sabato 25 agosto 2012

La Chiesa Cattolica: Istituzione divina




La Chiesa Cattolica: Istituzione divina
  


di Fra Crispino Lanzi 

A fianco di Maria Vergine un’altra madre ci protende le braccia, la Chiesa. Alessandro Manzoni la canta con queste parole: “Madre dei santi, / immagine della città superna, / del Sangue incorruttibile / conservatrice eterna”.
La Bibbia e il Vaticano II ce la presentano talmente grande e piena di luce e ricca di tanti tesori spirituali da non poterla definire con un sol termine e perciò la descrivono con tante figure; ne riportiamo qualcuna: è l’ “ovile” la cui porta è Cristo; è il “campo di Dio”; è l’ “edificio” di Dio; è la “sposa” di Cristo; è il suo “Corpo Mistico”; è il “popolo di Dio”.
1. LA CHIESA È IL CORPO MISTICO DI CRISTO. Davanti a tanto splendore, quale brutta figura fanno tanti poveri laicisti e anticlericali che (o con cattiveria o con spaventosa ignoranza) vanno blaterando: “Cristo sì, Chiesa no!” Voi, figli della luce non ripetete mai questa tenebrosa menzogna. Ma ascoltate lo Spirito, il Quale, per mezzo di S. Paolo, ripetutamente grida “Cristo è il Capo, la Chiesa è il suo Corpo”.
Avete mai visto passeggiare per le strade o per le piazze un corpo senza capo o un capo senza corpo? Come non può esistere un capo senza corpo e viceversa, così non esiste Cristo senza Chiesa e Chiesa senza Cristo. Chi rifiuta la Chiesa Corpo di Cristo, rifiuta Cristo Capo della Chiesa.


Il Card. Pellegrino ripeteva: “Per essere cristiani bisogna fare una scelta: o restare con Cristo nella Chiesa o mettersi fuori della Chiesa e non essere più con Cristo”.
Pio XII affermava: “La Chiesa è il prolungamento di Gesù nel tempo e nello spazio”. Infatti continua nei secoli la missione di salvezza di Gesù, rimanendo sempre fedele al comando di Cristo Dio, il Quale disse agli Apostoli e ai loro successori (Papa, Vescovi, Sacerdoti): “Come il Padre ha mandato me, così Io mando voi”. “Chi ascolta voi ascolta Me; e chi disprezza voi disprezza Me”.
“A me è stato dato ogni potere in Cielo e in terra. Andate dunque, ammaestrate tutte le genti…insegnando loro ad osservare tutte le cose che vi ho comandate”.
“Io sono con voi fino alla fine del mondo”.
2. LA CHIESA È ISTITUITA DA GESÙ: È voluta dal Padre, è fondata dal Figlio, è animata dallo Spirito Santo. Il Vangelo c’è ne dà l’assoluta certezza.
Il celebre scrittore Papini grida: “Una sola luceil Vangeloal di fuori del Vangelo tutto è buio, buio, popolato di larve e di mostri”. Il Vangelo è il libro il più storico dell’antichità, è l’unico sicuramente veritiero. Da giovane studente rimasi impressionato nell’udire in Piazza Maggiore di Bologna questa bella frase del prof. Giovanni Albanese: “Se i Vangeli non sono storici, nessun altro documento è storico, perché nessun altro fu mai così fondato, così comprovato, così testimoniato, così analizzato, anatomizzato e studiato, come i Vangeli”.
I Vangeli sono stati scritti da due Apostoli (testimoni oculari e auricolari di tante cose che scrivono) e da due discepoli degli Apostoli i quali non fanno altro che scrivere la predicazione che hanno udita dagli Apostoli. Da una attenta lettura si conosce che la loro unica preoccupazione è quella di dire la verità. E sono morti martiri per testimoniare che era vero quanto avevano scritto. La stessa cosa è avvenuta per gli scrittori degli Atti e delle Lettere apostoliche.

Ora, Pascal afferma: “Io credo ai testimoni e agli storici che si lasciano uccidere per affermare che è vero quanto hanno detto e quanto hanno scritto”.
Prendendo in mano il Vangelo, gli Atti e le Lettere apostoliche conosciamo con chiarezza solare che  Gesù ha istituito la Chiesa. Infatti, dopo una notte passata in preghiera, Egli, tra i discepoli sceglie 12 uomini, li chiama Apostoli, li abitua all’apostolato. E mentre ha chiesto a tutti i suoi seguaci, uomini e donne, di seguirlo, di essere suoi testimoni, di diventare santi, soltanto a quei 12 uomini (ossia agli Apostoli e ai loro successori) concede i seguenti poteri: Celebrare l’Eucaristia. Predicare e battezzare. Rimettere i peccati. Ungere gli infermi con olio santo. Dirigere e governare la Chiesa. Fare leggi e toglierle. S. Paolo parla pure del Sacramento del Matrimonio. Gli Apostoli amministrano la Cresima, conferiscono l’Ordine Sacro, consacrando altri Vescovi e Sacerdoti, rimproverano e puniscono ( come nel caso di Anamia e Saffica).
Gesù sulla croce ha affidato la Madonna come madre spirituale a ogni cristiano rappresentato da S. Giovanni.
Gesù ha pure scelto il fondamento, il Capo, il Pastore supremo della Chiesa: è Pietro,di cui parleremo nella seguente catechesi.
Gesù chiaramente fa capire che gli Apostoli dovevano avere dei successori, infatti afferma: “Predicate e battezzate tutte le genti”, “sarò con voi fino alla fine del mondo”. Ora, come risulta dai documenti storici, Pietro è morto quando era Vescovo a Roma e successori di Pietro sono stati i Papi; successori dei 12 Apostoli sono i Vescovi.
Io conosco un solo Gesù vero, e una sola Chiesa vera: il Gesù e la Chiesa del Vangelo. Ebbene  la Chiesa vera è soltanto quella che ha sempre mantenuto e continua a mantenere i punti fermi che sono stati stabiliti da Cristo Dio e che abbiamo ora esposti: punti essenziali e irrinunciabili: S. Messa, i sette Sacramenti, Predicazione Apostolica, Devozione a Maria Vergine,Sacra Gerarchia come è voluta da Gesù cioè comprendePapa e Vescovi, Sacerdoti e Diaconi…Chi rifiuta anche uno solo di questi elementi essenziali, non appartiene più alla vera Chiesa di Cristo. La Chiesa vera non può abdicare a ciò che di essenziale ha stabilito Cristo Dio e non può negare neppure una delle verità che Gesù ha chiaramente insegnato e gli Apostoli hanno predicato.
Tutti questi punti fermi, tutte queste verità, soltanto nella Chiesa Cattolica sono stati creduti sempre, da tutti, concordemente (sempre, ab omnibus, unanimiter!). 
3. GESÙ CI SALVA SOLO PER MEZZO DELLA CHIESA.
Quindi il demonio farà tutto il possibile per allontanare le anime dai Sacerdoti, dalla Chiesa.
Una obiezione che fa strage… (una fra tante): molti Sacerdoti e perfino Vescovi e Papi sono cattivi, affaristi, scandalosi, quindi non credo alla Chiesa, non andrò mai più ai Sacramenti e alla Messa. Rispondo: di fronte alla Chiesa o si è stercorari che vanno all’affannosa ricerca soltanto di rifiuti e di marciume oppure si è api che non si posano mai sulla sporcizia, ma vanno a posarsi sui fiori preoccupate solo di inebriarsi del nettare e del miele. Tu impegnati a essere un’ape. I Sacerdoti pur essendo distributori dei tesori santissimi di salvezza, sono uomini e quindi hanno i loro difetti, tuttavia moltissimi Sacerdoti e Vescovi sono ottimi. E su 264 Papi che sono esistiti, ben 82 sono Santi tra cui 33 Martiri, 8 sono Beati e diversi sono Servi di Dio. Se ci sono dei Sacerdoti cattivi, se la vedranno loro stessi davanti al tribunale di Cristo; al vero credente in Gesù interessa soltanto che egli gli abbiano trasmessi intatti, nel corso di 2.000 anni questi tre grandi tesori spirituali: l’Eucaristia, la Parola di Dio (ossia tutte le verità rivelate), il Perdono dei peccati nella Confessione.
Napoleone dall’alto della roccia di S. Elena contemplò a lungo il mare, il cielo e pensando al suo Impero andato in frantumi, esclamò: “I popoli passanoI troni crollanoLa Chiesa resta!” Sì, la Chiesa resterà per sempre perché non è opera d’uomini,ma è opera di Cristo Dio.
Perfino Eistein ha detto: “La Chiesa cattolica è la sola eminente e storicamente durevole organizzazione”.
La Chiesa è morta? No! Sono morti alla Grazia di Dio coloro che l’abbandonano. La Chiesa non morirà mai!
Dice S. Paolo: “È la Chiesa del Dio vivente colonna e sostegno della verità”.
Ripeteremo, perciò, con  S. Giovanni Crisostomo: “ La nostra speranza è la Chiesa, la nostra salvezza è la Chiesa, il nostro rifugio è la Chiesa”.
Rifletteremo alle parole di S. Cipriano: “Non può avere Dio per Padre chi non ha la Chiesa per Madre!
Ascoltiamo il monito di S. Agostino“Che ti giova se lodi il Signore, onora il Padre, testimoni in Figlio (Gesù), se bestemmi la Chiesa? Chi vive fuori della Chiesa non sarà mai annoverato tra i figli di Dio. Tu avrai tanto di Spirito Santo quanto di amore avrai alla Chiesa… Carissimi, considerate dunque tutti, all’umanità, Dio Padre e la Chiesa Madre affinché la benedizione del Signore resti in eterno”.
1° ESEMPIO: I Martiri di una cittadina della Frigia:
Lo storico Lattanzio racconta che gli abitanti cristiani furono tutti rinchiusi nella cattedrale. Poi fu loro imposto di uscire come segno che intendevano abbandonare la religione cristiana cattolica. Se non fossero usciti significava che volevano rimanere cattolici e perciò sarebbero stati bruciati vivi. Nessuno uscì. Tutti preferirono morire tra le fiamme piuttosto che rinnegare la Chiesa.
2° ESEMPIO: P. Lazzaro Graziani, Cappuccino veneto Missionario martirizzato con oltre 100 coltellate.
In uno dei suoi viaggi missionari arriva (il 14 Marzo 1961) nel villaggio africano di Pargala (Angola). Ha un vasto programma di lavoro: catechesi, confessioni, ecc. A sera entra nella capanna che gli hanno preparato per un po’ di riposo. Ma nella notte, prima dell’alba, numerosi soldati sbandati e protestanti, venuti da lontano, abbattono la fragile porta, gli strappano i vestiti, lo trascinano e lo legano a un palo in mezzo alla piazza del villaggio, e per due giorni e per due notti lo privano di cibo e di acqua e lo bastonano e lo torturano. Se fosse diventato protestante chissà quanti onori avrebbe ricevuto! Il missionario continua a stringere nella sua mano destra il piccolo Crocifisso che gli aveva consegnato Papa Giovanni 23° e che i carnefici non sono riusciti a strappargli, e prega, prega, e invoca la Madonna di cui è molto devoto. All’improvviso arriva uno dei capi dei soldati in rivolta, di nome Alfredo; anche lui è protestante. Chiede: “Chi è questo bianco?” Gli rispondono: “È un missionario cattolico”. Grida a squarciagola: “Allora, se è cattolico, uccidetelo!” Quegli uomini subito si mettono all’opera, ma lo fanno morire a poco a poco. Con lunghi coltellacci (detti catana e che servono per farsi strada nella foresta) gli si avventano contro, eccitati dall’alcool, al ritmo del tamburo, tra urli selvaggi, in una danza sfrenata. I colpi si succedono ai colpi. Lui continua a stringere il Crocifisso e prega ad alta voce, e ripete parole di perdono ai suoi carnefici. Lo fanno letteralmente a pezzi. Poi fuggono. I Cattolici si avvicinano, vedono il loro amato missionario ridotto a brandelli sparsi per la piazza; e, con meraviglia di tutti, viene trovata la mano destra intatta e che ancora stringe il Crocifisso.
Noi tutti, sull’esempio di questi gloriosi martiri dovremmo amare tanto la Chiesa da tenerci pronti, se è necessario, a essere bruciati vivi o a essere fatti a pezzi pur di conservare la fedeltà alla sua Chiesa: Chiesa che “è necessaria alla salvezza”; Chiesa che è “ il Regno di Cristo già presente”, che è “ dimora dello Spirito Santo”; Chiesa che “prosegue il suo pellegrinaggio fra le persecuzioni del mondo e le consolazioni di Dio”; Chiesa “che brilla ora quale segno di sicura speranza”, fino a quando, questa Chiesa pellegrinante sarà trasformata in Chiesa trionfante attorno alla Madre del Signore nella luce e nella gioia senza fine del Cristo risorto.
PROPOSITO: preghiamo ogni giorno la Madonna per la Chiesa: chi più di Lei l’avrà a cuore, Lei che Paolo VI ha proclamato “Madre della Chiesa”?


mercoledì 22 agosto 2012

CHI NON PREGA RISCHIA DI DIVENTARE PAGANO NEL CUORE PER LA PERDITA DELLA FEDE





CHI NON PREGA RISCHIA DI DIVENTARE PAGANO NEL CUORE PER LA PERDITA DELLA FEDE



Padre Giulio Maria Scozzaro

Dopo che il giovane ricco rifiutò la proposta di Gesù e si allontanò per l’eccessiva preoccupazione verso le sue ricchezze, il Signore espresse una parola forte e che però non toccava gli Apostoli, per il loro stato di povertà: “Difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli”. Disse queste parole non per loro, ma per coloro che innalzano le ricchezze a idoli, adorandoli come divinità. Già vi ho spiegato a chi si rivolgeva Gesù con questa frase, esclusivamente a quanti rifiutano Dio e adorano le ricchezze.
Proseguendo il suo discorso, come se non avesse già scioccato gli Apostoli, afferma un colpo micidiale per coloro che abbondano nelle ricchezze: “È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio”. Un paragone improponibile, Gesù così ha voluto rendere maggiormente chiaro il suo insegnamento sulla pericolosità dell’adorazione dei beni materiali. Ma Gesù non vuole fare una condanna indiscriminata dei beni materiali, ci sono persone ricche che compiono grandi opere e fanno molta beneficienza, rendendo sicuramente felice il Signore.
È impossibile che il cammello passi per la cruna dell’ago, è impossibile che quanti vivono per le ricchezze entrino nel regno dei Cieli.
Dopo avere preliminarmente chiarito che Gesù si rivolge solo a quei ricchi che adorano i loro beni e ignorano Dio, calpestano i poveri bisognosi di tutto, vediamo di capire altri tipi di ricchezza che in realtà danneggiano parecchio la nostra vita spirituale. Ci sono ricchi di beni materiali e ricchi di sé, del proprio Io, considerandosi il centro dell’universo e vivendo in una perenne superbia della vita. I ricchi di beni materiali possono salvare le loro anime se non vivono sotto la schiavitù e non mettono al centro della vita le loro ricchezze.
Devono possederle senza riporre in esse tutto l’affetto ed utilizzarle per i bisogni familiari e le opere di bene.
Ho già scritto in passato che i beni materiali possono essere un mezzo di santificazione o di dannazione, occorre verificare l’uso che se ne fa. In questi tempi la ricerca esagerata del benessere ha contagiato molti e non per colpa della crisi economica, si dà al denaro un valore esagerato. È la perdita di Gesù e della Fede a trasformare anche molti buoni cattolici in avidi cercatori di agiatezza e spesso desiderano vivere nell’opulenza.
Il motivo di questa deriva è appunto la perdita di Gesù e della Fede, la causa ovviamente è da addebitare all’inesistenza della preghiera giornaliera, delle opere virtuose, dei Sacramenti che sono quelli determinanti per la santificazione: la Confessione e l’Eucaristia mangiata nella Messa. Anche un Vescovo che non prega più corre il rischio di diventare un pagano nel cuore per la perdita della Fede e che si chiama apostasia.
Continuo a distinguere la ricchezza di Dio che può avere un cattolico, dalla ricchezza di sé o del proprio Io, che può avere oltre l’ateo anche il cattolico. Qualsiasi cattolico senza vera preghiera giornaliera e senza il rinnegamento quotidiano, senza gli sforzi per rimanere affabile e cordiale con tutti, si allontana talmente da Gesù da diventare egli stesso un idolo. Finisce per idolatrare se stesso e lo vediamo in molte circostanze da parte di personaggi famosi che si definiscono cattolici.
Restare con Gesù è la ricchezza spirituale che ci libera dai vizi e dalla schiavitù del peccato, mentre idolatrare la ricchezza materiale fa diventare schiavi di tutto ciò che esiste. I bisogni non finiscono mai, tutto diventa indispensabile. Non si è mai appagati, mai felici né sereni, la pace interiore è inesistente e la rabbia aumenta fino ad arrivare a odiare gli altri. Invece di cercare la ricchezza dell’Amore di Dio e dei beni spirituali che elargisce abbondantemente Gesù, si rivolgono affannosamente alla ricerca dei beni che non appagano mai e portano anche molti dispiaceri.
Non comprendono che Gesù dona cento volte tanto in questa vita ed appaga ogni desiderio se ci affidiamo totalmente a Lui.
Le preoccupazioni talvolta doverose possono diventare preoccupazioni esagerate che scombussolano la mente e si ribaltano i valori della vita: Gesù dal primo posto si mette all’ultimo e ciò che deve stare all’ultimo diventa l’idolo principale. Gesù non chiede a tutti voi che vivete nel mondo di non avere beni o di bruciare le ricchezze, chiede il distacco del cuore da tutto ciò che significa ricchezza materiale. Chi ci riesce può aspirare a beni spirituali ben più importanti ed eccellenti di quelli materiali.
I beni materiali bramati come idoli offuscano mente e cuore e poi si devono lasciare qui, invece i beni spirituali santificano e durano eternamente.
I cattolici che si attaccano a qualche ricchezza materiale o egoistica hanno difficoltà ad entrare nel Regno di Dio, il cuore è schiavo della materia e non può assolutamente provare a cercare Gesù, non ne è più capace. Questa è la pericolosità della ricchezza materiale, essa avvolge la persona di arroganza e presunzione, la svuota di ogni forma di bontà e la rende indurita come il granito. Non è tanto la ricchezza il pericolo, ma l’affetto idolatrico e l’uso distorto che ne fa la persona.
Chi si distacca affettivamente dai beni materiali e non fa dipendere la sua felicità da questi beni, mostra a Gesù di contare esclusivamente su Lui e non sulle ricchezze, mostra piena fiducia nella sua Provvidenza e cresce nella vita spirituale.
Al contrario, chi si affida alle ricchezze materiali e in esse ripone sicurezza, non cresce ma perde quello che aveva di spirituale.Per questo molti non avvertono più fervore nella preghiera, non hanno desiderio di pregare, non avvertono più Gesù!
A questo punto valutiamo i due richiami che fa Gesù nel Vangelo di oggi, uno rivolto ai credenti che vivono nel mondo, il secondo rivolto ai Sacerdoti e ai Religiosi. Quello rivolto a tutti voi che vivete nel mondo lo abbiamo analizzato e compreso, spero bene, mentre il secondo è più radicale e devono metterlo in pratica i Consacrati, loro devono rinunciare a “case, fratelli, sorelle, padre, madre, figli, campi per il nome di Gesù”.
Non si tratta di non amarli più ma di metterli dopo Gesù, si devono amare in Gesù, considerando come priorità la volontà di Dio e non l’affetto carnale. Da qui si vede la vera vocazione e il distacco da tutto per donarsi completamente a Gesù. Stare con Gesù vivendo il suo Vangelo è la più grande gioia della vita, Egli riempie ogni istante di vera felicità, ed anche nelle sofferenze si rimane nella pace interiore.
Questa è la grande promessa di Gesù che hanno praticato milioni di Santi e di Anime che stanno in Paradiso: “Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna”. È una solenne promessa ma che dipende però dalle nostre risposte, dalla generosità di ognuno di noi, consapevoli che Gesù non si lascia mai vincere in generosità. Lo afferma dicendoci che dona cento volte tanto!
È vero che per difendere il Vangelo e seguire la sua causa molti cattolici incontrano sofferenze anche in famiglia o tra i colleghi, dobbiamo guardare Gesù in Croce e la vita dei Santi per trovare la forza di proseguire con umiltà, aumentando le nostre preghiere. Solo così il cuore troverà pace e non cadrà nell’idolatria delle ricchezze.
Anche le ricchezze egoistiche disturbano molto la persona e offuscano la sua mente. Se avesse la capacità di dominare i sensi, comprenderebbe che la ricchezza materiale viene da Dio quando è onesta, e una parte si deve mettere a disposizione di Dio compiendo opere buone, aiutando tutti i bisognosi.
Non dimentichiamo che Gesù ci giudica secondo le opere che facciamo: “Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi”.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

lunedì 20 agosto 2012

Santuario di San Pio «tempio massonico


Santuario di San Pio «tempio massonico

Corriere del Mezzogiorno

«Il mistero della Chiesa». Un saggio individua i simboli esoterici
Il capretto con le gambe spezzate di Paladino indica l’iniziato che è entrato in loggia

BARI - La nuova stimmata di Padre Pio si chiama massoneria. Il francescano è stato discusso in vita, in morte, da Beato e ora anche da Santo, le cui spoglie sono state appena traslate nella nuova «casa» firmata da un archistar. Nel libro «Il mistero della Chiesa di San Pio» fresco di stampa per le edizioni Settecolori (pp. 216 - 15 euro) di Francesco Colafemmina, laureato in filologia classica, esperto di arte sacra e titolare del blog «Fides et Forma»setaccia la nuova basilica di San Giovanni Rotondo e ne rinviene una mappa di simboli esoterici e massonici.
LA CONCHIGLIA MASSONICA - Intervistato da «Il Giornale» racconta che tutto comincia dalla forma della Chiesa una conchiglia, il Nautilus «che ha un significato pregnante per la massoneria, dato che simboleggia il percorso iniziatico e la perfezione del Gadu, cioè il Grande Architetto dell’Universo, la “divinità” massonica».
E poi: «Nell’arazzo dell’Apocalisse di Rauschenberg, la Gerusalemme celeste è già scesa in terra mentre su di essa incombe il Drago a sette teste, che appare vincitore, e da nessuna parte c’è Cristo vittorioso. Nel portale di Mimmo Paladino c’è un capretto con le gambe spezzate che potrebbe indicare l’iniziato che è entrato in loggia, e ha una stella a cinque punte.
L’altare di Arnaldo Pomodoro ha la forma di piramide rovesciata e nell’alchimia la piramide rovesciata indica il luogo in cui è custodita la pietra filosofale. Mentre nella formella del Tabernacolo Cristo ha le mani rivolte verso il basso. Un chiaro segnale massonico che in questo caso simboleggia il materialismo della Chiesa».
L'accusa non nuova -ne avevano già parlato altre fonti- qui, come si vede, diventa sempre più dettagliata. E la responsabilità è affidata al curatore delle scelte artistiche, quel Mario Codognato, dice Colafemmina «che nella famosa mostra “Barock” al museo Madre di Napoli, ha fatto esporre la donna crocifissa di Cattelan».
UN PERCORSO DI INIZIAZIONE - Al settimanale «Tempi», Colafemmina spiega anche che «Il viale che conduce al santuario non collega all'ingresso della chiesa, che è invece sul retro del santuario. Il fedele viene indotto a entrare in chiesa in modo nuovo, inusuale, a mo' di percorso di iniziazione».



IL MISTERO DELLA CHIESA DI SAN PIO
Coincidenze e strategie esoteriche all'ombra del grande Santo di Pietrelcina

Il Santuario dedicato a San Pio da Pietrelcina, progettato da Renzo Piano e aperto al culto nel 2004, non ha mai suscitato l’apprezzamento dei fedeli.
L’analisi sviluppata dal filologo e saggista Francesco Colafemmina parte dal giudizio critico comune ai tanti pellegrini che ogni anno affollano San Giovanni Rotondo, per porre degli inquietanti interrogativi: è possibile che l’intero complesso del santuario, la sua struttura architettonica, le opere d’arte in esso contenute, siano espressione di un vero e proprio culto massonico? Dietro la Chiesa dedicata a San Pio si cela un intrigo di messaggi esoterici e simbolismi massonici?
Come è stato possibile commissionare ad artisti atei o agnostici la realizzazione di altari, crocifissi, portali della chiesa dedicata a Padre Pio?
A questi interrogativi Colafemmina risponde affiancando lo studio dettagliato dell’iconografia e della struttura architettonica del santuario, all’inchiesta giornalistica sui fatti più recenti relativi alla riesumazione e alla conseguente traslazione del corpo di Padre Pio nell’opulenta cripta rivestita d’oro della nuova Chiesa.
Illuminato dal Magistero dei Papi sull’arte sacra, ma anche dalle loro strenue condanne delle derive simbolistiche ed esoteriche, il libro apre uno squarcio di luce sui tanti interrogativi che circondano la nuova dimora delle spoglie di San Pio.
Un racconto impietoso della decadenza delle arti sacre, una indagine sorprendente sulle aderenze fra una parte della Chiesa Cattolica e la libera massoneria muratoria.



«PADRE PIO SEPOLTO FRA SIMBOLI MASSONICI»
di Andrea Tornielli

Padre Pio da Pietrelcina, il Santo stimmatizzato che nel 1913 si lamentava per quei «disgraziati fratelli» che «corrispondono all’amore di Gesù col buttarsi a braccia aperte nell’infame setta della massoneria», sarebbe stato traslato e sepolto in una Chiesa zeppa di simbologie massoniche: il nuovo santuario di San Giovanni Rotondo progettato da Renzo Piano.
L’accusa non è nuova, già nel 2006 la rivista ultra-tradizionalista «Chiesa Viva» lanciò l’allarme con un polemico studio dell’ingegner Franco Adessa. Più cauto, ma ugualmente severo, anche il fascicolo «L’oltraggio a Padre Pio», pubblicato tre anni dopo da Angelo Maria Mischitelli, autore di vari libri storici sul Santo del Gargano.
Ora è destinato a far discutere il primo volume che tratta diffusamente l’argomento, «Il mistero della Chiesa di San Pio» (edizioni Settecolori, pp. 216, 15 euro), nelle librerie italiane. L’autore è Francesco Colafemmina, un giovane studioso, laureato in filologia classica, esperto di arte sacra, tra i promotori di un appello a Benedetto XVI per il «ritorno ad un’arte sacra autenticamente cattolica».
Davvero il nuovo santuario di Padre Pio contiene simboli massonici?
«Dalla mia analisi sembrerebbe proprio di sì. Ad ogni modo, credo che l’aspetto più interessante sia valutare l’effetto che la vista di quel santuario fa sui fedeli, dato che la mia ricerca è nata dopo una visita che ho fatto da semplice devoto del Santo».
E quale effetto fa, secondo lei?
«Sicuramente molti fedeli rimangono sconcertati dall’assenza di chiari segni cristiani, a partire dalla forma stessa del santuario, che è un Nautilus, una conchiglia fossile».
Ma la conchiglia non è un simbolo cristiano?
«La conchiglia di San Giacomo sì, ma il Nautilus no. Quest’ultimo però ha un significato pregnante per la massoneria, dato che simboleggia il percorso iniziatico e la perfezione del Gadu, cioè il Grande Architetto dell’Universo, la “divinità” massonica».
Non potrebbe trattarsi di coincidenze?
«Anche se così fosse, il problema resta. Non si ha la sensazione di entrare in una Chiesa. E per di più quel santuario è diventato un modello per la nuova arte sacra, concentrata più sulla notorietà dell’architetto che sull’aderenza allo spirito della liturgia e al messaggio evangelico».
Ma chi ha curato il progetto artistico e gli arredi sacri?
«Secondo quanto riportato nelle memorie di padre Gerardo Saldutto, Renzo Piano sin dal 1991 si era prefissato di fare di quell’area di San Giovanni Rotondo “un luogo magico” e “una chiesa aperta”. A scegliere gli artisti è stato un suo collaboratore, Mario Codognato. Lo stesso Codognato che nella famosa mostra “Barock” al museo Madre di Napoli, ha fatto esporre la donna crocifissa di Cattelan».
Eppure il Vaticano ha supervisionato la realizzazione della Chiesa.
«Sì, certo, il consulente liturgico è stato monsignor Crispino Valenziano, che fin dal 1994 aveva sancito la necessità di realizzare una Chiesa senza inginocchiatoi e nella quale ci fosse sull’altare una croce assolutamente priva del Crocifisso, richiamando a giustificazione di queste scelte presunte norme liturgiche post-conciliari».
Perché le definisce presunte?
«Perché non si trovano scritte da nessuna parte e oggi appaiono non in sintonia con il Magistero liturgico di Papa Benedetto. Mi riesce perciò difficile capire la ragione per la quale ora si è deciso di traslare nella cripta di quel santuario il corpo di San Padre Pio».
Non era nell’ordine delle cose che il corpo venisse custodito lì?
«La decisione era già stata presa nel 2002. Ma vorrei ricordare che due anni fa venne pubblicamente smentita dai frati di San Giovanni Rotondo per non suscitare le ire del fedeli. Ora purtroppo è stata messa in atto».

sabato 18 agosto 2012

Viaggio a... Paolo Brosio - Don Gabriele Amorth.

Viaggio a... Paolo Brosio - Don Gabriele Amorth.


SEMINARI, GIUSTO EVITARE L’INGRESSO DEGLI OMOSESSUALI, PIETRA DI SCANDALO


SEMINARI, GIUSTO EVITARE L’INGRESSO DEGLI OMOSESSUALI, PIETRA DI SCANDALO

Un recente documento della Santa Sede, sui seminari e sulle modalità di accesso dei candidati, ha messo in evidenza due dati salienti. L'occidente, una volta ricco, ma secolarizzato, mostra crepe nelle vocazioni e segna il passo. Al contrario, sia in America, specie latina, che Asia ed Africa, le cose vanno benone. Ovviamente, per quelle terre, occorre fare la tara: spesso, e questo non è un esempio lodevole, il sacerdozio ministeriale è considerato non una missione, quanto una sorta di occupazione, con tanti lati negativi e problemi connessi. Ma il documento dice anche un'altra cosa. Ossia, evitare l'ingresso a persone fragili. Fuor di metafora, i fragili sono coloro i quali manifestino chiare tendenze omosessuali e quindi scarsa spiritualità, riprendendo quanto stabilito nel 2005 dalla stessa Congregazione (clicca qui) che prevede anche adeguate cure per gli omosessuali. Sul tema, la Chiesa cattolica, in altri documenti, era stata molto chiara, ...
... ma è bene rinfrescare le idee, specie a preti distratti o troppo "generosi" nel male; è importante ribadire che il Magistero della Chiesa cattolica considera il peccato del sesso gay come secondo, in gravità, solo all'omicidio volontario.
Non esiste virgola nel bimillenario Magistero della Chiesa che dica il contrario e, addirittura, neanche un Papa potrebbe modificare questa verità; chi sostiene il contrario e si dice cattolico è semplicemente un eretico e va evitato. 
L'omosessualità in sé stessa non è peccaminosa, ma trattasi di malattia del corpo e della mente che va affrontata con santa rassegnazione ed in castità, affidandosi alla preghiera propria e degli altri. Dunque, in casi del genere, il soggetto omosessuale socialmente disordinato ha pieno diritto alla misericordia. Ma che cosa accadrebbe se soggetti del genere entrassero in seminario, ambiente chiuso e dunque maggiormente sensibile a fare scatenare istinti repressi e cattivi?
Il rischio di deflagrazione e di un'ondata di sacerdoti gay (e dunque di pastori immorali) esiste, con annessi motivi di natura sanitaria, viste le possibili implicazioni che l'omosessualità praticata è in grado di comportare.
Il prete gay, un ministro che va contro la legge di Dio, era e resta uno scandalo e la Chiesa queste cose non può tollerarle; si dica per chiarezza che tutti i casi di cosiddetta pedofilia del Clero, altro non sono, per il 90% dei casi,  che episodi di preti omosessuali che hanno abusato di adolescenti dello stesso sesso, altro che pedofilia! (clicca qui)
Purtroppo, un'ondata buonista ha chiuso un occhio nel passato ed i frutti si sono visti. In quanto ai seminari vuoti, le responsabilità sono da attribuirsi alla progressiva secolarizzazione dei costumi, alla stessa arrendevolezza della Chiesa cattolica nelle scelte post conciliari e alla visione demagogica e populista di Giovanni Paolo II, fautore delle piazze piene, ma delle chiese e dei seminari vuoti.
Fortunatamente, Papa Benedetto XVI ha deciso di cambiare passo.
Bruno Volpe

SATANA DISTRUGGE I MATRINONI, SOLLEVA DISCORDIE ANCHE TRA LE ANIME CONSACRATE, CAUSA OSSESSIONI, PROVOCA OMICIDI


SATANA DISTRUGGE I MATRINONI, SOLLEVA DISCORDIE ANCHE TRA LE ANIME CONSACRATE, CAUSA OSSESSIONI, PROVOCA OMICIDI


Padre Giulio Maria Scozzaro

Il 14 aprile 1982  in un messaggio straordinario a Medjugorje la Madonna disse: “Dovete sapere che satana esiste. Egli un giorno si è presentato davanti al trono di Dio e ha chiesto il permesso di tentare la Chiesa per un certo periodo con l'intenzione di distruggerla.
Dio ha permesso a satana di mettere la Chiesa alla prova per un secolo ma ha aggiunto: Non la distruggerai!
Questo secolo in cui vivete è sotto il potere di satana ma, quando saranno realizzati i segreti che vi sono stati affidati, il suo potere verrà distrutto. Già ora egli comincia a perdere il suo potere e perciò è diventato ancora più aggressivo:
distrugge i matrimoni,
solleva discordie anche tra le anime consacrate,
causa ossessioni,
provoca omicidi.
Proteggetevi dunque con il digiuno e la preghiera, soprattutto con la preghiera comunitaria. Portate addosso oggetti benedetti e poneteli anche nelle vostre case. E riprendete l'uso dell'acqua benedetta!”.
L’approfondimento di queste parole potrebbe cambiare la vita di molti di voi che state leggendo, nel messaggio della Madonna si trovano molte verità che si vivono giornalmente, indicazioni precise per superare fasi di stanchezza e di incomprensione tra gli sposi, la conoscenza che satana e tutti i diavoli sono scatenati in questo periodo storico e che oltre i Sacramenti e la preghiera, dobbiamo portare addosso oggetti benedetti ed utilizzare giornalmente l’acqua benedetta, sia per segnarci spesso con il segno della Croce sia per aspergere la casa dove si vive.
Santa Teresa d’Avila utilizzava moltissimo l’acqua benedetta ed aspergeva ogni sera il letto. Anche Padre Pio la usava sempre.
Se vi spiego la grandiosità dell'acqua benedetta, molti di voi rispondono che non hanno la possibilità di trovarla perché molti Sacerdoti si rifiutano di benedire l’acqua. Come dire ad un ammalato di non utilizzare la giusta medicina. Come fare per trovare l'acqua benedetta? È un problema per molti, me lo dite spesso, e ripeto che il modo migliore è di spostarvi e di recarvi presso un Sacerdote disponibile e, soprattutto, convinto della potenza dell'acqua benedetta.
Lo stress mentale o il senso di confusione può essere causato da un reale affaticamento oppure da un ordinario attacco di satana. Ci vuole poco per capirlo, basta segnare sulla fronte un piccolo segno di Croce oppure fare il normale segno di Croce, se lo stato di confusione, di agitazione, di abbattimento, veniva da un attacco diabolico, subito scompare. Se ritorna occorre utilizzare nuovamente l'acqua benedetta e recitare il Padre Nostro e l’Ave Maria. La Corona del Rosario è ancora più potente.
Pregate sempre anche con brevi invocazioni e suppliche quando si sentite confusi ed incapaci di realizzare qualcosa.
Per esempio, molte separazioni e divorzi avvengono perché satana riesce a insidiare nella mente di chi vuole colpire, pensieri negativi sul coniuge, insinua giudizi negativi per distruggere il matrimonio: fa vedere nella mente il coniuge pieno di difetti, non è il marito o la moglie che si desiderava, che non prova più nulla, hanno caratteri diversi, non vanno d’accordo, il futuro lo vedono oscuro, ecc.
Ai diavoli basta pochissimo per distruggere la psiche di una persona, marito o moglie, inviando ispirazioni negative e martellanti che non lasciano pace, schiacciano continuamente ed aumentano perché la persona non prega e forse non è in Grazia di Dio. In questi casi quasi sempre satana riesce a distruggere il matrimonio. Ma non può fare nulla dove c’è la preghiera giornaliera, soprattutto il Santo Rosario e la Santa Messa festiva, non può riuscire a distruggere il matrimonio consacrato al Cuore Immacolato di Maria.
La Madonna ha detto a Medjugorje il 5 settembre 1988: “Voglio mettervi in guardia perché in questo tempo satana vi tenta e vi cerca. A satana è sufficiente un vostro piccolo vuoto interiore per poter operare dentro di voi. Perciò, come vostra Madre, Io vi invito a pregare. Che la vostra arma sia la preghiera! Con la preghiera del cuore vincerete sata-na”.
Per la mia esperienza con molte coppie che sono arrivati quasi al punto della separazione, oltre al tradimento o adulterio di uno dei due, la causa principale comunque è sempre rappresentata da nuovi e strani pensieri che martellano la mente e che sono ispirazioni di satana per distruggere quel matrimonio. Ho incontrato molti casi di coppie quasi scoppiate, sul punto quantomeno della separazione, ma le mani benedette poggiate sulle loro teste e le preghiere di invocazione a Gesù e a Maria, hanno incredibilmente allontanato dalla mente della persona disturbata, quei pensieri di separazione e tanti inutili pretesti o ragionamenti capziosi che non avevano alcun fondamento concreto.
Ho provato moltissime volte che le benedizioni alla persona disturbata da continui assalti satanici che spingono alla separazione dal proprio coniuge, spariscono e si interrompe la tentazione contro il coniuge, lasciando la persona con la mente leggera, serena, nella pace. E con una nuova disposizione interiore per ricominciare e salvare il matrimonio.
Queste benedizioni possono darle tutti i Sacerdoti, mentre gli esorcisti incaricati dai loro Vescovi si occupano di casi di possessione demoniaca. Ma rimane assai strano vedere che in moltissime diocesi non ci sono esorcisti oppure solamente uno e pieno di impegni. Il Vescovo che conosce bene la spiritualità e che rimane fedele al Vangelo, conosce benissimo il danno che riescono a provocare i diavoli non solamente in tutti coloro che non pregano, anche ai credenti che però vivono nella tiepidezza.
Un Vescovo che crede al Vangelo di Gesù e lo vive nella fedeltà, inevitabilmente istituisce un buon numero di esorcisti nella sua diocesi ed esorta di continuo i suoi parroci a rendersi disponibili in ogni ora del giorno per dare brevi, semplici, efficaci e potenti benedizioni a quanti le richiedono! Invece, sappiamo di pochi esorcisti e nessuno invita i parroci a benedire le persone che supplicano aiuto… Cosa c’è che non và?
Molti cattolici si rivolgono alla magia occulta perché si lamentano di non ricevere ascolto dal parroco oppure non lo trovano mai, non vengono creduti né sostenuti dal parroco, trovano le Chiese chiuse, non hanno la possibilità di trovare anche poca acqua benedetta. Considerandosi abbandonati si rivolgono al mago o alla fattucchiera, peggiorando drasticamente la situazione.
Addirittura il diavolo potrebbe fare riappacificare la coppia, dato che era lui che istigava con brutti pensieri per la separazione, ma è una pace falsa e poco duratura, serve a satana a legare definitivamente quelle persone a sé e allontanarle per sempre da Gesù e dalla Madonna.
Ogni volta che si pratica la magia o si fanno le carte e altre pratiche occulte, ci si lega a satana e il suo spirito inonda sempre più la persona!
Preciso che sappiamo anche della disponibilità di molti parroci alle confessioni e a benedire quanti necessitano di aiuti spirituali.
Le separazioni e i divorzi aumentano un po’ ovunque, la situazione è davvero preoccupante dal punto di vista cristiano, mentre per quanti ignorano il Vangelo tutto è diventato lecito, anche quelle cose che oggettivamente sono illecite. Se molti cristiani manipolano il Vangelo per estrapolare solo quello che illusoriamente possa giustificare i loro adulteri e vari peccati, cosa combineranno di peggio i non credenti?
Ma Gesù ha donato a tutti la libertà di scegliere, ognuno diventa responsabile delle sue scelte. Vivere da peccatore è una scelta personale!
Aumentano le separazioni e i divorzi anche perché si è perduto il pudore, non c’è più una legge morale da osservare, si vuole soddisfare ogni pensiero che arriva alla mente pur di appagare i sensi, in qualsiasi modo e con qualsiasi partner. L’onestà intellettuale è vista come qualcosa di assolutamente sconosciuta, la moralità che indica la correttezza e una vita integerrima ed irreprensibile è letteralmente spenta sia alla giovane generazione sia in moltissimi trentenni e quarantenni.  
Nei luoghi di lavoro avvengono adulteri ininterrotti, questo afferma l’indagine di un quotidiano. I coniugi adùlteri lasciano a casa i loro presunti problemi e trovano il collega o la collega nella stessa condizione: ha lasciato a casa i suoi presunti problemi, quindi… si illudono di avere trovato il vero amore e molti lasciano le rispettive famiglie per formare una nuova famiglia.
Però passati alcuni anni molti si accorgono che i presunti problemi del passato non sono stati superati con il nuovo partner, li hanno portati con loro e li porteranno in ogni luogo. Perché spesso il vero problema non è l’altro coniuge… Basterebbe una santa confessione prima di decidere per il divorzio!
Pensiamo ai bambini che patiscono una vera disgrazia in questa situazione.
Si conoscono moltissime persone apparentemente felici dopo avere divorziato e avere contratto un altro matrimonio civile, e le loro scelte vanno rispettate. Risulta che molte persone vorrebbero ritornare indietro, eliminare ogni attrito avvenuto con il primo coniuge e ritornare a crescere i figli nella famiglia e nella pace interiore. Spesso un colpo di testa momentaneo distrugge tantissime cose buone, anche l’onorabilità di una persona che passa da amante in amante dopo avere abbandonato il coniuge.
Chi non prega e lascia sviluppare nella mente pensieri di tradimento o di divorzio, è già stato sconfitto da satana.
Ma nessuno di quanti hanno commesso grandi peccati si abbatta, Gesù vuole aiutare tutti ed è sempre pronto a perdonare i penitenti. Chi non può usufruire dei Sacramenti, continui a pregare e a chiedere aiuto a Gesù e alla Madonna. La speranza della salvezza è sempre disponibile per la misericordia di Gesù, partecipando alla Santa Messa e chiedendo la migliore soluzione possibile per poter ritornare a praticare i Sacramenti dopo avere risolto la piaga. Ma ognuno è libero di fare le scelte che desidera.
Esistono matrimoni che stanno in piedi per la sopportazione eroica da parte di uno dei coniugi, altri ancora per amore dei figli o per interessi egoistici. Ma non per Grazia di Dio, nel senso che la coppia ha escluso Gesù e non chiede l’intervento della Madonna. Le coppie di sposi che consacrano ogni giorno il matrimonio, la famiglia, i figli, tutto quello che hanno al Cuore Immacolato di Maria, non arrivano mai alla separazione e i figli crescono con virtù morali poco conosciute dalla società.
È vero che in qualche caso la tolleranza verso il coniuge agitato non è più accettabile, soprattutto quando c’è il rischio di perdere la vita. Una donna diceva di aver vissuto con il marito per tutta la vita nel terrore ma pregava molto la Madonna per non morire ammazzata dal marito, proprio perché l’uomo dormiva tenendo sotto il suo cuscino un’ascia… Cosa doveva farci? La follia e le stranezze di certe persone…
Ecco, se improvvisamente nella vita ti ritrovi con un coniuge che commette stranezze, cosa fai chiedi il divorzio? Ma nel matrimonio gli sposi dicono di restare insieme nella buona e nella cattiva sorte, il matrimonio è indissolubile, però và valutata la situazione del coniuge che commette atti che attentano alla vita dell’altro coniuge e diventa squilibrato. Occorrerà fare qualcosa. È previsto l’allontanamento dalla casa per un certo periodo ma non si tratta di separazione né di divorzio. Occorre valutare caso per caso con il Padre spirituale o con il parroco.
Gesù nel Vangelo eleva il matrimonio ad una nobiltà principesca, lo ha adornato di una sacramentalità di Grazia. Egli sa pure molto bene che non è facile per due persone andare sempre d’accordo o non accusare momenti di stanchezza. Gesù comprende anche i caratteri un po’ difficili e aiuta tutti, però non comprende gli sposi che incontrano difficoltà e non pregano.
Perché non pregare se solo con la preghiera si salvano i matrimoni e le famiglie?
Io non condanno i divorziati o quelle coppie separate per capricci passeggeri, io prego per tutti loro e chiedo ogni giorno a Gesù nella Santa Messa di salvare le loro anime, di toccare i loro cuori e liberare la mente da ogni tentazione. Gesù e la Madonna pur vedendo lo stato peccaminoso di quanti vivono nell’adulterio, non abbandonano quanti chiedono aiuti e rimangono nella Chiesa pur non potendo accedere ai Sacramenti. Gesù è venuto per salvare i peccatori, i Santi sono già salvi.
“Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; non sono venuto per chiamare i giusti, ma i peccatori” (Mc 2,17).

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.

I seminaristi della diocesi di Bologna più che pensare alla Solennità dell’Assunta si preoccupano del divertimento mondano.


I seminaristi della diocesi di Bologna più che pensare alla Solennità dell’Assunta si preoccupano del divertimento mondano.


Padre Giulio Maria Scozzaro

Voglio farvi leggere una mail inviatami per conoscenza da una nostra parrocchiana, diretta ad un parroco. Afferma che i seminaristi della diocesi di Bologna più che pensare alla Solennità dell’Assunta si preoccupano del divertimento mondano. Siccome Jolanda cita un manifesto diffuso dai seminaristi, il fatto è credibile. Leggendo questo scritto si comprende la rilassatezza in molti seminari, con la dimenticanza della Solennità della Madonna per organizzare una festa pagana. Leggiamo lo scritto:
«Buongiorno Don Ermes, mi è stata inoltrata  la locandina  che invita alla processione di domani mattina 15 agosto nella Sua Parrocchia e gioisco per questa bella tradizione che pure Lei mantiene viva. Grazie Don Ermes.
Ho messo in copia anche i Carissimi  Rev.mi  Padre Giulio Maria Scozzaro ed il mio Parroco Don Fortunato, con il Quale mi sono confrontata su quanto avviene invece  nella nostra diocesi di Bologna, nella giornata  della Festività di Maria Assunta al Cielo.
Il Seminario di Bologna, ha pensato invece di festeggiare per 3 giorni consecutivi IL FERRAGOSTO, facendo grande pubblicità… con comunicato alla stampa, alla TV… con manifesti su cui si legge di ogni sorta di divertimento che va dallo spettacolo dei burattini all’operetta, non  quella su Santa Chiara di Assisi, bensì un musical  su Broadway… a  specialità gastronomiche… a  pubblicità di banche… Confcommercio… tipografie… ecc ecc... giusto per  far quattrini...
Ma non c’è stato spazio in un cartellone che misura 1 metro per 70 cm  -(l’ho misurato)- ripeto, in questo cartellone distribuito  anche nelle parrocchie, non c’è spazio per indicare che il 15 agosto “è anche”  -ma io dico-  È  LA  FESTA  DELL’ASSUNTA !!!
Questa è la nostra situazione !!! E poi ci si stupisce se in questa diocesi non ci sono ordinazioni sacerdotali, oppure se i giovani Sacerdoti non sanno guidare  un  Rosario!!!
Sò  bene  che  la Sua risposta, come quella di Padre Giulio Maria  e di  Don Fortunato è:  bisogna pregare… bisogna pregare di più… sì certo  che dobbiamo pregare, ma io non posso tacere… i miei figli hanno sempre guardato al mio comportamento di madre e questo doveva essere di buon esempio per loro e se è vero come è vero che un cristiano lo si riconosce dall’esempio che dà, è altrettanto vero che la Madre Chiesa deve dare altro buon esempio di sé!!! E quanto avviene a Bologna non è invece uno scandalo per i cristiani???
Se è la Chiesa ad ignorare  la grande Festa della Madonna di domani evitando di far sapere che è la Festa dell’Assunta e pubblicizzando invece il ferragosto, quando mai i bambini ed i loro genitori si ricorderanno di rivolgere preghiere e ringraziamenti “speciali” a Maria Santissima in questo giorno??? Da  qui a pochi anni, nessuno lo saprà  più.
Chiedo scusa a Voi  tre splendidi Sacerdoti, per questo mio sfogo, ma per l’amore a Maria e a Gesù, non potevo tacere  perché provo una grande sofferenza pensando anche al futuro delle giovani generazioni... Auguro una Santa Festa della nostra Mamma Celeste Assunta al Cielo e chiedo la Vostra benedizione. Jolanda Zambelli».
I commenti vengono da soli, non sto qui a manifestare altro stupore perché sono alcuni decenni che molti seminari italiani hanno tralasciato la devozione all’Eucaristia e alla Madonna, seguendo probabilmente alcune delle disposizioni decise da quella lettera anticlericale del 1962, che presentava un piano per la distruzione della Chiesa e che vi ho inviato di recente.
La mentalità modernista che si è affermata in molti ambiti della Chiesa, svaluta queste devozioni determinanti non parlandone più oppure parlandone in modo sbagliato. Chi riesce dei credenti a capire il linguaggio modernista e protestante? Sicuramente il credente che conosce la sana dottrina, quindi il Catechismo della Chiesa o che si sta formando seguendo i miei scritti sul commento del giorno o i miei libri http://www.gesuemaria.it/i-nostri-libri.html
Consideriamo che anche in molti conventi e monasteri si è perduto il carisma originario proprio e seguono le opinioni o inclinazioni personali, ignorando il Vangelo e il Magistero del Papa. Abbiamo letto nei mesi scorsi che in numerosi monasteri cattolici si organizzano corsi di yoga, con teologi e Sacerdoti, altri esperti del genere esoterico che insegnano tecniche di meditazione opposte al Vangelo e quindi non cristiane. Leggiamo uno scritto autorevole:
«Lo yoga è un cammino di autodivinizzazione che consiste nell’entrare in uno “stato alterato di coscienza”, in una forma di autoipnosi indotta, in uno stato di trance, in cui la mente viene praticamente svuotata. Scopo della “meditazione” è giungere al vero distacco e di immergersi in uno stato di non percezione che ha per oggetto la vacuità (sunyata), il senza -caratteristica animitta- e la non-presa-di-posizione.
Infatti, la mistica orientale cerca l’Assoluto nel SÈ che s’identifica col mio IO che deve dissolversi fino ad annullarsi; il Cristianesimo cerca invece il TU che si allarga comunitariamente nel NOI in una comunione d’amore e di amicizia senza fine.
Lo scopo ultimo dello yoga è di creare uno stato alterato della coscienza, una specie di trance, per svuotare la mente.
Lo yoga è incompatibile con il Cristianesimo.
La meditazione yoga si ferma sulla persona, cerca dio in sé, fino a diventare se stessa dio. Invece, la meditazione cristiana cerca Dio come Assoluto e si serve di un tu, per creare una comunione con altri fratelli».
Contrariamente a quanto insegna lo yoga, oggi Gesù ci chiede di farci piccoli, innocenti come bambini, semplici e puri. È possibile questo cammino? Sicuramente, Gesù lo ha indicato ed è possibile seguirlo con un po’ di sforzo personale e di rinnegamento.
È curioso leggere che quelli che seguono le pratiche orientali che poi sono esoteriche (occulte, magiche, paranormali), compiono sforzi che non hanno mai fatto per seguire Gesù e se sono cattolici. Compiono devianti esercizi che distruggono la psiche e non la migliorano.
Quanti seguono i corsi orientali ed esoterici, in seguito hanno avuto molti problemi psichici, soprattutto l’orgoglio si altera, la mente è illuminata dal male, mentre Gesù nel Vangelo ci insegna di diventare puri e semplici come i bambini.
L’insegnamento di Gesù e la teoria yoga si oppongono, sono contrari, per cui nessuno può seguirli contemporaneamente e non si può essere vero cristiano se si pratica yoga. Lo ha detto anche Papa Benedetto XVI, lo insegna la Chiesa quando afferma che lo yoga non è solamente una pratica fisica, sopratutto è spirituale e si rifà alla religione Induista, per questa ragione lo yoga è il mezzo per fondersi con il loro dio, praticamente l’IO della persona che lo pratica.
La Chiesa non può accettare una spiritualità che cerca di trasformare un uomo o una donna in un dio, con una meditazione occulta che vuole convincere che l’essere umano è dio!
Se lo yoga come altre discipline orientali è essenzialmente meditazione, si distaccano pienamente da quella cristiana, perché solo quella cristiana utilizza la meditazione per fini spirituali e nobili come l’incontro con il vero Dio, il Creatore di tutto. La meditazione è una preghiera di adorazione a Dio Trinità, è una elevazione della mente verso Colui che Invisibile ci vede e ci ascolta sempre.
Invece, lo yoga non cerca il vero dio, conduce la persona a considerare essa stessa dio, ma questa è magia e apre una grande porta ai diavoli… La meditazione yoga non cerca il vero Dio, per questo apre una porta ad altri spiriti e quali sono se non quelli satanici? Fare la meditazione yoga è una pericolosa esposizione all’imponderabile, di sicuro non si entra in contatto con Gesù né con gli Spiriti buoni. E se la pratica dello yoga non cerca Gesù e gli Angeli buoni, a chi si rivolge?
Coloro che hanno molti peccati mortali non confessati e seguono lo yoga, si lasciano rovinare dai diavoli…
È molto pericoloso utilizzare la spiritualità per fini personali e in modo distaccato da Gesù, è inevitabile che se non si cerca Gesù verrà qualcun altro… che si chiama satana. È inevitabile la presenza dei diavoli in coloro che seguono le pratiche orientali, ci sono molte testimonianze di persone che durante le meditazioni yoga hanno subito attacchi dai diavoli e addirittura tentativi di strangolamento. Perché se pratichi lo yoga apri la porta a satana…
Usare la spiritualità solo per narcisismo personale è una deviazione dall’adorazione dovuta solo a Dio Creatore, cercare in sé la divinità allontana drasticamente dal vero Dio e apre la porta ai diavoli. Molti di quanti praticano pratiche orientali vogliono possedere poteri paranormali ma poi finiscono per essere posseduti dai diavoli che hanno poca normalità psichica.
In psicologia il narcisismo è l’adorazione morbosa di sé stessi, che si esprime nel culto e nella cura maniacale per il proprio corpo e che spinge a improntare a totale egoismo i rapporti con il mondo.
Praticare le tecniche orientali fa aumentare a dismisura la superbia e l’orgoglio, la persona non ha l’idea del senso di umiltà, si allontana immediatamente da Gesù. Invece di usare le forze spirituali e le energie per avvicinarsi a Gesù, le utilizza per abbracciare satana. Figuratevi quando sono anche Sacerdoti, teologi, catechisti a indicare come buoni i corsi di yoga, ed ovviamente li praticano diventando strumento del male e conducendo i partecipanti verso l’inferno.
Oggi Gesù ci indica la Via per raggiungere la vera pace interiore che solo Lui può donare, ci spiega il vero cammino per diventare grandi maestri di spiritualità, facendoci però piccoli interiormente, proprio l’opposto dell’insegnamento yoga. Gesù diceva ai seguaci indicando un bambino: “Se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel Regno dei Cieli”.
Le categorie che utilizza Gesù sono diverse da quelle del mondo: Nel Regno dei Cieli il più grande in realtà è il più piccolo, colui che in vita più che pensare a sé ha pensato alle cose di Dio e ha lottato contro i propri vizi. Farsi piccoli nell’umiltà, nella bontà, nella semplicità, è il metro di giudizio utilizzato da Gesù per premiarci e trasmetterci la sua grandezza.
Facendoci piccoli Gesù ci fa diventare grandi nella Fede e nella vita spirituale.
La vera conversione che indico come seconda conversione, avviene quando si entra in questa fase spirituale di rinnegamento, annientamento dell’IO e di lotta contro i propri vizi. L’accesso al Regno dei Cieli è possibile esclusivamente con la presenza di queste caratteristiche e di ogni opera spirituale conforme al Vangelo.
Gesù vuole salvare tutti, ed è indispensabile la mentalità nuova del Vangelo: la bontà, l’umiltà e la semplicità dei piccoli.

Continuiamo le intense preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.