GLI ANGELI DELLA NEW AGE,
TRA SPIRITISMO E SATANISMO
NEW AGE E SATANISMO SPIRITUALE
NEW AGE E SATANISMO SPIRITUALE
Nella New Age-Next Age sfumano le differenze uomo-Dio e religione-scienza in una con-fusione di tipo monista-panteista in cui l'uomo è la divinità ed è capace, tramite le "energie", di manipolare la realtà. Come da un "serbatoio energetico" l'uomo-Dio nextager, nuovo yogi, trae, mediante diverse tecniche di channeling, i "siddhi" (poteri) e le "samadhi" (conoscenze) per il dominio della realtà.
Cosa è il channeling? Nella prima conferenza internazionale sul channeling del 1988, in Germania, il channeling viene definito «un metodo indispensabile all’ingresso nel terzo millennio»( C. Maccari, La New Age di fronte alla fede cristiana, 138). Il channeling si vuole distinguere dallo «spiritismo classico» sostenendo che:
1)le sue comunicazioni con le «entità» non avvengono nel «piano astrale» ma nel «piano superiore mentale» e sono prive di modalità materiali come la «scrittura automatica» ma, anche su questo, non c’è accordo tra gli stessi channels.
«Alice Bailey [(1881-1949), medium che riceve dagli spiriti la profezia di una "New Age", considerata la "mamma della New Age], ci teneva a puntualizzare l’estraneità della scrittura automatica rispetto al suo lavoro, sottolineando che, pur di scongiurare ogni pericolo di ossessione, l’aspirante o il discepolo non deve mai essere un automa e lasciare parte di se stesso al di fuori del suo controllo […] Alice Bailey si rifiutava di perdere il controllo cosciente per paura di una manipolazione esterna; Edgar Cayce rimaneva sempre desto» (F. M. Dermine, Mistici veggenti e medium, 163.176).
2)l’identità delle «entità», da un carattere personale, assume un carattere indifferenziato e impersonale, pertanto la New Age allarga la visuale del medium o channel facendolo comunicare con qualsiasi interlocutore «trascendente» che è ritenuto sempre più autorevole e qualificato rispetto anche ad amici e parenti. Il channeling afferma, quindi, di comunicare con l’aldilà nella sua totalità (carattere indifferenziato) e che non solo lo spiritismo classico ma ogni forma di manifestazione «divina», in qualsiasi contesto sia nata, è una delle tante «facce» della stessa realtà unitaria (carattere impersonale).
3)l’esigenza di una fonte paranormale sempre identificabile viene sostituita dalla produzione di fenomeni medianici e di chiaroveggenza anche se le fonti non sono identificabili;
4)lo scopo non è più quello kardechiano di dimostrare l’esistenza dell’aldilà, ma cambiare il mondo mediante l’intervento delle «entità» con lo sviluppo delle «potenzialità latenti». Qui si inserisce anche la «teoria del corpo etereo» che implicitamente sostiene la possibilità dell’uomo, mediante le «tecniche olistiche», di «espandersi» progressivamente fuori di sé negli altri corpi, oltre lo spazio e il tempo e tramite le «entità» o «energie», per raggiungere progressivamente i corpi eterici o aure dove si nascondono poteri di autodivinizzazione sorprendenti fino ad essere "Dio".
"L’uomo composto di sette corpi o parti, che ricevono per la verità nomi diversi nella letteratura teosofica, di volta in volta ispirati al Buddismo o all’Induismo e che sono e che sono (procedendo dalla parte più spirituale verso quella più materiale) i corpi chiamati in genere divino, monodico, spirituale, intuitivo, mentale, astrale e fisico. Ogni corpo corrisponde ad un piano di esistenza in cui si trovano anche altri esseri o realtà" (M. Introvigne, Le nuove religioni, 274.).
Nel channeling, la figura di Gesù viene ulteriormente svuotata e assimilata ad un essere impersonale, l’«Energia Cosmica», una sorta di memoria Akashica, cioè un serbatoio di informazioni e poteri, una «banca dati astrale di impronta vibratoria» o «elettro-spirituale» lasciata dagli avvenimenti passati. Cristo, per la «newager» Alice Bailey, similmente allo spiritismo, «sarebbe un altro profeta della New Age, non certo il Gesù dei Vangeli, ma quel Cristo che secondo lei la Chiesa, avrebbe rifiutato di annunciare per lasciare le folle nell’ignoranza; sarebbe questo “Cristo esoterico” che inaugurerebbe questa presunta nuova religione mondiale» (J.M. Verlinde, «Attenzione ai nuovi movimenti religiosi», Fede e Cultura 6 (ottobre 2002) 7 cit. in T. Mezzetti, Come leone ruggente, I, 270) .
"Gli Avatara più diffusamente noti e riconosciuti sono il Buddha in Oriente e il Cristo in Occidente. I Loro messaggi sono noti e i frutti delle Loro esistenze e delle Loro parole hanno condizionato il pensiero e le civiltà d’entrambi gli emisferi. Poiché sono Avatara umano-divini, rappresentano ciò che l’umanità può comprendere facilmente; poiché la loro natura è simile alla nostra, «carne della nostra carne e spirito del nostro spirito» li conosciamo e crediamo in Loro, che hanno per noi significato maggiore di altre manifestazioni divine. Sono noti a molti milioni di uomini che hanno fede in loro e li amano. Il nucleo d’energia spirituale che ciascuno di Essi stabilisce, oltrepassa la nostra comprensione; stabilire un nucleo di energia permanente, spiritualmente positivo, è compito costante di un Avatar. Egli focalizza nel mondo degli uomini una verità dinamica, una potente «forma-pensiero», un «vortice d’energia magnetica». Questo centro focale trasmette energia spirituale in modo sempre crescente e pone l’umanità in grado d’esprimere una data idea divina, ciò che col tempo produce una civiltà, con la cultura, le religioni, le leggi, i governi e i sistemi educativi che la distinguono. Così si sviluppa la storia che non fa che registrare le reazioni cicliche dell’umanità a qualche afflusso d’energia divina, a qualche guida ispirata o a qualche Avatar" (A. Bailey, Il Ritorno del Cristo, 8 [accesso: 26/10/2007], link esterno).
Il channeling, estensione dello spiritismo classico o «spiritismo dopo Jung», in realtà, cerca di fondere e confondere la medianità con la mistica: 1)dalla «coscienza mentale» della cultura occidentale razionalista dice di passare ad una «coscienza integrale od olistica» capace di cogliere l’unione-fusione del «tutto» per accedere alla «coscienza cosmica» che implicherebbe un’unione sostanziale tra divino e umano; 2)con l’ausilio delle tecniche medianiche, condividendone le finalità pratiche e utilitaristiche, l’acquisizione dei siddhi, è possibile sfruttare il divino o «Energia Cosmica» come un serbatoio illimitato di «potenzialità latenti» e «poteri paranormali», facendo del divino attraverso la «tecnica olistica» non più il fine ma il mezzo magico. Così la medianità o channeling, perché non esiste nessun criterio unanimemente accettato per distinguerli, sarebbe la consapevolezza crescente di ciascuna parte dell’unico Essere di poter accedere al resto dell’Essere per ottenere illuminazione fonte di onnipotenza, onniscienza e onnipresenza.
Spiritismo e New Age che presumono di essere «nuove rivelazioni scientifiche» sull’uomo, in realtà, sono delirio di onnipotenza ed inabitano nel fantascientifico mondo del «preternaturale» mancando di un punto di riferimento vero, oggettivo e «soprannaturale».
Dice Jon Klimo, «il channeling è la consapevolezza crescente di ciascuna parte dell’unico Essere di poter accedere al resto di Se stesso» (J. Klimo, Channeling. Investigation on Receiving Information from-Paranormal Sources, 296) ed è il "sadhana" o "mezzo di acquisizione" fondamentale del newager o nextager. Come affermava Swami Vivekananda, guru che agli inizi del '900 diede il via all'invasione del movimento dei guru negli USA, il guru-master-yogi "controllando il prana" o kundalini o ki o chi, l'uomo diventa "onnipotente":
«Quale potere sulla terra potrebbe non essere il suo? Egli sarà capace di muovere il sole e le stelle fuori dalle loro orbite, di controllare ogni cosa nell’universo dagli atomi al più grande dei soli. Questo è lo scopo finale del pranayama [controllo ritmico del respiro]. Quando lo yogi diventa perfetto non c’è niente in natura che non sia sotto il suo controllo. Se ordina agli dei oppure alle anime dei defunti di venire a lui, essi verranno al suo comando. Tutte le forze della natura obbediranno a lui come schiave […] Chi ha controllato il prana ha controllato la sua stessa mente ed anche tutte le menti […] e tutti i corpi che esistono» (Nikhilananda, Vivekananda: The Yogas and Other Works, in T. Mezzetti, Come leone ruggente, I, 239).
Alice Anne Bailey (1881-1949) occultista, medium e parapsicologa, allieva della maggior occultista dell'800, Madam Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891), continuando nella linea di Allan Kardec sistematizzatore dello spiritismo moderno, affermerà, dalla viva bocca degli "spiriti" (=demoni), che siamo in vista della "New Age" o "Nuova Era" (anticristiana), l'epoca del dominio delle "energie" :
«Nella Nuova Era gli educatori insisteranno sempre più sulla via esoterica […] Il vero educatore [della Nuova Era] dovrebbe operare con energie in un mondo d’energia; che queste energie sono colorate e qualificate dai divini attributi distintivi e che quindi ogni uomo può essere considerato come un aggregato di energie, sulle quali una particolare predomina che lo distingue dagli altri e differenzia gli esseri umani fra di loro […] tutte queste energie distinte agiscono costantemente sull’energia-sostanza (spiritomateria) producendo «le miriadi di forme che compongono la forma di Dio» (Bhagavad Gita, XI) e che ogni bimbo è la rappresentazione microcosmica (in un determinato stadio di sviluppo) del Macrocosmo» (A. Bailey, L’educazione nella Nuova Era, 21.38, [accesso: 06.10.2007], link esterno).
Il nemico più pericoloso per la «Nuova Era», secondo madam Blavatsky e Alice Bailey, sono le «forze dell’oscurità» che si oppongono a Lucifero che avrebbero originato «la Chiesa cristiana che ha tanto deformato quella missione e spietatamente pervertita l’intenzione per la quale Egli si manifestò originariamente» (A. Bailey, L’esteriorizzazione della Gerarchia, 261, [accesso: 06.10.2007], link esterno).
«Satana o Lucifero rappresenta l’energia attiva, o per usare l’espressione di Jules Baissac, «centrifuga», dell’Universo in senso cosmico. Egli è Fuoco, Luce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civiltà, Libertà, Indipendenza […] Quando la Chiesa maledice Satana maledice il riflesso cosmico di Dio […] essa maledice Dio, la Sapienza sempre incomprensibile che si manifesta nella Natura» (H.P. Blavatsky, La dottrina segreta, V, 11.18 [accesso: 06.10.2007], link esterno ).
Pertanto, la «forza della luce» della New Age sarebbe l’azione «energetica» di Lucifero che si preparerebbe a creare una nuova religione mondiale pagana e panteista manifestandosi in Maitreya che dovrebbe presiedere la restaurazione degli antichi misteri dell'iniziazione in cui ciascuno potrà arrivare, con le tecniche e facilmente, allo stato di uomo-dio; già preannunciato da Benjamin Creme nel 1982... ma nessuno lo conosce! Allora è evidente come la New Age sia anch’essa una strategia satanica di tipo «sincretista»:
«In realtà attraverso la New Age si entra nel mondo dell’occulto. Il «channeling» introduce direttamente nello spiritismo dove si entra in contatto con varie, sinistre «entità»: spiriti-guida, extraterrestri, antichi maestri, divinità pagane, demoni, ecc. Da qui, l’avvio di pratiche esoteriche, ai culti gnostici e talvolta ai riti satanici veri e propri, si riduce a un passaggio automatico, in un cammino che conduce via via a divenire strumenti di Satana» (R. Grillo, Attenti al lupo, 27).
L’esoterista Julius Evola (1898-1974) che esalta il mito tantrico dell’uomo che si autodivinizza chiudendosi alla grazia divina, proprio delle tecniche "olistiche" della New Age, collega la shakti o kundalini o potere universale o prana o ki, all’albero dell’Eden e agli angeli caduti, i Nephilin, che ci avrebbero trasmesso il mistero della magia (da satana il "potere" della magia all'uomo).
Azazeel che sedusse Eva avrebbe insegnato agli uomini l’uso delle armi che uccidono […] Gli angeli furono presi da brama per le «donne»: ma la «donna», nella sua relazione con l’Albero […] rappresenta l’idea della natura femminile della forza universale figurata dall’albero […] Questo è confermato se esaminiamo il termine sanscrito shakti [o kundalini] usato metafisicamente per la «donna» del dio, per la sua «sposa», e simultaneamente per la sua «potenza». Dal desiderio per la potenza furono dunque presi questi Angeli: congiuntivisi, caddero, discesero in terra […] svelati nella loro natura sovrannaturale […] i Nephilin, gli Angeli «caduti» […] sono la stirpe detta «gloriosa e guerriera» […] che accese negli uomini lo spirito degli eroi e dei guerrieri, che formò le loro arti, che trasmise loro il mistero della magia […] Le opere della natura, i segreti dei metalli, le virtù delle piante, le forze degli scongiuri magici, l’astrologia, il corpus delle antiche scienze magico-ermetiche fu rivelato agli uomini dagli Angeli caduti (J. Evola, La Tradizione Ermetica, 32-40).
La magia, per Evola, costringe all’intervento le «energie occulte» o Deva che permettono la costruzione di un «secondo Legno di Vita» in modo da essere, come è riuscito il Buddha, «al di sopra degli dèi».
"[…] La Magia tende alla costruzione di un secondo «Legno di Vita» in sostituzione di quello perduto […] Le formule magiche costringono ad intervenire le energie occulte delle entità astrali […] Nel segreto dell’«Albero del Bene e del Male» c’è il dominio delle due «nature» […] il terrestre e il divino […] L’uomo vero è al di sopra di essi [degli dèi celesti], o per lo meno uguale ad essi. Poiché nessun dio lascia la sua sfera per venire sulla terra, mentre l’uomo sale in cielo e lo misura […] Quella scienza da cui Adamo si fa tentare per «divenire simile a Dio» e che egli non conquista per essere subito abbattuto e privato dello stesso Albero della Vita appunto da colui al quale aveva voluto rendersi simile, quella stessa scienza sovrannaturale il Buddha invece la consegue sotto l’Albero ad onta degli sforzi d Mâra, egli stesso che, come vuole un’altra tradizione, sarebbe riuscito a strappare la folgore ad dio Indra capo dei Deva" (J. Evola, La Tradizione Ermetica, 32-40).
L’autocostruzione di un «secondo Legno di Vita», il progetto satanico per eccellenza, come ritorno al perduto giardino dell’Eden per mangiare dell’albero della conoscenza o della vita, viene riproposto dalla New Age attraverso il mitico giardino di Findhorn, creato nel 1962 in Scozia, una sorta di «Vaticano della New Age», in cui Eileen Caddy e altre persone ignare di arti agricole incominciarono a mettersi in contatto con gli spiriti Deva (="illuminati", "luce-energia") che continuerebbero a dare messaggi e a guidare la prodigiosa produzione del giardino-orto. Da allora i Deva o demoni accompagnerebbero i newagers ed i reikisti in questa «dolce cospirazione» o «mistica cosmica» nella fusione del «sé» con il «cosmo», un viaggio al termine del quale l’uomo scoprirebbe la propria divinità, espandendosi nell’aura fino ad essere Dio! «Satana [ancora una volta] si maschera da angelo di luce» (2Cor 11,14) dietro a «tecniche» presentate come «naturali» o «energetiche» perché è «padre della menzogna» (Gv 8,44). Vuole, anche attraverso le tecniche olistiche della New Age-Next Age, «indurre in errore gli eletti» (Mt 24,25) allontanandoli dalla salvezza, Cristo e la Sua Chiesa. Ma «cosa vale all’uomo guadagnare il mondo intero [con la tecnica e i “poteri”], se poi perde la propria anima [o rovina se stesso]» (Mt 16,28)?
Cosa è il channeling? Nella prima conferenza internazionale sul channeling del 1988, in Germania, il channeling viene definito «un metodo indispensabile all’ingresso nel terzo millennio»( C. Maccari, La New Age di fronte alla fede cristiana, 138). Il channeling si vuole distinguere dallo «spiritismo classico» sostenendo che:
1)le sue comunicazioni con le «entità» non avvengono nel «piano astrale» ma nel «piano superiore mentale» e sono prive di modalità materiali come la «scrittura automatica» ma, anche su questo, non c’è accordo tra gli stessi channels.
«Alice Bailey [(1881-1949), medium che riceve dagli spiriti la profezia di una "New Age", considerata la "mamma della New Age], ci teneva a puntualizzare l’estraneità della scrittura automatica rispetto al suo lavoro, sottolineando che, pur di scongiurare ogni pericolo di ossessione, l’aspirante o il discepolo non deve mai essere un automa e lasciare parte di se stesso al di fuori del suo controllo […] Alice Bailey si rifiutava di perdere il controllo cosciente per paura di una manipolazione esterna; Edgar Cayce rimaneva sempre desto» (F. M. Dermine, Mistici veggenti e medium, 163.176).
2)l’identità delle «entità», da un carattere personale, assume un carattere indifferenziato e impersonale, pertanto la New Age allarga la visuale del medium o channel facendolo comunicare con qualsiasi interlocutore «trascendente» che è ritenuto sempre più autorevole e qualificato rispetto anche ad amici e parenti. Il channeling afferma, quindi, di comunicare con l’aldilà nella sua totalità (carattere indifferenziato) e che non solo lo spiritismo classico ma ogni forma di manifestazione «divina», in qualsiasi contesto sia nata, è una delle tante «facce» della stessa realtà unitaria (carattere impersonale).
3)l’esigenza di una fonte paranormale sempre identificabile viene sostituita dalla produzione di fenomeni medianici e di chiaroveggenza anche se le fonti non sono identificabili;
4)lo scopo non è più quello kardechiano di dimostrare l’esistenza dell’aldilà, ma cambiare il mondo mediante l’intervento delle «entità» con lo sviluppo delle «potenzialità latenti». Qui si inserisce anche la «teoria del corpo etereo» che implicitamente sostiene la possibilità dell’uomo, mediante le «tecniche olistiche», di «espandersi» progressivamente fuori di sé negli altri corpi, oltre lo spazio e il tempo e tramite le «entità» o «energie», per raggiungere progressivamente i corpi eterici o aure dove si nascondono poteri di autodivinizzazione sorprendenti fino ad essere "Dio".
"L’uomo composto di sette corpi o parti, che ricevono per la verità nomi diversi nella letteratura teosofica, di volta in volta ispirati al Buddismo o all’Induismo e che sono e che sono (procedendo dalla parte più spirituale verso quella più materiale) i corpi chiamati in genere divino, monodico, spirituale, intuitivo, mentale, astrale e fisico. Ogni corpo corrisponde ad un piano di esistenza in cui si trovano anche altri esseri o realtà" (M. Introvigne, Le nuove religioni, 274.).
Nel channeling, la figura di Gesù viene ulteriormente svuotata e assimilata ad un essere impersonale, l’«Energia Cosmica», una sorta di memoria Akashica, cioè un serbatoio di informazioni e poteri, una «banca dati astrale di impronta vibratoria» o «elettro-spirituale» lasciata dagli avvenimenti passati. Cristo, per la «newager» Alice Bailey, similmente allo spiritismo, «sarebbe un altro profeta della New Age, non certo il Gesù dei Vangeli, ma quel Cristo che secondo lei la Chiesa, avrebbe rifiutato di annunciare per lasciare le folle nell’ignoranza; sarebbe questo “Cristo esoterico” che inaugurerebbe questa presunta nuova religione mondiale» (J.M. Verlinde, «Attenzione ai nuovi movimenti religiosi», Fede e Cultura 6 (ottobre 2002) 7 cit. in T. Mezzetti, Come leone ruggente, I, 270) .
"Gli Avatara più diffusamente noti e riconosciuti sono il Buddha in Oriente e il Cristo in Occidente. I Loro messaggi sono noti e i frutti delle Loro esistenze e delle Loro parole hanno condizionato il pensiero e le civiltà d’entrambi gli emisferi. Poiché sono Avatara umano-divini, rappresentano ciò che l’umanità può comprendere facilmente; poiché la loro natura è simile alla nostra, «carne della nostra carne e spirito del nostro spirito» li conosciamo e crediamo in Loro, che hanno per noi significato maggiore di altre manifestazioni divine. Sono noti a molti milioni di uomini che hanno fede in loro e li amano. Il nucleo d’energia spirituale che ciascuno di Essi stabilisce, oltrepassa la nostra comprensione; stabilire un nucleo di energia permanente, spiritualmente positivo, è compito costante di un Avatar. Egli focalizza nel mondo degli uomini una verità dinamica, una potente «forma-pensiero», un «vortice d’energia magnetica». Questo centro focale trasmette energia spirituale in modo sempre crescente e pone l’umanità in grado d’esprimere una data idea divina, ciò che col tempo produce una civiltà, con la cultura, le religioni, le leggi, i governi e i sistemi educativi che la distinguono. Così si sviluppa la storia che non fa che registrare le reazioni cicliche dell’umanità a qualche afflusso d’energia divina, a qualche guida ispirata o a qualche Avatar" (A. Bailey, Il Ritorno del Cristo, 8 [accesso: 26/10/2007], link esterno).
Il channeling, estensione dello spiritismo classico o «spiritismo dopo Jung», in realtà, cerca di fondere e confondere la medianità con la mistica: 1)dalla «coscienza mentale» della cultura occidentale razionalista dice di passare ad una «coscienza integrale od olistica» capace di cogliere l’unione-fusione del «tutto» per accedere alla «coscienza cosmica» che implicherebbe un’unione sostanziale tra divino e umano; 2)con l’ausilio delle tecniche medianiche, condividendone le finalità pratiche e utilitaristiche, l’acquisizione dei siddhi, è possibile sfruttare il divino o «Energia Cosmica» come un serbatoio illimitato di «potenzialità latenti» e «poteri paranormali», facendo del divino attraverso la «tecnica olistica» non più il fine ma il mezzo magico. Così la medianità o channeling, perché non esiste nessun criterio unanimemente accettato per distinguerli, sarebbe la consapevolezza crescente di ciascuna parte dell’unico Essere di poter accedere al resto dell’Essere per ottenere illuminazione fonte di onnipotenza, onniscienza e onnipresenza.
Spiritismo e New Age che presumono di essere «nuove rivelazioni scientifiche» sull’uomo, in realtà, sono delirio di onnipotenza ed inabitano nel fantascientifico mondo del «preternaturale» mancando di un punto di riferimento vero, oggettivo e «soprannaturale».
Dice Jon Klimo, «il channeling è la consapevolezza crescente di ciascuna parte dell’unico Essere di poter accedere al resto di Se stesso» (J. Klimo, Channeling. Investigation on Receiving Information from-Paranormal Sources, 296) ed è il "sadhana" o "mezzo di acquisizione" fondamentale del newager o nextager. Come affermava Swami Vivekananda, guru che agli inizi del '900 diede il via all'invasione del movimento dei guru negli USA, il guru-master-yogi "controllando il prana" o kundalini o ki o chi, l'uomo diventa "onnipotente":
«Quale potere sulla terra potrebbe non essere il suo? Egli sarà capace di muovere il sole e le stelle fuori dalle loro orbite, di controllare ogni cosa nell’universo dagli atomi al più grande dei soli. Questo è lo scopo finale del pranayama [controllo ritmico del respiro]. Quando lo yogi diventa perfetto non c’è niente in natura che non sia sotto il suo controllo. Se ordina agli dei oppure alle anime dei defunti di venire a lui, essi verranno al suo comando. Tutte le forze della natura obbediranno a lui come schiave […] Chi ha controllato il prana ha controllato la sua stessa mente ed anche tutte le menti […] e tutti i corpi che esistono» (Nikhilananda, Vivekananda: The Yogas and Other Works, in T. Mezzetti, Come leone ruggente, I, 239).
Alice Anne Bailey (1881-1949) occultista, medium e parapsicologa, allieva della maggior occultista dell'800, Madam Helena Petrovna Blavatsky (1831-1891), continuando nella linea di Allan Kardec sistematizzatore dello spiritismo moderno, affermerà, dalla viva bocca degli "spiriti" (=demoni), che siamo in vista della "New Age" o "Nuova Era" (anticristiana), l'epoca del dominio delle "energie" :
«Nella Nuova Era gli educatori insisteranno sempre più sulla via esoterica […] Il vero educatore [della Nuova Era] dovrebbe operare con energie in un mondo d’energia; che queste energie sono colorate e qualificate dai divini attributi distintivi e che quindi ogni uomo può essere considerato come un aggregato di energie, sulle quali una particolare predomina che lo distingue dagli altri e differenzia gli esseri umani fra di loro […] tutte queste energie distinte agiscono costantemente sull’energia-sostanza (spiritomateria) producendo «le miriadi di forme che compongono la forma di Dio» (Bhagavad Gita, XI) e che ogni bimbo è la rappresentazione microcosmica (in un determinato stadio di sviluppo) del Macrocosmo» (A. Bailey, L’educazione nella Nuova Era, 21.38, [accesso: 06.10.2007], link esterno).
Il nemico più pericoloso per la «Nuova Era», secondo madam Blavatsky e Alice Bailey, sono le «forze dell’oscurità» che si oppongono a Lucifero che avrebbero originato «la Chiesa cristiana che ha tanto deformato quella missione e spietatamente pervertita l’intenzione per la quale Egli si manifestò originariamente» (A. Bailey, L’esteriorizzazione della Gerarchia, 261, [accesso: 06.10.2007], link esterno).
«Satana o Lucifero rappresenta l’energia attiva, o per usare l’espressione di Jules Baissac, «centrifuga», dell’Universo in senso cosmico. Egli è Fuoco, Luce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civiltà, Libertà, Indipendenza […] Quando la Chiesa maledice Satana maledice il riflesso cosmico di Dio […] essa maledice Dio, la Sapienza sempre incomprensibile che si manifesta nella Natura» (H.P. Blavatsky, La dottrina segreta, V, 11.18 [accesso: 06.10.2007], link esterno ).
Pertanto, la «forza della luce» della New Age sarebbe l’azione «energetica» di Lucifero che si preparerebbe a creare una nuova religione mondiale pagana e panteista manifestandosi in Maitreya che dovrebbe presiedere la restaurazione degli antichi misteri dell'iniziazione in cui ciascuno potrà arrivare, con le tecniche e facilmente, allo stato di uomo-dio; già preannunciato da Benjamin Creme nel 1982... ma nessuno lo conosce! Allora è evidente come la New Age sia anch’essa una strategia satanica di tipo «sincretista»:
«In realtà attraverso la New Age si entra nel mondo dell’occulto. Il «channeling» introduce direttamente nello spiritismo dove si entra in contatto con varie, sinistre «entità»: spiriti-guida, extraterrestri, antichi maestri, divinità pagane, demoni, ecc. Da qui, l’avvio di pratiche esoteriche, ai culti gnostici e talvolta ai riti satanici veri e propri, si riduce a un passaggio automatico, in un cammino che conduce via via a divenire strumenti di Satana» (R. Grillo, Attenti al lupo, 27).
L’esoterista Julius Evola (1898-1974) che esalta il mito tantrico dell’uomo che si autodivinizza chiudendosi alla grazia divina, proprio delle tecniche "olistiche" della New Age, collega la shakti o kundalini o potere universale o prana o ki, all’albero dell’Eden e agli angeli caduti, i Nephilin, che ci avrebbero trasmesso il mistero della magia (da satana il "potere" della magia all'uomo).
Azazeel che sedusse Eva avrebbe insegnato agli uomini l’uso delle armi che uccidono […] Gli angeli furono presi da brama per le «donne»: ma la «donna», nella sua relazione con l’Albero […] rappresenta l’idea della natura femminile della forza universale figurata dall’albero […] Questo è confermato se esaminiamo il termine sanscrito shakti [o kundalini] usato metafisicamente per la «donna» del dio, per la sua «sposa», e simultaneamente per la sua «potenza». Dal desiderio per la potenza furono dunque presi questi Angeli: congiuntivisi, caddero, discesero in terra […] svelati nella loro natura sovrannaturale […] i Nephilin, gli Angeli «caduti» […] sono la stirpe detta «gloriosa e guerriera» […] che accese negli uomini lo spirito degli eroi e dei guerrieri, che formò le loro arti, che trasmise loro il mistero della magia […] Le opere della natura, i segreti dei metalli, le virtù delle piante, le forze degli scongiuri magici, l’astrologia, il corpus delle antiche scienze magico-ermetiche fu rivelato agli uomini dagli Angeli caduti (J. Evola, La Tradizione Ermetica, 32-40).
La magia, per Evola, costringe all’intervento le «energie occulte» o Deva che permettono la costruzione di un «secondo Legno di Vita» in modo da essere, come è riuscito il Buddha, «al di sopra degli dèi».
"[…] La Magia tende alla costruzione di un secondo «Legno di Vita» in sostituzione di quello perduto […] Le formule magiche costringono ad intervenire le energie occulte delle entità astrali […] Nel segreto dell’«Albero del Bene e del Male» c’è il dominio delle due «nature» […] il terrestre e il divino […] L’uomo vero è al di sopra di essi [degli dèi celesti], o per lo meno uguale ad essi. Poiché nessun dio lascia la sua sfera per venire sulla terra, mentre l’uomo sale in cielo e lo misura […] Quella scienza da cui Adamo si fa tentare per «divenire simile a Dio» e che egli non conquista per essere subito abbattuto e privato dello stesso Albero della Vita appunto da colui al quale aveva voluto rendersi simile, quella stessa scienza sovrannaturale il Buddha invece la consegue sotto l’Albero ad onta degli sforzi d Mâra, egli stesso che, come vuole un’altra tradizione, sarebbe riuscito a strappare la folgore ad dio Indra capo dei Deva" (J. Evola, La Tradizione Ermetica, 32-40).
L’autocostruzione di un «secondo Legno di Vita», il progetto satanico per eccellenza, come ritorno al perduto giardino dell’Eden per mangiare dell’albero della conoscenza o della vita, viene riproposto dalla New Age attraverso il mitico giardino di Findhorn, creato nel 1962 in Scozia, una sorta di «Vaticano della New Age», in cui Eileen Caddy e altre persone ignare di arti agricole incominciarono a mettersi in contatto con gli spiriti Deva (="illuminati", "luce-energia") che continuerebbero a dare messaggi e a guidare la prodigiosa produzione del giardino-orto. Da allora i Deva o demoni accompagnerebbero i newagers ed i reikisti in questa «dolce cospirazione» o «mistica cosmica» nella fusione del «sé» con il «cosmo», un viaggio al termine del quale l’uomo scoprirebbe la propria divinità, espandendosi nell’aura fino ad essere Dio! «Satana [ancora una volta] si maschera da angelo di luce» (2Cor 11,14) dietro a «tecniche» presentate come «naturali» o «energetiche» perché è «padre della menzogna» (Gv 8,44). Vuole, anche attraverso le tecniche olistiche della New Age-Next Age, «indurre in errore gli eletti» (Mt 24,25) allontanandoli dalla salvezza, Cristo e la Sua Chiesa. Ma «cosa vale all’uomo guadagnare il mondo intero [con la tecnica e i “poteri”], se poi perde la propria anima [o rovina se stesso]» (Mt 16,28)?
http://www.gris-imola.it/new_age/varienergiemedium.php