sabato 8 aprile 2017

Lo Yoga non è compatibile con Cristo

Lo Yoga non è compatibile con Cristo



La cultura irenistica e relativistica della New Age vuole introdurre una tecnica enstatica della fusione che identifica tout court"dio" con l'uomo, loYoga, talvolta anche all'interno della Chiesa (es. lo Yoga svolto nei CSI), appiattendo la dimensione "spirituale" su un vago "benessere psicofisico", facendo dell'esperienza "spirituale" una conquista dell'uomo (magia) e non un dono gratuito di Dio in Cristo (fede) e disponendo al ripiegamento narcisistico e disimpegnato del sè perchè incentrato su un determinismo spersonalizzante (reincarnazione, karma, ecc). Anche nello Yoga, come nelle diffusissime pratiche olistiche nella New Age, si parla di inesistenti "energie sottili e naturali" (ki, kundalini, prana, ecc.), talmente sottili che la scienza non ha mai misurato, a cui sarebbero attribuili fantasmagoriche qualità autoguaritrici e autoilluminative fino ad essere "dio". Mai, prima di con-fondersi in occidente con la New Age, lo yoga è stato presentato come una "tecnica di rilassamento psicofisico"; se fosse così sarebbe una cosa buona. In realtà lo yoga non è una tecnica neutra poiché il cuore dello yoga è il ripiegamento su di sè filtrando tutto con le proprie sensazioni cancellando la dimensione esterna per arrivare al Sè. Il contrario del cristianesimo che è un esodo da sè. Lo Yoga e le altre tecniche esoteriche orientali hanno lo scopo di aumentare la "sensibilità" o "sensitività" al preternaturale talvolta facendo emergere "poteri di caduta" (siddhi) o "medianità" o "energie sottili". Lo slogan è "conoscenza sperimentale" (Mircea Eliade, Lo Yoga: immortalità e libertà, ed BUR, Milano 2005, p.50). Promettono, falsamente, di non avere più limiti: "il liberato in vita [yogi realizzato] può estendere quanto vuole la sua sfera di azione; non deve temere nulla perchè i suoi atti non hanno più conseguenze per lui e, pertanto, non hanno più limiti" (Mircea Eliade, Lo Yoga: immortalità e libertà, ed BUR, Milano 2005, p.46). Ovviamente siamo nella pericolosissima sfera del preternaturale, tantopiù nello Yoga occidentale tantrizzato e in modo ingannevole presentato come "ginnastica", in cui opera Satana che da sempre ha un'unica ricetta; allontanare l'uomo da Gesù, fargli credere che la sua vita sia in proprietà e non in amministrazione (nessuno fa la domanda per nascere e tra 100 anni saremo polvere e cenere!) e fargli credere che esiste un trucco o tecnica o magia o energia sottile capace di piegare chi sta sopra, Dio, ai capricci dell'ego, espandendolo e appropriandosi della gloria di Dio in modo smisurato fino all'egolatria e inventandosi tanti "corpi occulti o sottili o auree" autocostruite magicamente al posto del solo "corpo glorioso risorto" che ci sarà donato dalla unica resurrezione di Cristo. Questa tantrizzazione delle pratiche orientali che promettono la autoliberazione intramondana verso una irrealiistica libertà assoluta, respingendo la salvezza personale in Cristo, "ad esse è affidato il compito di assicurare ad un tipo umano superiore una specie di invulnerabilità che gli permetta di aprirsi a qualsiasi esperienza del mondo, avendo persino il potere di trasformare i veleni in farmaci... al di là del bene e del male... cavalcando la tigre [del sè in atuespansione]" (Julius Evola, Lo Yoga della potenza, ed Mediterranee, Roma 2006, p.91). Lo Yoga viene falsamente presentato in Occidente come una "ginnastica" capace di determinare strabilianti effetti fisici, psichici e spirituali. Con questo escamotage mentre nelle scuole non è più possibile pregare Dio è invece possibile evocare Shiva, "signore dello Yoga" e degli stati alterati di coscienza, mediante le posizioni rituali "asana" e l'inversione della respirazione per assorbire il "prana" detta "pranayama" per raggiungere la "samadhi" o stato di fusione con Shiva. Pratiche pericolose che possono provocare danni fisici, psichici e spirituali. Così, anche inconsapevolmente, gli insegnati yogi occidentali sono missionari del movimento guru della New Age che con-fonde il Sè con il divino sottoforma di "energie" mai scientificamente riscontrate che svilupperebbero l'inesistente "aura" fino ad essere Dio... o forse un pallone autogonfiato?