Il Pendolino è senza alcun fondamento scientifico ed è considerato dalla Chiesa uno strumento di divinazione
In sostanza siamo in presenza della magia dei moderni talismani esoterici o mandala o "trucchi" da cui si promette, non raramente a pagamento, "potere e controllo" tipico dei guru o master della New Age.
Quali le caratteristiche costruttive e di utilizzo del pendolino? "Il pendolino deve essere di materiale naturale, a punta e simmetrico rispetto all'asse centrale; per quanto riguarda la lunghezza del filo o della catenella a cui è appeso, Brennan consiglia 15 centimetri ... Prima di adoperare il pendolino, è importante creare il vuoto mentale ... dobbiamo mantenerci mentalmente neutrali circa lo stato dei chakra che stiamo testando. Il pendolino deve essere tenuto molto vicino al chakra, senza però toccare il corpo della persona... dai movimenti del pendolino, da opportune tabelle, si riescono a capire quali chakra sono squilibrati. Se il terapeuta, grazie a doti sensitive, è in grado di sintonizzarsi con un determinato livello dell'aura, la lettura dei chakra effettuata tramite il pendolino si riferità a quel livello... Un chakra aperto e armonicamente attivo corrisponde alla rotazione circolare del pensolino in senso orario... [se è antiorario o con orbite ellittiche] si tratta di un chakra disarmonico che indica un'area problematica a livello psicologico... o fisico... segno che la persona non assorbe l'energia dal campo universale ma la emette verso l'esterno... maggiore è l'ampiezza del pendolino maggiore l'energia che passa nel cono del chakra... una diagnosi energetica [sui 7 corpi sottili]... con l'uso del pendolino... [la cura con cristalli, Fiori di Bach, ecc.]" (Fabio Nocentini, "Iniziazione alla Cristalloterapia", ed Mediterranee 2002, pp.37-40).
Il pendolino viene usato anche da alcuni OMEOPATI per individuare il "rimedio" da assegnare al paziente; ovviamente non esiste alcuna prova scientifica del funzionamento del pendolino! Infatti "nel 2002 venne condotto un trial scientifico che non ha rivelato prove della validità di questo trattamento. Durante questo esperimento vennero approntate 26 coppie di bottigliette: in ogni coppia una bottiglietta conteneva brionia e l'altra un placebo; quindi, fu richiesto a 6 omeopati di usare il pendolino per individuare dove si trovasse il rimedio. Benchè in genere gli omeopati fossero certi di scegliere correttamente, su 156 prove riuscirono solo 75 volte; un tasso di successo leggermente inferiore al 50%, più o meno quanto si potrebbe aspettare tirando ad indovinare" (Simon Singh, Edzard Ernst, "Aghi, pozioni e massaggi: la verità sulla medicina alternativa", Rizzoli, 2008, p.112). Quali sono le teorie pseudoscientifiche dietro alla dottrina del "corpo eterico" caratteristica dei tantrici e dei magnetizzatori (che parlano di "aura" o "energia sottile", di "spiriti Deva" e di fantomatici poteri acquisibili fino ad essere, come direbbe Patanjali, "superiori agli dei") e degli spiritisti (che parlano di "perispirito" o "corpi sottili" negando l'esistenza del demonio e quindi incoraggiandone l'evocazione)? Un pasticcio incomprensibile e un saccheggio improprio, tipico anche della parapsicologia, di concetti e di termini scientifici, filosofici e religiosi. Come sempre le "medicine alternative", così desiderose di essere legittimate in qualche modo dalla scienza ufficiale, si appoggiano non al metodo scientifico ma alle "prove anedottiche" e ai "sensitivi". Infatti afferma un esoterista: "Va precisato che, per quanto riguarda il valore delle diagnosi radioestetiche, attualmente non è stato compiuto alcuno studio sul piano scientifico. Pochi test sistematici in materia derivano sostanzialmente da singoli radioestesisti, per cui la loro affidabilità è necessariamente limitata. Che il metodo [funzioni]... [è confermato] da una grande quantità di sensitivi e loro clienti e da medici" (Harald Wiesendanger, "Il grande libro della guarigione spirituale", Mediterranee, 1994, p.206). Per attaccare bottone con i cristiani i "radionici" - coloro che studiano l'indimostrata azione della mente sulla materia facendo uso di pendoli, grafici, simboli, forme, strumenti di molti tipi - ricordano che la parola "Radiestesia", che ha sostituito la vecchia "Rabdomanzia", sarebbe stata coniata dall'abate svizzero Alessio Mermet (1866-1937) che sarebbe il padre della moderna "radiestesia". Sappiamo, purtroppo, che "nessuno è confermato in grazia". Il povero abate Mermet "decise che se un pendolo è sensibile ad un fiume sotterraneo, può rivelare qualcosa sul flusso sanguigno dei pazienti... I corpi, disse Mermet, emettono 'radiazioni' che producevano in lui flussi invisibili, colti dalle sue mani, in cui reggeva un pendolo come fosse un rivelatore. Mermet chiamò quest'arte 'radiestesia' e iniziò ad aumentare la distanza tra sè ed i suoi pazienti fino a che riuscì ad operare con la stessa efficacia, a chilometri di distanza, quando possedeva qualcosa che apparteneva al paziente su cui concentrare l'attenzione, come una fotografia o una ciocca di capelli" (Lyall Watson, "Oltre Supernatura", ed Mediterranee, 1992, p.234).
In realtà il pendolino è da rigettare non solo per la scienza ma anche per i cristiani! Vediamo a seguire il testo in italiano del Decreto del Sant'Uffizio, ora Congregazione per la Dottrina della Fede, del 26 marzo 1942 che condanna la radioestesia ed è tutt'ora in vigore:
Decreto
del Sant'Uffizio sulla "Radioestesia":
"La
Suprema Sacra Congregazione del Santo Uffizio riguardo agli
sconvenienti atteggiamenti che si compiono a danno della religione e
della vera pietà a causa della pratica della
Radioestesia
compiuta dai
chierici
al fine di conoscere eventi e circostanze relative ad alcune persone,
e che sono stabilite nei canoni 138 e 139 ( § 1) del Codice di
Diritto Canonico che riguardano i chierici e i religiosi che
macchiano la loro condotta con atteggiamenti che offendono il loro
ufficio e la dignità o che possono nuocere alla loro autorità,
stabilisce queste cose che seguono: agli
Eccellentissimi Ordinari dei luoghi e ai Superiori Religiosi,
affinchè con una certa restrizione proibiscano ai propri chierici e
religiosi di non procedere mai a quelle forme di divinazione tra le
quali anche la Radioestesia, che scrutano le consultazioni
sopraddette.
Sarà
compito degli stessi Ordinari o dei Superiori Religiosi, se
ritenessero necessario ed opportuno, applicare sanzioni penali ad una
trasgressione di questo tipo.
Se
qualche chierico o religioso dovesse perseverare nella trasgressione
di questo divieto o avrà dato luogo a gravi sconvenienze o scandalo,
gli Ordinari o i Superiori lo deferiscano a questo Sacro Supremo
Tribunale".
Dato
a Roma, dal Palazzo del S. Uffizio, giorno 26
Marzo
1942, Giovanni Pepe, Notaio della Suprema Sacra
Congregazione
dei Santo Uffizio
L'Enciclopedia Cattolica (1953) alla voce "Radioestesia" ne evidenzia non solo la pseudoscientificità ma anche la preternaturalità che per "motivi di decenza e di prestigio" hanno portato la Chiesa a "proibire ai chierici e ai religiosi la pratica della radioestesia":
"Denominazione
di un gruppo particolare di fenomeni di chiaroveggenza diretta in cui
la conoscenza dell'evento o dell'ente ricercato avviene per il
rapporto che si stabilisce direttamente tra questo e il soggetto
percepiente e con l'uso di particolari strumenti rivelatori: la
bacchetta o forcina e il pendolo. La denominazione, usata nella
presunzione che i fenomeni siano da attribuirsi a ipotetiche
radiazioni o movimenti ondulatori emessi indistintemente da ogni
corpo, potrebbe anche addirsi ad ogni fenomeno di chiaroveggenza; in
pratica, però, il termine viene usato limitatamente per indicare la
suddetta forma di rivelaioni o fatti o cose con la bacchetta
(rabdomanzia: verga+divinazione) o col pendolo. L'oggetto della
ricerca dell'attività radbomantica o pendolare... è assai vario ed
è rapprensentato da qualsiasi entità occulta a qualunque regno di
natura appartenga, non esclusa qualità o quantità o ubicazione,
anche nei riguardi dell'uomo, per il quale viene applicata anche come
test dì diagnosi di sede e di natura, mezzo per la determinazione
dei rimedi più adatti, per indagare perfino le interne condizioni
psichiche e circostanze biologiche e sociali (sentimenti, rapporti di
consanguineità, responsabilità, ecc.). Per uno studio
particolareggiato del metodo della ricerca radioestetica si rimanda
alle opere specializzate, da studiare con spìrito critico essendo
largamente piene di precetti empirici, regole e conclusioni non
motivate con severo metodo scientìfico, fatti non documentati
sufficientemente o di ambigua interpretazione [PSEUDOSCIENTIFICITA'].
Gli strumenti comunemente usati sono la bacchetta o verga; ramoscello
di nocciolo, olmo, canna d'India (esclusi i legni resinosi o di
olivo), stecche di balena, rettilinei o piegati a V o Y, ottenuti con
due elementi uniti insieme da un legaccio vegetale; o il pendolo,
piccola massa del peso dai 30 ai 70 grammi, di materia varia (legno,
osso, sostanze plastiche, metallo, eventualmente anche
l'orologio, ecc.) sospesa ad una catenella o filo (seta, lino,
canapa) della lunghezza di 30-80 cm, secondo la particolare
sensibilità [O
anche "SENSITIVITA' AGLI SPIRITI"] dello
sperimentatore e l'oggetto della ricerca. I movimenti di tali
strumenti: innalzarsi o abbassarsi delia punta della bacchetta nelle
mani dell'operatore; oscillazioni pendolari o circolari, destrorse o
sinistrose, o ellittiche del pendolo, sarebbero indicative della
presenza, la profondità, la natura, le particolari caratteristiche
dell'oggetto della ricerca, secondo un codice interpretativo, spesso
privo di una razionale giustificazione, empiricamente stabilito e
spesso assai vario, nelle risposte più circostanziate, dall'uno
all'altro sperimentatore. Le stesse molteplici modalità e previdenze
dettate, indispensabili per la buona riuscita degli esperimenti, più
che regole scientifiche razionalmente motivate, appaiono precetti
empirici e personali. Non è possibile dare un assoluto giudizio sul
valore della radioestesia in rapporto alla oggettività dei metodi e
alla discutibile certezza dei risultati ottenuti. Prassi ai margini
dell'occulto e del magico, praticata spesso da persone prive di salda
preparazione dottrinale e incapaci dì una severa critica obbiettiva,
viene spesso inquinata da ignoranza, fanatismo, leggerezza,
falsificazione. Un tale giudizio vale particolarmente per le forme
più straordinarie e impressionanti di applicazioni della
radioestesia, quali la ricerca di persone o di loro qualità
dall'indagine radioestetica della scrittura o della fotografia, di
persone o di cose in rapporto al responso pendolare su carte
topografiche, ecc. In
tali casi, se i fatti sono realmente documentabili, parrebbe più
probabile ammettere l'intervento di fattori di ordine preternaturale
[CHE PROVENGONO DA SATANA!],
particolarmente dove si tratti della rivelazione di eventi futuri
liberi. La
storia della radioestesia si perde nei tempi più antichi,
confondendosi con i riti magici orientali e con le pratiche
divinatorie dell'antichità pagana.
Per motivi
di decenza o di prestigio o per evitare occasione dì scandali, la
Chiesa proibisce ai chierici e ai religiosi la pratica di quelle
forme di radioestesia, che abbiano per oggetto circostanze e qualità
di persone umane
(diagnosi e cura della malattie, indagini su doti intellettuali e
morali, durata della vita, circostanze e tempo della morte, ecc.)".
Afferma il prof Padre Joseph Marie Verlinde: "L'esperienza dimostra che la radioestesia agisce spesso da porta di entrata alle pratiche occulte ... il radioestesista si mette in stato di TRANCE, cioè di maggior ricettività alle informazioni che vengono dal mondo dell'occulto ... Le esperienze più approfondite [sulla radioestesia] sono state forse quelle condotte dal prof Rocard che però non ebbero successo ... L'esperienza pastorale mi ha mostrato i danni che può creare su persone - addirittura su famiglie intere - l'uso del pendolo anche a fini lodevoli e senza contropartita economica. Non dimentichiamo che la radioestesia è anche usata per evocare gli spiriti ... sulle lettere dell'alfabeto ... Non appena perdiamo il contatto fisico [e dimostrabile] con il fenomeno, l'informazione può essere percepita solo per medianità [perchè il contesto è la cratofania]" (Padre Joseph Marie Verlinde, "Attacco al cristianesimo", ed carismatici francescani, 2008, pp.142-143).
In conclusione la scienza, il buon senso nonchè il Magistero della Chiesa sconsigliano l'utilizzo del pendolino.