"Per
propria colpa:
i
peccati di superstizione e le pratiche occulte"
Non
pochi sono convinti che la superstizione e le pratiche occulte siano innocue,
ma non si rendono conto che esse, invece, possono aprire ampie brecce al
demonio, perché possa esplicare la sua attività straordinaria sulle cose.
Nell’esercizio del ministero degli esorcismi si constata che un certo numero di
casi di azione straordinaria del demonio deriva dal fatto che la persona si è
avvicinata alle pratiche occulte senza sapere a che cosa stesse andando
incontro. Ecco, allora, che per un discernimento dell’azione demoniaca
straordinaria è importante osservare se certi fenomeni hanno avuto inizio dopo
uno o più particolari o circostanze particolari e che possono essere compresi
tra quelli che elenco qui di seguito:
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Partecipazione a sedute spiritiche o anche aver solo assistito a sedute
spiritiche o anche aver solo assistito ad esse;
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Aver frequentato medium, maghi, cartomanti o aver esercitato la medianità, la
magia, la cartomanzia:
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Aver fatto uso di amuleti e talismani, soprattutto se ricevuti da maghi, i
quali li hanno sottoposti a riti di evocazione e di propiziazione degli
spiriti;
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Aver praticato certe tecniche quali la meditazione trascendentale, il reiki,
l’apertura dei chakra, quelle New Age..;
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Aver regolato le proprie attività facendo uso del pendolino (radiostesia);
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Aver fatto uso della cosiddetta piramide accumulatrice di
energia;
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Essersi sottoposti a sedute per ricevere i cosiddetti fluidi scaccia
malanni;
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Aver portato dall’Africa, dall’Asia o dal Sud-America oggetti propri della
magia locale, comprati come souvenir;
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Aver assistito o partecipato a riti di vudù o di macumba o di candomblè;
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Aver fatto parte di sètte, gruppi o associazioni, massoneria.. nelle quali si
svolgono riti esoterici e pratiche di occultismo;
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Aver fatto parte di sètte sataniche o aver preso sporadicamente parte a riti di
satanismo, come il patto di sangue stipulato con il demonio, partecipazione a
messe nere, partecipazione a omicidi rituali, profanazione volontaria
dell’Eucaristia;
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Aver ascoltato, per lunghi periodi di tempo e per molte ore al giorno, musica
con messaggi che invitano al culto si Satana o alla violenza, alla necrofilia,
alla bestemmia, all’omicidio, al suicidio.
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Queste pratiche superstiziose e le varie forme di occultismo descritte,
associate ai vizi che diventano dipendenze alienanti (alcool, droga,
depravazioni sessuali di qualsiasi tipo, bestemmie ecc.) rendono ancor più
vulnerabili all’azione straordinaria del demonio.
(P.
Francesco Bamonte)