sabato 13 agosto 2022

La consacrazione della Russia non è stata fatta


 La consacrazione della Russia non è stata fatta

Testimonianza di Don Gabriele Amorth
(e alla fine del testo della testimonianza breve traduzione di un' intervista doveva viene citata Suor Lucia)

"....nel 1984, Giovanni Paolo II decise la Consacrazione del mondo, la più solenne, quella del 25 marzo 1984. Il giorno dell’annunciazione fece venire la Statua della Madonna di Fatima, quella proprio che sta fissa nel piazzale e che non si muove mai. La fece venire a Roma e io fui incaricato, come segretario di un comitato Mariano, di organizzare la piazza, la sistemazione dei gruppi; ma c’era così tanta gente per cui fu molto difficile da organizzare! Molti non riuscirono in quel giorno a vedere né la statua della Madonna né la figura del Papa tanto era la calca della gente, dentro e fuori il colonnato del Bernini, in tutta la Via della Conciliazione, nelle vie vicine. Il Papa fece una piccola novità, pronunciando le parole della Consacrazione. Lui avrebbe voluto consacrare Mosca, la Russia, al Cuore Immacolato di Maria; quello era il suo desiderio perché questa era la richiesta della Madonna, una richiesta precisa. Però, il suo circondario gli era contrario: «No, perché così irritiamo il patriarca di Mosca»; «Qui ci mettiamo contro "I Sovietici"…» Dopo diversi tentativi di convincere i suoi consiglieri, Papa Giovanni Paolo II decise di ascoltarli e di non nominare la Russia durante la consacrazione. Egli tuttavia rese un servizio alla Madonna di Fatima, e cioè fece capire pubblicamente, in modo abbastanza chiaro, che quel giorno non stava compiendo la consacrazione richiesta dalla Madonna di Fatima. Il Papa sottolineò questo aspetto per ben due volte, quel giorno: la prima alla mattina, durante la cerimonia stessa di consacrazione, e la seconda tre ore più tardi, all’interno della Basilica di San Pietro. Il testo della cerimonia di consacrazione era stato preparato con molti mesi d’anticipo ed era stato inviato a tutti i vescovi con una lettera datata 8 dicembre 1983 (pubblicata dall’Osservatore Romano il 17 febbraio 1984). La mattina del 25 marzo 1984, tuttavia, dopo aver pronunciato quella parte dell’Atto di Consacrazione nella quale aveva consacrato il mondo alla Beata Vergine - ben sette paragrafi dopo, per l’esattezza - Papa Giovanni Paolo II si discostò inaspettatamente dal testo preparato. Dopo le parole «Madre della Chiesa», egli aggiunse le seguenti parole: «Illumina specialmente i popoli di cui tu aspetti la nostra consacrazione e il nostro affidamento». Questo fu l’unico cambiamento effettuato dal Papa al testo della cerimonia. Le sue parole indicano chiaramente che egli sapeva che la Consacrazione della Russia chiesta dalla Madonna di Fatima non veniva esaudita con la consacrazione di quel giorno. Le sue parole, infatti, imploravano la Madonna di illuminare dei popoli in particolare, la cui consacrazione la Madonna stava ancora aspettando. L’unico paese o popolo che la Madonna di Fatima abbia chiesto di consacrare era quello Russo. Per rendere il concetto ancora più chiaro, Papa Giovanni Paolo II ripeté lo stesso messaggio qualche ora più tardi, alle ore 16 di pomeriggio, all’interno della Basilica di San Pietro e davanti a 10 mila fedeli, in occasione del congedo dalla Statua della Vergine Pellegrina. Anche in quel caso, a ore di distanza dalla cerimonia di consacrazione del mattino, il Papa riconobbe in una cerimonia pubblica che la consacrazione richiesta dalla Madonna di Fatima doveva ancora essere compiuta. Nella sua preghiera alla Vergine, egli attirò l’attenzione su certi popoli (il popolo Russo) che avevano particolare bisogno d’essere consacrati - «quei popoli per i quali Tu stessa aspetti il nostro atto di consacrazione e di affidamento. Tutto questo abbiamo potuto fare secondo le nostre povere, umane possibilità, nella dimensione della nostra umana debolezza». La Madonna aveva chiesto solo la consacrazione della Russia, da notare che a Fatima non aveva mai chiesto la consacrazione del mondo, quella la chiese per mezzo di Alessandrina Maria da Costa e dell’Episcopato Portoghese, ma ha avuto un altro cammino. Però, non era ancora la vera e propria consacrazione della Russia. E io che mi trovavo ad un metro da distanza dal Papa, inginocchiato nel pronunciare la consacrazione, mentalmente per conto mio feci la consacrazione della Russia. Se la Madonna vuole, la Madonna si che andrà a Mosca! La Madonna sì che sta girando il mondo e andrà anche lì, donde è partito l’errore più grande del nostro secolo, del secolo scorso, e anche quello attuale: il comunismo! E la Madonna di Fatima l’aveva già predetto: se non si consacrerà la Russia al Mio Cuore Immacolato la Russia spargerà nel mondo i suoi errori, e il comunismo ateo è stato sparso veramente in tutto il mondo, perché non si è fatto quello che la Madonna voleva. La Madonna può ancora, nonostante ciò che è stato fatto, può ancora distruggere ciò che è stato fatto di sbagliato e ritornare attraverso Mosca, a riportare l’umanità nella Retta Via, e quella nazione che ha sparso gli errori del comunismo, in tutto il mondo, questa nazione potrà diventare l’artefice di missionari, che spargeranno la devozione alla Madonna in tutto il mondo. Fatima, ossia la Madonna, che ama il mondo e sta portando il mondo a Dio e alla pace. Con questo benedico volentieri quanti sono in ascolto, che per intercessione di Maria Santissima, scenda la benedizione della Trinità nel Nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, e che l’amore a Maria ci porti veramente all’amore a Gesù, perché attraverso Maria che Gesù è venuto a noi, ed è attraverso Maria che noi andiamo a Gesù. Sia lodato Gesù Cristo, sempre sia lodato"

***

Di seguito ,la.traduzione di una parte di intervista proprio su questo argomento fatta dallo scrittore Zavala Gasset a Don Amorth:

«"La Consacrazione (della Russia, ndr.) non è stata compiuta" - dice padre Amorth -
“Io ero presente all'atto di consacrazione. Ero in piazza San Pietro quella domenica pomeriggio, molto vicino al Papa, così vicino che potevo quasi toccarlo”.

Pressato da Zavala su perché creda così fortemente che la Consacrazione non sia stata fatta, padre Amorth replica: “Molto semplice: Giovanni Paolo II voleva menzionare la Russia espressamente ma alla fine non lo ha fatto”.

Zavala ha insistito con padre Amorth dicendo che suor Lucia stessa aveva detto che il Cielo aveva accettato la consacrazione. Zavala dice di aver visto una reazione incredula di padre Amorth.

“Lucia ha detto questo?”, chiede padre Amorth.

E Zavala: “Beh, l’ha affermato cardinal Tarcisio Bertone nel 2000 'nascondendosi dietro una lettera' di Lucia del 1989 (l’originale spagnolo è “escudandose”) nella quale si afferma che il Cielo aveva accettato la Consacrazione nonostante mancasse una delle più importanti condizioni”.

“Tu hai visto la lettera?”, chiede padre Amorth quasi come conducendo un interrogatorio di tipo poliziesco alla ricerca dell'evidenza.

“No mai”, risponde con voce fioca Zavala.

“Ed io penso che non la vedrai mai – risponde Amorth – perché sono convinto che suor Lucia non l'ha mai scritta”.

“Come fa ad esserne così sicuro?”, insiste Zavala

E padre Amorth: “Perché Cardinal Bertone non ha mostrato quella lettera – mentre avrebbe dovuto farlo – quando ha annunciato il Terzo segreto di Fatima? Una semplice fotocopia del manoscritto inclusa nel dossier ufficiale del Vaticano sarebbe stata sufficiente a dissipare ogni dubbio. Se il Vaticano è sempre stato scrupoloso nel fornire le prove documentarie autenticanti le informazioni di suor Lucia anche su questioni di minore importanza, quale ragione ci sarebbe dovuta essere per “economizzare” (in inglese “skimp”) sulla sola prova documentaria che secondo Bertone avrebbe convalidato un fatto che senza dubbio era di grandissima importanza, quale appunto la Consacrazione compiuta da Giovanni Paolo II?

“Sì è strano” ammette Zavala.

“Davvero pensi che suor Lucia ci abbia messo 5 anni per dire che la Consacrazione era stata davvero accettata e Bertone avrebbe aspettato non meno di 16 anni per annunciare la validità di qualcosa di così cruciale come la Consacrazione della Russia al Cuore Immacolato di Maria?”.

“Tutto ciò è in realtà molto strano” afferma a Zavala di nuovo.

“Inoltre - ha aggiunto padre Amorth – se la Consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria fatta da Pio XII nel 1942 fu solo parzialmente accetta perché non menzionò specificamente la Russia e Gesù disse che in vista di quella consacrazione la guerra sarebbe stata solo accorciata ma non sarebbe finita immediatamente, perché adesso avrebbe dovuto cambiare idea con il caso di Giovanni Paolo II se neppure in quel caso la Russai fu menzionata? Sarebbe una incongruenza”.
“Effettivamente è così”, risponde Zavala

"E dunque?"

"Non ho alcun dubbio che la consacrazione non è stata compiuta nei termini richiesti dalla Vergine Maria. Ma non dobbiamo perdere di vista cosa Ella stessa volle dirci attraverso suor Lucia: 'Alla fine il mio Cuore Immacolato trionferà. Il Santo Padre mi consacrerà la Russia e sarà concesso al mondo un tempo di pace"».