Il morso del serpente Di Fabrizio Artale
Il satanismo è un movimento che rivolge la sua attenzione al personaggio biblico chiamato diavolo e ne fa il punto di riferimento principale della sua ritualità.
Esso si appalesa per la prima volta nel gruppo collocato ai margini della corte del re di Francia Luigi XIV (1638-1715), intorno a Catherine La Voisin, che organizzava, per le dame di corte, le prime “messe nere”, nelle quali il diavolo veniva adorato per ottenere favori o vantaggi materiali. Sembra che, almeno in qualche occasione, siano stati sacrificati anche dei bambini.
Una figura chiave nella storia del satanismo moderno, fenomeno in preoccupante espansione soprattutto tra i giovani, è Edward Alexander “Aleister” Crowley (1875-1947) mago inglese consumatore di morfina e oppio ed “ottimo” ciarlatano manipolatore di cervelli.
Egli coniò le regole fondamentali del satanismo, di cui la prima è: Fai ciò che vuoi, sarà tutta la Legge. Non c’è altro Dio che l’Uomo. Questo nefasto personaggio fondò a Cefalù (PA), nel marzo del 1920, in una villa presa in affitto, la “leggendaria”Abbazia di Thélema. Era, nella realtà, una casa di campagna, alla quale si accendeva attraverso un sentiero situato dirimpetto all’entrata del cimitero. L’intento dichiarato di Crowley era quello di accumulare delle energie magico-sataniche per poter conquistare il mondo e piegarlo al suo dominio. Cefalù doveva essere luogo in cui si sarebbe dovuto creare il faro che avrebbe illuminato l’umanità sotto la guida di Crowley. Egli arrivò in quella località in compagnia dell’americana Leah Faesi, sua concubina, e di Ninette Fraux, chiamata Suor Cypris , altra sua concubina. Vivevano insieme con loro i due figli che Leah aveva avuto dal marito, dal quale era divorziata. In seguito altre donne raggiunsero Crowley a Cefalù. Ogni tanto gruppi di stranieri andavano a trovare questa strana comitiva. Fu proprio in Sicilia che Crowley conquistò buona parte della sua fama di personaggio inquietante. Il suo soggiorno fu anomalo e scandaloso; ben presto cominciarono a diffondersi voci preoccupanti sul conto e sulla comunità con cui viveva. Erano tali che Crowley fu chiamato dai giornali “il re della depravazione”, “L’uomo più perverso del mondo”, “La bestia umana”, ecc.
Il vero satanismo contemporaneo nacque con l’occultisma Anton LaVey (pseudonimo di Howard Stanton Levey, morto nel 1997), che insieme al suo amico Kenneth Anger, cineasta underground di Hollywood, fondò nel 1961 l’associazione chiamata Magic Circle, la quale nel 1966, a San Francisco, si trasformò in chiesa di satana.
Questa organizzazione ha i suoi “sacerdoti”, la sua “bibbia” e i suoi “comandamenti”. E’ perfettamente legale e collabora anche con alcuni artisti rock.
Il primato di satanismi, a livello mondiale, pare lo detenga Londra. Subito dopo ci sarebbe Torino; seguono San Francisco, Chicago e Roma, città legate tra loro da inquietanti geometrie esoteriche, come il “triangolo nero”, che a detta di taluni esperti unisce la città del diavolo per eccellenza, Torino, a Londra. I veri satanisti sono coloro che riconoscono e adorano un satana personificato, cioè il diavolo della Bibbia. Accanto a questo satanismo occultista ne vive un altro di tipo razionalista, che ha il suo maggiore rappresentante proprio in Anton Szandor LaVey.
Il satanismo razionalista si differenzia da quello occultista perché considera satana semplicemente il simbolo della rivolta contro ogni tipo di regola: “fai ciò che vuoi”, contro la religione considerata mera superstizione.
Le motivazioni che spingono un individuo ad aderire ad una setta satanica sono molteplici. Tra queste vi sono: la convinzione di ottenere vantaggi materiali di vario genere; la volontà di contestare la società in modo eccentrico e trasgressivo; il desiderio morboso di acquistare dei poteri particolari per ottenere la conoscenza di cose occulte; l’appagamento di devianze sessuali; il desiderio del proibito, il piacere dell’orrido e del pauroso.
I canali favorevoli per entrare in contatto con il satanismo possono essere: la frequentazione di ambienti esoterici, magici ed occultisti; la partecipazione a sedute spiritiche; il ricorso alla cosiddetta “magia nera” per affrontare e tentare di risolvere problemi di vario genere; internet ed i nuovi mezzi di comunicazione globale, l’idolatria per alcuni personaggi e fenomeni musicali i quali, attraverso i loro messaggi sublimali e non sublimali, invitano a bestemmiare, al suicidio, all’omocidio, alla violenza, all’uso di droghe, alla perversione sessuale, alla necrofilia ed alla pedofilia.
Il coinvolgimento dell’adepto inizia di prassi attraverso un processo d’iniziazione consistente in un approccio sugli aspetti attraenti e seducenti: viene proposto anche un “rito di purificazione” che sfocia, spesso, in atti sessuali. In breve tempo le cose si trasformano e si arriva al controllo psicologico ed emotivo da parte dei capi sugli aderenti alla setta.
Il fenomeno dell’adesione a nuovi movimenti religiosi e sette di vario genere è già da alcuni anni oggetto di un attento esame anche da parte del Magistero della Chiesa Cattolica, che ha promulgato alcuni documenti interessanti e pastoralmente significativi, nei quali si esaminano le problematiche inerenti alla diffusione dei nuovi culti e si evidenziano i pericoli legati all’integrità psichica delle persone in essi coinvolte. Il demonio approfitta delle occasioni di tenebre che abbiamo citato per sedurre più gente possibile, ponendole sulla cima del peccato e della morte. Durante il discorso tenuto del 15 novembre 1975, Paolo VI asseriva: “Sappiamo che questo essere oscuro e conturbante esiste davvero e che con proditoria astuzia agisce ancora; è il nemico occulto che semina errori e sventure nella storia umana …” A ribadire la pericolosità del demoni ci pensa Giovanni Paolo II nel suo discorso del 29 giugno 1993: “Noi sappiamo che l’avversario, satana, farà tutto ciò che è in suo potere per impedirci di progredire verso il nostro obiettivo. Ma noi sappiamo e crediamo che Colui che è in noi, ossia Cristo, è più grande di colui che è nel mondo …”.
Per la dottrina della Chiesa la lotta tra il diavolo e le persone di buona volontà prosegue dalla creazione del mondo e vede rinnovare i suoi eserciti di generazione in generazione.
Nel nostro Paese il satanismo è alquanto diffuso in una miriade di cellule nere segretissime, ben celate ad occhi profani. Sono italiani i maggiori acquirenti dei libri del mago nero La Vey: La bibbia satanica (1969) e il rituale satanico.
Contro i diavoli e a sostegno dei reduci dalle sette sataniche e pseudo religiose vengono in aiuto pochi gruppi organizzati. Tra i più importanti ci sono:
· Il GRIS – Gruppo di ricerca sulle sette (Roma – Bologna – Palermo);
· L’Osservatorio nazionale sugli abusi psicologici (Toscana) ;
· Il FAVIS (Veneto – Toscana – Lombardia) ;
· L’Associazione NO GURU (Genova);
· Il Centro studi abusi psicologici (Bari) ;
· L’Ambulatorio Antisette (Roma).
In Italia non esistono ancora degli specialisti per combattere il fenomeno del satanismo ed i reati di origine settaria vengono contrastati istituzionalmente, in modo aspecifico, dalle Procure dei tribunali italiani, dalle diverse Sezioni dei Reparti Operativi dei CC e dal Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (RACIS), dalla DIGOS, dall’Unità Analisi contro i Crimini Violenti (UACV) e dalle Squadre Mobili della Polizia di Stato.
I reati più comuni associati al satanismo sono: violenza carnale, maltrattamenti, tortura e uccisione di animali o di persone, profanazioni di chiese. Necrofilia, uso di stupefacenti, vilipendio di tome. La drammatica abolizione del reato di plagio, nel 1981, da parte della Corte Costituzionale, non ha favorito l’individuazione e la repressione dei gruppi satanici che perseguono, al pari di altre sette distruttive, il reclutamento e le tecniche di lavaggio del cervello. Nel nostro Paese siamo pertanto di fronte a un grave vuoto legislativo. Non esiste più alcun articolo del Codice Penale che tuteli i cittadini accalappiati e plagiati da individui senza scrupoli. In questo modo i pericoli derivanti dall’espansione incontrollata di alcune sette sono seri e molteplici, com’è stato evidenziato da una complessa ed interessante indagine condotta dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza, nel Febbraio 1998, sui nuovi movimenti religiosi.
Nella società odierna il fenomeno inquieta non poco e sta assumendo una dimensione inaspettata. Lo dimostra l’ascesa di fatti ed omicidi aberranti, ispirati dal tetro mondo dei culti satanici. Negli ultimi 10 anni i crimini legati a sette dell’occulto sono raddoppiati.
Ne riportiamo alcuni.
· Novembre 1995: nel Bolognese viene ritrovato del materiale da utilizzare per riti esoterici in casa di una seguace della setta satanica fondata da Marco Dimitri nel 1982, denominata “i bambini di satana”, sospetto di aver narcotizzato e violentato una sedicenne durante una messa nera. La stessa setta sarà accusata di violazione di sepolcro, sottrazione di cadavere, ratto a scopo di libidine, violenza sessuale e violenza su minori;
· Nel 1996, la procura di La Spezia ha condotto una casta indagine denominata “Operazione Diablo”, che ha coinvolto nove giovani dai diciotto ai ventisette anni. Le accuse andavano dal danneggiamento e violazione di sepolcro al furto aggravato di arredi cacri;
· Nel febbraio 1996, a Milano, presso il cimitero Maggiore, sono stati trovati i resti di riti satanici fatti con sacrifici di animali;
· Nel giugno 1996, un maestro elementare di Milano viene sorpreso a parlare per telefono di riti satanici con una maga, con chiaro riferimento a sacrifici di bambini;
· Gennaio 1998: due giovani, Fabio Tollis e Chiara Marino, escono di casa per una gita e scompaiono; poco dopo altri due ragazzi si suicidano: Si scoprirà che sono tutte vittime degli assassini appartenenti alla setta satanica “le bestie di satana” che per anni ha agito nel Varesotto;
· Febbraio 1999: la Digos scopre gruppi che praticano riti in cimiteri e luoghi di culto abbandonati;
· Nel giugno 2000, Suor Maria Laura Mainetti viene assassinata a colpi di pietre da tre ragazzine minorenni di Chiavenna (Sondrio) . Affermeranno che volevano offrire un sacrificio al diavolo:
· Maggio 2005: a Palermo una ragazzina di 14 anni si suicida. Sul suo banco di scuola, verrà ritrovata la scritta: “Enless se ne va. Morte 666”. La numerazione usata nella frase rimanda al culto di satana. Nel cellulare della giovane sono state rintracciate frasi inneggianti a riti demoniaci e strani soprannomi, elementi che confermerebbero i rapporti della giovane con appartenenti ad una setta.
Le poche testimonianze raccolte evidenziano anche l’esistenza di pedofili satanisti.
Cronache orribili e disumane affermano che, nel corso di alcuni riti satanici, dei bambini sono stati torturati e violentati. Ai confini dell’immaginabile umano sono, infatti, i racconti di ragazzine adolescenti offerte agli alti sacerdoti di una setta ed ai loro adepti per essere violentate. Una volta gravide, le piccole erano costrette ad abortire, su altari sacrificali, ed il feto, di quattro mesi, spartito per la purificazione dei capi che ne bevevano il sangue e poi se ne cibavano … (inchiesta condotta dalla Società Nazionale per la Prevenzione della Crudeltà Contro i bambini di Londra) . Spesso le sette acquistano bambini dall’Est d’Europa, o pagano donne perché consegnino i loro feti a fini sacrificali.
Altri resoconti di cronaca descrivono il ripugnante rito di prelevare il sangue di un neonato, circa due litri, che viene versato in un vaso di trenta centimetri di diametro ed esposto nel primo giorno di luna nuova a partire dal segno zodiacale di nascita dello stregone. Un’ora prima dell’alba si raccoglie solo la pellicola raggrumatasi in superficie e la si ingerisce. Il procedimento è ripetuto altre volte, con altre vittime.
A Roma, due articoli pubblicati dal quotidiano “Il Messaggero” (19 e 20 Febbraio 1997), rivelavano l’esistenza della setta del Laterano della quale farebbero parte circa 30 adepti. Sempre nella capitale sono presenti, come in altre città italiane (Milano e Firenze) gruppi assai pericolosi di satanisti metropolitani, secondo alcuni dediti al sacrificio umano. E’ attiva, inoltre, la setta “dell’orgasmo nero”, i cui adepti sono stati accusati di utilizzare, durante i loro riti, droghe, sangue umano ed altresì di praticare la scarnificazione.
A Napoli troviamo la filiale italiana del “Tempio di Set”, fondato da Michael Aquino nel 1975. I suoi membri sono stati sospettati di aver organizzato, nei sotterranei dello stadio San Paolo, delle messe nere.
In Piemonte troviamo i “figli di satana”, dediti a profanazioni di cimiteri.
La “chiesa di satana” di LaVery ha a Torino due filiali.
I “figli del demonio” è una setta di Venezia, di cui si è appresa l’esistenza da una articolo pubblicato sul quotidiano “La Padania”.
A Pescara è presente ungruppo denominato “Erudole di Ishtar”, setta misteriosa formata da sole donne.
Molto pericolosi sono o Kremmerz, che operano con la magia detta avatarica: sostengono di poter uccidere una persona lentamente, in modo tale che i poteri energetici di chi sta morendo progressivamente si trasferiscano sulla persona che sta facendo il rito, cosicché si rafforzi l’energia vitale di questa. Chi segue questa linea di pensiero parla a tratti di magia vampirica.
Per cercare di comprendere meglio il problema del satanismo non bisogna neppure dimenticare il fenomeno della New Age. Una prova del legame che esisterebbe tra questa dottrina ed il culto del diavolo ci viene offerta dal regista Kenneth Anger, appartenente alla chiesa di satana ed importante esponente del movimento della Nuova Era. Egli, nella presentazione dei suoi film Lucifer rising (Lucifero che risorge), ha dichiarato: “E’ un film sulla generazione dell’amore. La festa di compleanno dell’Età dell’acquario, che mostra le attuali cerimonie per far risorgere Lucifero. Lucifero è il dio della luce, non il diavolo. E’ l’angelo ribelle che agisce dietro gli eventi del mondo di oggi”.
Esiste una distinzione fra il satanismo degli adulti, che si articola in gruppi che hanno una continuità dottrinale e rituale, capi identificabili, sedi, talora anche pubblicazioni, e il satanismo giovanile, che viene anche chiamato “acido” per la sua associazione frequente con la droga. Coloro che gestiscono questi gruppi giovanili hanno interesse a far entrare nel circolo persone deboli, per assoggettarle meglio. In modo i leader manipolano i giovani più fragili, li portano a commettere qualche volta omicidi oppure a compiere atti blasfemi, come le profanazioni di tombe, o l’accoppiamento sessuale con animali. E’stato accertato che ad essere attratti in questo luridume sono ragazzi sempre più piccoli: già alle scuole medie vengono attirati nelle grinfie di una setta satanica.
Il fenomeno del satanismo moderno è, tuttavia, assai complesso. Diversi studi hanno già tracciato delle mappe dei soggetti che si muovono nei territori inferi. Nella vastità di correnti e pseudo correnti magico-sataniche, troviamo:
1) Isolati tradizionali : maghi, santoni, guru e sciamani si pongono in questa categoria; sono dotati di speciali legami con l’anti-dio, da contattare per ottenere fatture a morte, imprecazioni, ecc …;
2) Isolati dediti a droghe, che nascono dalla sperimentazione di droghe nei gruppi. Hanno una infarinatura di occultismo, raccontano di vedere il diavolo quando sono in preda all’esaltazione mentale;
3) Isolati psicotici, sofferenti di follia religiosa a contenuto satanista. Gli associati a queste sette sarebbero satanisti in senso proprio, cioè legati al satana biblico;
4) Gruppi di satanisti tradizionali, dediti all’esercizio di riti magici e messe nere.
5) Gruppi di trasgressori sessuali, con tendenza sadomasochistiche ed attitudini orgiastico-naturalistiche. Sarebbero impropriamente satanisti (satanisti non puri), invece:
6) Seguaci di Baphoment, dio della sfera del divenire, contrapposto a Jahvè, dio dell’essere, della sfera celeste;
7) Carismatici satanisti, che credono nella rivelazione e nella venuta in terra di satana, massima autorità buona, capace di riparare la creazione “sbagliata” di Jahvè;
8) I razionalisti, che identificano il demonio con le forze compresse e represse della nostra civiltà, forze che devono essere rivalutate e portate alla coscienza.
Il satanismo è un fenomeno serio e pericoloso che si diffonde perché mancano i mezzi e le giuste conoscenze per affrontarlo. Ogni giorno siamo bombardati dalla cultura imperante, che capovolgendo l’etica cristiana, confonde ciò che è male con ciò che è bene. La nostra società sta subendo una specie di lavaggio del cervello che spinge le persone a non avere più timore di quello che appartiene al mondo del maligno. Lo sottovalutano o non ne riconoscono l’opera. E’ tale anche l’inserimento o il semplice approccio negli ambienti esoterici. Può diventare un vero rischio. Questo lo capiscono in pochi. Dobbiamo spalancare i mezzi di comunicazione a Cristo e spiegare alle persone che la gioia e la serenità le troveranno solamente con Lui, in Cristo. Se lo vorranno.