mercoledì 20 giugno 2012

IL PAPA ABOLISCE IL LIMBO


IL PAPA ABOLISCE IL LIMBO: BIMBI NON BATTEZZATI VANNO IN PARADISO


Pubblicato un documento della Commissione teologica internazionale

CITTA' DEL VATICANO
Il Papa abolisce ufficialmente il limbo. Dopo lunghi anni di studio, un documento della Commissione teologica internazionale pubblicato oggi, stabilisce che il limbo - il luogo che accoglie i bambini non battezzati - riflette una «visione eccessivamente restrittiva della salvezza». Ad anticipare il documento è l’agenzia dei vescovi americani, Catholic News, Cns.

Si tratta, per il Vaticano, di «un problema pastorale urgente», perché il numero dei bimbi morti senza battesimo «è in aumento» e anche perché in molti casi di troviamo di fronte a «vittime di aborti». Il documento era in discussione alla Commissione teologica dal 2004, quando era il cardinale Joseph Ratzinger a presiederla. È stato l’attuale presidente, il cardinale William Levada, prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, a presentare al Papa il documento, lo scorso 19 gennaio. Benedetto XVI ha approvato il testo e ne ha autorizzato la pubblicazione.

Nel testo si spiega che «la misericordia di Dio vuole che tutti gli esseri umani siano salvati» e che «la Grazia ha priorità sul peccato». Il testo è di 41 pagine ed è intitolato «La speranza di salvezza per i bimbi che muoiono senza essere battezzati».
-------------------------------------------------------------------------


<>

Trattiamo alcuni fatti di una donna posseduta dal nome Magda dal libro: “Possessione diabolica oggi “(ediz. Segno)
Durante l’esorcismo,il demonio di nome Caino,indica la causa della possessione di Magda,che da bambina ,era stata spesso e gravemente maledetta nel senso vero e proprio dalla nonna materna. – Infatti Caino è il primo uomo maledetto(Genesi4,11). In un altro esorcismo parlò Nerone:”La ragione migliore di una possessione è una maledizione pronunciata da un prete o da una madre. Una maledizione del genere è quasi indissolubile. Soltanto se un prete intercede per lei(Magda), questa maledizione può essere annullata”.Come abbiamo accennato la nonna maledice Magda: “Devi morire e crepare. Non dovrai trovare né riposo né pace. I figli e i discendenti scompariranno come l’ acqua calda; senza pace dovrai sempre andare per il mondo finchè non morirai”. La prima e migliore protezione per una giovane vita contro gli assalti del diavolo nel campo corporale è data dall’esorcismo battesimale, che vuole scacciare il diavolo dall’ambito del corpo di questo essere umano. I diavoli sono rimasti inamovibili nella loro affermazione, secondo la quale il prete che pronunciò il primo esorcismo di Magda lo fece senza pensarci, considerandolo più che altro una mera cerimonia senza l’intenzione seria di cacciare i diavoli . Così sarebbe stato possibile per Caino (demonio), entrare molto presto in Magda; in un primo momento, infatti, soltanto Caino doveva preparare la venuta degli altri.-

E’ molto importante ricevere il Sacramento del Battesimo,che le parole siano pronunciate bene e con l’intenzione seria.
Limbo dal (latino <>, lembo,orlo), in cui hanno trovato posto anche i Santi Patriarchi, i giusti e i Profeti d Israele vissuti prima di Cristo. Essi infatti non hanno cancellato il debito del peccato originale con il battesimo, per cui non potrebbero accedere alla visione di Dio. Ma neppure hanno commesso colpe tali da meritare l’Inferno. Gesù discese a gli’inferi,al limbo, per liberare: i Patriarchi, Profeti, i giusti.

Dal libro:La passione del Signore riferita a Lui. (Di Suor Beghe ediz. Segno):

“ L’anima e lo Spirito di Nostro Signore Gesù Cristo erano uniti sulla terra come lo sono l’Angelo e l’anima dei Santi nel Cielo. E’ per questo che questo che la discesa agli Inferi dell’anima del Signore Gesù Cristo fu la prova d’amore più spaventosa e più triste che vi sia. Lo Spirito del Signore Gesù Cristo è lo Spirito di Dio. Dio Egli stesso. Lo Spirito di Dio attira tutto a sé, ma l’anima del Signore Gesù Cristo prese il cammino in senso opposto al fine d’andare a cercare le anime dei giusti e dei purificati negli Inferi. Quella separazione dello Spirito e dell’anima del Signore Gesù Cristo fu il dolore dell’anima divina che sorpassò tutti gli altri dolori.
Il Signore Gesù Cristo è entrato negli Inferi. Che cosa sono quegl’Inferi? Gli Inferi di cui si tratta sono i luoghi di tutte le anime prive della luce divina. Gli Inferi sono il purgatorio, le sfere di riposo delle anime in sviluppo, le sfere delle anime che non conoscono Dio, le sfere delle anime che non desiderano raggiungere la luce divina pur on essendo dannate, infine, l’ultima sfera, la più terribile e la più triste di tutte le sfere prive della luce divina: le Carceri. Si il mondo invisibile possiede le sue prigioni e le sue segrete anime che vi soggiornano sono veramente da compiangere. Quelle anime non sono dannate, perché non sono in stato di rivolta e di odio contro Dio, ma esse sono delle povere anime senza volontà e senza gusto per nulla. La prigione è loro necessaria non per rinchiuderle e punirle; le prigioni del mondo invisibile hanno infatti un uso opposto alle prigioni della. Resse servono a proteggere quelle anime dai demoni e dagli spiriti malvagi che le trascinerebbero nella dannazione, nel fuoco, nello zolfo e nella distruzione eterna del loro essere, se le porte e le sbarre di quelle prigioni fossero loro aperte.
Il Signore Gesù Cristo è disceso tanto in basso ed è stato aggredito dai demoni nella sua discesa in quelle sfere profonde. Il Signore Gesù Cristo ha portato0 la sua luce fin nelle profondità del mondo invisibile e quella discesa agl’Inferi fu una prova dolorosa e caritatevole oltre ogni misura. Le anime in quelle prigioni conservano l ricordo della sua venuta e la sua luce resta nei muri della notte. La sua luce splende della luce della speranza e a notte è ormai illuminata da quella luce di speranza, che è un chiarire di fede e d’amore e do calore e che dà a loro l’assicurazione di non essere perdute per sempre. La luce dell’anima del Signore Gesù Cristo ha illuminato di speranza le sfere di purificazione, di sviluppo e di maturazione e le anime vi trovano la loro speranza, il loro riposo e la loro tranquillità e se il Signore Gesù Cristo non vi si fosse recato, la luce della speranza non le rischiarerebbe e tutte le anime nell’attesa di entrare nel Paradiso si perderebbero per la disperazione e lo sgomento. La discesa agli Inferi dell’anima di Nostro Signore Gesù Cristo fu una terribile disfatta per la Sovranità del d3emonio, che regnava da padrone in quelle sfere di terrore e in quelle sfere di attesa. Non aveva però ricevuto l’autorizzazione di torturare quelle anime, ma la sola presenza di quegli spiriti immondi e odiosi era sufficiente per sgomentare e terrificare le anime che vi soggiornavano. Talune anime giungevano, e vero, ad issarsi fino agl’Inferi degli eletti e dei giusti, ma le altre, quelle disgraziate deboli, non potevano fare altrettanto.
E Dio, per effetto della sua bontà, donava a loro il sonno, affinché il sonno, durante il tempo del sonno, le liberasse dalle loro angosce e dai pericoli. Ma dopo che l’anima del Signore Gesù Cristo ha vistato i luoghi e i bassifondi della via della salvezza, le anime non debbono più il loro conforto al sonno, ma ala virtù della speranza.” (GLI INFERI NON L'INFERNO,O DICIAMO LIMBO PER LIBERARE I PATRIARCHI,PROFETI,...,PERCHE' GESù NON DOVEVA LIBERARE ANIME DALL'INFERNO PERCHE' ANIME DANNATE DAL PECCATO,SCESE AL LIMBO,UNA VIA DI MEZZO COME UNA CELLA QUASI VICINO A GLI INFERI,MA CUSTODITA PER I GIUSTI CHE ATTENDEVANO GESU' CHE LI LIBERASSE DAL LIMBO.

----------------------------------------------------------------------------------------

PROCESSO AL LIMBO
Patrizia Cattaneo © 2006

I teologi vogliono chiudere il Limbo, o almeno ci stanno provando, e sono già in ritardo sulla tabella di marcia. Forse non sanno ancora dove collocare le anime sloggiate. Loro specialità pare quella di confondere le idee, anziché rischiararle. Non a caso papa Ratzinger li ha messi in guardia. Cari teologi - ha detto ai membri della CTI, la Commissione Teologica Internazionale che si sta occupando del <> - <>. Precisiamo subito che i documenti della CTI non fanno parte del Magistero della Chiesa e i pareri che essa esprime sono contributi al dibattito per aiutare la Santa Sede nell’esame di questioni dottrinali di rilievo. Il pronunciamento ufficiale spetta poi al Papa, una volta fatta chiarezza. Ma il Limbo è ancora avvolto nella nebbia, anche se Joseph Ratzinger lo avrebbe già eliminato vent’anni fa, come dichiara nel libro-intervista di Vittorio Messori <> del 1984. Già lì osservava che <>.
Così ora che ha le chiavi petrine per ligare et solvere, per non avere rimorsi sulla parola <>, Ratzinger ha commissionato ai teologi un’indagine definitiva per chiarire la <>. Si vede che il Limbo gli sta proprio stretto.
Il problema era già stato sollevato dal suo predecessore nell’ottobre 2004, che non riteneva il Limbo un problema teologico isolato, perché <>.
Così, invece di occuparsi dell’enorme problema della controtestimonianza del clero, con tutto quello che c’è da fare nella Chiesa, i teologi sono oggi concentrati a processare il Limbo.
Ma avanziamo per gradi.

Il problema teologico
E’ verità di fede che <>. Il dogma si fonda sulle parole di Cristo: <> (Gv 3,5).
Quindi si battezzano i bambini affinché in caso di morte prematura possano ottenere la salvezza eterna e godere la comunione con Dio, preclusa dalla macchia del peccato di origine, che col battesimo viene rimossa. Benedetto XVI lo ricorda ai genitori di alcuni battezzandi: <>.
Qui sorge il problema: se questo sacramento è necessario per non andare <>, cioè per non essere separati eternamente da Dio, come recita il dogma, tuttavia è difficile credere che i bambini che non l’hanno ricevuto (vittime di aborto, sperimentazioni embrionali o morte prematura) possano essere <> con l’Inferno. Allora dove vanno le loro anime innocenti, macchiate solo dal peccato originale, ma non da colpe personali?
Per risolvere con misericordia il dilemma teologico è nata l’ipotesi del Limbo, proposta dal teologo Pietro Lombardo nel XII secolo. Si tratterebbe di un luogo ai bordi del Paradiso (dal latino <>, lembo, orlo), in cui hanno trovato posto anche i santi patriarchi, i giusti e i profeti di Israele vissuti prima di Cristo. Essi infatti non hanno cancellato il debito del peccato originale con il battesimo, per cui non potrebbero accedere alla visione di Dio. Ma neppure hanno commesso colpe tali da meritare l’Inferno. L’ipotesi teologica di Lombardo, pur senza fondamento dogmatico, ha influenzato i secoli. E’ piaciuta a Dante, a san Tommaso d’Aquino, a san Pio X, che nel suo Catechismo del 1904 afferma: <>.

Allora perché eliminare il Limbo?
Il Limbo non piace invece ai teologi moderni, proprio come il diavolo, e Giovanni Paolo II ha deciso di cancellarne anche il nome dal nuovo Catechismo della Chiesa Cattolica del 1992, che riconosce semplicemente: <>, ponendo così l’accento più sul potere salvifico di Dio che sul peccato, e declinando ogni responsabilità circa la loro collocazione ultraterrena.
Sappiamo dalla teologia sacramentaria che la salvezza non è necessariamente legata ai sacramenti, perché Dio opera <> attraverso di essi, ma non è ad essi vincolato, per cui, nel suo amore onnipotente, può comunicare la grazia per vie extra-sacramentali che solo Lui conosce [5].
Secondo le prime indagini della CTI, il Limbo, non avendo fondamento teologico, non è essenziale, né necessario, e può essere abbandonato senza problemi. I membri della Commissione sostengono di non voler <>, ma desiderano solo <>. Proprio ciò che è accaduto al diavolo, che nella Chiesa è oggi il grande Eliminato, e che per molti teologi è solo una grande e astratta Metafora del male. Si vede infatti come va il mondo e come va…la Chiesa!

I rischi di chiudere
La sorte dei bambini morti senza battesimo è più che mai attuale, perché è invalso l’uso di spostare il sacramento a qualche mese dalla nascita, mentre in passato veniva celebrato nei giorni successivi al parto, per timore di morte prematura.
Di pari passo con la perdita del
senso del peccato, del concetto di salvezza eterna e con la secolarizzazione del clero, si è sbiadita la percezione del battesimo come dono necessario ai fini della vita eterna, così da amministrarlo quanto prima al nascituro.
Se la Chiesa dovesse ora dichiarare che il Limbo non esiste affatto, perché i bimbi non battezzati sono comunque salvi, c’è il rischio che i genitori si curino sempre meno del battesimo. Se battezzare o non battezzare i bambini è uguale, allora perché farlo?
Una differenza ci deve pur essere, e deve spiegarcela la Chiesa!
Perciò finché il Magistero non ci dirà con assoluta certezza dove vanno i bambini morti senza battesimo, è rischioso eliminare il Limbo e ritardare il sacramento.
Riusciranno le menti dei teologi a darci la garanzia assoluta che per queste anime innocenti il battesimo non è necessario?
Quindi, in attesa del pronunciamento definitivo sulla destinazione degli infanti che muoiono col peccato originale, è auspicabile affrettarsi a battezzarli, soprattutto se nascono con problemi che ne fanno temere la prematura scomparsa.

Salvezza eterna non significa Paradiso immediato
Chiudere il Limbo equivarrebbe a dire che i bambini morti senza battesimo sono salvi. Ma dire che sono salvi non significa affatto dire che sono in Paradiso, cioè che possono godere la comunione piena con Dio. Infatti la macchia del peccato originale non lo consentirebbe.
Affermare allora che sono salvi anche senza battesimo, per il principio di non contraddizione, significa destinarli al Purgatorio, presumibilmente in una zona senza sofferenze, perché non hanno colpe, una sorta di anticamera del Paradiso: un <> appunto. Allora il problema non è eliminare il Limbo, ma collocarlo al posto giusto.

E se invece lo spostiamo?
Finora il Limbo è stato percepito dalla tradizione come un quarto luogo (eterno) a sé stante, accanto all’Inferno (eterno), al Paradiso (eterno) e al Purgatorio (temporaneo). Se la definizione dogmatica non prevede un <> ultraterreno, dobbiamo quindi accontentarci di collocare i bimbi morti senza battesimo in uno dei tre tradizionali.
In Paradiso? Non è certo, per l’impedimento della macchia originale.
All’Inferno? Non è credibile, alla luce della misericordia di Dio, in quanto sono anime innocenti.
Rimane il Purgatorio, che è l’ipotesi più attendibile, visto che la macchia originale non permetterebbe loro la piena comunione con Dio, ma neppure hanno meritato la pena della dannazione. In Purgatorio inoltre ci sono vari gradi compresi tra l’Inferno e il Paradiso. Le anime dei bambini senza battesimo potrebbero trovarsi sul bordo del Paradiso, una zona franca dove né si vede Dio, né si soffre. Quindi il Limbo, che per tradizione avrebbe durata eterna e sarebbe un <>, potrebbe invece essere semplicemente una zona franca del Purgatorio, e in tal caso terminerebbe col Giudizio Universale, con destinazione Paradiso. Il Purgatorio infatti è una condizione intermedia che per fede dogmatica durerà fino a quel momento, dopodiché rimarranno solo il Paradiso e l’Inferno. Trasferendo il Limbo in Purgatorio si risolvono i problemi e si correggono gli errori dogmatici della tradizione che lo vuole un <> e oltretutto <>.

Cosa dicono i mistici?
Dove non arriva la ragione, Dio non manca di suscitare mistici e veggenti a supporto della fede. Le rivelazioni private, sebbene non siano fondanti per le formulazioni dogmatiche, se sono affidabili sostengono la riflessione teologica. La beata Caterina Emmerich di cui conosciamo l’attendibilità, sostiene che le anime dei bambini non battezzati vanno in Purgatorio.
La più grande (e attendibile) mistica vivente Natuzza Evolo, li mette nel <> che descrive però come luogo temporaneo (e l’unico luogo temporaneo riconosciuto dogmaticamente è il Purgatorio!). Quindi le rivelazioni private delle due grandi mistiche coincidono.
Si salva così anche la NECESSITA’ del battesimo ai neonati, per evitare loro il Purgatorio in caso di decesso prematuro, o almeno nel dubbio che possano finirci.
Natuzza Evolo ci parla del Limbo in una interessantissima rivelazione privata che risale al 1950, di cui dobbiamo la trascrizione al Dott. Nicola Valente di Paravati (VV), che dovrebbe far molto riflettere i teologi, considerato che la mistica è completamente analfabeta, non ha istruzione teologica, e che a quel tempo il dibattito sul Limbo era ancora molto lontano. Ecco cosa le hanno rivelato sull’aldilà le anime del Paradiso [6]:
< Chiedete perdono a Dio con sincero pentimento dei vostri pec¬cati mortali commessi in mala fede, altrimenti la Giustizia non vi potrà mai perdonare; ma chi chiede a Dio perdono viene preservato dal fuoco eterno. Chi invece li ha commessi in buona fede deve espiare la colpa, e quando non è sufficiente l'espiazione in questo mondo, deve espiare in Purgatorio con pene diverse.
Gesù, nel giudicare uno spirito, eccezion fatta per i peccati gra¬vi, non infligge una pena per ogni peccato, ma considera i vari pec¬cati e dà un giudizio complessivo, infliggendo una o varie pene. La durata di ogni pena varia a seconda dell'entità del peccato, secondo la penitenza fatta, secondo il bene fatto e secondo le indul¬genze guadagnate, che sono da Dio concesse in relazione ai propri meriti, e pertanto l'indulgenza plenaria viene concessa per intero soltanto a chi ha raggiunto la perfezione.
Chi nega l'esistenza di Dio e non si ravvede, chiedendogli per¬dono con sincero pentimento, va all'Inferno, in quanto nessun ateo può essere tale in buona fede, essendo Dio in noi; chi professa false religioni, purché chieda perdono con sincero pentimento dei peccati mortali commessi in mala fede alla sua pseudo-divinità, Dio accetta la richiesta, sebbene fatta in buona fede a un Dio inesistente, e dopo l'espiazione delle pene relative ai suoi peccati, va in un luogo (che non è il Limbo, perché al Limbo vanno solamente i bambini non battezzati), dove soffre soltanto per la mancanza della Visione Beatifica di Dio, e vi rimane fino al giorno del Giudizio Universale, giorno in cui, ricevendo nel grado meritato la Grazia Santificante, che Gesù ha restituito alla umanità col suo Olocausto, sarà assunto dalla pienezza della grazia in Paradiso.
Chi ha dubbi sulla Fede dubiterà della sua salvezza anche durante le pene, non sapendo cioè se si trova in Purgatorio o nell'Inferno e non riceve alcun sollie¬vo; chi non fa elemosine, potendole fare, non riceve né suffragi né indulgenze, i quali vengono da Dio dati alle anime più bisognose, né il conforto di Gesù, e chi, pur facendole, non le adegua alla propria ricchezza, riceve suffragi, indulgenze e il conforto di Gesù adeguati al bene fatto.
Aiutate i vostri trapassati con Comunioni, con digiuni, con asti¬nenze e col tralasciare pasti, con elemosine, con preghiere, con mes¬se celebrate e ascoltate.
La carità che avrete per i trapassati, oltre a procurare loro i sud¬detti suffragi, procurerà a voi del bene nei bisogni materiali e nei bi¬sogni spirituali presenti e soprattutto in quelli dell'altra vita, bene che è relativo ai vostri meriti, all'entità della carità usata e alle pre¬ghiere che i trapassati, ricambiando la vostra carità, faranno per voi, non potendo pregare per loro stessi.
Potete applicare a loro le indulgenze, che diminuiscono il tem¬po della pena, facendo anticipare l'assunzione in Paradiso, e la diminuzione è relativa ai meriti vostri e dello spirito che le riceve.
Offrite anche a noi, anime del Paradiso, ciò che offrite alle anime del Purgatorio, perché, pur non avendone bisogno, l'offriamo a Gesù, il Quale lo dà alle anime più bisognose, e sarà per noi una manifestazione del vo¬stro amore e per voi un bene relativo.
La carità che ha maggiore valore è la Comunione, e, sebbene consenta alle anime del Purgatorio mezz'ora di sollievo, il suo mag¬gior valore lo guadagna lo spirito che si comunica. A questa carità seguono per importanza il digiuno e l'elemosina.
Pensate di essere fedeli, buoni, umili e caritatevoli. Dio vi dà la ricchezza perché sappiate amministrarla, l'intelligenza per servirlo. Com'è bello il Paradiso! A che servirebbe l'intelligenza dei dotti se si dovesse perderlo? Com'è bello Gesù, le sue Bellezze non si possono descrivere, oh che delizia, oh che delizia!... Come è bello morire da martire! Beato chi sa soffrire in codesto mondo, perché godrà per l’eternità.
O mamme e padri di famiglia, pensate all'educazione dei vostri figli! educateli alla religione, altrimenti sarete responsabili delle loro colpe. Non vi private di figli perché è un peccato grave, potendo venire alla luce delle anime sante. Battezzateli anche in acqua, se non fate in tempo, perché i bambini non battezzati vanno al Limbo - luogo dove si soffre solamente per la mancanza della Visione Beatifica di Dio - non avendo avuto la Grazia Santificante, che viene donata col Battesimo, e vi rimarranno fino al giorno del Giudizio Uni¬versale, giorno in cui, ricevendola, saranno assunti in Paradiso. Non essendo però la colpa in dipendenza dalla loro volontà, dopo il Giudizio Universale, la Giustizia compenserà la sofferenza che ha fatto loro acquistare dei meriti relativamente alla sua durata.
Sappiate che in codesto mondo siete in licenza e che qui è l’eternità; chiedete perdono a Dio con sincero pentimento dei vostri peccati mortali, commessi in mala fede, altrimenti andrete all'Inferno, ma chiedete perdono pure di quelli commessi in buona fede e di quelli veniali. Perché non vi confessate? Perché non volete forse dare soddisfazioni ai Sacerdoti? In quel momento essi rappresentano Gesù Cristo e non vi deve interessare se siano difettosi. Andate a Messa, santificate le feste, osservate tutta la legge di Dio, mettetevi sulla retta via. Gesù è triste, molto triste, perché nel mondo vi sono molti peccati. Pregate, pregate, altrimenti i mali del mondo, che sono causati dai peccati, non saranno mai attenuati>>.

Ma allora è stato inutile?
Un sacerdote quasi novantenne, che è stato alunno di San Luigi Orione, mi confidò che in una notte da lupi, mentre era missionario in Argentina, bussarono alla sua porta degli sconosciuti. Erano venuti a chiamarlo d’urgenza per amministrare il battesimo a un neonato in punto di morte. Il missionario era indeciso. Infatti era pericolosissimo avventurarsi al buio, perché quelle zone erano malavitose. Inoltre non conosceva quella gente. Poteva anche trattarsi di un tranello per sequestrarlo o per ucciderlo. L’amore per Cristo fu più forte dei pensieri che gli attraversavano la mente. Rischiava la vita, ma se non andava rischiava invece il rimorso per il resto dei suoi giorni, così, confidando in Dio, salì sulla jeep che lo attendeva per condurlo a destinazione ignota. Dopo un viaggio che gli sembrò eterno, la jeep si fermò davanti a una casupola dove una povera donna stringeva tra le braccia il suo neonato morente. Era tutto vero! Tirò un sospiro di sollievo e gli amministrò il sacramento per il Paradiso.
Caro sacerdote esemplare che hai rischiato la vita per spalancare a un bambino le porte di Cristo, fra poco forse ci diranno che non è necessario amministrare il battesimo a un neonato morente, perché il Limbo chiude e i bambini sono salvi lo stesso. Cristo te ne sarà grato, ma quella notte potevi riposare tranquillo!

-------------------------------------------------------------------

DAL LIBRO DI MARIA SIMMA: “FATECCI USCIRE DA QUI!! “

Le domande a Maria Simma: “ Qual è il destino dei bambini nati od abortiti? Dove vanno?

M.SIMMA: Le anime mi dicono che non vanno in Paradiso e che non vanno neanche in Purgatorio perché sono innocenti. Vanno in un posto di mezzo. Lo si può chiamare Limbo od anche “ Paradiso dei bambini”. La parola Limbo viene da Limbus, che significa spazio tra il testo ed il bordo de foglio, quindi margine. Le anime dei piccoli non sanno che vi è qualcosa di meglio; non sanno di non essere in Paradiso. L responsabilità di portarli in Paradiso spetta a noi; un compito non difficile perché non hanno mai avuto occasione di peccare. Lo possiamo fare mediante il battesimo dei non nati o facendo fir loro Messa da Requiem. Bisogna dar loro un nome ed accoglierli in seno alla propria famiglia. In questo modo entrano a far parte del Libro della Vita”.