venerdì 30 marzo 2012

LA DISCESA AGLI INFERI

LA DISCESA AGLI INFERI
Dal libro: La Passione del Signore riferita da Lui

L’anima e lo Spirito di nostro Signore Gesù Cristo erano uniti sulla terra come lo sono l’angelo e l’anima dei Santi nel Cielo. E’ per questo che la discesa al inferi dell’anima del signore Gesù Cristo fu la prova d’amore più spaventosa e più triste che vi sia. Lo Spirito del Signore Gesù Cristo è lo Spirito di Dio, Dio egli stesso.
Lo Spirito di Dio attira tutto a sé, ma l’anima del Signore Gesù Cristo prese il cammino in senso opposto al fine d’andare a cercare le anime dei giusti e dei purificati negli inferi. Quella separazione dello Spirito e dell’anima del Signore Gesù Cristo fu il dolore dell’anima divina che sorpassò tutti gli altri dolori.
Il Signore Gesù Cristo è entrato negli inferi. Che cosa sono quegl’Inferi? Gli Inferi di cui tratta sono i luoghi di tutte le anime prive della luce divina. Gli Inferi sono il Purgatorio, le sfere di riposo delle anime in sviluppo, le sfere delle anime che non conoscono Dio, le sfere delle anime che non desiderano raggiungere la luce divina pur non essendo dannate, infine, l’ultima sfera, la più terribile e la più triste di tutte le sfere prive della luce divina: le carceri. Sì, il mondo invisibile possiede le sue prigioni e le sue segrete e le anime che vi soggiornano sono veramente da compiangere. Quelle anime non sono dannate, perché non sono in stato di rivolta e di odio contro Dio, ma esse sono delle povere anime senza volontà e senza gusto per nulla. La prigione è loro necessaria non per richiuderle e punirle; le prigioni del mondo invisibile hanno infatti un uso opposto alle prigioni della terra. Esse servono a proteggere quelle anime dai demoni e dagli spiriti malvagi che le trascinerebbero nella dannazione, nel fuoco, nello zolfo e nella distruzione eterna del loro essere, se le porte e le sbarre di quelle prigioni fossero loro aperte.

Il Signore Gesù Cristo è disceso tanto in basso ed è stato aggredito dai demoni nella sua discesa in quelle sfere profonde. Il Signore Gesù Cristo ha portato la sua luce fin nelle profondità del mondo invisibile e quella discesa agl’Inferi fu una prova dolorosa r caritatevole oltre ogni misura. Le anime in quelle prigioni conservano il ricordo della sua venuta e la sua luce nei muri della notte. La  sua luce splende della luce della speranza e la notte è ormai illuminata da quella luce di speranza, che è un chiarore di non essere perdute per sempre. La luce dell’anima del Signore Gesù Cristo ha illuminato di speranza le sfere di purificazione, di sviluppo e di maturazione e le anime vi trovano la loro speranza, il loro riposo e la loro tranquillità.
E se il Signore Gesù Cristo non vi si fosse recato, la luce della speranza non le rischiarerebbe e tutte le anime, nell’attesa di entrare nel Paradiso si perderebbero per la disperazione e lo sgomento. La discesa agli Inferi dell’anima di nostro Signore Gesù Cristo fu una terribile disfatta per la  sovranità del demonio, che regnava da padrone in quelle sfere di terrore e in quelle sfere di attesa. Non aveva però ricevuto l’autorizzazione di torturare quelle anime, ma la sola presenza di quegli spiriti immondi e odiosi era sufficiente per sgomentare e terrificare le anime che vi soggiornavano. Talune anime giungevano, è vero, ad issarsi fino agl’Inferi degli eletti e dei giusti, ma le altre, quelle disgraziate e deboli, non potevano fare altrettanto. E Dio, per effetto della sua bontà, donava a loro il sonno, affinché il sonno, durante il tempo del sonno, le liberasse dalle loro angosce e dai pericoli. Ma dopo che l’anima del Signore Gesù Cristo ha visitato i luoghi e i bassifondi della via della salvezza, ma alla virtù della speranza.