venerdì 22 marzo 2019

IL CASO DI MADDALENA DELLA CROCE SUORA FRANCESCANA


IL CASO DI MADDALENA 
DELLA CROCE
SUORA FRANCESCANA
Patto col demonio per passare per santa

Maddalena della Croce, francescana di Cordova, al principio del secolo XVI. Ella nacque nel 1487, entrò in convento a diciassette anni, nel 1504, e fu tre volte abbadessa del suo monastero. All’età di cinque anni il demonio le apparve sotto la forma di diversi santi, e le ispirò a poco per volta il desiderio di passare per santa. Aveva tredici anni quando egli giudicò l’anima sua sufficientemente posseduta dalla vanità, dall’orgoglio e dal sensualismo; le confessò nettamente chi era e le promise che, se essa si legava a lui con un patto, avrebbe esteso molto lontano la sua reputazione di santità, e le avrebbe procurato, per trent’anni almeno, tutti i godimenti che poteva desiderare. Ella accettò, e satana divenne allora il suo consigliere, sebbene in certi giorni volesse allontanarlo, troppo atterrita dalle forme terribili che esso prendeva. Grazie al suo soccorso, ella contraffaceva tutte le forme del meraviglioso divino: estasi, sollevamento in aria, predizioni spesso avverate. Si faceva da sé stessa delle piaghe stigmate, e per undici anni persuase gli altri che essa non prendeva nessun nutrimento, procurandosene in segreto. Per trentott’anni, fino al 1543, le riuscì d’ingannare scientemente i più grandi teologi di Spagna, i vescovi, i cardinali, gl’inquisitori ed i signori della Corte.
Da tutte le parti venivano a consultarla e a colmarla di elemosine. Essendo stata in punto di morte, confessò tutto pubblicamente, poi deplorò le sue confessioni. Bisognò ricorrere agli esorcismi, perché il demonio perdesse l’impero sulla sua volontà. Finalmente fu condannata ad esser rinchiusa in un altro convento del suo ordine.
Monsignor Dupanloup, vescovo d’Orléans, diceva in una lettera al suo clero, il 23 marzo 1874: il cardinale Albitius, che scriveva verso la metà del secolo XVII, enumera nella sua grande opera de Inconstantia in fide più di venti anni condanne date al tempo suo dal Sant’Uffizio contro le simulatrici. Egli aggiunge che nel 1747 fu condannata per il medesimo motivo una religiosa professa del monastero di Santa Chiara in Chieri; sotto PIO VII, ua chiamata Giovanna Marsella (per stigmate fraudolente); nel 1857 una certa Caterina Finelli (Lettura pubblicata nel giornale “Le correspondant” del 25 marzo 1874, p. 1105). –

Quante anime avrà danneggiato spiritualmente questa suora che avendo fatto il patto con il demonio per apparire santa l’hanno seguita, parlato, cercare in lei consigli ecc ..?
State attenti ai falsi veggenti, ai falsi santi o chi vuol far credere di avere locuzioni. Prudenza!

Dal libro: Ecco io vedo i ciel aperti - Edizione OCD