mercoledì 19 febbraio 2014

La moda femminile: terribile strumento di satana



di Padre Antonio M. Di Monda

A vedere come si svestono oggi le donne -ogni estate segna un passo sempre più audace- si è tentati di dire: Le donne sono impazzite.
Da premettere che è veramente incomprensibile –anche se lo si capisce benissimo- perché le donne devono spogliarsi mentre i maschi vanno coperti. Non c’è già in questo un segnale abbastanza significativo del fine che si vuole ottenere?

La moda di oggi è terribilmente scandalosa. L’esperienza ci dice, infatti, che le parti del corpo umano femminile solleticano ed eccitano. Ora la moda piano piano sta mettendo in mostra tutto. Si può pensare che tutto questo sia senza peccato e senza conseguenze soprattutto nei maschi?
La donna purtroppo si rifiuta di ammettere un dato di fatto che ci viene da tutte le parti. Essa ride quando si parla di tentazione e di scandalo e –incredibile- non c’è una donna che si confessi del peccato della moda procace. Come è sorprendente che la Chiesa quasi non tocchi più l’argomento: dopo Papa Pio XII si stenterà a trovare pronunciamenti in merito. E intanto anche le Chiese -non esclusi i più celebri santuari come Lourdes, una volta difesi da questa inondazione di fango-, non danno più assolutamente l’impressione della sacralità del luogo. Come celebrazioni di prime Comunioni e di matrimoni sono tremende occasioni di peccato con nudità quasi inimmaginabili.
Si dirà che, in fondo, poi, ci si abitua. Sciocchezze! Si abituano quelli che cadono in peccato e poi... non ci fanno più caso, perché hanno bisogno di maggiore eccitazione. Le anime che vogliono e debbono mantenersi non si abitueranno mai, e perciò lo scandalo resta in tutta la sua gravità.
O si dirà: i tempi sono cambiati e non si può vivere e vestirsi alla maniera medievale ecc. Cambiati o no i tempi, è un fatto che l’uomo resta un animale tremendamente famelico del sesso, e perciò aizzarlo in questo è peccato davanti a Dio e scandalo.
E che oggi ci si ritrovi, con dette mode, allo scandalo più sfacciato e quindi al peccato mortale, non credo –se non si vuole essere faziosi e in mala fede- che possa negarsi . Non si gridi all’esagerazione. Conoscendo il cuore umano così perverso e così spaventosamente incline al sesso, è quasi impossibile –davanti a nudità così sfacciate- che non si sia terribilmente tentati e trascinati al peccato almeno con pensieri e desideri galeotti.
D’altra parte può essere la donna a giudicare se è provocante o no? E come questa può illudersi col dire: per me non è peccato, quando chiare confessioni –a parte pure le norme morali in merito- affermano il terribile richiamo e spinte al peccato e anche cadute rovinose?
C’è chi afferma: non è la moda che eccita,perché si può essere tentati anche dalla donna vestita. Ma proprio questo conferma la perversità e lo scandalo della moda. E cioè si sa che la donna può eccitare anche vestita, quanto più allora non eccita se presenta le sue nudità? Che se il maschio tende così irresistibilmente alla
femmina, è prudenza –a dire poco- mettergli sotto il naso ogni momento proprio quello che lui desidera? Quale gioielliere metterebbe in mostra perle e gioielli senza grandi precauzioni, sapendo che sono tanti ad essere tentati di appropriarsene?
Lo scandalo delle mode odierne è stato denunciato già dalla beata Giacinta, una dei tre veggenti di Fatima. Prima di morire, infatti, disse che i peccati che portano più anime all’inferno sono i peccati della carne. E disse pure: ”Verranno certe mode che offenderanno molto Gesù”. A chi meravigliato le chiedeva come poteva lei, bambina di dieci anni parlare di tali problemi, rispose: ”Me l’ha detto la Madonna”.
Anche la Madonna è arretrata?...
Da ricordare infine a tutti coloro che fanno orecchie da mercanti che il Vangelo stigmatizza lo scandalo più che ogni altro peccato. “Chiunque scandalizzerà -con comportamenti o parole o altro-, uno di questi piccoli che credono in me sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e che fosse sommerso nel profondo del mare”(Mt 18,6). Volendo dire che è più grave uccidere le anime con lo scandalo, che uccidere un corpo.
Ma, a parte anche l’offesa fatta a Dio e il danno gravissimo fatto all'anima, dov’è più la dignità della donna? Il maschio ritiene non corretto togliersi la giacca davanti alle persone e chiede permesso. La femmina più si spoglia e più è...accetta e applaudita! Merce...messa in vendita! Non si intravede in tutto questo la...coda del diavolo?
Né bisogna dimenticare un altro fattore che viene a confermare tristemente quanto detto. Le forze massoniche e avverse alla Chiesa hanno giurato che questa –non potendola distruggere con pugnali e rivoluzioni e cose del genere- la si può annientare corrompendola. Difficile, infatti, resistere alla corruzione che investe anima e corpo. E hanno detto: denuderemo la donna poco a poco, sarà essa lo strumento della corruzione che farà crollare i vertici della Chiesa e il popolo, i sacerdoti e i fedeli.
Se le nostre brave donne, che pur continuano a frequentare la Chiesa e i sacramenti, indulgendo alla moda, si rendessero conto della drammaticità della situazione, credo che qualcosa cambierebbe.