Padre Giulio Maria Scozzaro
Domenica 20 maggio 2012
La potente e sorprendente lettera di ieri del Vescovo
Miccichè, dopo avere subito una punizione incredibile e impensabile. Da ieri
non è più il Vescovo di Trapani, è stato sollevato non per motivi disciplinari
o per il danno economico commesso da un Prete della diocesi, la sua rimozione è
senza un motivo. Nella sua lettera forte e che chiarisce ogni dubbio, afferma
che i vertici della Chiesa lo avevano già deciso prima ancora di capire la
verità sul furto commesso da un Prete, malizioso anche nel contraffare la firma
del Vescovo Miccichè come ha scoperto la magistratura. E per i magistrati il
Vescovo Miccichè è parte lesa, è stato lui ad aver subito danni in ogni senso.
Ma alcuni Cardinali della gerarchia della Chiesa hanno
forzato la verità per ottenere la sua rimozione. Il motivo? Il Vescovo Miccichè
non appartiene alla massoneria ecclesiastica. È sufficiente come
motivazione per rimuoverlo, con un atto inconsueto e sorprendete? Per loro ogni pretesto
è una verità!!! Del Vescovo Miccichè rimangono le lotte contro
la massoneria nella città di Trapani.
Per il Giubileo del 2000 scrisse una lettera alla
diocesi in cui evidenziava con preoccupazione il condizionamento della
massoneria nella città. In tutti gli anni della sua presenza a Trapani ha sempre
detto nelle omelie e scritto nelle lettere ai fedeli, che Chiesa e massoneria
sono inconciliabili.
Atti coraggiosi da vero apostolo di Dio del Vescovo
Miccichè, ma si è scontrato e ha dovuto fare i conti soprattutto con quella
massoneria che invece è all’interno della Chiesa e che oramai condiziona tutto.
Ma questi potenti ne avranno per poco tempo, Gesù non permetterà che la sua
Chiesa rimanga così avversata da nemici interni, lupi famelici travestiti da
agnelli.
Questo scriveva il Vescovo Miccichè alla diocesi nel
2000 per il Giubileo: “Non è possibile
una vera conversione senza un’attenta e vera presa di coscienza del peccato
personale, ecclesiale e sociale”. Già solo queste parole indisposero qualcuno,
ma solo dopo il 2008 cominciarono gli attacchi subdoli contro lui per
allontanarlo dalla diocesi e metterla nelle mani di un altro affiliato alla
massoneria ecclesiastica. E così sarà!!!
Senza alcuna sorpresa ho potuto notare che il Vescovo
Miccichè nella sua lettera di ieri, scrive determinate cose molto gravi su quei
Cardinali e Vescovi che non seguono più Dio e che io avevo già scritto nel mio
libro “La corruzione nella Chiesa” di
un anno fa. Riporto alcuni passaggi molto forti della lettera di saluto alla
diocesi del Vescovo Miccichè:
(…) come
fulmine a ciel sereno in un momento in cui finalmente la verità era venuta a
galla con la conferma del mio retto agire in Vaticano, mi viene comunicato che
la Santa Sede ha proceduto alla mia rimozione dalla cura pastorale della
Diocesi di Trapani. Nella lettera inviatami dal Nunzio Apostolico in Italia,
però, non si fa
menzione delle motivazioni che stanno alla base del provvedimento adottato.
Pertanto,
per quanto possa apparire incredibile, non mi è dato sapere i motivi che
avrebbero reso necessario un atto così platealmente punitivo: motivi che
secondo la legge canonica devono essere gravissimi ma che certamente sono
falsi.
(…) la
Magistratura ha ravvisato l’assoluta insussistenza delle accuse. E la stessa
Santa Sede ha dichiarato perfettamente corretto il mio agire contro don
Antonino Treppiedi.
Ma è chiaro
che il complotto che si è mosso contro di me non aveva solo riferimenti locali
ma ha trovato sponde, purtroppo, anche in più alti livelli della Chiesa dove il verdetto
contro di me era stato scritto prima di qualsiasi effettiva verifica.
Un complotto che ha
coagulato forze interne ed esterne alla Chiesa.
È chiaro che i miei
superiori (della Santa Sede) non
hanno saputo o voluto capire cosa stava succedendo in questa diocesi, lasciando
il clero e soprattutto il popolo di Dio in balìa di calunnie meschine di cui
l’opinione pubblica è stata abbondantemente nutrita.
(…) il danno
subito non solo dalla mia persona ma da tutta la Chiesa di Trapani venga ristabilito
almeno civilmente e penalmente. Ma quello che mi preme soprattutto è respingere
ogni tentazione di superbia e non chiedere nulla per me ma per voi, porzione di
Vigna del Signore, che con tutti i miei limiti ho cercato di servire fedelmente
negli ultimi 14 anni dando vita ad iniziative e realtà che mai si erano viste
nella Chiesa Trapanese.
Forse pago
anche per questo?
Pago per
aver denunciato la cultura mafiosa presente anche al nostro interno invitando
ad un serio esame di coscienza durante il Giubileo?
Pago per aver denunciato
la cappa della massoneria?
Pago per non
aver fatto accordi con nessun politico per avere contributi ed elargizioni?
Pago per
essermi esposto dove la Chiesa non si era mai esposta?
Pago per
aver dovuto imporre una condanna al presbitero che si è reso responsabile di
situazioni censurabili?
Con quanto mi sta
accadendo sento il dovere di avvertire i fratelli vescovi: non osate agire
contro chi è troppo legato ai potenti della terra perché altrimenti ne
pagherete le conseguenze!
Non ho
accettato nessun altro compromesso né la richiesta fattami qualche giorno fa,
all’improvviso, di mie dimissioni: quando si mette mano all’aratro non ci si
tira indietro, fino alla fine, anche a costo di passare, agli occhi dei potenti e dei maligni,
come un perdente. Sono fiero di essere un perdente agli occhi del mondo.
Pregare sarà la pace per la mia anima.
Pregherò perché il fumo di
Satana, così come diceva Paolo VI, che sembra essersi impossessato di alcuni
settori della Chiesa, non prevalga sul Corpo di Cristo.
Carissimi
figli e fratelli, nei momenti più difficili sappiamo che la Croce di Cristo ci
sostiene e ci riporta all’essenziale. Come ha detto una volta Benedetto XVI: “A
volte ci sentiamo sotto torchio come i grappoli d’uva che vengono pigiati
completamente. Ma sappiamo che uniti a Cristo diventiamo vino maturo. Dio sa
trasformare in amore anche le cose pesanti e opprimenti della nostra vita”.
Questo è un estratto della lettera che certamente
metterà ancora più agitazione nei cuori induriti di quanti lo hanno falsamente
accusato alla Santa Sede e ne hanno richiesto la rimozione. Qualcuno mi ha
chiesto se poteva inviare la lettera del Vescovo Miccichè ad altri via email,
certo che si può, è la sua lettera ufficiale dopo la batosta improvvisa ed
incomprensibile piombata addosso a lui.
Voglio che in tutti voi ci sia una distinzione tra la
massoneria ecclesiastica che vuole distruggere la sana dottrina della Chiesa,
presentando un falso Gesù e una falsa Chiesa nella dottrina modernista e protestante,
dalla massoneria civile che incorpora anche molte persone che non hanno nulla contro la Chiesa ma
vi appartengono per convenienze sociali. È sempre sbagliato farne
parte ma almeno non combattono la Chiesa e non causano danni ingiusti e contro
la verità.
Oggi la liturgia ci ricorda l’Ascensione del Signore,
ci richiama a questa straordinaria verità: tutti siamo chiamati verso il Cielo,
a salire in Paradiso al termine della nostra vita, ma sono molti quelli che
invece scenderanno nei piani bassi in compagnia di tutti i diavoli e lì
rimarranno eternamente. Se per un poco di tempo i cattivi di questo mondo si
considerano vittoriosi e dominatori, verrà il momento della verità che
trionferà interamente e straordinariamente.
Sono
molti quelli che non salgono al Cielo ma si dannano eternamente, hanno rovinato
le loro anime e rese deforme a causa di peccati contro la giustizia, la verità,
l’amore verso il prossimo.
Anche se nei nostri cuori perdoniamo tutti e preghiamo
per i nostri nemici, la Giustizia di Dio sarà implacabile contro coloro che
avranno reso un martirio la vita dei buoni e degli onesti. Soffrono i buoni per
un po’ di anni, ma ricevono in eredità la vera felicità e la gloria che dura
per l’eternità. Soffrono i buoni ma la loro sofferenza è preghiera sublime
gradita a Gesù, e Lui in cambio trasfigura le loro anime e le arricchisce di
Grazie.
Vi
assicuro che ne vale la pena soffrire per un po’ di anni e guadagnare molti
meriti davanti a Gesù, che servono per purificarci e per abbellire di incalcolabili
doni la nostra vita. È mortificante subire ingiustizie e diffamazioni
diaboliche, ma si ricevono grandi Grazie se si rimane sereni anche perché verrà
il momento del trionfo già in questa vita.
Tutti siamo chiamati in Paradiso, non tutti però
vivono nella verità, nella giustizia e nell’amore, e perdono ogni possibilità
di salvare eternamente le loro anime. Noi continuiamo ad amare tutti e a
purificare i nostri cuori, distaccandoci da ogni peccato volontario e dai comportamenti
che si oppongono al Vangelo.
Sforzatevi,
cari figli, e riceverete incalcolabili Grazie e consolazioni in questa vita e
poi l’eternità di gloria e felicità.
Continuiamo le intense
preghiere alla Madonna con la recita giornaliera del Santo Rosario per me, per
vincere l’attacco portato da satana, sciogliendo questo nodo oppressivo. Chi mi
vuole bene, preghi molto per me.
Vi benedico
e prego per tutti voi. Pregate per me ogni giorno nella Messa e nel Rosario.