La
Madre di Dio mi salvò così da una sicura tragedia
Dal
libro Come difendersi dal diavolo.
Padre Cipriano
Un
giorno mi venne un’idea folle e, mentre esorcizzavo un’ossessa,
dissi al diavolo che la possedeva:”Ti voglio vedere!” . Il
diavolo accettò la proposta e rispose per bocca
dell’indemoniata:”Verremo a trovarti stasera alle 23:30”.
Chiesi:”Perché non venite prima? Io devo dormire”.
Rispose:”Prima siamo occupati”. Mi meravigliò il modo in cui
rispose e domandai:”Va bene, ma come farete a entrare? Io chiudo la
porta a chiave”. Il diavolo rispose in dialetto pugliese:”Entriamo
come il vento, però devi togliere tutti i crocifissi e le immagini
della Madonna che tieni nella tua camera”. “Va bene, toglierò
tutto”, promisi, Incalzò:”Devi togliere anche l’abito da
notte”. Infatti a quei tempi dormivamo con indosso un saio. “Certo,
ma resto con il cordone”. “No , quello lo devi togliere per
primo, questa notte ti faremo le carni nere nere”, e usando il
corpo della posseduta, allargò la bocca minaccioso per mettermi
paura. “Va bene vi aspetto”, gli risposi. Riprese:”Però devi
togliere anche tutte quelle cose della messa che tieni nella
valigia”. Mi meravigliai, in cui custodivo il camice della mia
prima messa. Nessuno lo sapeva. A questo punto, diede un pugno
fortissimo sul tavolo, abbassò gli occhi e rimase con lo sguardo
fisso a terra e i gomiti appoggiati sulle ginocchia. Non capivo cosa
stesse accadendo e gli chiesi:”Hai cambiato idea?” . Rabbioso mi
rispose, mordendosi le mani:”La Madonna ci ha detto che non ti
dobbiamo toccare!” . Chiesi subito: ”Come? C’è la Madonna in
mezzo a noi?” . Rispose:”E’ alle tue spalle, ma non la posso
guardare”. La Madre di Dio mi salvò così da una sicura
tragedia.