di Padre Antonio M. Di Monda
A vedere come si svestono oggi le donne
-ogni estate segna un passo sempre più audace- si è tentati di dire: Le donne
sono impazzite.
Da premettere che è veramente
incomprensibile –anche se lo si capisce benissimo- perché le donne devono
spogliarsi mentre i maschi vanno coperti. Non c’è già in questo un segnale
abbastanza significativo del fine che si vuole ottenere?
La moda di oggi è terribilmente
scandalosa. L’esperienza ci dice, infatti, che le parti del corpo umano
femminile solleticano ed eccitano. Ora la moda piano piano sta mettendo in
mostra tutto. Si può pensare che tutto questo sia senza peccato e senza
conseguenze soprattutto nei maschi?
La donna purtroppo si rifiuta di ammettere
un dato di fatto che ci viene da tutte le parti. Essa ride quando si parla di tentazione e
di scandalo e –incredibile- non c’è una donna che si confessi del peccato della
moda procace. Come è sorprendente che la Chiesa quasi non tocchi più
l’argomento: dopo Papa Pio XII si stenterà a trovare pronunciamenti in merito.
E intanto anche le Chiese -non esclusi i più celebri santuari come Lourdes, una
volta difesi da questa inondazione di fango-, non danno più assolutamente
l’impressione della sacralità del luogo. Come celebrazioni di prime Comunioni e
di matrimoni sono tremende occasioni di peccato con nudità quasi
inimmaginabili.
Si dirà che, in fondo, poi, ci si abitua.
Sciocchezze! Si abituano quelli che cadono in peccato e poi... non ci fanno più caso,
perché hanno bisogno di maggiore eccitazione. Le anime che vogliono e debbono
mantenersi non si abitueranno mai, e perciò lo scandalo resta in tutta la sua
gravità.
O si dirà: i tempi sono cambiati e non si può
vivere e vestirsi alla maniera medievale ecc. Cambiati o no i tempi, è un fatto
che l’uomo resta un animale tremendamente famelico del sesso, e perciò aizzarlo
in questo è peccato davanti a Dio e scandalo.
E che oggi ci si ritrovi, con dette mode,
allo scandalo più sfacciato e quindi al peccato mortale, non credo –se non si
vuole essere faziosi e in mala fede- che possa negarsi . Non si gridi
all’esagerazione. Conoscendo il cuore umano così perverso e così
spaventosamente incline al sesso, è quasi impossibile –davanti a nudità così
sfacciate- che non si sia terribilmente tentati e trascinati al peccato almeno
con pensieri e desideri galeotti.
D’altra parte può essere la donna a
giudicare se è provocante o no? E come questa può illudersi col dire: per me
non è peccato, quando chiare confessioni –a parte pure le norme morali in
merito- affermano il terribile richiamo e spinte al peccato e anche cadute
rovinose?
C’è chi afferma: non è la moda che
eccita,perché si può essere tentati anche dalla donna vestita. Ma proprio questo
conferma la perversità e lo scandalo della moda. E cioè si sa che la donna può
eccitare anche vestita, quanto più allora non eccita se presenta le sue nudità?
Che se il maschio tende così irresistibilmente alla
femmina, è prudenza –a dire poco-
mettergli sotto il naso ogni momento proprio quello che lui desidera?
Quale gioielliere metterebbe in mostra perle e gioielli senza grandi
precauzioni, sapendo che sono tanti ad essere tentati di appropriarsene?
Lo scandalo delle mode odierne è stato
denunciato già dalla beata Giacinta, una dei tre veggenti di Fatima. Prima di
morire, infatti, disse che i peccati che portano più anime all’inferno sono i
peccati della carne. E disse pure: ”Verranno certe mode che offenderanno molto
Gesù”. A chi meravigliato le chiedeva come poteva lei, bambina di dieci anni
parlare di tali problemi, rispose: ”Me l’ha detto la Madonna”.
Anche la Madonna è arretrata?...
Da ricordare infine a tutti coloro che
fanno orecchie da mercanti che il Vangelo stigmatizza lo scandalo più che ogni
altro peccato. “Chiunque scandalizzerà -con comportamenti o parole o altro-,
uno di questi piccoli che credono in me sarebbe meglio per lui che gli fosse
appesa al collo una macina da mulino e che fosse sommerso nel profondo del
mare”(Mt 18,6). Volendo dire che è più grave uccidere le anime con lo scandalo,
che uccidere un corpo.
Ma, a parte anche l’offesa fatta a Dio e
il danno gravissimo fatto all'anima, dov’è più la dignità della donna? Il maschio ritiene non
corretto togliersi la giacca davanti alle persone e chiede permesso. La femmina
più si spoglia e più è...accetta e applaudita! Merce...messa in vendita! Non si
intravede in tutto questo la...coda del diavolo?
Né bisogna dimenticare un altro
fattore che viene a confermare tristemente quanto detto. Le forze massoniche e
avverse alla Chiesa hanno giurato che questa –non potendola distruggere con
pugnali e rivoluzioni e cose del genere- la si può annientare corrompendola.
Difficile, infatti, resistere alla corruzione che investe anima e corpo. E
hanno detto: denuderemo la donna poco a poco, sarà essa lo strumento della corruzione
che farà crollare i vertici della Chiesa e il popolo, i sacerdoti e i fedeli.
Se le nostre brave donne, che pur
continuano a frequentare la Chiesa e i sacramenti, indulgendo alla moda, si
rendessero conto della drammaticità della situazione, credo che qualcosa
cambierebbe.