sabato 8 aprile 2017

La teoria occulta orientale dei Chakra



  prevede un Mantra specifico per l'apertura di ogni chakra, un colore e una figura geomerica specifica.
"I Kriya o tecniche, che determinano l'ascesa della Kundalini lungo Sushumna, sono tra i segreti più gelosamente custoditi del Laya Yoga" (John Mumford, Yoga psicosomatico, ed hermes, Roma 1980, p.62).
Dei 7 chakra i primi 5 (muladhara, svadhishthana, manipura, anahata, vishuddha) corrispondono ai grandi elementi o tattva della terra, dell'acqua, del fuoco, dell'aria e dell'etere: il 6° (ajna) all'organo interno, ai poteri intellettuali individuali fino al buddhi, mentre i tattva più gerarchicamente elevati hanno la loro corrispondenza nello spazio compreso tra tale chakra e il sahasrara, alla sommità del capo, che corrisponde all'unità suprema e alla vetta del Kailasa ove soggiorna Shiva, il "signore della montagna". Ad ogni chakra viene riferito un mantra e un potere che vi predomina. 


La contaminazione tantrica
Il Tantrismo, dalla Teosofia in poi, ha contaminato irrimediabilmente lo "Yoga occidentale" dandone una dimensione ulteriormente magica. Per Julius Evoca, tantrico italiano del'900, il Tantrismo sarebbe l'unica via da seguire "in un mondo dove Dio è morto in cui lo scopo è raggiungere una superiore libertà... perchè viviamo gli 'ultimi tempi', nel Kali-Yuga, nell'età oscura in cui solo il respiro e il sesso vengono considerati le uniche vie ancora aperte per l'uomo" (Julius Evola, Lo Yoga della potenza, ed Mediterranee, Roma 2006, p.8). Ovviamente anche i teosofi affermano che siamo nell'erà della deà Shakti o Kundalini o Prana o Ki: "Il corso dell'evoluzione si divide in quattro Yuga (lett. Ciclo) per ogni razza, nel proprio tempo e nel proprio modo. Questi Yuga non influiscono su tutta l'umanità allo stesso tempo, poichè alcune razze si trovano in uno Yuga, mentre altre sono in un ciclo diverso... Questi quattro Yuga sono: Krita o Satya, o età dell'oro; Treta; Dvapara e Kalì o Shakti, ovvero età nera. Tanto l'India che i paesi occidentali si trovano ora nel Kali Yuga, specie per quanto riguarda lo sviluppo morale e spirituale" (William Judge, L'oceano della Teosofia, ed BIS, Torino 2004, p.82). Il siddha (l'iniziato tantrico) è al di la del bene e del male e qualsiasi cosa fa è al di là del dharma (lett. legge/verità) e del karma. Dice Evola: "Si tratta di diventare levatrici di se stessi... realizzare l'androginia spirituale" (Julius Evola, Lo Yoga della potenza, ed Mediterranee, Roma 2006, p.11). Quando il tantrismo, per Evola, da risultati "spirituali"? Afferma Evola: "I Tantra dicono: Cominciate a esercitarvi sotto la guida di un maestro qualificato. Se non ottenete subito risultati positivi, i siddhi (poteri), siete liberi di smettere" (Julius Evola, Lo Yoga della potenza, ed Mediterranee, Roma 2006, p.21). Se Patanjali, nello yoga classico, chiede agi yogin di non usare i siddhi per non ricadere nel samsara (cfr. Yogasutra, III,36.37), i tantrici vedono nel "dominio delle energie segrete chiuse nel corpo... in esse Kalì, dormiente nelle età precedenti età, è completamente sveglia... Kalì o Shakti è la dea che divora il tempo, ossia il divenire... le teste recise di cui si adorna la dea Kalì rapprensentano le potenze e il potere della Shakti... perchè nell'età ultima forze elementari, infere e, se si vuole, anche abissali sono allo stato libero e si tratta si assumerle e affrontarle... il cavalcare la tigre... l'unione sessuale dell'impassibile Shiva (nei Veda, 'Shiva' è chiamato 'Rudra' che significa "dio della orte o dio che uccide o signore della folgore") con l'ardente Shakti (lett. potenza) del proprio essere e su tutti i piani della realtà... nella stessa direzione nell'era induistica e soprattutto tibetana c'è stato lo sviluppo di pratiche magiche in particolare della stregoneria" (Julius Evola, Lo Yoga della potenza, ed Mediterranee, Roma 2006, pp.21.22.24.49). Afferma Evola: "Con il tantrismo o shaktismo il mantra da formula liturgica diviene propriamente la parola di potenza tanto che il tantrismo è stato chiamato mantrayama. Naturalmente l'istanza pratica ha portato anche ad una stretta connessione del tantrismo con lo Yoga; ma ha carattere specificatamente tantrico soprattutto lo Hata-Yoga (lo "yoga violento", questo è il senso letterale del termine, e per nulla "yoga fisico") inteso come 'yoga del potere serpentino', come kundalini-yoga, basato sul risveglio e l'impiego, per la 'liberazione' della Shakti primigenia latente nell'organismo umano: al che si associa lo svilippo di tutta una scienza avente come oggetto la 'corporeità occulta', l'anatomia e la fisiologia iperfisiche dell'umano organismo nel quadro di corrispondenza fra uomo e mondo, fra microcosmo e macrocosmo. Il respiro e il sesso vengono considerati come le uniche vie ancora aperte per l'uomo nel kalì-yuga" (Julius Evola, Lo Yoga della potenza, ed Mediterranee, Roma 2006, pp.25.26).

 Lo Yoga in Occidente
Nel corso dei secoli si sono sviluppate in India varie correnti o scuole che si differenziano principalmente nel sottolineare determinate fasi della pratica dello yoga; fra queste, la forma più popolare in India è quella del Bhakti-yoga, "yoga religioso" che dà rilievo ai primi due stadi della disciplina: l'autocontrollo e l'osservanza religiosa. Quando si parla di yoga in Occidente, invece, si fa solitamente riferimento allo Hatha-yoga, forma basata sulla associazione di esercizi fisici (âsana) e di esercizi respiratori (prânayama), ma la divulgazione di questa specifica espressione ha generato una serie di equivoci: il ruolo del corpo è stato enfatizzato fino ad identificare le posizioni con lo yoga stesso. Accade, così, che chi oggi si avvicini per la prima vaolta a questa disciplina, possa pensare si tratti solo di ginnastica dolce, in grado di rendere il corpo armonico ed elastico. In Italia i centri in cui si pratica qualche forma di yoga sono centinaia e spesso vengono introdotti ai corsi anche i bambini; nel peggiore dei casi la scienza dello yoga è utilizzata come metodo per mantenere la linea. In Occidente, lo yoga ridotto ad attività ginnica va sempre più di moda, e si presenta nelle forme più disparate: power yoga, yoga-dance, hara yoga, ecc. In realtà, gli esercizi fisici,  insieme a quelli respiratori e di rilassamento, sono difficilmente separabili dagli aspetti spirituali, poichè i primi devono condurre alla conoscenza di se stessi e delle tecniche di dominio dello spirito e dell'anima; non si può infatti separare il metodo yoga dalle sue radici, dalle concezioni dello hinduismo e del suo occulto mondo spirituale. Dello yoga si sono appropriate sia la New Age, che lo ha reso uno dei suoi tanti ingredienti del suo approccio sincretistico, sia una moltitudine di sette e scuole religiose e magico-mistiche. Entrami gli approcci, quello "ginnico" e quello "mistico", sembrano esprimere quel medesimo disagio che in Occidente alimenta una attenzione alla salute di tendenza narcisistica, e un desiderio di fuga dalla realtà.
Estrapolare quindi qualche aspetto dello Yoga per farne un metodo di ginnastica rilassante, è certo possibile, ma non si parli più di Yoga. Esso non tende alla soddisfazione del proprio ego, ma alla sua distruzione.
Usare quindi le tecniche Yoga anche solo per favorire la nostra concentrazione in Dio, è tradire sia la tradizione spirituale orientale che quella cristiana, per cui i cosiddetti guru cristiani non sono in realtà ne guru, ne cristiani, poichè se sono rimasti cristiani non sono dei veri guru e se sono divenuti veri guru hanno cessato di essere cristiani.
Afferma il documento della Chiesa "Orationis Formas" (1989) alla nota n°12:
" Additando a tutta la chiesa l'esempio e la dottrina di S. Teresa di Gesù, che a suo tempo dovette respingere la tentazione di certi metodi che invitavano a prescindere dall'umanità di Cristo a vantaggio dì un vago immergersi nell'abisso della divinità, papa Giovanni Paolo Il diceva in un'omelia del 1novembre 1982 che il grido di Teresa di Gesù in favore di una preghiera tutta centrata in Cristo "è valido anche ai nostri giorni contro alcuni metodi di orazione che non s'ispirano al Vangelo e che in pratica tendono a prescindere da Cristo, a vantaggio di un vuoto mentale che nel cristianesimo non ha senso. Ogni metodo di orazione è valido in quanto si ispira a Cristo e conduce a Cristo, la via, la verità e la vita (cf. Gv 14,6)". Si veda: Homilia Abulae in honorem Sanctae Teresiae: AAS 75(1983), 256-259)".


 I pericoli dello Yoga
Lo Yoga pertanto non può essere praticato da un cristiano senza pericoli:
a) L'uso di questa tecnica porta a escludere l'esercizio delle Virtù teologali nella propria vita spirituale e a considerate la Grazia divina secondaria rispetto allo sforzo personale. 
b) Si è portati a dimenticare Cristo e la preghiera, non pensando che è impossibile arrivare a Dio, prescindendo dalla sua autodonazione nel Figlio incarnato, poichè solo in lui prendiamo parte alla vita divina. 
Afferma il documento della Chiesa "Orationis Formas" (1989) al n°3:
"La preghiera cristiana è sempre determinata dalla struttura della fede cristiana, nella quale risplende la verità stessa di Dio e della creatura. Per questo essa si configura, propriamente parlando, come un dialogo personale, intimo e profondo, tra l'uomo e Dio. Essa esprime quindi la comunione delle creature redente con la vita intima delle Persone trinitarie. In questa comunione, che si fonda sul battesimo e sull'eucaristia, fonte e culmine della vita della chiesa, è implicato un atteggiamento di conversione, un esodo dall'io verso il tu di Dio. La preghiera cristiana, quindi, è sempre allo stesso tempo autenticamente personale e comunitaria. Rifugge da tecniche impersonali o incentrate sull'io, capaci di produrre automatismi nei quali l'orante resta prigioniero di uno spiritualismo intimista, incapace di un'apertura libera al Dio trascendente. Nella chiesa la legittima ricerca di nuovi metodi di meditazione dovrà sempre tenere conto che a una preghiera autenticamente cristiana è essenziale l'incontro di due libertà, quella infinita di Dio con quella finita dell'uomo".
c) E possibile degenerare nel culto del corpo e giungere a identificare le sue sensazioni come esperienze spirituali della grazia. Infatti, dice uno yogi, "una massima orientale afferma che lo studente non accetta per vero nulla, fino a che non l'ha convalidato con l'esperienza personale" (John Mumford, Yoga psicosomatico, ed hermes, Roma 1980, p.29). Ma scambiarle per consolazioni dello Spirito Santo porta a concepire erroneamente il proprio cammino spirituale; e considerarle segno dell'esperienza mistica, quando l'atteggiamento morale della persona non vi corrisponde, rappresenta una schizofrenia, che può condurre a disturbi psichici.
 d) Si nega che l'unione abituale con Dio non s'interrompe necessariamente quando ci si dedica al lavoro e alla cura del prossimo. 
e) Il rallentamento della funzione respiratoria può provocare danni alla contrazione miocardica. In molti manuali di Yoga certe tecniche vengono vietate a coloro che soffrono di disturbi di cuore. Un esempio: "La tecnica Yoga della Rivitalizzazione è assolutamente controindicata per coloro che soffrono di disturbi cardiaci" (John Mumford, Yoga psicosomatico, ed hermes, Roma 1980, p.45). Inoltre anche Patrian sconsiglia lo yoga per tutta una serie di patologie: "Non devono praticare lo Hatha-Yoga coloro che hanno la pressione del sangue sopra i 150 e sotto i 100 mm. Per le persone deboli di cuori vengono sconsigliate le posizioni Sirshana, Uddiyana; Nauli e le respirazioni Bhastrika e Kapalabhati, ecc... Se qualcuno ha un pò di debolezza cardiaca e desidera ugualmente praticare le posizioni e le respirazioni dovrà eseguirle con molta moderazionee secondo il consiglio del medico" (Carlo Patrian, op. cit. , pp.58.60).
In effetti lo yoga è una tecnica di controllo e di rallentamento del respiro (pranayama) per autoindurre anche attraverso l'alcalosi dovuta alla iperventilazione, esperienze di autotrance indotta in cui si pensa di uscire dal corpo, visto come carcere dell'energia spirituale, espandendo l'aura (il banalissimo "effetto corona" delle fotocopiatrici) per avere un fatomatico dominio sulla realtà.
f) La concentrazione artificiale su un oggetto causa spesso stati d'angoscia e isolamento affettivo con conseguente ripiegamento su se stessi (egocentrismo) 
g) Si prescinde da ciò che è "terreno" per immergersi nella sfera preternaturale delle "energie" e delle sensazioni, mentre Dio si rivela attraverso la dimensione umano-terrena.
 h) Si dimentica che Dio è una realtà della quale non ci si può impossessare con qualche tecnica; che l'uomo non è il Dio di domani e Dio non è l'uomo di ieri e di oggi; e che la beatitudine risulta dall'incontro tra persone che si amano, non da una presa di coscienza solitaria. 
i) Non essendo Dio un essere personale, la nostra felicità non dipenderebbe dal Suo manifestarsi e ancor meno dal Suo perdono, ma dagli sforzi dell'uomo di superare la propria condizione e giungere a quella divina.
 j) Si è convinti che esista una continuità tra il divino e l'umano, per cui l'uomo, essendo Dio, ha solo bisogno di mezzi adatti per rendersene conto. Stranamento il guru proporrà "n+1" corsi ad "m+1" soldi con "n" ed "m" tendenti all'infinito perchè occorrono ovviamente molti corsi per accorgersi di essere "dio". Ma se uno è "dio" (onnipotente, onnisapiente, ecc.) perchè dovrebbe accorgersene con una tecnica?
k) L'adesione consapevole di un cristiano allo yoga equivale quindi ad una formale apostasia dalla fede cristiana, in quanto ci troviamo di fronte a due spiritualità inconciliabili. Il substrato dello Yoga è: panteismo, monismo, reincarnazione, evocazione spiritica dei Deva attraverso mantra (canto all'idolo indù) e mandala (talismano circolare con al centro una rappresentazione della divinità o di un animale), ecc. E' altrettanto evidente che dal punto di vista anche pedagogico il partire dalla "esperienza" (non spirituale ma di stati alterati di coscienza o al limite preternaturale-spiritica) dispone la persona ad accogliere anche la spiegazione e i contenuti di quella esperienza che anche il guru di hata-yoga cercherà di mutuare, rendendo il cristiano permeabile all'occultismo. Attualmente non esiste ancora nessuno che sia riuscito ad inculturare il cristianesimo nell'induismo, nel buddhismo e nelle religioni orientali.


PREOCCUPA quindi il fatto che:
1) si utilizzi lo yoga come preparazione psicofisica alla contemplazione cristiana sebbene la Congregazione per la Dottrina della Fede del 1989 abbia emanato il documento "Alcuni aspetti della meditazione cristiana" in cui afferma  
  • allla nota n°1: "Con l'espressione "metodi orientali" si intendono metodi ispirati all'induismo e al buddismo, come lo "Zen" o la "Meditazione Trascendentale" oppure lo "Yoga". Si tratta quindi di metodi di meditazione dell'estremo oriente non cristiano che non di rado oggi vengono adoperati anche da alcuni cristiani nella loro meditazione".
  • al N°11-12: "Le forme erronee (di preghiera), dovunque sorgono, possono essere diagnosticate in maniera molto semplice. La meditazione cristiana orante cerca di cogliere nelle opere salvifiche di Dio in Cristo, Verbo incarnato, e nel dono del suo Spirito la profondità divina, che si rivela sempre attraverso la dimensione umano-terrena. Invece, in simili metodi di meditazione, anche quando si prende lo spunto da parole e opere di Gesù, si cerca di prescindere il più possibile da ciò che è terreno, sensibile e concettualmente limitato, per salire o immergersi nella sfera del divino, che in quanto tale non è nè terrestre, nè sensibile, nè concettualizzabileci troviamo di fronte ad un acuto rinnovarsi del tentativo, non esente da rischi ed errori, di fondere la meditazione cristiana con quella non cristiana. Le proposte in questo senso sono numerose e più o meno radicali: 1)alcune utilizzano metodi orientali solo ai fini di una preparazione psicofisica per una contemplazione realmente cristiana; 2)altre vanno oltre e cercano di generare, con diverse tecniche, esperienze spirituali analoghe a quelle di cui si parla in scritti di certi mistici cattolici; 3)altre ancora non temono di collocare quell’assoluto senza immagini e concetti, proprio della teoria buddista, sullo stesso piano della maestà di Dio, rivelata in Cristo, che si eleva al di sopra della realtà finita e, a tal fine, si servono di una “teologia negativa” che trascende ogni affermazione contenutistica su Dio, negando che le cose del mondo possono essere una traccia che rinvia all’infinità di Dio. Per questo propongono di abbandonare non solo la meditazione delle opere salvifiche che il Dio dell’antica alleanza e della nuova alleanza ha compiuto nella storia, ma anche l’idea stessa di Dio uno e trino, che è amore, in favore di un’immersione nell’abisso indeterminato della divinità. Queste proposte o altre analoghe di armonizzare tra meditazione cristiana e tecniche orientali dovranno essere continuamente vagliate con accurato discernimento di contenuti e di metodo, per la caduto in un pernicioso sincretismo”

2) si cerchi di provocare con lo yoga esperienze analoghe a quelle dei mistici cristiani;
3) si collochi l'uomo sullo stesso piano di Dio, per cui si abbandona non solo la meditazione delle opere salvifiche che Dio ha compiuto nella storia, ma anche l'idea del Dio Uno e Trino in favore dell'immersione nell'abisso della Divinità.

Si comprende allora perchè Madre Teresa di Calcutta abbia escluso lo YOGA per le sue suore. Paradossalmente vi sono scuole elementari italiane intitolare alla Beata Teresa di Calcutta in cui si propone lo yoga come "ginnastica" innoqua. 

"Il buddhismo, ancora più dell'induismo, riduce gli esseri ad un fascio energetico...La spiritualità dell'India è strettamente legata all'uso di tecniche, ossia di mezzi e processi, uniformi e standardizzati, impiegati per produrre un'opera e ottenere un risultato determinato...Nell'Oriente indiano (induismo, buddismo, zen) ci troviamo di fronte all'apice della religione naturale caratterizzata dallo sforzo umano di auto-trascendenza e di autoliberazione. Cosicchè l'accento non viene tanto posto sull'amoroso desiderio di incontrare un Dio personale, quanto sull'eliminazione, sulla recisione di tutto ciò che ci mantiene nella apparenza di una dimensione limitata e creata. Il primato della via negativa si afferma prepotentemente; nel buddismo soprattutto "non ci liberiamo del male attraverso il bene, che proviene da Dio; ce ne liberiamo soltanto mediante il distacco dal mondo, che è cattivo. La pienezza di tale distacco non è l'unione con Dio, ma il cosiddetto nirvana, ovvero uno stato di perfetta indifferenza nei riguardi del mondo" (Giovanni Paolo II, Varcare le soglie della speranza, Mondadori, p.96). Il cristianesimo, invece, non è tanto una religione e ancora meno una religione naturale, quanto una fede mediante la quale l'essere umano si apre alla rivelazione di un Dio trascendente e vivo; perciò la nostra meditazione non si riduce ad una tecnica impersonale ma è "un desiderare Dio, un amore ineffabile, che non proviene dagli uomini, ma è prodotto dalla grazia divina"(Giovanni Crisostomo, Omelia 6 sulla preghiera, PG 64,464). Le somiglianze che si vorrebbero stabilire tra la meditazione orientale e quella cristiana, per esempio tra gli esercizi respiratori del pranayama e dell'esichasmo, sono solo apparenti, assicura Mircea Eliade. Perchè la sua mente possa penetrare nella dimensione trascendente, il cristiano ha solo bisogno di un cuore povero e aperto ad un intervento divino. Tutto il resto è superfluo: i misteri umani e cristiani che la nostra mente contempla non sono, forse, più sconcertanti dei koans dello zen? "Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose meditandole nel suo cuore" (Lc2,19). Tutti sanno della polemica suscitata dall'intervento del P. de Rosa sull'incompatibilitàtra l'essere simultaneamente cristiani e buddhisti, sull'inamissibilità della doppia appartenenza; l'adesione consapevole di un cristiano al buddhismo, sostiene il noto gesuita, equivale ad "un gesto che, oggettivamente, è di formale apostasia dalla fede cristiana" (Giuseppe De Rosa, Il buddismo in Italia, in Civiltà Cattolica, 6-20/8/94, pp293-301). Quanto è stato detto sopra dovrebbe bastare per dargli ragione: "se mai, a certi livelli, esiste una concordanza materiale tra le religioni dell'Oriente indiano e il cristianesimo, resta vero che ci troviamo di fronte a due spiritualità formalmente inconciliabili, in quanto l'Oriente non riconosce l'incontro fra un Dio e un uomo realmente esistenti e distinti. Non è indicativo, al riguardo, il favore di cui gode l'Oriente indiano negli ambienti della New Age così lontani dal cristianesimo?...E' difficile trovare una spiegazione esuriente all'attuale fascino esercitato dall'Oriente indiano sull'Occidente. Trionfo del soggettivismo sotto le apparenze di una interiorità riscoperta? Fuga da un mondo esterno percepito come sempre più ostile? Ricerca del benessere psico-fisico? Desiderio di accedere rapidamente a delle esperienze spirituali? Crisi di un cristianesimo troppo compromesso con il razionalismo oppure ridotto a mero moralismo?" (F. Dermine, Spiritualità dell'India e spiritualità cristiana, in Religioni e sette nel mondo, "Movimenti neo-induisti 1", 1/3/95, pp.115-155).
Vediamo un documento della Chiesa dei Vescovi di Pesaro, Urbino e Fano dal titolo: "Disposizioni pastorali di alcuni Vescovi su magia, sètte e superstizione" (2001) su la "doppia appartenenza" al n°3:
"Rispetto alla fede e alla Chiesa Cattolica i "Nuovi Movimenti religiosi" presentano una molteplicità di posizioni: spesso praticano il "sincretismo" che mette insieme diversi elementi delle differenti religioni e filosofie (es. New Age). Il sincretismo può giungere fino alla posizione subdola e pericolosa di ammettere la "doppia appartenenza" (al Movimento e alla chiesa Cattolica). Ciò può essere visto come "tolleranza religiosa", in nome di valori comuni come la fratellanza universale. In realtà induce l'adepto a omologare progressivamente la fede cattolica con idee diverse o contrarie, e a stemperare talmente lo specifico dono della fede cristiana da considerare Gesù Cristo come uno dei tanti "guru" dell'umanità, anzichè il Figlio di Dio e l'unico Salvatore del mondo".
Da sempre ogni autentica esperienza religiosa pone in secondo piano il "sentire" per incentrarsi sulla "sequela" in cui cammino di "umiltà" in cui la creatura si vuole uniformare al suo Creatore. In particolare l'amore di donazione incondizionata (agape) coglie il momento più alto in Cristo sulla Croce che stendendo le sue mani, i suoi piedi e il suo cuore crocifissi, tra cielo e terra, avendo ormai perso totalmente il suo benessere fisico, effodne lo Spirito Santo, battezzando nel suo sangue la Chiesa nascente e perdonando i suoi carnefici (tutti noi). Mentre Buddha, il modello anche degli esoteristi "tecnomagisti", muore guardandosi l'ombelico, con le mani sul plesso solare, solo... aveva voluto trattenere fino all'ultimo la sua vita nell'illusione di diventare "dio" e di conservare il suo "benessere psicofisico" ed ha perso tutto! Infatti Gesù ci dice: " Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà" (Mt.10,39). Nei primi secoli della Chiesa esisteva anche l'eresia messaliana, tipica di chi si affeda alla tecnica per produrre effetti anche spirituali, che identificava la "grazia" con il "benessere psicofisico". 
Afferma il documento della Chiesa "Orationis Formas" (1989) ai n°9.10.23.28:
"Se la perfezione della preghiera cristiana non può essere valutata in base alla sublimità della conoscenza gnostica, non può esserlo neppure in riferimento all'esperienza del divino, alla maniera del messalianismo. I falsi carismatici del IV secolo identificavano la grazia dello Spirito santo con l'esperienza psicologica della sua presenza nell'anima. Contro di essi i padri insistettero sul fatto che l'unione dell'anima orante con Dio si compie nel mistero, in particolare attraverso i sacramenti della chiesa. Essa può inoltre realizzarsi perfino attraverso esperienze di afflizione e anche di desolazione. Contrariamente all'opinione dei messaliani, queste non sono necessariamente un segno che lo Spirito ha abbandonato l'anima. Come hanno sempre chiaramente riconosciuto i maestri spirituali, possono invece essere un'autentica partecipazione allo stato di abbandono di nostro Signore sulla croce, il quale resta sempre modello e mediatore della preghiera. Tutte e due queste forme di errore continuano a essere una tentazione per l'uomo peccatore. Lo istigano a cercare di superare la distanza che separa la creatura dal Creatore, come qualcosa che non dovrebbe esserci; a considerare il cammino di Cristo sulla terra, con il quale egli ci vuole condurre al Padre, come realtà superata; ad abbassare ciò che viene accordato come pura grazia al livello della psicologia naturale, come "conoscenza superiore" o come "esperienza". Riapparse di tanto in tanto nella storia ai margini della preghiera della chiesa, tali forme erronee oggi sembrano impressionare nuovamente molti cristiani, raccomandandosi loro come rimedio, sia psicologico che spirituale, e come rapido procedimento per trovare Dio [...] " Certamente il cristiano ha bisogno di determinati tempi di ritiro nella solitudine per raccogliersi e ritrovare, presso Dio, il suo cammino. Ma, dato il suo carattere di creatura, e di creatura che sa di essere al sicuro solo nella grazia, il suo modo di avvicinarsi a Dio non si fonda su alcuna tecnica nel senso stretto della parola. Ciò contraddirebbe lo spirito d'infanzia richiesto dal Vangelo. La mistica cristiana autentica non ha niente a che vedere con la tecnica: è sempre un dono di Dio, di cui chi ne beneficia si sente indegno [...] Alcuni esercizi fisici producono automaticamente sensazioni di quiete e di distensione, sentimenti gratificanti, forse addirittura fenomeni di luce e di calore che assomigliano ad un benessere spirituale. Scambiarli per autentiche consolazioni dello Spirito santo sarebbe un modo totalmente erroneo di concepire il cammino spirituale. Attribuire loro significati simbolici tipici dell'esperienza mistica, quando l'atteggiamento morale dell'interessato non corrisponde ad essa, rappresenterebbe una specie di schizofrenia mentale, che può condurre perfino a disturbi psichici e, talvolta, ad aberrazioni morali". 
Sulle aberrazioni morali, basta pensare al tantrismo: 1)la magia sessuale in cui l'uomo è il polo "positivo" della energia Ki-positivo o yang e la donna il polo "negativo della energia" ki-negativo o yin che unendosi nel maithuna (sesso senza amore e senza spargimento di seme di tipo occultista) nel quale si possono evocare i "Deva" e ottenere i "siddhi" (poteri); 2)l'antropofagia; 3)i sacrifici umani; 4)la trasgressione morale cioè chiamare bene il male e viceversa (ad es. odiare chi ti ama) vista come strumento di ottenimento dei poteri da parte dei "Devai". 



 INTERVISTA al Card. RATZINGER (PAPA BENEDETTO XVI): no allo yoga, no alla MT e  no ai mantra.


DOMANDA: "...Anche la meditazione trascendentale e lo yoga, in particolare lo yoga,  hanno come substrato l'occultismo. Anzi, l'ultimo grado dello yoga, il più elevato, comporta - affermano gli stessi libri sacri di questa "filosofia" - un contatto con il mondo degli spiriti e la acquisizione di poteri magici. Ritiene che vi sia un legame di fondo, anche se poco apparente, tra la diffusione delle religioni orientali e l'attuale rigurgito di occultismo?
RISPOSTA CARD. RATZINGER: Nel fondo è presente, senza dubbio. Diciamo che l'offerta di queste religioni orientali si muove su diversi livelli. C'è uno yoga ridotto ad una specie di ginnastica: si offre qualche elemento che può dare un aiuto per il rilassamento del corpo. Bene, se lo yoga è ridotto realmente ad una ginnastica si può anche accettare, nel caso di movimenti che hanno un senso esclusivamente fisico. Ma deve essere realmente ridotto, ripeto, a un puro esercizio di rilassamento fisico, liberato da ogni elemento ideologico. Su questo punto si deve essere molto attenti per non introdurre in una preparazione fisica una determinata visione dell'uomo, del mondo, della relazione tra uomo e Dio. Questa purificazione di un metodo in sè logico di idee incompatibili con la vita cristiana, potrebbe essere paragonata per esempio con la "demitizzazione" delle tradizioni pagane sulla creazione del mondo, realizzata nel primo capitolo della Genesi, dove il sole e la luna, le grandi divinità del mito sono ridotte a "lampade" create da Dio, lampade che riflettono la luce di Dio, e ci fanno immaginare la vera Luce, che è il Creatore della luce. E cosi, anche nel caso dello yoga e delle altre tecniche orientali, sarebbe necessaria una trasformazione e uno spostamento radicale che realmente tolgano di mezzo ogni pretesa ideologica. Nel momento in cui compaiono elementi che pretendono di guidare ad una "mistica", diventano già strumenti che conducono in una direzione sbagliata.
[NOSTRA RIFLESSIONE SULLE PAROLE DEL CARD. RATZINGER: E' evidente che fintanto lo Yoga si chiama "yoga", cioè tecnica di "fusione" della persona con il "divino", l'intento ideologico non viene rimosso. E' evidende che fintanto si parla di fumose e inesistenti "energie" fisiche e mentali che lo yoga risveglierebbe, l'intento ideologico non viene rimosso. E' evidente che fintanto lo Yoga possiede "talismani" di evocazione a entità che dovrebbero conferire "poteri", che per noi cristiani sono demoni, l'intento ideologico non viene rimosso. Il "pranayama" anche dell'Hata-Yoga è tecnica magica del "controllo del respiro" permetterebbe di entrare in contatto con "l'aspetto sottile del corpo" [medianità] mediante stati alterati di coscienza anche autoipnosi. Inoltre le "asana" sono le "posizioni rituali" magiche o "sigilli" che impersonando gli archetipi o dèi, chiudendo il "circuito magnatico" del prana o ki o kundalini, permetterebbero di disporre dei poteri magici].


DOMANDA: Questa trasformazione, o chiarimento, c'è stato?
RISPOSTA CARD. RATZINGER: Generalmente no. Può darsi comunque che alcune persone abbiano cercato di escludere gli elementi religiosi e ideologici, mantenendo queste pratiche su un piano di puro esercizio fisico. Questo non si può escludere.

DOMANDA: Può esistere uno "yoga cristiano"?
RISPOSTA CARD. RATZINGER: Nel momento in cui lo si chiama "yoga cristiano" è già ideologizzato e appare come una religione, e questo non mi piace tanto. Mentre sul piano puramente fisico, ripeto, alcuni elementi potrebbero anche sussistere. Occorre stare molto attenti riguardo al contesto ideologico, che lo rende parte di un potere quasi mistico. Il rischio è che lo yoga diventi un metodo autonomo di "redenzione", priva di un vero incontro tra Dio e la persona umana. E in quel caso, siamo già nel trascendente. E' vero che anche nella preghiera e nella meditazione cristiana la posizione del corpo ha la sua importanza, e sta a significare un atteggiamento interiore che si esprime anche nella liturgia. Ma nello yoga i movimenti del corpo hanno una diversa implicazione di rapporto con Dio, che non è quella della liturgia cristiana. Occorre la massima prudenza perchè dietro questi elementi corporali si nasconde una concezione dell'essere come tale, della relazione tra corpo e anima, tra uomo, mondo e Dio.
[NOSTRA RIFLESSIONE SULLE PAROLE DEL CARD. RATZINGER: E' evidente che fintanto lo "Yoga Cristiano" non esiste. Cristo non c'entra nulla con lo Yoga, anzi è l'anti-Yoga perchè è venuto a dirci che ogni sforza dell'uomo di arrivare a Dio senza di Lui è vano, è illusorio ed è superbia satanica].

DOMANDA: Ritiene legittimo l'insegnamento della meditazione trascendentale e dello yoga nelle Chiese Cattoliche e nelle comunità religiose da parte di sacerdoti?
RISPOSTA CARD. RATZINGER: Mi sembra molto pericoloso perchè in questo contesto queste pratiche sono già offerte come un qualcosa, appunto, di religioso.
[NOSTRA RIFLESSIONE SULLE PAROLE DEL CARD. RATZINGER: E' evidente che se un sacerdote non deve insegnare MT o Yoga è perchè hanno come "substrato l'occultismo" (come afferma Artizzu) altrimenti cosa vieterebbe ad un sacerdote di fare yoga e di insegnarla se fosse solo una "tecnica innoqua"? Il Card Ratzinger afferma che il portare MT e YOGA in ambito cristiano è "pericoloso". Noi completiamo e diciamo che è anticristiano].

DOMANDA: E' possibile coniugare il  mantra con la preghiera cristiana?
RISPOSTA CARD. RATZINGER: Il mantra è una preghiera rivolta non a Dio, ma ad altre divinità che sono idoli.
[NOSTRA RIFLESSIONE SULLE PAROLE DEL CARD. RATZINGER: E' evidente che il "mantra" appartiene all'ambito della "cratofania" e non della "ierofania". E' una richiesta di potere. Afferma Allan Kardec, sistematizzatore dello Spiritismo dell'800, che anche chi non evoca direttamente i «Deva» lo fa implicitamente quando chiede i «poteri occulti»: "Allan Kardec interroga gli spiriti nelle sedute medianiche e si sente rispondere: «Non avrete nessun potere occulto senza il nostro aiuto». E alla sua domanda: «E coloro che esercitano l’occultismo senza invocare gli spiriti?». Gli stessi spiriti rispondono: «Quando tendete la mano per avere potere occulti, anche senza invocarci, la vostra è una invocazione implicita». Quindi nessun potere occulto, senza l’aiuto o l’intervento degli spiriti" (J.M. Verlinde, «Attenzione ai nuovi movimenti religiosi», Fede e Cultura 6 (ottobre 2002) 7). Inoltre afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica al n°2117: "Tutte le pratiche di magia e stregoneria con le quali si pretende di sottomettere le potenze occulte per porle al proprio servizio ed ottenere un potere soprannaturale sul prossimo, fosse anche per procurargli la salute, sono gravemente contrarie alla virtù della religione... Anche portare amuleti è biasimevole... Il ricorso a pratiche mediche dette tradizionali non legittima nè l'invocazione di potenze cattive, nè lo sfruttamento della credulità altrui". Quindi i "mantra" evocazione a "potenze cattive" non sono accoglibili e con essi lo Yoga che è in se stessa tecnica "evocativa"].

DOMANDA: Perchè questo deprezzamento di Cristo e della Chiesa?
RISPOSTA CARD. RATZINGER: Questa è una questione profonda legata alla situazione attuale del mondo. Le radici di questo comportamento che oggi noi vediamo sono tante e si sono sviluppate nel corso di un'epoca, anche se solo oggi emergono in tutta la loro forza. Mi sembra che l'elemento ultimo sia quello, ancora una volta, del capitolo 3 della Genesi: la superbia dell'uomo che intende fare di sè stesso Dio e non accetta di sottomettersi a Lui. C'è dietro la volontà di prendere nelle proprie mani Dio e non di mettersi nelle sue mani.
[NOSTRA RIFLESSIONE SULLE PAROLE DEL CARD. RATZINGER: E' evidente che nello Yoga è l'uomo che vuole prendere Dio nelle sue mani con un trucco o tecnica].

DOMANDA: Urs Von Balthasar definisce la  meditazione trascendentale un tradimento nei confronti della fede cristiana. E' d'accordo con questa affermazione?
RISPOSTA CARD. RATZINGER: Si. Perchè il Dio Trascendente, la persona che mi ha chiamato e mi ama, viene deformato in una dimensione trascendentale dell'essere. Credo che sia necessario distinguere bene tra il Dio Trascendente e la trascendentalità. Mentre il Trascendente è una Persona che mi ha creato, il trascendentale è una dimensione dell'essere e quindi implica una filosofia di identità. Il cammino della Meditazione Trascendentale, preso nelle sue intenzioni ultime, ha questa tendenza di guidare ad immergersi nella identità, e quindi è esattamente opposto alla visione cristiana, che conosce anche una unione di identità. Cristo si è identificato con noi e così ci inserisce nel suo Corpo, ma è una identificazione diversa, operata nell'amore, nella quale rimane sempre una identità personale distinta, mentre la Meditazione Trascendentale comporta l'immergersi, il lasciarsi "sciogliere" nella identità dell'essere supremo.
[NOSTRA RIFLESSIONE SULLE PAROLE DEL CARD. RATZINGER: E' evidente che anche lo Yoga è inseribile nella dimensione trascendentale non Trascendente poichè l'atman e il brahaman che lo Yoga vuole fondere non differiscono qualitativamente].

DOMANDA: Quale è, in termini spirituali, il prezzo di queste pratiche?
RISPOSTA CARD. RATZINGER: La perdita della fede e la perversione della relazione uomo - Dio, e un disorientamento profondo dell'essere umano, cosicchè alla fine l'uomo si sposa con la menzogna.
[NOSTRA RIFLESSIONE SULLE PAROLE DEL CARD. RATZINGER: E' evidente che lo Yoga incrina e devasta la relazione creatura-Creatore in Cristo, l'unica che salva, mediante la via ordinaria dei sacramenti amministrati dalla Chiesa "l'unica mediatrice universale di salvezza" (DJ, 4)].

DOMANDA: Come deve realizzarsi concretamente il rispetto verso questi culti non cristiani, fermo restando anche il rispetto verso i valori imprescindibili della fede cristiano?
RISPOSTA CARD. RATZINGER: Il rispetto è dovuto soprattutto alle persone. Come dice S. Agostino dobbiamo avere amore per il peccatore e non per il peccato. Dobbiamo sempre vedere nell'uomo che è caduto in questi errori una persona creata e chiamata da Dio e che ha cercato anche, in un certo senso, di arrivare alla realtà divina per trovare le risposte al suo desiderio di elevarsi. Dobbiamo inoltre rispettare gli elementi ai quali ho accennato, chiarendo molto bene, però, quelle realtà che sono distruttive e che sono opposte non solo alla fede cristiana ma anche alla verità dell'essere umano stesso..." [4]

[NOSTRA RIFLESSIONE SULLE PAROLE DEL CARD. RATZINGER: Il Card Ratzinger completa il suo ragionamento nella Dominus Iesus (2000) n°21 affermando che: "Di fatto alcune preghiere e alcuni riti delle altre religioni possono assumere un ruolo di preparazione evangelica, in quanto sono occasioni o pedagogie in cui i cuori degli uomini sono stimolati ad aprirsi all'azione di Dio. Ad essi tuttavia non può essere attribuita l'origine divina e l'efficacia salvifica ex opere operato, che è propria dei sacramenti cristiani. D'altronde non si può ignorare che altri riti, in quanto dipendenti da superstizioni o da altri errori (cf. 1 Cor 10,20-21), costituiscono piuttosto un ostacolo per la salvezza". Ma allora, lo Yoga prepara pedagogicamente all'incontro con Cristo o no? Assolutamente no!!!].

Altre considerazioni della Chiesa sullo Yoga tratte dal documento "A Catholic Response to the New Age Phenomenon" della "Irish Theological Commission" nel 1994:

"Dal 1960 la civiltà occidentale ha conosciuto grandi disordini. Combinata con i progressi nel campo della scienza e della tecnologia, grande ricchezza materiale sul fronte personale, senza precedenti e l'esplorazione dello spazio, vi è emerso un profondo disagio personale e sociale. La 'persona moderna' è spesso infelice. Nessuno dei nostri risultati ha prodotto quello di cui abbiamo più bisogno, la pace della mente, e la pace tra le nazioni, combinato con la giustizia per i singoli e della società. La moderna utopia ha prodotto disintegrazione familiare e sociale su vasta scala. I moderni mezzi di comunicazione hanno avuto l'effetto di isolare l'individuo, che si sente perso in un mondo che è diventato un villaggio globale. L'umanesimo laico, il materialismo ateo, il razionalismo e lo scetticismo religioso, che sono stati così popolari nella prima parte di questo secolo, hanno lasciato un grande vuoto nel cuore umano. Purtroppo, la nostra società non guarda a Dio per colmare questo vuoto. Invece, si è rivolta a religioni orientali alla ricerca di un nuovo misticismo. Il risultato è stato un diluvio di guru che è venuto ad insegnare ad ovest come a meditare. Hanno introdotto yoga, meditazione trascendentale, mantra e i relativi insegnamenti, ma senza riferimento a Cristo, alla Chiesa, o alla verità rivelata. Molti cristiani hanno partecipato a questi esercizi, potrebbero anche pensare che si possono 'Cristianizzare'' utilizzando un linguaggio cristiano per spiegare ciò che è essenzialmente non-cristiano; per esempio l'uso dei cosiddetti 'mantra cristiani', e dare spiegazioni cristiane sullo yoga o la Meditazione Trascendentale ed altre pratiche. Ma questi guru hanno insegnato l'unica cosa che sapevano, che è l'induismo e gli dèe del Pantheon indù... Un altro importante radice del New Age Moviment (NAM) è il Movimento Trascendentale. Questi insegnanti presi in prestito dai libri santi delle religioni orientali, e adattato il materiale per soddisfare la mente occidentale che è stata materialista ponendo il cosmo al centro. Così, la meditazione trascendentale è stato presentata, non come un esercizio religioso che coinvolge l'iniziazione all'induismo, ma come un esercizio per il relax! Lo Yoga ha percorso una strada analoga. E 'stato presentato come un semplice esercizi fisico per rilassare il corpo, e migliorare la salute. A causa della opresentazione occidentale di questi esercizi spirituali orientali, un gran numero di cristiani sono stati coinvolti, alcuni hanno la pretesa di definirsi critiani... Molti di questi gruppi di preghiera della NAM abusano tecniche come 'centreing'. Essi inoltre utilizzano tecniche di rilassamento o tecniche di controllo della mente, al fine di ottenere 'pace' o tranquilla nel corpo e nello spirito. Il centro è il Sè, e non Dio, quindi non vi è la preghiera. L'obiettivo è il raggiungimento di questo rilassamento della mente e del corpo. Spesso per ottenere vantaggi materiali nel lavoro o nella salute. Talvolta la preghiera vuole 'spiritualità' in esperienze "fuori dal corpo" che vengono chiamate 'mistica'. I mezzi utilizzati per raggiungere stati alterati di coscienza sono la droga, i tarocchi, i cristalli, i pendoli, lo yoga, la Meditazione Trascendentale, i mantra, il digiuno, l'isolamento, l'auto-ipnosi, i trattamenti, e una forma di controllo mentale che è la meditazione su se stessi e di una programmazione della mente... NAM è destinato alle scuole. Come Brooks Alexander ha osservato: 'La New Age sa che nel concorso ideologico per la supremazia culturale, l'istruzione pubblica è il primo obiettivo, che influenza la maggior parte delle persone in modo più pervasivo inoltre all'età in cui le persone sono più impressionabili. Nessuna altra istituzione sociale può avvicinaris allo stesso potenziale di indottrinamento di massa'. L'infiltrazione della ideologia della NAM nell'istruzione ha avuto inizio nel 1960 con l'introduzione di' 'elementi di umanistica'. Questo è stato seguito nel 1970 con il 'transpersonale' o 'l'olistico' istruzione. Nel 1980 Marilyn Ferguson scrisse che 'l'uso deliberato di tecniche di espansione della coscienza in materia di istruzione, solo di recente e in corso, è ora la scolarizzazione di massa', in cui ai bambini vengono insegnate 'a destra del cervello' attività come la meditazione, lo yoga, la visualizzazione guidata di immagini, il canto, l'utilizzo della fantasia e dei giochi di ruolo. I bambini sono, pertanto, spinti in esperienze psichiche sulla premessa che questo permetterà di migliorare le loro prestazioni in tutto l'arco, aiutandoli ad ottenere il controllo e a mantenere la calma. Naturalmente non c'è niente di sbagliato con la meditazione, l'uso di immagini e dei gioco di ruolo, se l'insegnamento è cristiano tanto nel contenuto che nella direzione...La Meditazione Trascendentale è Brahmanismo antico e Induismo. Dio è visto come il Brahman impersonale, ed è molto importante aprirsi fino a questo Essere. Essa insegna che il mondo è maya o illusione, ed è quindi dannoso coinvolgersi troppo profondamente negli affari del mondo. Ci sono molti modi per aprirsi fino a questa fase, attraverso molte forme di yoga. I sostenitori della pratica di Maharishi propongono lo hbakti yoga come disciplina della devozione. La tecnica per mostrare la devozione è la meditazione, un tipo di meditazione che trascende la coscienza ordinaria, per la elevazione della nostra consapevolezza ad un livello più elevato. Si deve lavorare per raggiungere una 'coscienza cosmica' con cui si può essere completamente a riposo nel mezzo di una vita frenetica. Non c'è da stupirsi che così tanti vogliono provare la fuga! Il pericolo che non è sottolineato è che in questo cosidetto 'stato di coscienza cosmica' le persone sono aperte a influenze nello spirito, senza controllo, per aver ceduto a questa 'coscienza'... I vari Yoga sono presentati in tutta l'Irlanda e hanno un enorme popolarità. Essi sono presentati come esercizi fisici per motivi di salute, l'integrità, il dimagrimento, o una serie di altri motivi. Molti cristiani si rifiutano di vedere qualcosa nello Yoga a parte l'aspetto fisico di esso. Ma andiamo ad esaminare più da vicino. Le religioni orientali si possono chiamare la 'Tradizione dello Yoga', nato in India che è la casa dei guru. I temi principali di questa tradizione sono Trascendentalismo e il cammino spirituale. La visione Yoga del mondo è legata alla loro credenza nella legge del karma in cui le persone sono intrappolate in tutto il ciclo della sofferenza e del male. Ogni persona ha bisogno di chiedere la liberazione dal karma attraverso le discipline dello Yoga, che comportano la disciplina del corpo in esercizi e dieta per liberare la vera 'forza di vita' e impostarsi su questa strada per l'illuminazione. Karma e reincarnazione sono credenze di base nella tradizione Yoga. L'idea della reincarnazione è espressa dagli occidentali ricordando le cosiddette 'vite passate', e la necessità di trovare la 'anima gemella' cioè un guru che ti aiuti nel sentiero della liberazione. 'Yoga' letteralmente significa 'legare insieme', 'tenere' o 'al giogo'. La parola è usata per descrivere qualsiasi tecnica ascetica di meditazione che coinvolge il tipo di Meditazione Trascendentale. L'idea che lo Yoga è stato un bene per la vostra salute è stato sviluppato nel 1960, al fine di ottenere il materialista occidentale interessato a coinvolgersi nell'Induismo. In realtà, è stato il modo in cui i guru hanno 'evangelizzare' l'Occidente. Yoga e Meditazione Trascendentale vanno mano nella mano come un unico sistema. Qualsiasi Yogi serio ammetterà questo. Gli esercizi fisici di per sé hanno solo un valore limitato, ma quando sono combinati con la Meditazione Trascendentale sono una vera iniziazione all'induismo. L'intero pacchetto è di Yoga, Meditazione Trascendentale e la vita olistica. Un ingrediente essenziale è un trovarsi guru altrimenti non si può intraprendere da soli questo viaggio verso l'ignoto. Si deve essere guidati da una persona con più esperienza al fine di affrontare le insidie al fine di essere 'convertiti' a questo modo di vita, come molte persone in Irlanda negli ultimi dieci anni, a causa di gruppi come il Tony Quinn Yoga... Quando siamo invitati ad un 'incontro di preghiera', è necessario ora, purtroppo, chiedere se si tratta di un gruppo cristiano, perchè molti gruppi del New Age Moviment (NAM) chiamano le loro riunioni settimanali 'incontri di preghiera' ma in realtà sono attività che si concentrano su sé. Partecipando a questi incontri si deve poi fare quello che viene indicato. Così si scopre chi o che cosa è il 'dio' o 'sorgente' da cui si sarebbe contattati. Occorre chiedere di conoscere la teologia e la dottrina degli insegnanti. Informatevi sui loro libri sacri, e poi chiedete il parere di persone competenti, per questi gruppi che a volte vanno sotto il titolo di 'gruppi di meditazione', ma non è la meditazione su Dio. La meditazione cristiana, si concentra sulla vita, la passione, la morte e la risurrezione di Gesù, affinché possiamo crescere nella sua somiglianza. Essa non richiede alcuna cerimonia di iniziazione, così come Meditazione Trascendentale, ma è buona norma farsi aiutare dalla direzione spirituale di una persona competente. Il New Age Moviment (NAM) è ostile alla Verità Rivelata. Solo apparentemente i leader accettano la Bibbia, perchè lo ritengono solo uno fra gli altri libri sacri. Non sarebbe la verità assoluta, né accettano che la Bibbia abbia più autorità di altri libri antichi riconosciuti come ispirati da altre religioni o da loro stessi. Il NAM non solo raccoglie e sceglie un altro significato. Il NAM respinge la Rivelazione cristiana e al tempo stesso insegna le dottrine dei misteri occulti come se si trattasse di verità. Il loro insegnamento su Lucifero come 'La Luce' applicando gli attributi di Dio a Satana che viene adorato come Dio. Gesù si sarebbe infatti riferito a Satana come 'il principe di questo mondo' in Giovanni 12:31, 14:30. Ma Gesù chiamò anche il regno di questo principe 'il regno delle tenebre' in Luca 22:53. Per questo motivo siamo in grado di visualizzare le tenebre spirituali dei più noti maestri della NAM che sono convincenti che questo rifiuto della verità della Rivelazione è in qualche modo 'illuminazione'! Non dimentichiamo il monito della Scrittura, in Isaia 5:20: 'Guai a coloro che chiamano bene il male, male e bene, sostituire le tenebre alla la luce e la luce allee tenebre".


NOTE:
[1]  Shiva: "è il divino considerato sotto il suo aspetto di creatore benigno e benfico. Una delle tre "persone" della triade divina".
[2]  Mantra: "Il mantra è uno strumento verbale a cui vengono attribuiti vari poteri. La traduzione del termine è difficile, gli studiosi comunque concordono sull'origine composita del nome, formato dalla radice sanscrita: man- (donde il termine manas, da mettere in parallelo con il latino mens, "mente") e dal suffisso -tra, che indica uno strumento (come yan-tra, "macchina" e tan-tra, "telaio"). In linea di massima può essere tradotto come "strumento per pensare [della Divinità]". 
E' una formula, una litania che viene continuamente ripetuta: la sua ripetizione ritmica, eseguita soprattutto a livello mentale, aiuterebbe a raggiungere l'equilibrio della mente a trovare dentro di sè la parte buona, l'energia vitale, e ad avvicinarsi al divino
. La recitazione (japa) del mantra può essere praticata ovunque e in qualsiasi momento, perchè è uno strumento di rilassamento del pensiero. Si rivelerebbe utile per la cura delle malattie o per raggiungere la concentrazione in alcune attività. Il mantra ha 6 momenti: 
1)Rsi: il veggente, antico maestro che ha percepito il mantra nella meditazione e la comunica ai suoi discepoli, e al quale prima di iniziare la ripetizione si rende omaggio; 
2)Raga: il suono o sequenza di suoni senza armonia; 
3)Devata: divinità che possiede il mantra; 
4)Bija: o seme perchè il mantra ha il potere di autorigenerazione (attraverso la ripetizione costante delle formule libera una grande energia all'interno del corpo); 
5)Kilaka: il pilastro che è la forza di volontà per ripetere continuamente i mantra; 
6)Sakti: la consapevolezza o Madre Divina, che rappresenta l'energia dinamica che si manifesta come creazione.
I mantra di dividono i 2 gruppi: 
1)personali, si riferiscono all'aspetto personale della divinità (es. Hare Krsna, 4 versi);
2)impersonali, si riferiscono all'aspetto trascendentale della divinità come l'Assoluto o Realtà Ultima. Questo aspetto è strettamente legato alla teoria vibratoria, secondo cui l'intero mondo è costituito da vibrazioni. Tutto ciò che è nel mondo è energia che vibra: le vibrazioni più basse sono percepite dai sensi ma via via che salgono di livello sono percepite come emozioni o stati mentali. Le vibrazioni simbolo di questo aspetto impersonale della divinità è la sillaba Om, che viene recitata da sola e costituisce il primo e più importante dei mantra. Il mantra è dunque una combinazione di sillabe sacre che formano un nucleo di energia spirituale la cui funzione è quella di attrarre le vibrazioni spirituali e di focalizzarle"...Per noi cristiani l'amore non è una vibrazione da sentire ma una realtà da vivere anche senza sentire con l'impegno della vita (es. mamma che cambia il pannolino al bambino sentendo solo la "vibrazione della puzza della cacca del pannolino"...e perbacco se quello non è amore purò, proprio perchè va al di là del sentire). Quando poi si parla di "vibrazioni" o di "enegia" si vuole ridurre erroneamente l'esperienza spirituale a esperienza psico-fisica. ATTENZIONE, il mantra per noi cristiani non è accoglibile!

 [3] Legge del Karma:"quando l'anima si diparte dal corpo al momento della morte, sosta per tre epoche prima di trasmigrare nel corpo di un altro essere vivente; la forma della rinascita dipenderà, secondo la legge del karma, dalle qualità etiche delle azioni compiute in passato...il karma è legge di causalità. Ogni azione avrà dunque le sue conseguenze nelle vite e rinascite future. Il karma è dunque senza inizio e senza fine. La dottrina del samsara e del karma serve a spiegare l'ordinamento in caste della società indiana...Il sistema catastale è considerato dagli Induisti sacro e immutabile, ed è connesso alla dottrina del karma; è la legge del karma infatti a determinare l'appartenenza ad una casta: tra un'esistanza e l'altra l'uomo può dimorare nei cieli come divinità o negli inferi come demone, e quando farà ritono sulla terra nascerà in una casta o nell'altra oppure rinascerà in forma non umana. Un rifiuto del sistema catastale equivarrebbe a una ribellione contro l'ordinamento stesso dell'universo, mentre, al contrario, l'adempimento dei doveri catastali può assicurare una rinascita migliore e infine la liberazione. Il sistema catastale stabilisce la gerachia dei comportamenti...Oltre alle 4 caste principali (sacerdoti (brahmani), guerrieri (ksatriya), contadini (vaisya) e servi (sudra)) si annoverano dalle 2000 alle 3000 sottocaste...poi ci sono i sottocasta (paria)"(Enciclopedia delle Religioni, pp.438.446, ed.Garzanti).
 [4] 30 domande al Cardinal Joseph Ratzinger, Intervista a cura di Ignazio Artizzu tratta dalla rivista "Una voce grida..." n°9 - marzo 1999.



BIBLIOGRAFIA: 
Mons. Giuseppe Maggioni, Lo Yoga ginnastica o religione?, tratto da "Una voce grida...!" n°10 giugno 1999. (http://www.acquaviva2000.com/MAGIA/yoga.htm)
F. Dermine, Lo sguardo ad oriente: Yoga e meditazione tra ginnastica filosofia e religione, tratto da "Al supermarket delle religioni" del GRIS-RIMINI, ed il Cerchio.
F. Dermine, Mistici veggenti e medium, Città del Vaticano 2001.