della lotta, come la preghiera.
Carismatici,
veggenti, sensitivi possono aiutare gli esorcisti?
L’esorcista
deve avvalersi soltanto della propria autorità è non deve
consultare nessun tipo di sensitivi, perché non esistono certezze
sull’origine dei loro doni né sulla loro affidabilità. In una
regione del centro Italia un esorcista si serviva di un sensitivo,
che commise tanti errori, e finì anche in prigione. Quando un
sacerdote consulta dei veggenti sbaglia sempre. Se non sa cosa dire
deve tacere, ma non deve rivolgersi ai sensitivi. Per l’esorcista
non è importante sapere dov’è nascosto il maleficio, ma benedire
la persona disturbata e aiutarla nel suo cammino di fede.
Una
bambina chiede a Padre Cipriano: chi ha creato il diavolo?
L’ha
creato Dio, ma non l’ha fatto cattivo. Dio ha creato tutti gli
spiriti buoni, ma un gruppo si è ribellato ed è diventato malvagio.
Tu adesso sei buona, ma se diventi cattiva la colpa è solo tua.
Il
diavolo non conosce il futuro, ma gli atti degli apostoli (16,16)
parlano di una serva con uno spirito di divinazione. Come si spiega?
La
preveggenza del demonio non è soprannaturale, ma preternaturale. Il
diavolo prevede il futuro a partire dalle cause.
Quando
l’esorcista ordina al demonio di dire la verità, la sua risposta è
attendibile?
Non
sempre. L’avversario cerca di non rispondere o di mentire, sapendo
che la verità gli si ritorce contro.
Il
diavolo è dappertutto?
La
cattiveria è dappertutto, ma il diavolo resta confinato nel suo
ambito. Come tentatore, egli tenta tutti e sempre. Non possiamo
ordinargli di non tentarci. La tentazione è una battaglia consentita
da dio, il quale non permette che superi le nostre forze. In merito
alla sua azione straordinaria, il demonio è invece confinato nei
limiti che Dio gli impone.
Se
Gesù con la sua morte e risurrezione ha vinto il demonio, perché è
ancora così forte?
Gesù ha
vinto il demonio ma non l’ha distrutto. Il nemico approfitta delle
nostre debolezze e delle nostre inclinazioni cattive per tentarci, ma
noi dobbiamo servirci della tentazione per progredire nella vita
spirituale e per meritare la vita eterna, se usciamo vincitori dalla
lotta. Ma se non lottiamo, quale ricompensa possiamo pretendere?
Perché
satana viene chiamato principe di questo mondo?
Perché
lo è stato fino alla venuta di cristo. Ora è un principe decaduto.
Chi
sono le vittime principali del demonio?
La prima
vittima è il prete. Quando l’esorcista monta in superbia o non si
accorge che il demonio è nascosto in una persona, il nemico ha già
vinto la battaglia.
Perché
il male nel mondo è in aumento?
Se il
male esiste ed è in aumento, la colpa è dell’uomo. Dio ci ha dato
i comandamenti per indicarci la via del bene, ma possiamo decidere di
non rispettarli. Il male non dipende da Dio, ma dalla volontà
dell’umana. Dio ci vuole tutti santi. Siamo noi che non amiamo la
sua legge e spesso preferiamo suscitare sospetti, invidie, gelosie,
ma cercando sempre di restare nascosto.
Il
demonio può provocare la morte di qualcuno?
No, il
demonio non ha alcun potere sulla vita, può uccidere solo se dio gli
e lo permette. Si vive e si muore come e quando dio vuole. Il demonio
mente per ingannarci e farci credere che è più potente di dio, ma
non è vero. Il demonio non fa mai ciò che vuole, ma è obbligato a
ubbidire a quel Dio che egli odia. Quando gli ricordo questa verità
va su tutte le furie.
Demoni
diversi si combattono con metodi diversi?
Gesù ha
detto nel Vangelo (Mt 17, 21): “Questa razza di demoni non si
scaccia se non con la preghiera e il digiuno”. Ciò significa che i
demoni non reagiscono tutti agli stessi stimoli, ma rispondono a
sollecitazioni diverse, anche se l’arma universale resta sempre la
preghiera. Dal comportamento dell’indemoniato, l’esorcista può
dedurre che tipo di spirito agisce in lui e usare di conseguenza il
metodo più adatto per combatterlo.
Come
possiamo difenderci dagli spiriti cattivi?
Con la
preghiera e la vita di grazia nella Chiesa.
Lei
raccomanda di consacrare gli oggetti personali al signore. Basta
farlo una volta sola?
Andrebbe
fatto costantemente, poiché si tratta di una lotta. Più si
combatte, più si vince.
Il
demonio attacca i più deboli?
No, il
demonio non segue una regola fissa e attacca solo chi dio gli
permette. In genere cerca di disturbare i più forti spiritualmente,
cioè i santi, perché gli tolgono anime. Questo però gli si ritorce
contro, perché le sofferenze che infligge loro li fortificano
maggiormente.
Chi
ha potere di operare un maleficio?
Il vero
maleficio è raro e possono farlo solo le persone che si consacrano
al demonio. Esistono corsi di formazione per maghi, dove gli
aspiranti imparano a odiare tutto ciò che è sacro: Chiesa,
sacerdoti, reliquie, santi. Alla fine si consacrano a satana in una
stanza rischiarata da candele e tappezzata con drappi rossi. Il
demonio accetta la consacrazione e concede loro sesso e soldi.
Si
può avere un maleficio senza saperlo?
Sì,
certo. Soprattutto se non si conduce una vita cristiana non si
capiscono i sintomi del maleficio.
In
caso di maleficio esiste sempre un oggetto caricato di agire?
Sì.
Finché
non si trova l’oggetto, il maleficio continua ad agire?
L’oggetto
è un elemento secondario. Anche se bisogna cercarlo, per rimuoverlo
ed eliminarlo, è più importante la preghiera, anche nel caso in cui
non si riesca a ritrovare l’oggetto.
Come
si scopre la presenza di un oggetto maleficiato nel guanciale?
Al
tatto, oppure aprendo cuscini e materassi quando la persona è
particolarmente disturbata nel sonno.
Quando
trova l’oggetto, lo distrugge?
No, lo
conservo come testimonianza per gli increduli. Quando viene rimosso,
l’oggetto maleficiato non ha più alcun effetto. Dopo averlo tolto,
benedico la persona, il letto, la casa, ma non faccio gettare cuscini
e materassi, per non arrecare anche un danno economico.
Perché
i malefici più efficaci sono fatti tramite il cibo e le bevande?
Il
demonio scimmiotta Cristo. Noi riceviamo Gesù nel pane e nel vino
consacrato, l’avversario lo imita, tentando di entrare nelle
persone attraverso cibi maledetti dai suoi servi, il cui effetto è
sempre tuttavia incerto.
E’
pericoloso gettare gli oggetti e gli amuleti ricevuti dai maghi?
Assolutamente
no1 Bisogna disfarsene senza paura e sostituirli con qualche immagine
e medaglietta sacra.
Alla
morte del mago, il maleficio continua ad agire?
Con la
morte si ferma tutto.
Quando
una casa è infestata basta la preghiera per risolvere il problema?
Dipende.
A volte la preghiera distrugge subito l’opera del demonio, a volte
l’avversario finge di andarsene e poi torna. Dio permette questi
mali per il nostro bene, per farci capire che il demonio esiste e
spingerci a una vita cristiana più intensa.
Quando
una stalla è infestata, il maleficio è fatto sulla stalla, sugli
animali o sul proprietario?
In
genere il maleficio viene fatto alla stalla. Il padrone ne soffre
indirettamente, nel senso che subisce delle perdite. In questo caso
l’esorcista deve esorcizzare la stalla e gli animali.
Case
e luoghi infestati: cosa fare quando manca l’esorcista?
Se manca
l’esorcista, il proprietario deve supplire con la sua fede. Può
aspergere i locali con acqua benedetta e chiamare un sacerdote per
benedirli.